Ferruccio Mazzola: 1-2 1945 - 7-5 2013
Il 7 Maggio 2013 Con Ferruccio Mazzola, se ne èandato il ‘terzo incomodo dell'inter.
Figlio del mitico Valentino, Capitano del Grande Torino perito nel rogo di Superga, e' fratello minore dell'impasticcato interista Sandro, è passato alla storia del calcio non per le sue imprese sul campo, ma per il "coraggio" delle denunce contro la grande Inter del doping di squadra da parte di Helenio Herera e dei Sanitari (dott.Quarenghi). Ragion per cui aveva dovuto subire l'attacco spietato di "massimo moratti", con querela è lungo processo che lo aveva prosciugato di ogni energia, oltre all' "ostracismo del fratello sandro", del quale era stato addirittura abbandonato, nell'unica volta che di lui aveva avuto bisogno. Cane!
Ferruccio Mazzola, sen'è andato a 68 anni, da Terzo incomodo.
Il ‘terzo incomodo’, è il titolo del suo celebre libro autobiografico. Il figlio del Grande Valentino, simbolo venerato del Grande Torino scomparso nella tragedia di Superga, ha vissuto nell'ombra del su detto impasticcato Sandro, Feruccio ha vissuto anche lui nel e per il mondo del calcio. La sua fama però non è dovuta alla discreta carriera da calciatore tra Venezia, Inter, Lecco, Lazio (con cui vinse lo scudetto all’epoca di Maestrelli), e Fiorentina né alla successiva carriera di allenatore, per lo più in Serie C. Bensì alla sua decisione di non allinearsi. Da qui la definizione di ‘terzo incomodo‘. A fronte di cotanti famigliari (padre e fratello), che della storia del calcio hanno scritto alcune delle pagine più luminose (il padre!), lui decise di raccontarne gli angoli più bui, da lui vissuti. Nell'inter principalmente!
Una specie di Carlo Petrini in tono minore, ma non avendo nella sua denuncia incluso la Juventus (perchè in quella squadra non vi aveva giocato!), il suo libro non ebbe la medesima risonanza di quelli scritti dall'oscuro protagonista del Calcioscommesse del 1980. Il Terzo Incomodo’, Mazzola lo pubblicò nel 2004. Il libro denunciava (denuncia!) le pratiche dopanti nel calcio negli anni di sua militanza: gli anni sessanta, principalmente quelli da lui vissuti e subiti di persona durante la sua permanenza nell'inter di Moratti (padre), Allodi, Herrera e Quarenghi. Il suo j’accuse non solo rimase in'ascoltato, ma gli valse l’emarginazione e l’ostracismo da parte di quel mondo del calcio succubo del potere di Tronchetti Provera & Moratti!.
Ma quel che più gli fece male a Ferruccio, fu l'abbandono del fratello Sandro sol perchè l'obiettivo delle denunce era il Doping, principalmente praticato nell'Inter che lui stesso aveva subìto, è che aveva causato una vera e propria ecatombe! Ferruccio Mazzola, volle denunciare il Doping praticato da Herrera & Quarengi in quella squadra fatta passare per: la grande Inter! Anche se in quell'inter, Ferruccio aveva giocato una sola partita (ma nell'intervista rilasciata al giornalista di fede interista: Alessandro Gilioli per l'Espresso, tenne a precisare che pasticche & intrugli venivano sperimentati sulle riserve, delle quali lui faceva parte!), mentre il fratello Sandro era uno dei protagonisti principali. Le critiche più forti, le aveva fatte nei confronti del tecnico spagnolo: accusato di dopare consapevolmente i propri giocatori.Il fratello Sandro si oppose, dicendogli che i panni sporchi si lavano in famiglia...ma Ferruccio tirò diritto per la sua strada. E' scrisse il libro!
Ferruccio Mazzola fece gli esempi circostanziati delle morti premature di Armando Picchi (36 anni, tumore), Carlo Tagnin (67, osteosarcoma), Mauro Bicicli (66, tumore al fegato), Ferdinando Minussi (61, epatite C), tutti giocatori di quella squadra. Per questo fu ‘scomunicato dall'inter, è del mondo del calcio succubo del potere dell'inter, a cominciare da "FIGC & CONI"! Sia il fratello Sandro che il presunto amico Facchetti, entrambi dirigenti dell’Inter, ruppero con lui ogni rapporto e la società nerazzurra lo querelò per diffamazione, chiedendo 3 milioni di euro per danni morali e patrimoniali.
Ma Ferruccio vinse il processo, il giudice respinse la richiesta milionaria di Massimo Moratti e lo condannò al pagamento delle spese processuali, che il padrone dell'Inter rifiutò di pagare, costringendo l'Avvocato Alberto Foggia, a fare scattare l’istanza di pignoramento dell’incasso di una partita a San Siro per ottenere il pagamento. Nel frattempo di quell'inter si erano spenti anche Giuseppe Longoni (64 anni, vascolopatia) ed Enea Masiero (75, tumore) tutti passati da quell'Inter di Moratti-padre, e tutti deceduti prematuramente. Come lo stesso Facchetti scomparso per un tumore nel 2006 a soli 64 anni, ed ora si aggiunge anche Lui: Ferruccio Mazzola!
Oltre all'Inter di Moratti-Herrera, Mazzola denunciò anche l’uso di doping nella Roma, nella Lazio e nella Fiorentina, ma non essendoci coinvolta la Juventus, la procura di Milano ha insabbiato le accuse di Mazzola, è così nessun'altra procura della Repubblica ha inteso aprire fascicoli per indagare su queste morti.
Lo ha fatto solo la Procura di Firenze nel 2005, dopo le reiterate denunce della vedova di Beatrice (deceduto di leucemia a 39 anni nel 1987), per indagare sul sistema doping alla Fiorentina negli stessi anni. Dato che anche qui la lista di ex calciatori scomparsi prematuramente o gravemente ammalati è lunghissima. In questo caso ci sono stati dei rinvii a giudizio (anche nei confronti dell’ex allenatore dei Gigliato Mazzone, accusato di omicidio preterintenzionale), ma non essendoci mai stata una vera volontà (alla Guariniello...per intenderci!) di indagare nel torbido della Fiorentina, l'hanno tirata tanto per le lunghe, fino all'avvenuta prescrizione.
Negli ultimi anni Ferruccio, cui il libro aveva dato solo enormi dispiaceri, sia dal punto di vista affettivo che nel vedere le sue denunce lasciate cadere nel dimenticatoio, divenne presidente dell’Associazione Vittime del Doping fondata dai famigliari di Beatrice e continuava ad allenare per passione i ragazzini a Roma. Ma di quel libro che gli aveva provocato così tanto dolore, scusandosi, preferiva non parlare. Oggi è scomparsa una persona che al sistema dei segreti e dell'omertà aveva preferito opporsi, e per questo se ne è andato in solitudine.
LISTA DI GIOCATORI DELL'INTER NEL PERIODO INDICATO DA FERRUCCIO MAZZOLA NEL LIBRO: Il Terzo Incomodo - ORA DECEDUTI
-
Ferruccio Mazzola:.....1 gara (morto dopo l'unga malattia)
Giacinto Facchetti: 634 gare (Morto di tumore al pancreas)
Armando Picchi:.....257 gare (morto di tumore a 36 anni)
Mauro Bicicli:.........183 gare (morto nel 2001 per tumore al fegato)
Livio Fongaro:.......184 gare (da allenatore favoriva l'uso di doping)
Enea Masiero:.......168 gare (morto di tumore)
Enzo Matteucci:.......96gare (morto di SLA)
Enrico Cucchi:.........91 gare (morto a 31 anni per una rara malattia)
Carlo Tagnin:..........56 gare (morto per osteosarcoma nel 2000)
Egidio Morbello:......51 gare (morto pochi anni fa)
Gerry Hitchens:...... 43 gare (infarto a 49 anni)
Ferdy Miniussi:........23 gare (morto nel 2002 per epatite)
Giuseppe Longoni..1961-62 (Morto di vasculopatia cronica nel 2006 (malato dal 1995)
Frances Brignani....1967-68 ( Morto di infarto a 45 anni)
Marcello Giusti .......1967-68 (Morto di cancro al cervello alla fine degli anni novanta)
Bruno Beatrice........1968-69 (Morto di leucemia a 39 anni)
RIPOSATE IN PACE
---------------------
Altre riconosciute vittime di quelle infami pratiche.
Aristide Guarneri:... 335 gare (vivo, positivo all'antidoping nel 1961)
Domenico Caso:.........76 gare (vivo. Tumore al fegato nel 1995)
*Franco Zaglio:..........54 gare (vivo, positivo all'antidoping nel 1961)
* Coadiuvò Ferruccio Mazzola nella denuncia all'Inter.
Nessun commento:
Posta un commento