GIANNI BRERA, IL GRANDE GIORNALISTA AUTORE DEL LIBRO CON LE ACCUSE ALL'INTER: STORIA CRITICA DEL CALCIO ITALINO
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Testimonianza del grande giornalista nel suo libro: "Storia critica del calcio italiano" pubblicato nel 1975 da Bompiani. Ecco qualche brano tratto dall'edizione del 1978:"E quando era avvenuto il reciproco giuramento, a uno a uno il mago chiamava in disparte i suoi prodi e gli ficcava in bocca qualcosa che pareva contenuto in una bustina di zucchero. Anche di questo non si doveva chiedere nulla: o credergli o restare fuori.
NESSUNO NON DOVEVA DIRE NIENTE
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Il dottor Clerle, che presiedeva al servizio medico della squadra, ha preteso di sapere ed è stato tolto di mezzo"(pag.304) "...il suo calcio era tutto trafelato: correndo molto non si doveva inventare nulla: a questo miracolo era pervenuto con i riti di spogliatoio e, dopo quelli, con le stesse bustine che nei bar si ricevono per dolcificare il caffè." (pag.305) --- stagione 1963/64 .
LE BUSTINE INTRODOTTE DAL MAGO NEI RITI DELLO SPOGLIATOIO DELL'INTER?
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"Consacratasi campione d'Europa il 27 maggio, l'Inter dovette far vela per Roma. Lo spareggio era fissato per il 7 giugno .I nerazzurri erano stremati. Sicuramente avevano abbondato in additivi per sopportare il campionato e il torneo continentale... Fatto è che ormai si reggevano a stento in piedi, e Accaccone (Helenio Herrera), giustamente preoccupato del Bologna, avrebbe voluto ricorrere ai subdoli riti d'una volta, per i quali era già stato estromesso dall'Italia.
LA DIETA DI 4 CAVALIERI DELLA MORTE: HERRERA-QUARENGHI-CIPOLLA-KLINGER
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Un mago suo amico, mezzo olandese mezzo africano, certo Wanono, gli aveva garantito da Parigi che le tracce anfetaminiche scomparivano del tutto con un infuso di picciòli di ciliegia: era deciso a tentare. Lo seppero i medici dell'Inter e gli opposero dapprima l'obiezione dell'antidoping. Caduta la ridicola gherminella dei picciòli di ciliegia, Herrera ebbe quest'altra gaia trovata: entusiasti per la vittoria, i tifosi interisti avrebbero invaso il campo dell'Olimpico, malamente protetto da un vallicello non più largo di un fosso, e avrebbero rapito i loro benamati, portandoli subito fuori dalla portata dei medici anti-doping. Moratti gli domandò se per caso era diventato matto. Herrera si rassegnò a perdere. Queste rivelazioni debbo al medico analista Manlio Cipolla, mio amico papiensis, che faceva parte con Klinger e Quarenghi dello staff sanitario dell'Inter." (pagg 341,342 ) --- stagione 66/67.
DOTTOR MANLIO CIPOLLA, GIOVANE CALCIATORE DELL'INTER POI DIVENUTO UNO DEI QUATTRO CAVALIERI: HELENIO HERRERA-ANGELO QUARENGHI-MANLIO CIPOLLA-ROBERTO KLINGER DELLA FAMOSA "FABRICA-DOPING-INTER" CHE, SECONDO L'EX CALCIATORE FERRUCCIO MAZZOLA, I CUI EFFETTI COLLATERALI AVREBBERO CAUSATO UN'ECATOMBE SENZA PRECEDENTI, CON MOLTISSIMI GIOCATORI MORTI.
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"Il Celtic prevale per 2 a 1. Io scrivo: è bastato l'Aubisque; il Tourmalet verrà dopo. Accaccone accusa il medico Quarenghi di aver sbagliato le pozioni. Molti interisti, rivela, hanno vomitato. Ma guarda! Dopo Lisbona viene Mantova. E' l'ultima partita di campionato. L'Inter ha ancora un punto di vantaggio sulla Juventus, alla quale il fiero Accacchino (Heriberto Herrera) ha energicamente vietato di rassegnarsi.
ED HERIBERTO URLVA: MOVIMIENTO-MOVIMIENTO...IN 8 ATTACCATE IN OTTOOO!
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Mi dirà un giorno Ivanhoe Fraizzoli, successore di Moratti all' Inter, che i mantovani avevano dato a Helenio Herrera piena facoltà di procedere alla formazione (loro!) che più gli facesse comodo. Il general manager dell'Inter, Italo Allodi, è di Mantova e proprio lui e Fabbri avevano pilotato la squadra in serie A... Può darsi pure e nessuno può smentire dopo quanto si è visto.
HELENIO USAVA LA DROGA PER FAR CORRERE I GIOCATORI, ALLODI USAVA I SOLDI DI MORATTI PER CORROMPERE GLI ARBITRI.
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La derelitta Inter è scesa in campo asfittica e stralunata. Un tiruzzo di Di Giacomo che poteva sembrare un passaggio è stato messo dentro a palme aperte da Sarti, che per la disperazione ha poi battuto la testa contro il palo. Così la Juventus si è trovata campione quasi a dispetto dei santi." (pagg.366,367)
LA JUVENTUS DI HERIBERTO (accacchino?) CAMPIONE 1966 - 1967
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