31IL NUMERO DEGLI SCUDETI VINTI 31
ANTONIO CONTE: CONDOTTIERO SODDISFATTO
"Siamo molto contenti e soddisfatti. Il merito è di questi ragazzi che sono stati straordinari, è stata una stagione bella, intensa e faticosa però sono stati sempre sul pezzo, e questo mi fa molto piacere e mi rende orgoglioso. Non era facile rivincere, partivamo con i favori del pronostico com'è giusto che sia per chi ha lo scudetto sulla maglia; avevamo la Champions che ci avrebbe tolto energie, nonostante tutto questi ragazzi sono stati straordinari. Abbiamo vinto con tre giornate d'anticipo, è stata una marcia trionfale. Merito di questi ragazzi e della loro disponibilità, io non finirò mai di ringraziarli perché sono i veri artefici di questo scudetto. C'è la società che mi ha messo a disposizione questo gruppo di calciatori; e poi ringrazio il mio staff, che mai come quest'anno ha dovuto stare ancora più presente visto che i primi mesi sono stati un po' faticosi vista la mia assenza in panchina.
La sconfitta in casa con l'Inter ci ha fatto capire alcune cose. Eravamo partiti in maniera trionfale, forse sin troppo per le prestazioni che offrivamo, ci sono state partite in cui la sorte ci ha dato una mano vedi la partita col Genoa dove perdevamo 1-0,abbiamo rischiato di andar sotto 2-0 e poi invece siamo stati bravi a fare goal e a ribaltare la situazione. La prima sconfitta ci ha riportato con i piedi per terra, ma neanche troppo perché questa è una squadra che ho ragazzi che non sono presuntuosi, non si crogiolano sugli allori, anzi stanno sempre lì sul pedale e lo tengono sempre accelerato. Però quella sconfitta ci ha fato capire che forse un po' più di cattiveria e di fame dovevamo metterla per riconfermarci. Dopo quella partita siamo ripartiti subito; la gara più strana in assoluto, quella che mi ha fatto più male è stata quella in casa con la Samp; Vincevamo 1-0, abbiamo perso 2-1, noi in undici e loro in dieci mi ha fatto male, lì mi sono molto arrabbiato ma ho capito che il fatto era molto raro e mai più deve accadere.
Sul mio futuro? Io sto benissimo dove sono, sono nel posto dove ho sempre sperato di stare dal momento in cui ho iniziato la mia carriera da allenatore. Era il mio sogno tornare alla Juventus, essere allenatore e possibilmente vincere, questo è successo e quindi penso di stare nel posto giusto. Per quel che ho detto ieri, penso che a fine anno, dopo due stagioni veramente straordinarie, dove abbiamo bruciato le tappe perché abbiamo iniziato un progetto che forse prevedeva per l'anno prossimo di tornare a misurarci e provare a vincere lo scudetto, abbiamo vinto lo scudetto nei primi due anni e chiaramente l'asticella si alza in maniera vertiginosa. Sappiamo le difficoltà che ci stanno a livello economico, in Italia e un po' dappertutto, ma soprattutto in Italia, e quindi è giusto che ci sieda con la società in modo molto sereno. Sarò sempre grato al presidente Agnelli che mi ha voluto fortemente, avrò sempre un debito nei suoi confronti e proprio per questo voglio sempre che tutte le situazioni siano sempre molto chiare. Voglio il bene della Juve, il bene mio, del presidente e dei tifosi.
Alzare l'asticella significa che l'anno prossimo vieni da due scudetti vinti e se non dovessi rivincere il campionato sarebbe un problema. In più c'è la Champions, dove siamo arrivati tra le prime otto in Europa ma non dimentichiamo che in queste otto mancano Manchester City e United, Chelsea, squadroni con possibilità economiche non indifferenti. Ecco perché dobbiamo sapere bene gli obiettivi e quello che ci aspetta, bisogna che tutti quanti lo conoscano perché è facile parlare. A me chiedono la Champions, però bisogna esser anche molto realisti e sapere dove siamo e dove possiamo andare. Io nella mia vita sono sempre stato molto chiaro, non ho mai fatto promesse o venduto sogni...".Video dell'intervista Sky ad Antonio Conte ( http://www.dailymotion.com/video/xzm5pn_juventus-palermo-1-0-antonio-conte_sport?start=4#.UYc_SkqNpeu )
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Conte e il futuro.
"Il mio è un concetto molto chiaro e semplice, noi in due anni abbiamo stracciato un progetto che era partito da due settimi posti e con un disavanzo economico importante e l'abbiamo stracciato, perché quel progetto prevedeva che l'anno scorso se riuscivamo dovevamo centrare la Champions, quest'anno entrare di di diritto e l'anno prossimo prepararci a vincere lo scudetto. Noi questo progetto l'abbiamo stracciato perché abbiamo vinto, abbiamo convinto e in più ripiantato un deficit altamente negativo, abbiamo fatto qualcosa di straordinario però personalmente ho visto che questo percorso non è stato enfatizzato tanto e si inizia a dare tutto per scontato, tutto per scontato non si può dare perché se tu vinci nella ristrettezza economica deve essere ancora di più enfatizzato; siccome l'anno prossimo ci aspetterebbe un anno in cui vieni da due scudetti consecutivi, e parti con i favori del pronostico perché le altre squadre si stanno nascondendo dietro di noi.
In Champions quest'anno si è arrivati tra le prime otto calcolando che non ci sono squadre come Chelsea, Manchester United e Manchester City. Fare meglio di quest'anno sarà molto, ma molto ma molto difficile. Prima di partire con una stagione già fallimentare c'è da capire bene le cose, perché quando uno conosce le cose sa cosa l'aspetta, le deve conoscere l'allenatore, le devono conoscere i tifosi, la stampa, la comunicazione, se no mi ritrovo, quando usciamo in Champions con il Bayern Monaco, che è una disfatta che le percentuali di Conte sono..., si calcolano le percentuali di Conte e non si valutano le effettive forze della squadra.
Siccome io ci metto anima e corpo su questo lavoro perché voglio comunque farlo nel migliore dei modi, voglio che ci sia chiarezza, non ho mai venduto fumo e non inizierò mai, preferisco che ci si fermi, ci si chiarisca e che le componenti siano a tutti chiare, perché un domani non vorrei dire eh.... però la Juventus ha fallito.. La Juventus... Bisogna dichiarare quello che possiamo fare, dove dobbiamo andare, se ci dobbiamo andare a scontrare, ma lo dobbiamo sapere, ecco, questo è il mio concetto, e mi sembra talmente chiaro, ma lo dico in maniera molto serena, ho talmente tanta stima e affetto nei confronti di Andrea il nostro presidente perché lui mi ha dato la chance di coronare un sogno. Il mio sogno, quando ho cominciato ad allenare era di tornare alla Juventus e possibilmente di vincere, io l'ho coronato questo sogno e da parte mia ci sarà sempre grandissimo affetto nei confronti del presidente e cercherò sempre di sdebitarmi in tutte le situazioni; quindi si cercherà di fare delle necessarie valutazioni per il bene di tutti perché io voglio essere anche molto sereno e lavorare per centrare degli obiettivi. Perché quando uno lavora per vincere poi vuole vincere. Io voglio vincere".
Lui vuole vincere, e vincere è nel Dna della Juve, concetto ben sottolineato più avanti, quando ha rifiutato il paragone col Borussia: "Il Borussia Dortmund, grandissimo rispetto, ha anche vinto una Champions e io l'ho persa contro di loro, però non ha la storia, il curriculum della Juventus, con il Borussia, un tipo di discorso si può fare; non dimentichiamo che il Borussia Dortmund nei quarti di finale con il Malaga al 90' era fuori e se non passava sapete quanti titoli quest'anno avrebbe vinto? Zero!". E allora in quel caso si può dire "quello che viene viene".
Non è possibile dirlo alla Juventus, la Juventus è altro: "Ma quando parliamo di Juventus diciamo sempre che nella Juventus l'obiettivo è vincere ogni competizione; o sbaglio? Quante volte l'ho sentito dire da me e da altre persone, quindi non possiamo mischiare la storia, lì è attuabile. Poi, Se si potesse fare un discorso del genere lo farei sapendo che tutto quello che arriva è tutto di guadagnato, con nessuno che mi chieda di vincere. Però, ecco, non l'accetterei neanche io, io voglio vincere, io voglio lavorare per vincere. Io e i ragazzi con cui lavoro, perché io non sono della politica di De Coubertin, io voglio partecipare e provare a vincere.
Chi vince scrive la storia, chi non vince fa simpatia, ma a me la simpatia non ha mai interessato". E ben sappiamo quanta amarezza e quanta rabbia la Juve-simpatia del post-Calciopoli abbia regalato ai tifosi bianconeri. E poi, comunque, la Juve potrebbe vincere anche senza lui, ammette tranquillamente: "Assolutamente, c'è un progetto importante, serio, ci sono persone serie iniziando dal presidente Agnelli, che sicuramente è l'artefice di questo progetto, di cui è a capo; è un presidente che praticamente lavora a 360 gradi, prendendo decisioni in tutti i campi; c'è un direttore come Marotta e un direttore sportivo come Paratici che hanno dimostrato di essere persone competenti e di poter fare bene, io non penso che eventualmente non ci fosse Conte potrebbero sorgere problemi, assolutamente. Video della conferenza stampa di Antonio Conte - fonte
fonte: ju29ro.com - News
( http://www.dailymotion.com/video/xzm7oq_conferenza-stampa-di-antonio-conte-post-juventus-palermo-1-0_sport?start=31#.UYdCY0qNpet )
dal Blog di cristian Rocca
IN VIAGGIO,
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