sabato, settembre 24, 2011

Ecco altre prove che Farsopoli fu un complotto...

...nell'Arringa dell'avv. Botti, difesa Innocenzo Mazzini che ricorda a tutti coloro che vogliono intendere come dovrebbe svolgersi un processo; questa e' una grande lezione di diritto con frecciate velenose contro Narducci e Auricchio, che non fanno altro che provare, che quella contro la Juventus ( tutto il resto fu contorno!) fu una congiura!

La telefonata è successiva, del 2 maggio. Della Valle chiama Moggi, è sconfortato dopo Fiorentina-Milan; Moggi dice forse 'ci penso io!'? No, Moggi dice:  "
Tu devi andare a farti sentire forte, far sentire la tua forza, non per ottenere dei vantaggi ma per non ottenere degli svantaggi!".

Tra l'altro, dopo l'archiviazione della procura di Torino, approvata anche dal granata Caselli, l'accanimento con il quale si é voluto tenera in vita un'ipotesi investigativa giá morta, non fa altro che confermare l'esistenza di un piano prestabilito. E dove c'é un programma ci deve essere un risultato ed almeno un beneficiario. (Qui in effetti ce ne sono stati parecchi, ma uno in particolare si staglia per i copiosi benefici ricevuto da Farsopoli...).

"...ciò significa innamorarsi di un tema investigativo, ha dato un volano per prestigiose carriere politiche." Non so quanto prestigiose poi queste nuove carriere siano, ma é chiaro che senza la pubblicitá della Farsa 2006, Narducci si sarebbe dovuto accontentare di un posto da raccattapalle (cosa che svolge divinamente) alla Sfinter ed Auricchio sarebbe finito alla security Pirelli, cosa che comunque fará prima o poi.

Botti va giù durissimo su Auricchio: «Perché niente microfoni al ristorante Villa La Massa? Auricchio non fa che arrampicarsi sugli specchi, ci sono state ragioni tecniche, i proprietari erano amici di Della Valle, il nostro intervento sarebbe stato scoperto. Ma negli anni della tecnologia fermarsi di fronte alle porte del ristorante è risibile e un po’ di malevola dietrologia: forse c’è stata una selezione malevole? Forse quella captazione c’era stata e non aveva dato gli esiti voluti... E allora eliminata alla fonte».

Tra l'altro, dopo l'archiviazione della procura di Torino, approvata anche dal granata Caselli, l'accanimento con il quale si é voluto tenera in vita un'ipotesi investigativa giá morta, non fa altro che confermare l'esistenza di un piano prestabilito. E dove c'é un programma ci deve essere un risultato ed almeno un beneficiario. Qui in effetti ce ne sono stati parecchi, ma uno in particolare si staglia per i copiosi benefici ricevuto da Farsopoli...

«E così, la decisione arriva a Torino dopo una sofferta analisi. Napoli, invece, prosegue e cosa ha in più? Solo il numero di intercettazioni. Siamo tornati all’89 e questo è un processo inquisitorio. E allora discutiamo solo di intercettazioni, e allora abbiamo Torino che archivia, e allora arriviamo a queste telefonate. Non le leggerò, le intercettazioni, ma ricordo i paletti che la Cassazione impone per l’utilizzo di questo strumento investigativo che deve esistere, ma che deve responsabilizzare il giudice che indaga e giudica.

Dice la Cassazione:
le captazioni sono prove solo se gravi, attendibili, convincenti; precise e non equivoche; concordanti coi fatti. Io devo ringraziare la difesa di Moggi: hanno evidenziato come hanno fatto queste indagini, il pm non può comportarsi come un difensore ha selezionato telefonate come fosse un avvocato difensore nelle due indagini difensive, speravo di capire quale il criterio di selezione nella torrenziale requisitoria. Senza la difesa di Moggi noi avremmo conosciuto una verità processuale.

il pm è pubblico ufficiale:
non può fare una discovery parziale,  monca, il pm deve indagare in una prospettiva di verità non è vincolato in chiave accusatoria, questa selezione è una violazione della legge. E poi michiedo: come si fa a valutare su partite di calcio e non sappiate come il sistema calcio interagisca. E su quella indagine parziale, chiedono condanne per associazione per delinquere. Purtroppo non mi scandalizza più l’uso del reato associativo: serve per far fare intercettazione e misure cautelare, laddove i reati fine non consentono nè l’uno nè l’altro, ma il 416 diventa il grimaldello per agire. E la frode sportiva è tra queste». ----------

Botti incalza:
«Persino la giustizia sportiva sostiene che non si possono individuare i presupposti del reato associativo: non un unicolo reticolo esisteva, scrive la Caf, bensì tanti reticoli che si attivavano nel proprio interesse per alterare l’imparzialità; non già un sistema ma un’atmosfera inquinata, un’insana temperie che avvolgeva il campionato di calcio».

interCETTAZIONI "NASCOSTE" -
Ruperto: ...le telefonate di Inter e Roma non me le avevano date ....».

inviato da: Michele Serra

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