martedì, febbraio 26, 2013

14 DOMANDE AL MEDICO SOCIALE DELL' inter fc DOTT. FRANCO COMBI

 RONALDO-INTER-DOPATO CURA DOTTOR COMBI

DOTT. FRANCO COMBI, E’ VERO CHE:

- Lei nel 2001 ha sostituito all’inter (“per divergenze e diversità di vedute” con Massimo Moratti) il Dott. Piero Volpi medico dell’inter dal ’95 al 2000 ed attualmente Responsabile Medico Associazione Italiana Calciatori?

- Lei ha saputo che il 26 novembre 2007 il suo predecessore Dott. Volpi ha dichiarato che Mancini "sicuramente ha qualcosa di personale" in quanto aveva sollevato perplessità sui medici sportivi?

- Lei ha saputo che G. Georgatos ex calciatore dell’inter 1999/2000 ha confessato in un'intervista: "... non ho mai fatto uso di anabolizzanti nella mia carriera, ma ho visto alcune cose ed ho capito cosa stava accadendo, ho visto giocatori prendere pillole e fare iniezioni... c'erano gruppi di persone che rifornivano i giocatori...."?

- Lei è a conoscenza della classificazione anti-doping è sottoposta a revisione periodica con cadenza NON SUPERIORE A SEI MESI da parte della Commissione per la vigilanza e il controllo sul doping che distingue tra classi di sostanze vietate (anabolizzanti, ormoni peptidici, diuretici, stimolanti e narcotici), sostanze soggette a restrizione (cannabinoidi, caffeina, alcol, anestetici locali, beta-bloccanti e glucorticoidi) e metodi vietati (manipolazioni sanguigne, farmacologiche, chimiche o fisiche)?

- Lei sa che un eccesso di qualsiasi sostanza sottopone l'organismo ad un superlavoro per metabolizzarla che si traduce in un'usura precoce di determinati organi?

- Lei sa che la “Creatina” è classificata come "alimento destinato ad alimentazione particolare, adatto ad intenso sforzo muscolare, soprattutto per gli sportivi" e che assunzioni di alte dosi per periodi prolungati provocano disturbi gastro-intestinali, danni cardiovascolari, crampi ed infortuni muscolo-tendinei proprio com’è avvenuto quest’anno a Vieira, Stankovic, Materazzi, Samuel, Figo, Cordoba, Ibrahimovic, Cruz, Dacourt, Cesar, Cambiasso, Maxwell, Chivu e per ultimo anche il talento 19 enne brasiliano Kerlon Moura Souza (“in prova” all’inter ed operato il 14 febbraio u.s. a Pavia per la lesione dei legamenti del ginocchio destro)?

- Lei ha violato l’art. 43 N.O.I.F. (“Tutela medico sportiva”) e che il 9 marzo 2007 è stato squalificato per mesi due di squalifica per la vicenda Brunelli?

- Lei si reca spesso a Vienna (per “aggiornamenti professionali”) dove il doping non è considerato reato?

- Lei non conosce il laboratorio Humanplasma di Vienna?

- Lei non sapeva che M. Kallon, all’inter dal 2001 al 2004, al controllo antidoping effettuato dopo la partita Udinese-Inter del 27 settembre 2003 fu trovato positivo e che usava norandrosterone (in quantità superiore al limite Cio) e il noretiocolanolone?

- Lei ha saputo che il suo predecessore, Dott. Piero Volpi, il 21 marzo 2006 durante un’intervista disse che: ''Fino al 2000, quando ero io responsabile dello staff sanitario della squadra, l'Inter era la squadra che prendeva meno farmaci. Così come è stato messo agli atti anche nel corso delle indagini per il processo doping di Torino''?

- il 1° gennaio 2007, in merito all’improvviso svenimento di Nelson Rivas in allenamento, Lei disse che: "Sta bene. I test che abbiamo svolto finora ci rassicurano. Si è trattato solo di un episodio”?

- Lei il 26 febbraio 2008, alla vigilia di inter-Roma, rincuorò Ibrahimovic (che in un’intervista al Corriere dello Sport aveva dichiarato: “devo fermarmi. Ho un buco nel tendine grande come una moneta da 2 euro") e stilò successivamente una tabella per il suo recupero fisico escludendo tuttavia alcuni farmaci per bocca “non convenzionali” che lo svedese assumeva già da molto tempo dietro Suo suggerimento?

- Lei il 28 febbraio 2008 disse a Mancini: “Su Ibra parli chi sa”, che aveva detto pubblicamente: “Mi lamento perché Ibrahimovic aveva giocato per due mesi con questo problema e lo aveva fatto pure fino a dieci giorni fa e non credo che abbia un buco nel tendine...”?

sabato, febbraio 23, 2013

ASSOCIAZIONE "PREGIUDICATI LEGA CALCIO" SERIE A

  CENA-FESTA DI NATALE 2011, DEI PRESIDENTI CON SPICCATE CAPACITA' "DELINQUENZALI"
                                            http://www.youtube.com/watch?v=2Q1eiBU0Lxw

UNO, tale cellino, IL 23 FEBBRAIO 2013 SI TROVA ANCORA IN CARCERE, ED E' DA POCHE ORE, LA NOTIZIA CHE IL GIP CASULA GLI HA NEGATO LA SCARCERAZIONE PERCHE', forse, RITENUTO PERICOLOSO A CAUSA, SCRIVE IL GIUDICE, DELLE SUE: "SPICCATE CAPACITA' 'DELINQUENZALI' -

"CAPACE" DI "QUALSIASI GENERE DI SOTTERFUGGI PUR DI RAGGIUNGERE I PROPRI SCOPI". 

ALLORA QUESTO massimo cellino DEVE ESSERE VERAMENTE PERICOLOSO ...QUASI MI PORTA ALLA MENTE IL PEMPO DEL BANDITISMO SARDO...

E" MI VIENE DA PENSARE PERCHE' ABBIA SCELTO DI ANDARE A VIVERE A MIAMI, DOVE NELL"IMMENSA COMUNITA' CUBANA CI SONO TUTTI QUEI CRIMINALI LIBERATI DA FIDEL CASTRO, E' DA LUI STESSO AIUTATI A SCAPPARE IN FLORIDA A FARE ATTIVITA' CRIMINALE...

HUM...GUARDANDO AL SUO CURRICULUM DI PREGIUDICATO, QUESTO cellino...

DIABOLICO IL GRANDE FIDEL....

sabato, febbraio 16, 2013

LE AVVENTURE DI: PREGIUDICATO-CELLINO

                                         ECCO COME FINISCONO I CELLINO DEL MONDO

LEGGO DAL "GIP GIANPAOLO CASULA, CHE MASSIMO CELLINO IN BASE ALLE AZIONI COMPIUTE: "Da dimostrazione evidente della totale mancanza del senso di legalità e del rispetto delle istituzioni".
A MIO PARERE, CONSIDERATA LA CONTINUITA' DEI CRIMINI, E' DEGNO DEL PEGGIOR DELINQUENTE!
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SCRIVE ANCORA IL GIP:" Massimo Cellino ha spiccate capacità delinquenziali" e sarebbe "capace di qualsiasi genere di sotterfugi pur di raggiungere i propri scopi".
MINCHIA... ALLORA DEL "PLURIPREGIUDICATO CELLINO POSSIAMO PARLARE COME IL NOVELLO AL CAPONE DELLA... FARINA!
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BASTEREBBERO QUESTE BUGIE, FALSITA' E', OFFESE AL POPOLO SARDO (ascoltare dal minuto 1.58, al minuto 2.08) PER PROCESSARLO PER DIRETTISSIMA, SCHIAFFARLO I UNA CELLA E POI ANDARE A BUTTARE LA CHIAVE AL LARGO DELL'ASINARA. ASCOLTATE:
Pregiudicato-Cellino: telefona al presidente della Lazio Claudio Lotito, a sua volta interessato alla costruzione di un nuovo impianto e' gli spiega il suo metodo illegale per costruirlo alla svelta, e' fare fessa la legge:"Te lo garantisco io anche perché ti faccio dare un'autorizzazione di struttura amovibile, senza concessione! Hai capito qual è il mio gioco? Io non sono dovuto andare in concessione, ho avuto un'autorizzazione a montarlo, perché essendo tutto in acciaio e tecnicamente, teoricamente è amovibile, ma non lo è, Claudio, perché è un casino. In attesa di avere la concessione per lo stadio pseudo definitivo chiedo l'autorizzazione triennale di struttura temporanea amovibile, come quella che ho fatto io, e non va in concessione, te la danno in 30 giorni e ti fai uno stadio così. E poi lo sai che il temporaneo in Italia è sempre definitivo, vero?"

Per il Gip, questo raggiro é: "La dimostrazione evidente della totale mancanza del senso di legalità e del rispetto delle istituzioni". E da qui la decisione per la custodia cautelare.
PREGIUDICATO-CELLINO, SORVEGLIATO  NEL CARCERE-BUON CAMMINO 
Criminale incallito? Non è la prima volta che Massimo Cellino viene arrestato.

Nel 1996 finì in manette, insieme alla sorella Lucina, per truffa all’UE relativa alla denuncia di acquisto di scorte di grano inferiori a quelle esistenti. 

Il Presidente del Cagliari inoltre è stato condannato a 1 anno e 3 mesi di reclusione nel 2001 per falso in bilancio.

29 maggio 2000 - Ribaltata in corte d'appello la sentenza del tribunale. Falso nel bilancio del Cagliari 10 di Carcere pe "massimo cellinl"
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14 febbraio 2013 - Cagliari, caso stadio Is Arenas: arrestato Massimo Cellino
http://www.calcioblog.it/post/131449/cagliari-caso-stadio-is-arenas-arrestato-massimo-cellino
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19 marzo 2014 - Cellino Condannato per Contrabando 
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1 dicembre 2014 - Massimo Cellino e' un disonesto
Addirittura Criminale internazionale? Colui che si spacciava per moralista, e' come tale  usato dal tribunale di napoli per accuse che hanno contribuito a condannare Giraudo, Moggi e la Juventus? 

domenica, febbraio 10, 2013

BENVENUTI A MORATTOPOLI - CAPITALE DEL PAESE DEI MORATTI

 
CHI TOCCA I FRATELLI MORATTI, MUORE!

                  Massimiliano Mazzotta: “Ho indagato sulla Saras, ora vivo in India…” 

Ha osato realizzare un film-inchiesta sulla Saras. Da quel momento in poi la sua vita è cambiata. Ora Massimiliano Mazzotta, salentino  trapiantato a Milano, vive a Goa, in India.  L’azienda dei Moratti l’ha citato in giudizio chiedendo un risarcimento per “danno d’immagine’. Ma ‘Oil, questo il titolo del film, è riuscito comunque a circolare attraverso i canali alternativi. E ha vinto premi importanti: al Festival ‘Cinema ambiente’ di Torino, e all’’Ecologico film festival’ di Nardò.

E la Saras ha continuato a far parlare di sé. Per via di “nubi” che ogni tanto compaiono sui suoi impianti, o di denunce di privati cittadini. E nonostante la prudenza dei politici e degli amministratori sardi denunciata anche di recente da Vincenzo Migaleddu, dell’Isde (International Society Doctor for Environment),  l’Associazione dei medici per l’ambiente.

Abbiamo raggiunto Mazzotta a Goa. In una lunga conversazione via Skype ci ha raccontato la sua battaglia, che ancora non è finita.

Come procede la sua causa con i Moratti?
“Credo bene. Se hanno chiesto informalmente di chiudere in bonis, è certamente positivo”.

Cioè?
“E’ successo che nelle varie cause civili promosse contro di me ho avuto degli esiti in sede cautelare che definiscono la mia opera ‘lecita’. Anzi descrivono il mio lavoro come fatto secondo regole ‘deontologiche congrue’. L’udienza presso il garante della privacy ha definito il mio lavoro ‘encomiabile’, ‘d’interesse pubblico nazionale’. Insomma, il contesto si è modificato rispetto a quando la Saras ha avviato l’azione”.

Cosa chiedevano?
“Il sequestro del film e il risarcimento del “danno d’immagine” sostenendo che “Oil” era tendenzioso nella forma e nei contenuti. Hanno sollevato problemi sulle scelte della regia, dicendo che si violava la loro privacy e hanno anche sostenuto che alcune interviste erano state estorte con l’inganno. Mentre io ho sempre documentato i permessi e mi sono sempre presentato come giornalista d’inchiesta. Per cui il mio messaggio, ha detto il garante, non è stato distorto”.

E lei cosa chiede alla Saras?
“Nulla, noi ci stiamo semplicemente difendendo. Sono loro che hanno sollevato la causa. Se la abbandonano dovranno certamente pagare i danni e le spese processuali”.

Perché anche i danni?
“La mia vita è cambiata da quando ho girato ‘Oil’. Non vivo più da quando ho fatto quel film. Avevo un’attività a Porta Venezia a Milano, e sono dovuto ‘scappare’ dall’Italia. Ora vivo a Goa, in India”.

Cosa ha causato questo cambio di vita’
“Sono successe delle cose ‘strane’. Che chiaramente non posso imputare ad una connessione diretta con la mia vicenda del film ‘Oil’. Ma se ti cade il soffitto della casa, ti rompono più volte la vetrina del negozio, ti portano via lo scooter, perde il tubo del common rail della macchina con il rischio che s’incendi in corsa… credo che non sia facile per nessuno convivere con queste situazioni…”

Che difficoltà ha incontrato durante la realizzazione di ‘Oil’?
“Molte. È un film nato per caso, dopo una vacanza a S. Margherita di Pula. È lì che ho scoperto il colosso Saras e per me, milanese d’adozione, è stato naturale occuparmene. Ho trovato molta solidarietà da parte dei sardi. Il paese di Sarroch era diviso in due, tra chi voleva che se ne parlasse e chi intimava il silenzio. Una ragazza, Luisa, una barista, è stata cacciata dal lavoro perché ha promosso una visione pubblica nel locale. Il rapporto tra la politica e i dirigenti della Saras è strettissimo. Controllano la situazione a tutti i livelli in maniera trasversale. Per esempio, ricordo che un secondo prima della proiezione del film agli universitari di Cagliari, nella sala Cosseddu dell’Ersu (l’Ente regionale per il diritto alla studio universitario, ndr) il direttore ha bloccato tutto. La Saras allora spingeva sul fatto che c’era una causa in corso. Ma la cosa più difficile è stato portare il film ‘fuori’ dalla Sardegna.. “.

Ha sbattuto contro una grande potenza…
“Hanno fatto una pulizia mentale per cui è davvero difficile parlare in termini obbiettivi della questione. Hanno persino fatto realizzare un fumetto indirizzato ai bambini delle scuole elementari, dal titolo ‘Gaby alla scoperta della Saras’. Gaby è un gabbiano bianco che entra nella politica di espansione e nella filosofia del gruppo Moratti che ha invaso non solo una delle più belle zone costiere della Sardegna, il Golfo degli Angeli, ma anche la testa delle persone. Ora lo dovranno fare anche in sede giudiziaria. Non so come finirà, ma è chiaro che sarò io, questa volta, a chiedere i danni”.

Davide Fara
SARDINIApost - 7 febbraio 2013
http://www.sardiniapost.it/inchieste/ho-indagato-sulla-saras-ora-vivo-in-india/
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OIL (part I) by Massimiliano Moratti.
https://www.youtube.com/watch?v=Rwhf3L4VXzU
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Oil Secondo tempo - L'oro nero dei Moratti
https://www.youtube.com/watch?v=j7rCKwGdTwI

NEL VIDEO DEL SECONDO TEMPO, DALLA VOCE DEL SINISTRO (apparenza) GIAMMARCO MORATTI, ASCOLTERETE LA SANTIFICAZIONE DI UN 14CENNE ANDATO VIA DA CASA, SENZA LAVORO, SENZA SOLDI E SENZA SCUOLA, CHE HA COSTRUITO UN IMPERO DELL'OLIO..... GRAZIE AL SUO ANGELO CUSTODE: UN MENDICANTE! E' CONVIENE CREDERGLI! CHI TOCCA I MORATTI MUOE!                          
 
IN ITALIA HA COSTRUITO UN IMPERO, E" VIENE SANTIFICATO! FOSSE STATO IN AMERICA...


giovedì, febbraio 07, 2013

COSPIRAZIONE-CALCIO - LA MAFIA & UNICREDIT

                                              CHI HA COMPRATO BALOTELLI?
                                           I COSPITATORI GALLIANI & BERETTA

I media e la stampa sportiva nostrana, troppo attenti ed impegnati nei panegirici elettorali al padrone del Milan, al suo prode scudiero pelato e all’esaltazione del “bimbominkia viziato” che torna in Italia, non hanno avuto, come loro solito, attenzione e cura alcuna nel cercare di capire come è nata e come si è concretizzata questa operazione di mercato, e soprattutto come mai una squadra che ha venduto i suoi gioielli (Ibrahimovic, Thiago Silva, Pato, Cassano stesso), per sostituirli con … Zapata, Zaccardo, Pazzini (!), abbia trovato modo di compiere questa operazione.

Certo, come solito si celebra l’abilità di Galliani, e si è propagandata la notizia secondo la quale il costo del giocatore, venti milioni di euro (stranamente ai rossoneri vengono svenduti a prezzi di saldo certi giocatori …), più bonus, sarebbe stato diluito in sei anni, come dire lo sceicco proprietario del Manchester City si sarebbe accontentato di un pagamento così dilazionato, per magnanimità evidentemente verso il club rossonero.

Insomma la classica favoletta per bimbi scemi, che la nostra informazione sportiva prova a raccontarci, consapevole che i fessi che ci credono si trovano sempre, tipo quelli che hanno creduto a farsopoli.

Purtroppo per loro, qualche quotidiano serio in Italia esiste ancora, e fa corretta informazione, anche se per un pubblico, diciamo così, selezionato: mi riferisco a “Il Sole 24 ore”, giornale economico, che si rivolge dunque ad un pubblico certamente ampio, ma di professionisti ed operatori economici.
Uno dei suoi lettori, mio carissimo amico romano (ma juventino doc …), mi ha fatto una segnalazione interessante, di un certo articolo uscito su quel giornale, e così mi sono documentato: bene, alla pagina 23 della edizione del 30 gennaio scorso, si legge che è stato stipulato tra l’A.C. Milan e Unicredit Banca (vi ricorda qualcosa o qualcuno questo nome?), alcuni giorni prima dell’operazione Balotelli, un contratto di “Factoring” dell’importo di 30 milioni di euro.

Per i non addetti ai lavori, il contratto di “Factoring”, è una forma di cessione dei crediti che un imprenditore compie in favore di altro soggetto, di norma una banca o una finanziaria, dietro compenso, come dire l’imprenditore cede i crediti che avanza da terzi, dietro pagamento, ad altro soggetto che si occupa di recuperarli.

In particolare il Milan ha ceduto ad Unicredit l’incasso dei diritti televisivi che saranno di sua spettanza per le prossime annate, fino alla concorrenza dei 30 milioni di euro, che la banca ha già versato.

Mi fermerei qui, sono certo che avrete già capito tutto, ma per quel raro lettore antijuventino che ogni tanto si passa il tempo a leggermi, completo il ragionamento.

Ricapitolando: Maurizio Beretta qualche anno addietro si dimette da presidente della Lega serie A, per assumere un incarico importante a livello dirigenziale presso Unicredit Banca; Beretta è quel presidente di Lega che ha svenduto la gestione dei diritti televisivi della serie A alla famigerata Infront Italy, controllata indirettamente da Adriano Galliani; in Lega si forma una imprevista e sospetta alleanza di vari dirigenti, che riporta Beretta alla presidenza di Lega, con Galliani vice presidente, operazione sponsorizzata dalle società del gruppo Infront e, stranamente, pure dal Napoli, che rompe il fronte cosiddetto innovatore, che voleva portare Abodi alla guida di Lega serie A; qualche giorno dopo il Milan e Unicredit stipulano questo contratto che di fatto è un prestito di denaro alla società rossonera, ed i soldi vengono immediatamente investiti per l’acquisto di Balotelli, che dunque, fino a quando la società rossonera non avrà assegnata la propria quota di diritti televisivi per le prossime stagioni, è di fatto di proprietà di Unicredit!

Potrei anche fare altro considerazioni, e non limitate solo a calcio; ad esempio che questa operazione conferma che il Milan è senza denaro, perché il gruppo è quasi alla canna del gas, diciamo ai limiti del fallimento, dato che quando una società usa denaro che deve ancora incassare, per operazioni attuali, facendoselo di fatto anticipare da banche, significa che in cassa non ha più un centesimo; che la stessa cosa fu all’origine del fallimento della Fiorentina, del Parma, e del crack delle romane, tutte società che, tramite l’allora società SDS costituita da Sensi, ottennero il pagamento dei diritti televisivi con il polo Stream, per un triennio, in unica soluzione, e tutte delle società spesero immediatamente quei soldi, salvo poi ritrovarsi con l’acqua alla gola quando Stream fallì, venendo rilevata per un piatto di lenticchie da Sky.

E che questo stato prefallimentare del Milan spiega il disperato ma per adesso efficace colpo di mano in Lega, con il patto scellerato raggiunto con Delaurentiis e Lotito.

Tutto bene fino a quando qualcuno, “pokeristicamente”, dirà “vedo” …

CALCIO E MAFIA - LO STRANO CASO: INFRONT ITALY, NEL SILENZIO DI GAZZETTA & CORRIERE DI RCS! ... COME DIRE, RCS-ELKANN-EXOR-FIAT-JUVENTUS? E' PERCHE' SILENZIO? CUI PRODEST?

PADRONE DEL CALCIO: IL BOSS-BERLUSCA & IL DELFINO GALLIKULA

Questa è la storia di una società nata agli inizi degli anni ’90, denominata "Media Partners Digital S.r.l.", fondata da manager di area Fininvest, Marco Bogarelli, Andrea Locatelli, cui qualche anno dopo si aggiungerà certo Giuseppe Ciocchetti. Società che si occupa di acquisto e gestione eventi sportivi, vendita diritti televisivi di detti eventi e così via. In altri termini, una società creata appositamente per aggirare, da parte di Fininvest, i limiti antitrust, in materia di acquisizione di diritti televisivi di eventi sportivi.

Ed invero "Media Partners Digital S.r.l.", diventa ben presto una società nella quale sbarcano persone d’area Mediaset, o d’area Milan, per gestire al meglio l’attività.

La svolta avviene nel 2006, quando la società venne acquisita per incorporazione da una multinazionale di gestione eventi sportivi e diritti televisivi, denominata "Infront Sports & Media", presieduta da un soggetto il cui cognome vi ricorderà qualcosa, Philippe Blatter; vi sono anche altri nomi di rilievo, tra cui l’ex calciatore tedesco Günter Netzer, e naturalmente, nella società incorporante entra a far parte del C.d’A., il già citato Marco Bogarelli.

La società incorporata cambia denominazione e diventa "Infront Italy S.r.l.", ed ha come scopo sociale, "la produzione, l’acquisto e la cessione di programmi televisivi in Italia e all’estero, l’acquisto, la vendita in Italia e all’estero dei diritti per lo sfruttamento commerciale e per la trasmissione radiotelevisiva di eventi sportivi, artistici e dello spettacolo, acquisto e vendita di diritti pubblicitari, sponsorizzazione, gestione di budget pubblicitari, acquisto e vendita di spazi pubblicitari".

Uno straordinario business, con giro di denaro notevole, come potete rendervi conto. Bene, questa società, proprio dal 2006, e cioè quando ancora Adriano Galliani era presidente di Lega Calcio, ha ottenuto di essere "Advisor" (brutto neologismo, per coprire il più semplice significato di "consulente - mediatore per vendita di beni e servizi") della Lega Calcio per la commercializzazione di tutti i diritti media nazionali ed internazionali dei campionati italiani di calcio di Serie A e B, Coppa Italia, Supercoppa Italiana e Campionato Italiano Primavera: in altri termini ha nelle proprie mani la gestione di tutto il calcio, sotto il profilo della vendita degli eventi e dei diritti televisivi.

Questo ruolo di "Advisor", è stato rinnovato successivamente, nel 2009, grazie al voto determinante di Matarrese, Cellino e Lotito, per la cronaca, ed il voto contrario della Juventus, del Torino e dell’Atalanta.

Cosa che potrebbe passare inosservata, se non fosse che nel sito di questa società, sezione "chi siamo" si può leggere quanto segue: "Infront Italy gestisce i diritti marketing e advertising del Club più titolato al Mondo, l’AC Milan oltre a quelli di SS Lazio, Genoa CFC, US Città di Palermo e Cagliari Calcio ... Fiore all’occhiello delle sue attività sono il ruolo di Advisor della Lega Calcio per la commercializzazione dei diritti tv e media dei campionati di calcio di serie A e B, Coppa Italia e Supercoppa Italiana, nonché la gestione marketing e sponsoring di A.C. Milan, S.S. Lazio, U.S. Città di Palermo, Cagliari Calcio e Genoa CF".

Potrei fermarmi qui, mi pare evidente che a certe conclusioni ci arriverete facile facile, basta solo una indagine in rete, troverete tutte le notizie e tutti i riscontri del caso.

Nel frattempo continuate a chiedervi perchè Travaglio continua a masturbarsi con la tabaccheria di Parma, perchè i famigerati Galdi, Ceniti, Mensurati e Foschini, pensano invece a dare retta ai Carobbio di turno ...Una strana coincidenza mi preme, sul punto, mettere da subito in evidenza. Qualche domenica fa si è giocata Lazio – Genoa.

Ossia la stessa gara che, ormai è stato appurato, a fine stagione 2010 – 11, venne “combinata” da tesserati di entrambe le squadra, per far risultare come risultato da scommettere un “over” (dicesi di gare con più di tre reti), ed un pareggio con reti a fine primo tempo.

Bene, ad oggi non si hanno notizie di deferimenti o sentenze su questa gara, come pure su altre gare ed altri tesserati. Si da il caso che entrambe le società, Lazio e Genoa, sono appartenenti alla scuderia Infront Italy: che ci sia una correlazione tra le omissioni investigative di Palazzi a questo legame?

Ci sarebbe molto da dire, ed invero non credo di potere esaurire il tutto. Intanto cominciamo a spiegare meglio chi è Marco Bogarelli. Penso che più delle parole, contano le immagini, che potrete vedere da questi link:
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Come vedete, la collaborazione tra Galliani e Bogarelli è così stretta, da sembrare legati da un filo comune, e mi fermo qui, non voglio pensare che ci siano pure affari in comune.

Certo è che una società di consulenza per vendere i diritti del calcio appare come una cosa davvero inutile, a meno di volersi pensare che la cosa serviva, per entrare nel mercato estero, e fare entrare in Italia un importante gruppo molto gradito al presidente della FIFA.

Si da il caso che nel 2007 il Milan ha vinto la CL, e se ricordate bene, chi fece pressioni per il ritiro del ricorso al TAR della Juventus nel 2006 fu anche Blatter, che poi ringraziò pubblicamente i dirigenti bianconeri per questo gesto “che consentiva la regolare partenza della stagione calcistica in Italia e pure in Europa”.

Ma come detto, è accaduto di peggio 
Leggete con attenzione questo articolo: non c’è scritto solo che furono determinanti i voti di Lotito e Cellino, per rinnovare ad Infront Italy la convenzione quale advisor (ossia consulente – mediatore) per la cessione dei diritti tv del calcio, ma noterete che riporta un articolo di certo Antonello Capone, giornalista della famigerata Gazzetta dello Sport.

Così attenta alle griglie di Moggi, quanto distratta sul vero contenuto di quell’operazione, ed ancor più distratta dal non notare, oggi, che proprio due squadre di quella scuderia Infront Italy, Lazio e Genoa, pesantemente invischiate nella vicenda “Scommessopoli”, ad oggi non hanno visto un loro tesserato punito, né sono state deferite nonostante i gravi elementi emersi.

Per oggi mi fermo qui, ma continuerò ancora a illustrarvi cosette interessanti di questa organizzazione, autentico rubinetto di denaro per amici e servetti di chi ha voluto creare un suo sistema di affari ed intrallazzi con il calcio."

N.d.R Credo che non ci sia bisogno di ulteriori commenti. Le guerre interne tra banditi e padroni sono avvenute usando lo specchietto delle allodole del calcioscommesse (il Conte squalificato che ha spostato l' attenzione e ha fatto gridare agli juventini al "gombloddo" quando in realta' altri si stavano spartendo la torta dietro le quinte e stavano definendo la strategia di spartizione di potere e poltrone per i prossimi anni) e hanno aggregato la cordata dei vari Lotito.  A proposito, che fine ha fatto la sua guerra con Petrucci per lo Stadio? 
Lo si vede ultimamente molto mansueto... attaccato all' immarcescibile Galliani. 
Il "male fatto persona" Moratti non ci ha capito una fava neanche stavolta ed e' rimasto fuori dai giochi, si e' estromesso da solo mentre noi......be', limitiamoci a gioire per le vittorie sul campo, tanto per i prossimi anni dovremmo convivere con attacchi e squalifiche a raffica finche' anche il gioiello sportivo creato dal mister non verra' disintegrato. Anche perche' l' amara e mesta realta' e' che noi, al tavolo dei banditi/potenti, che guidera' il movimento sportivo per i prossimi 4 anni, e' bene ripeterlo 
non abbiamo nessun carico da giocarci
**********************
Ma e bene ricordare Antonio Giraudo nel Commiato: 
Noi ce ne andiamo, ma vedrete i banditi che arriveranno dopo di noi.

fonte: JUVE News.net - Felice "Fello74" - Redattore JN - 21 Gennaio 2013
IL PADRONE DEL CALCIO? LA COSA NOSTRA DI BERLUSCONIA

martedì, febbraio 05, 2013

L'INIBITO STEFANO BRASCHI, FIGLIO ILLEGGITTIMO DEI KOMMISSAR CROOK and CROOK: GUIDO ROSSI & LUIGI AGNOLIN


AI LATI DUE BRACCI ARMATI DEL POTERE, E AL CENTRO UNO DEI SICARI
 Interpellanza Parlamentare sull'Abuso do Potere dei DISONESTI "guido rossi & luigi Agnolin.

Senato della Repubblica – 21 – XV LEGISLATURA
 37ª Seduta (pomerid.) Assemblea - Allegato B 21 settembre 2006

NARDINI. – Al Ministro per le politiche giovanili e le attivita` sportive.
– Premesso che: in data 14 giugno 2006 l’allora Commissario straordinario della
FIGC (Federazione italiana giuoco calcio) Prof. Guido Rossi, considerato
che, nel contesto dei fatti che avevano originato il commissariamento della
F.I.G.C., si inseriva l’autosospensione del Presidente dell’Associazione
italiana arbitri (A.I.A.) e le note vicende che vedevano coinvolti, come indagati,
lo stesso Presidente dell’A.I.A., i due ex designatori, il Vice Commissario
della Commissione arbitri nazionale (C.A.N.) e numerosi altri
tesserati tra arbitri e assistenti arbitrali di primo livello; ricorrendo le condizioni
per disporre l’affidamento in gestione commissariale delle funzioni
spettanti al Presidente nazionale dell’A.I.A., al Vice Presidente nazionale
dell’A.I.A., al Responsabile del settore tecnico arbitrale, al Comitato nazionale
e al Consiglio centrale dell’A.I.A., al fine di garantire il regolare
svolgimento delle competizioni in vista dell’allora imminente avvio della
stagione agonistica 2006/2007; nominava il sig. Agnolin Luigi Commissario
straordinario della Associazione italiana arbitri, specificando che il
mandato commissariale avrebbe avuto termine dopo la ricostituzione degli
organi direttivi centrali, da attuarsi entro il 31 ottobre 2006;

Senato della Repubblica – 21 – XV LEGISLATURA
37ª Seduta (pomerid.) Assemblea - Allegato B 21 settembre 2006

il sig. Luigi Agnolin e` stato arbitro internazionale sino al 1990, divenendo
successivamente designatore degli arbitri di Serie C dal 1990 al
1992; nel 1992, a seguito della revoca della nomina a designatore, si dimise
per protesta contro l’allora presidente federale; da quel momento,
dopo essere stato opinionista televisivo ha sottoscritto contratti di dirigente
con le societa` Roma, Venezia, e Verona; attualmente continua a ricoprire
la carica di Presidente del settore per l’attivita` giovanile e scolastica, essendo
stato nominato, in data 28 febbraio 2005, dall’allora Presidente federale,
Franco Carraro;
il regolamento A.I.A. all’art. 8 –Presidente nazionale- comma 4
lettera r) precisa che: Il Presidente dell’AIA «su richiesta scritta e motivata
dell’interessato, puo` provvedere, valutata la meritevolezza sulla
base del precedente legame e sentito il preventivo parere scritto del Presidente
sezionale, alla riammissione nell’AIA di ex associati dimissionari
o che abbiano perso la qualifica per ipotesi diverse dal non rinnovo tessera
e dal ritiro tessera disciplinare, disponendone il nuovo inquadramento con
ricongiungimento della precedente anzianita` associativa. Il provvedimento
di riammissione non puo` essere pronunciato se sono trascorsi 10 anni dall’accoglimento
delle dimissioni o dalla perdita della qualifica di arbitro»;
pertanto, il Commissario Straordinario Luigi Agnolin, dimessosi da piu` di
dieci anni, non puo` piu` essere riammesso;
il Commissario straordinario Luigi Agnolin, in data 2 agosto 2006,
nominava il Sig. Stefano Tedeschi di Bologna nuovo designatore degli arbitri
di Serie A e B (CAN);
il Commissario straordinario Luigi Agnolin in data 3 agosto nominava
tutti i Presidenti dei Comitati regionali arbitri (C.R.A.) tra cui, per
l’Emilia Romagna, il Sig. Roberto Armenti di Bologna, rinviando stranamente
e senza spiegazione alcuna la nomina del Presidente della Toscana;
il regolamento A.I.A. all’art. 13 –Requisiti dei candidati- comma 1
lettera c) recita: «sono eleggibili alle cariche di Organi Direttivi Centrali e
di Delegati degli Ufficiali di gara gli associati che non siano stati colpiti
nel corso degli ultimi 10 anni, salva riabilitazione, da provvedimenti disciplinari
sportivi definitivi per inibizione squalifica complessivamente superiori
ad un anno da parte dell’AIA, dalla FIGC e del Coni»;
in data 31 agosto 2006 il Commissario straordinario della FIGC,
Prof. Guido Rossi, ha concesso la riabilitazione al sig. Stefano Braschi
sanzionato, con delibera n. 48 del 4 giugno 2003, dalla Commissione di
disciplina d’appello dell’A.I.A., a diciotto mesi di sospensione perche´,
senza aver presentato alcuna richiesta al termine della sua ultima stagione
di arbitro internazionale, sottoscriveva un contratto in qualita` di dirigente
della societa` Siena;
il Commissario straordinario Luigi Agnolin, nominava, in data 4
settembre, quale nuovo Presidente del Comitato regionale arbitri CRA Toscana,
il sig. Stefano Braschi,
si chiede di sapere se risulti:
per quali ragioni, avendo garantito il regolare svolgimento delle
competizioni, essendo ormai regolarmente ripartiti tutti i campionati, il

Senato della Repubblica – 22 – XV LEGISLATURA
37ª Seduta (pomerid.) Assemblea - Allegato B 21 settembre 2006

sig. Agnolin Luigi, Commissario straordinario dell’associazione italiana
arbitri, non provveda ancora alla ricostituzione degli organi direttivi centrali,
indicendo regolari elezioni, venendo cosı` meno alla precisa richiesta
formulata al momento della nomina commissariale che comunque prevedeva
un termine fissato entro il 31 ottobre 2006;
se sia vero, come riportato da numerosi organi di stampa, e soprattutto
dal sito ufficiale dell’AIA, che il Commissario straordinario, Luigi
Agnolin, intenda rimanere all’interno dell’associazione italiana arbitri e
candidarsi alla carica di Presidente, pur non avendo alcuna possibilita` regolamentare
di rientrare nell’associazione;
sulla base di quale argomentazione regolamentare l’allora Commissario
straordinario, Prof. Guido Rossi, in un’intervista rilasciata alla «Gazzetta
dello Sport», in data 9 settembre 2006, a precisa domanda, rispondesse
che non vedeva il motivo per cui Agnolin non sarebbe potuto essere
eletto Presidente AIA;
quale sia il motivo per cui il Commissario straordinario, Luigi
Agnolin, ha nominato solo pochi giorni fa, a stagione sportiva ormai iniziata,
oltre i termini previsti a Presidente del Comitato regionale arbitri
Toscana, il sig. Stefano Braschi, che al momento delle nomine di tutti
gli altri Presidenti regionali non possedeva i requisiti per essere nominato.
E se in tutta la Regione Toscana non fosse possibile reperire un altro associato
che possedesse le capacita` per poter rivestire detto ruolo, senza dover
ricorrere, in questo particolare momento, ad un soggetto, a giudizio
dell’interrogante, squalificato che grazie esclusivamente ad un provvedimento
eccezionale di riabilitazione ha potuto tardivamente essere nominato;
se esista un criterio oggettivo per il quale la Procura arbitrale in
base all’intera documentazione afferente l’indagine condotta dalla Procura
della Repubblica di Napoli, ed in possesso del Commissario straordinario
Agnolin, abbia indagato alcuni tesserati e trascurato la posizione di altri
(risulta sospeso e deferito un tesserato che ha chiesto di acquistare, ad
un dirigente di societa` alcuni biglietti per una gara della stessa societa`,
mentre un altro tesserato che in una altra telefonata chiedeva ed otteneva
biglietti omaggio allo stesso dirigente, non risulta essere indagato ed attualmente
svolge regolarmente le sue funzioni sui campi di calcio);
se non si ritenga che la carica di Presidente del Settore per l’Attivita`
giovanile e scolastica crei motivi d’incompatibilita` o comunque conflitto
di interessi con la carica di Commissario straordinario dell’AIA, atteso
che nello svolgimento dei compiti istituzionali legati alle due cariche
potrebbero essere presi provvedimenti che incidano sulla sfera economica
di soggetti appartenenti alle due differenti strutture;
se il Commissario straordinario AIA, Agnolin, e il designatore degli
arbitri di Serie A e B, Stefano Tedeschi, percepiscano o percepiranno
compensi dalla Associazione italiana arbitri, ed eventualmente, in quale
misura; se esistano eventuali rapporti di interesse economico (partecipazioni
societarie, rapporti di fornitura o clientela, ecc.) tra il Commissario

Senato della Repubblica – 23 – XV LEGISLATURA
37ª Seduta (pomerid.) Assemblea - Allegato B 21 settembre 2006

straordinario Agnolin e i sigg. Stefano Tedeschi e Roberto Armenti, entrambi
da lui nominati rispettivamente designatore degli arbitri di serie
A e B e Presidente del comitato regionale arbitri Emilia Romagna. Quest’ultimo
sig. Armenti risulta gia` essere stato nominato da Agnolin nella
sua veste di Presidente del settore per l’attivita` giovanile e scolastica,
componente del Consiglio direttivo del medesimo settore;
se l’attuale Commissario straordinario, Luigi Agnolin, e l’attuale
designatore degli arbitri di serie A e B, Stefano Tedeschi, attualmente o
nel recente passato, intrattengano o abbiano intrattenuto direttamente, o attraverso
societa` di cui posseggono quote o in cui ricoprono cariche, qualsivoglia
rapporto con Societa` calcistiche, soci o dirigenti delle stesse o con
strutture federali; se corrisponda al vero la notizia, apparsa su alcuni organi di
stampa, del coinvolgimento del Commissario Agnolin, in qualita` di indagato,
nel procedimento penale riguardante il fallimento della compagnia
Volare, pendente presso la Procura di Busto Arsizio. Se cosı` fosse, potrebbe
trovare giustificazione che lo stesso non applichi nei confronti
dei numerosi arbitri e guardialinee attualmente indagati dalla Procura della
Repubblica di Napoli, la facolta` ad egli concessa dall’art. 8 comma 4 lettera
h) del Regolamento AIA («Il presidente AIA puo` emettere provvedimento
di sospensione cautelare, adeguatamente motivato, nei confronti degli
associati che siano sottoposti ad un’indagine per delitti dolosi nei casi
in cui possa recarsi pregiudizio all’immagine della FIGC e/o dell’AIA ed
alla credibilita` stessa dell’arbitro nell’esercizio della sua funzione arbitrale.
») al fine di non doverla applicare a se stesso.

(4-00560) Interrogazioni, da svolgere in Commissione

A norma dell’articolo 147 del Regolamento, la seguente interrogazione
sara` svolta presso la Commissione permanente:
6ª Commissione permanente (Finanze e tesoro):
3-00133, dei senatori Barbolini ed altri, sull’utilizzo delle modalita`
telematiche relativamente ai versamenti fiscali, contributivi e previdenziali.
   ---------------------------------------------------------------------
http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/219732.pdf
Ultimo Capitolo - NEL PDF - Dell'interpellanza  Parlamentare  al  SENATO IL: 21/92006
*********************************************** 
 E' duopo precisare che l'interrogazione e' solo un pro forma, ovvero la polverina atta ad obnubilare il popolino.
Il Parlamento e' il primo Braccio Armato dei Poteri Occulti, ed i parlamentari tutti, ne sono i Sicari. 
E' chiaro che verra' tirata per le lunghe, e' tutto finira' in prescrizione  e insabbiato del loro braccio armato ODG.

domenica, febbraio 03, 2013

LA CUPOLA MAFIOSA RCS: CORRIERE della SERA GAZZETTA dello SPORT

            I RESPONSABILI DI FARSOPOLI 2006: YAKY TRONKY & IL MINUS HABBENS

PURTROPPO  NON  TUTTI  SANNO CHE Il corriere della sera e la Gazzetta dello sport sono il fiore all'occhiello del colosso Rcs-Medidiagrup. E' da chi e' controllato questo colosso industriale dal potere enorme? Da una nuova loggia massonica che dopo gli arresti di Riina e Provenzato ha preso il posto della p2. Ma volendo restare a   calciopoli, diamo uno sguardo agli  intrecci della Gazzetta dello Sport e' di RCS.
    
RCS mediagroup ha un azionariato composto tra le altre da Mediobanca (13,2  %) Ifil (10%) Gruppo Fondiaria-SAI (5,050 %) , Pirelli (4,8%), Generali Assicurazioni  (3,593%) RCS mediagrooup ha anche un consiglio di amministrazione in cui siede un  personaggio sulla bocca di tutti : Carlo Buora. Sempre lui.  Buora infatti non e' solo nel consiglio di amminastrazione di RCS ma e'  anche nel cda di Mediobanca, Pirelli, Telecom (come amministratore  delegato) e del club di calcio FC Internazionale (come vicepresidente) .

Lo  stesso Carlo Buora e' appena stato accusato da Tavaroli di essere il suo referente per tutto cio' di inerente al settore deviato della security di  Telecom (leggasi intercettazioni) ed in casa Inter questo collegamento e' diventato il principale motivo di preoccupazione in vista dell'inchiesta che verra' portata avanti da Borrelli.

Carlo Buora pero' e' solo il caso piu' evidente di un intreccio che  coinvolge l'Inter, la Pirelli, la Telecom e RCS. Scorrendo l'organigramma  della societa' nerazzurra ci troviamo davanti ad altri nomi eccellenti.
In via Durini siede ad esempio Carlo d'Urso. Carlo d'Urso oltre a fare il  consigliere dell'Inter e' anche amministratore delegato della Pirelli e fa parte del consiglio d'amministrazione della Fondiaria-SAI. La

Fondiaria-SAI  e la Pirelli fanno parte come abbiamo visto dell'azionariato di RCS, proprietaria della Gazzetta.
Un altro nome illustre e' Luigi Amato Molinari che oltre a sedere nel CDA dell'inter e' anche presidente  dell'Alleanza Assicurazioni il cui 50% e' detenuto da Generali Assicurazioni, anche la Generali fa parte dell'azionariato di RCS. I nomi  proseguono.

Giulia Maria Ligresti non ha una poltrona nell'Inter ma e' allo stesso tempo nel CDA Pirelli, e' stata in quello Telecom ed e'  vicepresidente della gia' pluricitata Fondiaria-SAI.

Gli organigrammi ci portano ad altro consigliere dell'Inter, Pierfrancesco Saviotti, gia' direttore generale di Banca Intesa (detiene il 4,7% di RCS) e con incarichi in Mediobanca (13,2% di RCS) e Telecom nonche' amministratore delegato della  TIM.

Ma le sorprese non finiscono e questa volta esulano un momento, ma  solo apparentemente, dal mondo Inter. Carlo Alessandro Puri Negri e' membro  sia del CDA di Telecom che vicepresidente di Pirelli (l'opposto di Gilberto  Benetton)i,

Renato Pagliaro oltre a sedere nel CDA di Telecom e' anche  consigliere e membro del Comitato Esecutivo di RCS. Una spirale di intrecci in cui non poteva mancare naturalmente Massimo  Moratti che divide il suo tempo tra Inter, Pirelli e Telecom con il suo  grande socio Marco Tronchetti Provera che si e' appena dimesso dalla  presidenza della Telecom in favore di Guido Rossi.

Esatto, Guido Rossi. Il  Commissario straordinario uscente della FIGC e vera e propria star di  Calciopoli, vicenda conclusasi nella sua prima fase con la vittoria su tutta  la linea dell' Internazionale F.C. che oltre ad aver visto eliminate od azzoppate le avversarie ( a causa di intercettazioni telefoniche eseguite da Telecom) si e' vista assegnare uno scudetto da un consiglio di saggi messo insieme dallo stesso Guido Rossi, e due dei tre personaggi, molto vicini alla stessa Inter.

Curiosita': le magliette ufficiali erano gia' state stampate con un vistoso spazio lasciato in bianco in attesa di qualcosa che *teoricamente* doveva ancora essere assegnato ma di cui evidentemente qualcuno era gia' certo (forse il tipografo..).

Lo stesso  Guido Rossi ha alle spalle una carriera in nerazzurro essendo stato nel CDA Inter dal 1995 al 1999 e per essere stato proposto alle alleate Milan e Juve dalla stessa Inter come consulente per l'offensiva legale contro l'esposto presentato da Della Valle all'Antitrust sui diritti tv, e al momento dellincarico si Commissario FIGC, era consigliere privato (uvvicioso) della famiglia Elkann alla Ifil.

In FIGC con Rossi era arrivato anche l'avvocato Nicoletti, vice-commissario uscente, ed in  passato rappresentante ufficiale dell'Inter alle riunioni della Super Lega Europea (il G 14). Era prossima anche la nomina di Bruno Bortolozzi (ex Inter) per un  importante incarico nella sala stampa della FIGC.

E' noto infine che TIM sia  lo sponsor della Serie A e che LA7 (Tronchetit Provera) abbia interessi con  il digitale terrestre. In tutti questi intrecci Pirelli, Telecom, RCS e la FIGC; all'apparenza in'aspettata si trova l'Inter, e con Calciopoli ci sono molti punti di contatto, forse troppi....

Ma se andiamo a vedere...... last but not least, chi altri occupa le poltrone del CDA di Rcs, non una ma addirittura DUE... è la IFIL, con John Elkann e (indovinate chi viene a cena...?) Franzo Grande Stevens!!!

Ora possiamo dire di aver chiuso il cerchio del COMPLOTTO> Cosa hanno in comune questo gruppo di  burattinai: Cesare Geronzi, Marco Tronchetti Provera - Massimo  Moratti - Carlo Buora - Carlo d'Urso - Luigi Amato Molinari - Giulia Maria Ligresti - Carlo Alessandro Puri Negri - Renato Pagliaro? Pirelli-Telecom-Inter. Ma se a questo guppo di personaggi togliamo il massimo, scemo del villaggio ed aggiungiamo: Franzo Grande Stevens, John Elkann, Luca di Montezemolo, Diego della Valle e Luigi Abete, e Cesare Romiti (presidente onorario Rcs) li unisce: Alain Elkann, Gran Maestro d'Oriente, e la Loggia del Tribunale di Milano. (Settembre 2006) DALL'ARCHIVIO,

Francesco Calabrone

venerdì, febbraio 01, 2013

LA CUPOLA DEL NAVIGLIO: MASSONERIA-MAFIA-CAMORRA = TRONKETTO-MORATTO-BERLUSCA

              I DELINQUENTI DELLA CUPOLA - DI UNA SPONDA DEL NAVIGLIO
Come volevasi dimostrare...

...in Italia la JUVENTUS (patrimonio calcistico dell'umanità) ha dimostrato e sta confermando anche nel mese di gennaio di essere nettamente la squadra più forte.

Tuttavia il gioco sporco degli avversari, che tentano sempre di trasformare le partite di calcio in qualcos'altro, rende davvero difficile che al Trentesimo faccia subito seguito il Trentunesimo.
Lo scrivo da inizio stagione, e certe banderuole che oscillano nell'arco di due partite da "Juve senza avversari" a "Juve finita" me li mangio a colazione.
Anche perchè il Napoli e la Lazio sono buone squadre con due ottimi centravanti, e non giocano la Champions League.

Il problema arbitrale è uno svantaggio enorme per la Juventus. E' umano, chr non puoi sempre vincere con arbitri che ti remano contro e ti intimidiscono, e' quando in quelli nella loro giornata di grazia, sei fortunato se non ci rimetti le penne come con Genoa e Lazio in coppa Italia, ma capita che ce le rimetti, come con inter-milan-sampdoria!

Il disegno dei poteri meneghino, si basa essenzialmente sul fattore mediatico: quelle poche volte che gli arbitri sbagliano pro Juve gli scatenano un putiferio che si trascina per settimane, per mesi e talvolte per anni(i casi turone, ronaldo, muntari o un semplice secondo cartellino giallo...); quando sbagliano contro  la Juve (quasi sempre!) fioccano le squalifiche per proteste a Conte e ai giocatori, e' subito scatta la gogna mediatica a chiedere la sospensione di quel povero fischiettaro che involontariamente ha favorito la Juve.

Prima delle partite è prassi che gli avversari (incoraggiati dai loro dirigenti!) dichiarino "speriamo che l'arbitro non avvantiggi la Juve" e poi, al di là degli episodi, assistiamo al continuo tentativo di non giocare a calcio, di badare alla sola distruzione del gioco juventino.

Ridicole le lezioni improvvisate da Milano Mafia, da cui giungono i preclari esempi dei catanoidi inviati nel tunnel degli spogliatoi in seguito a "er go' de Muntari" (con tanto di foto sul desktop di Zio Fester), nonchè (da parte inderista) l'invasione di campo di Giggi Simoni e le mani addosso all'arbitro A PARTITA IN CORSO, in seguito ai falli di sfondamento di Zamorano prima su Birindelli e Ronaldo poi su Iuliano.

Ricordo che prima dell'8 dicembre, giorno del "ritorno in campo" del presidente del Milan, la squadraccia di Allegri aveva 21 punti, +7 sulla zona retrocessione (ma era stata anche più sotto).
La stessa squadraccia, tra un furto e l'altro a fari spenti, nell'ultimo mese e mezzo effettivo (togliendo le feste) ha le stesse falle ma risultati molto diversi.

Io spero e penso che il Celtic Glasgow in questo periodo possa diventare la nostra medicina non solo in Europa, ma anche in Italia, laddove il Real Madrid sarebbe stato per noi un osso troppo duro in questa fase della stagione.

                 I DELINQUENTI DELLA CUPOLA DELL'ALTRA SPONDA DEL NAVIGLIO

CONTINUANO LE PORCATE DELLO ZERBINO DI MORATTI: GIANCARLO ABETE

               I FRATELLI SCARSI: IL CORRUTTORE MASSIMO e il CORROTTO EBETE

IL SADICO PIACERE DEL PRESIDENTE DELLA F.I.G.C. giancarlo abete DI DIMOSTRARE CHE SI, LUI E' IL BURATTINO DEI BURATTINAI DI VIA BIGLI: TRONCHETTI & MORATTI, PIU' COMUNEMENTE CONOSCIUTO COME: LO ZERBINO DI MORATTI !

massimo moratti attacca gli arbitri e la Juventus. Il presidente federale Giancarlo Ebete che fa? Lo difende apertamente e', in modo spicciolo con poche parole!

massimo moratti accusa l'arbittro di essere corrotto (non aver espulso un giocatore della Juve: un atto voluto! E; sottindente che a corromprlo fosse la Juventus:

massimo moratti: "Si può anche comprendere l’errore sul fuorigioco, ma non espellere Lichtsteiner è un atto voluto, una scelta azzardata sfavorevole a noi. Se c’entrasse la Juve sarebbe grave".
  .
L'Ebete zerbino di moratti:
"Moratti ha fatto una riflessione giudicando un arbitro che non ha estratto il cartellino giallo a Lichtsteiner, un errore riconosciuto da tutti, scelta nettamente sbagliata".
  ===

Il D.G. della Juventus Giuseppe Marotta fa riferimennto all'in'opportunita' della designazione di un arbitro che ha fortemente danneggiato la sua squadra, indicando la zona di provenienza alla zona di provenienza, e' il burattino presidente della federazione che fa?

Giuseppe Marotta: "Non parlo di malafede ma di difficoltà. Al 94' un arbitro della provincia di Napoli si è trovato in difficoltà... Così come è consigliabile che un arbitro di Novara non arbitri la Juventus, così una arbitro napoletano non deve venire ad arbitrare la Juventus"
  .
L'Ebete zerbino di moratti:
"La linea di principio che va seguita è quella del rispetto dei ruoli e delle professionalità di chi arbitra tenendo conto che quelli italiani sono arbitri di qualità. Si devono valutare i singoli episodi, si possono esprimere critiche legittime, però questo non deve portare a una delegittimazione. I toni usati sono eccessivi, serve una comunicazione diversa da parte di tutti quelli che fanno parte del mondo del calcio, sia esso un dirigente, un grande tecnico, un amministratore delegato, un presidente di società o un grande giocatore. Dobbiamo cercare di dare il buon esempio. Si comprendono tensioni e motivazioni, lo stress magari di partite tirate, però dobbiamo mantenere l’equilibrio. Ora riprendono le competizioni internazionali e nessuno in Europa ci farà sconti sul versante dei comportamenti e del rispetto, che è un principio cardine dell’Uefa”.
  * * *
A QUANDO LA RISPOSTA DI ANDREA AGNELLI? TENTUTO CONTO CHE IL PRESIDENTE  DELLA JUVENTUS,  E' L'ULTIMO SUPERSTITE DELLA DINASTIA, A PORTARE IL NOME DEGLI AGNELLI!