IL CORRUTTORE MASSIMO, E IL SERVO EBETE
Il Giudice Corrado De Biase, Per Figc, e Procura Federale.
“Con un coinvolgimento così, l’Inter andrebbe Radiata”
Dichiarazioni molto forti sono state rilasciate dal giudice De Biase per quanto riguarda la vicenda della Telecom. De Biase è stato anche un giudice sportivo nell’ambito del calcioscommesse degli anni ’80, il caso è molto delicato e di conseguenza bisogna interpretare con molta discrezione le informazioni attinenti. Sta di fatto che la legge non può essere travisata, dunque si dovrebbero prendere tutti i provvedimenti per una situazione di tale calibro.
A voi le parole dell’ex giudice sportivo De Biase:
“Premesso che parliamo di voci che devono essere confermate, direi che l’indagine si presenta piuttosto complessa, perchè investe sia la magistratura ordinaria che quella sportiva. Dire che l’Inter non rischia nulla, salvo una multa, significa non conoscere le leggi. L’Inter rischia, anche la radiazione, in teoria. Inoltre c’è un particolare che sembra essere sfuggito a molte persone che vedo sulle reti delle varie TV parlare a sproposito: la liceità dei pedinamenti.
Non scordiamoci che siamo in un campo ben definito, cioè quello della giustizia sportiva, dove non sempre valgono le regole della giustizia ordinaria. Un esempio pratico: se io, privato cittadino, mi rivolgo ad un’agenzia investigativa, regolarmente licenziata, per far pedinare mia moglie, pensando che abbia un amante, non commetto reato. Queste regole non valgono nella giustizia sportiva: è chiaro che se applico lo stesso concetto, l’unico scopo che mi prefiggo è quello di avere dei vantaggi illeciti.
Oltretutto pare che, oltre ai pedinamenti ci siano anche delle intercettazioni illegali, a danno di squadre avversarie, direttori sportivi e membri della Gea. Quindi, ripeto, se le notizie verranno confermate, direi che l’Inter rischia, e molto, anche perchè tra Inter e Telecom c’è un singolare processo di osmosi: dirigenti, managment e membri del CDA dell’una rivestono, a vario titolo, incarichi nell’altra.”
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INTER DELENDA ET ERANDA EST!
Francesco Ienzi
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