giovedì, luglio 27, 2006

DEDICATO agli AVVOLTOI ....interTRISTI & ANTIJUVENTINI TUTTI! - E' MORTO IL PORCO ("guido rossi) TIFOSO E DIRIGENTE DELL' "inter" OLTRE A "PRIVATE-ADVISOR DELLA IFIL-ELKANN! INFAME SICARIO, DEGLI INFAMI BRACCI ARMATI DEI POTERI OCCULTI, MESSO LI PER FUORVIARE L'ATTENZIONE DAI FURTI CHE STAVANO PERPETRANDO AI DANNI DELLO STATO, DA POTENTI PRIVATI, E' DAI PICCOLI INVESTITORI (SARAS), MA ANCHE PER EVITARE L'ESTINZIONE DELLA SQUADRA DELLA CASTA (inter) CON LA SICURA CONDANNA DI ORIALI & RECOBA AL PROCESSO PENALE DI UDINE, E' LA SICURA RIAPERTURA DEL PROCESSO PASSAPORTI< CHE OLTRE ALLA CONDANNA DELL'INTER NEI DILETTANTI, AVREBBE SCOPERCHIATO IL CALDERONE DEI SUDDETTI FURTI! (secondo l'ex Giudice numero uno della Figc Corrado De Biase, L'Inter poteva essere, addirittura Radiata!)

ARDERAI ALL'INFERNO, PORCO MALEDETTO!
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PER LA PERDITA DELLA LORO ICONA, ECCO I TITOLI DEI CAPISLDI DELLA DISINFORMAZIONE E' DIFFAMAZIONE, SULLA MORTE DELL'INFAME PORCO!
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Gazzetta dello Sport
È morto Guido Rossi, fu commissario Figc nell'estate di Calciopoli
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Corriere della Sera
È morto Guido Rossi: Calciopoli, lo scudetto all’Inter e il mondiale in Germania del 2006
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la Republica
È morto Guido Rossi. Aveva 86 anni
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La Stampa
È morto a 86 anni Guido Rossi, guidò la Consob e Telecom. Nel 2006
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Il Fatto Quotidiano
Guido Rossi, morto l’ex presidente della Consob e di Telecom Italia
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DELL'INFAME PORCO, ECCO LA TESTIMONIANZA DI FACOLTOSI GIURISTI SUPER PARTES.
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Roma. “Giustizia tribale” secondo giudice della Figc Benedetto. Si dimette e ci spiega tutte  le anomalie della sentenza
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Non è stato facile, però poi l’ha scritta
“Lei, Signor Commissario, aveva già deciso”. Era tutto già scontato. “Quale insegnamento i cittadini di domani possono trarre dall’incredibile processo tutto e solo mediatico a cui abbiamo assistito in questi giorni, in una sentenza annunciata più che dai giudici o dai magistrati direttamente dal popolo Facile coprirsi le spalle con le intercettazioni. Ma prego, prego. Qualcuno potrebbe farmi vedere dove sta l’illecito?”.

L’avvocato Giuseppe Benedetto fino a tre giorni fa era giudice sportivo del settore giovanile scolastico della Federcalcio. Dopo essere stato componente della Commissione disciplinare della Figc dal 2002 al 2003, prima, e Giudice unico nazionale dal 2003 in poi. Ha letto la sentenza di venerdì scorso, ha seguito il lavoro del presidente della Caf Ruperto e del commissario straordianario Guido Rossi. 

Poi scrive la lettera.
“Ne ho ribrezzo. Non sono rassegnato, sono semplicemente indignato”. Quindi le dimissioni. “Voglio stare a posto con la mia coscienza. Si trovi un altro giudice, caro Rossi”. Il problema è il metodo, non la sentenza. “E’ stato il processo più importante della storia del calcio italiano e non è stato possibile riscontrare neanche una singola partita truccata – dice al Foglio Giuseppe Benedetto – Non c’è però un illecito quindi tutto diventa strutturale, un unico sistema. Ma l’illecito strutturale sta al diritto sportivo esattamente come la concussione ambientale sta al diritto penale. Caro Rossi, perché non diciamo davvero le cose come stanno e che non si è riusciti a trovare nulla?”.

I giudici, la sentenza, il metodo, la rapidità. Ma soprattutto il commissario straordinario Guido Rossi.
 “Non sono state rispettate le regole e sono state utilizzate modalità piuttosto anomale nella strutturazione del processo”.

Il problema non è la nomina ma le nomine Prima di tutto le difese.
 “Ovvio. Non c’è stato neanche il tempo necessario. Perché l’accusa ha avuto tempo per formulare le sue accuse mentre la difesa non ha avuto neanche il tempo di ascoltare le intercettazioni in aula? Perché gli avvocati difensori non hanno avuto la possibilità di produrre testimonianze proprie? E poi, una camera di consiglio che dura più del processo, che non riesce a evitare fughe di notizie con giornali che pubblicano la sentenza prima ancora che sia emessa, ha qualche senso? Il processo è sui giornali o nelle aule?”

Poi i tempi.
“In un processo così importante non ha nessuna logica essere rapidi a tutti i costi”. 

Quindi la forma. 
“Senza entrare nel merito, mi sembra però che ci sia stato uno stravolgimento della giustizia sportiva. C’è una cupola che ha condizionato il campionato senza condizionare le singole partite. Non vien fuori nessun caso di articolo 6 e non è possibile pensare che una somma di articoli possa fare un articolo 6. Ci sono state violazioni delle norme dei doveri e obblighi di lealtà. Ovvio. Ma episodi di illecito semplicemente non esistono. Quando si è trattato del caso del Genoa calcio retrocesso in serie C sono state trovate le mani nella marmellata. Cioè le borse con i soldi. La corruzione. Qui soldi non ce ne sono e quando non si trovano i reati e non si trovano gli illeciti tutti diventiamo magicamente concussi e concussori. E tutti iniziano a parlare di un’ambiente. Di un diffuso malcostume. Ma nulla di tutto ciò si potrebbe risolvere con delle condanne per responsabilità oggettiva”.

Poco prima del processo erano stati anche gli stessi legali della Fiorentina e della Lazio a discutere sulla legittimità della nomina di Guido Rossi (ex dirigente dell'Inter. ndr). Ma il problema, più che la nomina, sono le nomine.   
“Mi chiedo come sia possibile non indignarsi. Se Cesare Ruperto non fosse stato in pensione non sarebbe stato nominato presidente Caf. Questo perché i magistrati non possono far parte della giustizia sportiva. E quindi Guido Rossi ha avuto la non proprio eccellente idea di nominare tutti i nuovi giudici praticamente alla vigilia del processo. Ma non sono stati sostituiti solo i magistrati. E’ stato direttamente rivoluzionata tutta la Caf. Sono stati cambiati anche gli avvocati. Ora. Se io dovessi essere processato da un giudice nominato dal mio accusatore e che durante la camera di consiglio pensa pure di andarsene in Parlamento a spiegare cosa è l’etica e cosa è un sistema pulito e sano, io sinceramente non starei tanto tranquillo. Quindi, o il processo è una farsa oppure qui ognuno fa un po’ come crede sia giusto fare. Come si fa a portare avanti un processo senza alcun criterio oggettivo? Vogliamo una giustizia sportiva oppure una bella giustizia tribale?”. 
Claudio Cerasa (20/7/2006 - http://juventus.forumfree.it/?t=9468752&st=420 )
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Corrado De Biase FIGC
“Si parla di illecito strutturato; ma cos’è? Non esiste. Si vuol far capire che c’è qualcosa di diverso, di anomalo. Ma illecito strutturato proprio no. Esiste l’illecito sportivo. Non si può parlare di cose che non esistono nell’ordinamento giudiziario sportivo. 

Io devo dire una cosa. Abbiamo visto e letto di tutto, ma manca ancora un elemento. La dimostrazione dell’illecito sportivo io non l’ho ancora vista.

Si parla di partite, tante partite che sarebbero state truccate. Ma nessuno ci ha detto come. Io almeno non l’ho visto. Tutto questo, credo, ci sarà nella relazione del capo ufficio indagini e nei deferimenti del procuratore federale.

 Fino ad oggi, a quello che vedo io, è la violazione dell’articolo uno del codice di giustizia sportiva che impone ai tesserati di comportarsi secondo i principi di lealtà, correttezza e probità. Questo c’è di sicuro come c’è una condotta irresponsabile: le telefonate ai designatori ne sono un esempio.

Però quello che abbiamo letto fino ad oggi non dimostra che c’è stato il tentativo di alterare una partita”
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L'ex presidente della Corte Costituzionale, Baldassarre :
«Aver assegnato lo scudetto all’Inter è stata una forzatura. Accettare di mettere sulle maglie il tricolore è stato un comportamento antisportivo e l’atteggiamento tenuto dai nerazzurri nella vicenda intercettazioni è di estrema gravità»
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Ancora l'ex Giudice gella Figc Corrado De Biase
"Premesso che parliamo di voci che devono essere confermate, direi che l'indagine si presenta piuttosto complessa, perchè investe sia la magistratura ordinaria che quella sportiva. Dire che l'Inter non rischia nulla, salvo una multa, significa non conoscere le leggi.

L'Inter rischia, anche la radiazione, in teoria. Inoltre c'è un particolare che sembra essere sfuggito a molte persone che vedo sulle reti delle varie TV parlare a sproposito: la liceità dei pedinamenti.

Non scordiamoci che siamo in un campo ben definito, cioè quello della giustizia sportiva, dove non sempre valgono le regole della giustizia ordinaria. Un esempio pratico: se io, privato cittadino, mi rivolgo ad un'agenzia investigativa, regolarmente licenziata, per far pedinare mia moglie, pensando che abbia un amante, non commetto reato.

Queste regole non valgono nella giustizia sportiva: è chiaro che se applico lo stesso concetto, l'unico scopo che mi prefiggo è quello di avere dei vantaggi illeciti. Oltretutto pare che, oltre ai pedinamenti ci siano anche delle intercettazioni illegali, a danno di squadre avversarie, direttori sportivi e membri della Gea.

Quindi, ripeto, se le notizie verranno confermate, direi che l'Inter rischia, e molto, anche perchè tra Inter e Telecom c'è un singolare processo di osmosi: dirigenti, managment e membri del CDA dell'una rivestono, a vario titolo, incarichi nell'altra."
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L'interista, Avvocato Giuliano Pisapia
«Nessuno ha sottolineato che qui i giudici decidono solo sugli atti portati in aula dalla pubblica accusa. Leggo l'articolo 37 del codice: 'Il dibattimento si svolge in contraddittorio tra la procura federale e le parti... Al termine del dibattimento il rappresentante della procura formula le proprie richieste'. Bene, qui il dibattimento non c'è stato. Perché il dibattimento è il luogo dove si verifica la tesi accusatoria e si forma la prova». Alle difese non è stato consentito di produrre prove, di citare testimoni (come anche ammetterebbe lo stesso art.37). E la pubblica accusa ha formulato le sue richieste di condanna ancor prima che iniziasse il dibattimento! Come succedeva in Unione Sovietica. 
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Sen. Francesco Cossiga - ex Presidente della Repubblica 
"Ho ammirato molto Lippi e tutti gli azzurri: per essere onesti non è che il commissario Rossi e l'ineffabile Borrelli avessero sostenuto nè la squadra nè il suo commissario tecnico. Dico questo specie dopo il tentato suicidio del bravo Pessotto, è nella tradizione di mani pulite, ora diventata piedi puliti, seminare non di giustizia ma di morti, sangue e suicidi la sua attività.

Nessun dubbio che il gesto di Pessotto sia da collegare all'inchiesta. Dopo le famiglie distrutte da mani pulite senza nessun contributo alla moralizzazione del Paese, ora con gli stessi attori non avremo grazie a calciopoli nessuna moralizzazione: o se la danno i club o non sarà certamente Borrelli a darla loro. E corriamo il rischio di avere un'altra sequela di suicidi, tentati suicidi e famiglie distrutte. I ragazzi della Nazionale stanno reggendo a questa persecuzione psicologica ed hanno retto anche al dolore per la vicenda di Pessotto. Per questo dico loro bravi.

Il processo? L'altro giorno mi sono vergognato per quella parodia della giustizia che è la Commissione d'Appello Federale: mi ha molto meravigliato che un serio giurista (Cesare Ruperto, ndr) sia sceso così in basso da andare a presiederla. Il che vuol dire che lo pagano bene perchè altra giustificazione non l'avrebbe".
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Da un'intervista al Tirreno a Enzo Biagi 
"Una sentenza pazzesca, e non perchè il calcio sia un ambiente pulito. Una sentenza pazzesca perchè costruita sul nulla, su intercettazioni difficilmente interpretabili e non proponibili in un procedimento degno di tal nome, una sentenza pazzesca perchè punisce chi era colpevole solo di vivere in un certo ambiente, il tutto condito da un processo che era una riedizione della Santa Inquisizione in chiave moderna. E mi chiedo: cui prodest? A chi giova il tutto? Perchè tutto è uscito fuori in un determinato momento? Proprio quando, tra Laziogate di Storace, la lista nera di Telecom, poi Calciopoli, poi l'ex Re d'Italia ed ora, ultimo ma non ultimo, la compagnia telefonica Vodafone che ha denunciato Telecom per aver messo sotto controllo i suoi clienti. Vuoi vedere che per coprire uno scandalo di dimensioni ciclopiche hanno individuato in Luciano Moggi il cattivo da dare in pasto al popolino?"
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COLOMBE...no!....falchi...ni....avvoltoi Tutti..!!! interIsti Tutti merde!
HA PERFETTAMENTE RAGIONE! 

.In questa vicenda non ci sono colombe (rarissime ormai) falchi (pochi), e avvoltoi ( tutti): l’ultimo in ordine di tempo è Ronaldo, che dichiara di sapere tutto da tempo (come mai zitto finora però non lo spiega) e che all’Inter mancano tre scudetti. Mi sono rivisto le classifiche di quelle annate con Ronaldo in Italia, ed ho scoperto che l’Inter è arrivata seconda solo nel 97 - 98, a rischio retrocessione nel 98 - 99, quarta dopo spareggio nel 99 - 2000, fuori dalle prime 4 nel 2000 - 01, terza nel 2001 - 02, ed in quest’ultimo campionato potrai dire di tutto, ma era l’Inter in testa a 90’ dal termine, e giocava in uno stadio nel quale i tifosi di casa fischiavano i loro giocatori e li invitavano a farvi vincere(roba da uffiucio inchiesta!)

Insomma un altro cialtrone si aggiunge alla lunga sequela di soggetti miserabili che hanno dovuto dire la loro parola idiota nella vicenda. E’ questo che mi rafforza i dubbi, l’ostinata ricerca di chiunque possa dire male di Moggi e della Juventus: hanno riesumato pure De Sisti per vicende del 1992, con Moggi al Torino, descrivendo l’allenatore, uno dei peggiori mai vistisi in qualunque categoria, come vittima del potere di Moggi; il quale Moggi gli impedirebbe di trovare lavoro, invece di affrontare la realtà della sua inettitudine e dire che anche la sua amata Roma gli negò un posto nelle squadre minori.

Gli hanno riabilitato bancarottieri come Pieroni, o corruttori di arbitri come Gaucci o plurisqualificati come Dal Cin; oggi tutti si dicono succubi del potere di Moggi, compreso lo stesso Gazzoni che però beneficiava dei prestiti gratuiti dei vari Maresca e Brighi, o del contributo per la comproprietà di Cipriani e Gamberini, o i soldi per l’acquisto del trentaduenne Paramatti, e quando ha trovato chiusa la cassa perchè voleva sempre di piùha cominciato a sparlare cercando rifugio da Moratti, trovando però la porta chiusa. Parla pure Cellino, prototipo del presidente sportivo asservito ad un determinato gruppo - finanziario, indovinate chi: insomma tutte vecchie baldracche riscopertesi finalmente vergini. Dall’altro lato c’è il non tanto velato disegno criminoso di non far ragionare il lettore o il teleutente, il dire le cose a metà o a meno di metà, ben sapendosi che il 90% del tifo antijuventino è predisposto a dire a priori Juve ladra e Moggi mafioso, senza ragionare minimamente sulla veridicità di quanto legge o ascolta.

Ciò che mi fa imbestialire, è che ancora nessuno noti altre evidenti incongruenze di questa sporca vicenda: - i forti dubbi sul fatto che in centomila telefonate, non ce ne sia stata una che sia una con Galliani o con dirigenti interisti;- che da Napoli, dopo che sono state "abilmente pilotate" le "fughe di notizie", adesso si parla di silenzio stampa, proprio nel momento in cui sarebbe più utile sapere se, nelle centomila telefonate fatte o ricevute da Moggi, non ci sia in qualche modo anche Galliani o gli stessi puritani Moratti e Tronchetti Provera: bello questo silenzio stampa tardivo, dopo due settimane di stillicidio scientifico di intercettazioni e dichiarazioni a senso unico; - che dopo avere attaccato la Juventus, hanno nell’ordine coinvolto la Fiorentina e la Roma, come se alla fine della fiera, dovessero risultare pulitissime solo due squadre, guardacaso le milanesi.

Quindi, caro amico interista, quando scrivevo "il calcio pulito che verrà non facevo solo amara ironia, ma una ben precisa denuncia di questa grande impostura mediatica che ci sta confezionando un mostro esecrabile prima ancora che sia giudicato tale, e al contempo ci riconsegna ripuliti e profumati, degli autentici sciacalli e corvi che in quel marcio del calcio "a loro dire moggiano" ci hanno ben vissuto e sbafato. Per dirla chiara, , io accuso questi sottoelencati personaggi di essere gli assassini del calcio italiano:

1 -Accuso Moggi e Giraudo. Ma non per quello che a loro attribuiscono, se verrà provato. Li accuso di avere lavorato con ingenua presunzione di evitare gli imbrogli, così facendo il gioco dei servi dei poteri forti Carraro e Galliani, finendo vittime del morso velenoso di questi serpenti velenosi, a conferma che allevandosi vipere prima o poi si subisce il morso mortale. E li accuso per non essere mai stati realmente vicini alla tifoseria, di avere lavorato "dejuventinizzare" la mia Juventus, mettendo alla porta gente che aveva scritto la grande storia bianconera: sono queste, ai miei occhi le loro più gravi colpe.

2 - Accuso Berlusconi, Tronchetti Provera (Moratti no, troppo imbecille, lui mette i soldi), Geronzie e i loro soci della loggia. Sono i veri mandanti di questo massacro mediatico, pilotato non certo per desiderio di pulizia nel calcio, ma per tentare di rimanerne i padroni esclusivi, sul campo, nel Palazzo, negli affari. In fondo sta bene ai miei ex dirigenti l’essere stati pugnalati proprio da loro, dato che storicamente Juventus e Milan mai sono state alleate, ed una ragione ci doveva pur essere. Hanno sempre giocato sporco, e lo si sapeva, ora sono venuti allo scoperto come il gatto e la volpe della situazione, l’uno vuole i due scudetti cercando di tenere il servo attaccato alla poltrona il più a lungo possibile.

3 - L' altro, il Tronchetto sa che con la Juventus in campo per l'Inter non ci sarà nessuna possibilità di mettere le mani su uno scudetto, è allora ha detto muoia la Juventus con Giraudo e Moggi. Stesso pensiero di Geronzi. Mr. Capitalia, nel calcio ha investito ingenti capitali, assorbendo cospique perdite con Napoli, Lazio e Perugia e l'unico modo di rifarsi è con la Roma, ma sa che con la conferma di Giaraudo e Moggi, come per l'Inter, anche per la Roma non ci sarà nessuna possibilità di accaparrarsi uno scudetto; allora Morte a Giraudo e Moggi e con loro anche L'odiata Juve.

4 - Ma volendo restare a berlusconi e Galliani, la morte del calcio ha una data di nascita ben precisa, 1986, ed è figlia proprio del loro ingresso, del doping nel calciomercato, quando si offrivano cifre folli per acquistare giocatori, della spregiudicatezza nelle operazioni, diciamo così, produttive di vittorie per i rossoneri, degli acquisti in nero, della tv sbarcata prepotentemente nel calcio. Ed in fondo è lo stesso obiettivo di Tronchetti Provera, prendere il posto che fino a ieri avevano Giraudo e Moggi ed essere i padroni assoluti del mondo del calcio, per dividere gli affari lucrosi alla pari con Berlusconi, dalle sponsorizzazioni, alla vendita di partite tramite Alice, a dare lustro anche all’Inter(così pensa lui...povero gonzo...ne vedremo delle belle),per avere i suoi ritorni economici. E non è un caso che abbia cacciato il fido Biscardi solo ora.

5 - Accuso Moratti anzitutto perchè reo di essere troppo imbecille. Il presunto "signore" del calcio, dal parlare contorto che parla parla, spesso accusa ma non dice mai niente. Sempre in agguato per prenderseli i galeotti che alla Juve vincevano con i metodi oggi ritenuti sporchi, prima Lippi, poi David, malgrado veniva accusato di essere drogato, Moggi corteggiato ad ogni estate, da ultimo Capello. E magari i suoi giocatori se i bianconeri vengono davvero retrocessi. Se questi signori vincevano giocando sporco, è chiaro che lui li voleva non certo per redimerli, ma per poter vincere anche lui sporco, no?.

6 - Accuso Mancini. Tipico esempio di bambino raccomandato e ultraviziato, ignorante e cattivo. Ci ha sguazzato ad essere un pupazzo raccomandato della GEA, per potere cominciare ad allenare in serie A senza avere il patentino di allenatore, e sempre per avere, grazie alla GEA, panchine importanti, Fiorentina, Lazio e Inter. Come dire, la GEA è buona se a far carriera violando le norme e lui, poi quando il cielo diventa una piovra se invece non è funzionale ai suoi progetti, rinnega e accusa.

7 - Accuso i rinverginiti. Gaucci, Dal Cin, Cellino, Preziosi, Corioni, Gazzoni: personaggi che hannodato da sempre l’immagine peggiore del calcio e che adesso sperano di rientrare in grande stile, allineandosi al coro unanime anti-Moggi e antiJuve.
Personaggi che hanno fatto della corruzione, delle truffe, dei fallimenti, della bancarotta e dei raggiri, il loro credo principale, che sperano di poter ritrovare un posto nel futuro riassetto, tanto ormai il dire male della Juventus sembra sarà un buon
passaporto, falso naturalmente, per sedersi nella prossima tavola imbandita.

8 - Accuso i PM di Napoli Scoprono solo adesso che gli atti in loro possesso sono coperti da segreto istruttorio, dopo giorni in cui sono fuoriusciti a getto continuo ed usati con grande abilità dai media. Fingono ancora di non accorgersi di non avere, fin dall’inizio, mai avuto competenza per territorio ad indagare sulla vicenda, eppure sono andatiavanti, per arrivare non ad una richiesta di processo, bensì ad una convocazione di conferenza stampa, nella quale hanno pure detto che quanto da loro scoperto è peggio della camorra, offendendo migliaia di cittadini che hanno pianto lutti a causa della camorra, che hanno subito autentici drammi per il pesante condizionamento di questa organizzazione criminale.

9 - Accuso i garantisti a corrente alternata. Ci hanno detto che bisogna attendere i processi, che bisogna avere rispetto
degli indagati, che bisogna verificare attentamente fatti e prove; ci hanno anche spesso detto che la magistratura è faziosa, politicizzata, che perseguita etc. etc.Oggi invece hanno già deciso come deve andare a finire, che non occorrono i processi, che gli indagati sono mostri a prescindere, che le prove sono certe, che i magistrati non sono più faziosi, politicizzati e persecutori.

10 - Accuso i giornalisti. Parafrasando Totò, "siamo uomini o giornalisti?" I veleni, le vessazioni le cattiverie di cui sono capaci, ormai non hanno limiti: hanno già detto tutto, giudicato, denigrato, deriso, messo in giro notizie ininfluenti solo per distruggere l’immagine delle persone coinvolte, ma non tutte, solo quelle a loro nemiche. Non si fermano davanti a nulla, pur di raggiungere il loro obiettivo di sfogare le loro più intime frustrazioni, insinuano, manipolano, occultano quanto loro sgradito, amplificano quanto può da loro essere usato per le proprie insulse teorie. Da giorni imbandiscono processi mediatici televisivi, senza dare spazio di parola agli accusati: anche alla signora Anna Maria Franzoni (che potrebbe, ripeto "potrebbe" essere colpevole di uno dei reati più efferati immaginabili) è stato dato tanto risalto e tanto spazio per difendersi, talk show, interviste, dichiarazioni a mezzo stampa, gossip vacanzieri, avvocati difensori che a cadenza mensile venivano invitati da Vespa, eppure siamo di fronte ad una vicenda che ha già avuto una pronuncia di primo grado di colpevolezza. Ma per Moggi no, questo non vale.

11 - Accuso i procuratori sportivi.Come le iene (quelle vere), aspettano che altri ammazzino i loro concorrenti per poi potersi sfogare sui loro cadaveri. Vigliacchi, hanno avuto paura della GEA e di Moggi, ma ora sono pronti a mettersi in prima fila, per spartirsi fra di essi le laute procure del parco giocatori GEA. Insomma, si giocheranno ai dadi le vesti del "crocifisso".

12 - Accuso gli impuniti storici. Hanno falsificato, di tutto e di più; hanno cercato di corrompere e corrotto; hanno dileggiato gli altri per coprire le loro colpe. Ed ora sono pronti a sedersi in prima fila, ma saranno loro gli utili idioti di chi ha orchestrato tutto.

13 - Accuso i Quaquaraqua. Quelli che passivamente gridano "Juve ladra", "Moggi mafioso", "serie B, anzi no serie C, anzi no, serie D, anzi no, radiazione, anzi no fucilazione, anzi no, pulizia etnica" solo perchè così sentono gridare. Tutti costoro stanno uccidendo il calcio, non uno solo, perchè sono tutti quelli che in questo marcio ci hanno guadagnato e bene, per i loro interessi, prendendo in giro le varie tifoserie che di loro si sono fidati, e che hanno creduto che le loro squadre perdevano solo per colpa della mafia di Moggi. Come vedi, ho risparmiato solo Zeman, dato che per lui la pacchia è finita, non avrà più quello spazio mediatico che gli riservavano fino ad oggi, non ci sarà più da gettare fango sulla Juventus e sulla Triade, e dunque rimarrà
ben visibile solo la sua mediocrità da allenatore: insomma un altro mediocre che finirà nel dimenticatoio molto presto.
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Antonio  Salvatore La Rosa

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