sabato, settembre 29, 2012

Ecco le Prove che Massimo Moratti, E' un bugiardo, corruttore-disonesto.

Moratti «L'Inter non c'entra con lo scandalo Telecom Vieira espulso perche' ha cambiato maglia»
ROBERTO BECCANTINI,IL PATRON NERAZZURRO RIBADISCE LA FIDUCIA IN TRONCHETTIPROVERA: «UN AMICO VERO, GARANTISCO SULLA SUA ONESTA'»
(li mortacci sua! guarda chi garantisce! cazzo!!!)
GLI INTOCCABILI DI TRONCHETTOPOLI DEL PAESE DEI MORATTI
(di roberto beccantini: mai fa domande che possano mettere in buona luce la Juventus!)

Roberto Beccantini, Dottor Moratti, grande Inter all'Olimpico.
«Grande, sul serio. E ancora piu' grande se penso chi, e come, ha battuto: la Roma. Le mancava Taddei, ha perso Mancini: pedine cruciali. Noi, pero', siamo stati proprio bravi. Aggressivi, continui. Complimenti al mio Mancini. Formazione strana, ma perfetta. Zanetti piu' avanti: intuizione geniale. E il primo tempo di Crespo: straordinario».

E' un'altra Inter: e' gia' un altro calcio?
«Beh, un segnale l'ho colto. Vieira. La scorsa stagione, zero espulsioni in tutto il campionato. Oggi, gia' una dopo tre partite. E tre giornate di squalifica: le sembra normale? Dimenticavo: ha cambiato maglia».

Allude?
«Assolutamente si'. E ne prendo atto».

Allora avra' preso atto anche dello scandalo Telecom. Dossier illegali, spiati eccellenti. Telecom, cioe' Marco Tronchetti Provera...
«E' un amico, un amico vero. Gli sono molto vicino. L'Inter non e' l'unica passione che ci accomuna. Piena fiducia in lui e nei suoi metodi. Sull'onesta' e la buona fede di Marco garantisco io. Di piu': ci metto la mano sul fuoco».

Preoccupato dagli sviluppi delle indagini?
«In che senso, scusi?».

Nel senso che possa essere tirata in ballo l'Inter?
«No, nella maniera piu' categorica».

Eppure faceste pedinare l'arbitro De Santis.
«E' ormai un episodio di dominio pubblico. Le rispondo come risposi a Claudio Sabelli Fioretti: un tizio si offri' di farlo. Era in contatto con persone del ministero presso il quale aveva lavorato De Santis. Potevano offrirci delle informazioni. Risultato: zero su tutta la linea. E comunque, c'e' un'inchiesta in corso. Meglio attendere gli esiti».

La giustizia sportiva l'ha bastonato.
«Deduco che proprio visionari non fossimo».

Guido Rossi: perche', secondo lei, non ha voluto restare «solo» commissario?
«Bisognerebbe entrare nella sua testa, cosa che mi guardo bene dal fare. Rimango dell'idea che avrebbe potuto lavorare in Telecom senza abbandonare la Federazione».

E il conflitto di interessi?
«Per favore... C'e' conflitto e conflitto. Soprattutto, c'e' persona e persona».

Cosa mi dice del nuovo commissario, Luca Pancalli?
«Non ho il piacere di conoscerlo, ma lo ritengo un'ottima scelta. Chi riesce a trasformare la sofferenza in un valore, diventa fortissimo e impermeabile alle tentazioni. E lui ci e' riuscito».

Fra i suoi vice, ci sara' Gigi Riva.
«Ecco, lui si' che lo conosco. Capisco l'amarezza di Albertini, ma Riva e' un patrimonio. Serio, competente, fedele alle istituzioni. Anche qui, mano sul fuoco».

A proposito di istituzioni: tira aria di restaurazione, non trova?
«Eccome. Rossi era un picconatore. Dava fastidio. Da quello che leggo sui giornali e vedo in tv, premesso che la liberta' di opinione e' sacra, noto un ritorno di facce e pensieri obliqui e ambigui».

Bastera' la diga Pancalli?
«Se Petrucci lo aiuta, si'. Ultimamente si e' mosso bene».

Gli juventini non le perdonano lo sgarro dello scudetto a tavolino.
«Lei lo chiama sgarro? Vero, non lo abbiamo vinto sul campo. Ma non lo abbiamo vinto sul campo anche per tutto quello che ci facevano, o ci avevano fatto, fuori campo. Ripeto: sono altri che devono vergognarsi, non il sottoscritto».

State ereditando l'antipatia storica della Juventus.
«Dipende da cosa si intende per antipatia. E, in particolare, da chi arriva questa etichetta. Quando eravamo ''troppo'' simpatici, ci sghignazzavano dietro. Poi si e' visto che i giochi proprio limpidi non erano. Preferisco un'antipatia moderata, che sappia di rispetto, magari di invidia, ma non di soprusi».

Sia sincero: le manca la Juve?
«Diciamo cosi'. Mi manca una certa idea di Juventus che avevo coltivato da giovane e sono stato costretto a correggere da presidente. La Juventus di Giraudo e Moggi no, non mi manca affatto».

Cosa pensa dei nuovi dirigenti?
«Molto simpatici».

A Torino lo zoccolo duro dei tifosi la prendera' come una battuta, se non peggio.
«Non scherzo. Hanno ereditato una realta' sportivamente drammatica. E poi: altro stile».

Ce la faranno a tornare subito in A?
«Il livello della rosa non si discute. L'unico problema e' il cambio di mentalita'. La B e' una giungla. Ho intravisto spezzoni della partita di Crotone. Mi pare che Deschamps sia sulla buona strada, e la squadra lo segua».

A ottobre, fra parentesi, l'arbitrato del Coni sfumera' le penalizzazioni. Il solito inciucio all'italiana.
«Non me ne intendo, di arbitrati...».

E di inciuci?
«Sono il nostro pane quotidiano».

Guardi che tocchera' anche al Milan.
«Buon per lui. Il Milan e' forte di suo. D'accordo, aveva un calendario piu' agevole del nostro ma, paradossalmente, e' stato proprio l'handicap a cementarne la concentrazione. Se non sbaglio, finora ha sempre vinto».

Il boom del Palermo l'ha sorpresa?
«Zamparini sa di calcio. E Guidolin e' un fior di allenatore. Come faccio a essere sorpreso?».

Mancini condannato a vincere: parole sue.
«Non ho notizia di condannati ad arrivare secondi».

Le ultime sul caso Adriano?
«Nessun caso, tanto per cominciare. Con la Sampdoria, era entrato e aveva pure segnato. Lo stiamo recuperando psicologicamente. Se impara a cogliere gli attimi, e sabato li aveva colti, presto tornera' l'Adriano che mandava in delirio San Siro. C'e' un giocatore che vale il famoso prezzo del biglietto? «Ibrahimovic. Detesta l'ovvio: e cosa c'e' di piu' ovvio che trasformare un banalissimo rigore? Che numeri, pero'. Una pertica con il cuore e la fantasia dei vecchi campioni. Nello stesso tempo, ci sara' pure una ragione se Capello non lo sostituiva mai, e Mancini si e' subito adeguato. Tiene su la squadra, le da' respiro. Pazzo da legare, come l'Inter».

Vieira?
«Mi ha colpito la sua educazione. Sembra un guerriero, e' un signore».

Ibrahimovic, Vieira: 
ma allora Moggi se ne intende.
«Mai detto il contrario».
 A dare ascolto al dialogo di questa Telefonata: 
molto ambiguo il direttore, forse perche' Abbagliato dalle lusinghe del Corruttore Massimo, si ha la percezione, di remare contro  la Juventus. O la mia, forse , e' un'errata percezione?
                         
NEMICI? MA A CHE GIOCO GIOCANO? 
LA STAMPA.it  - 22-09-2006
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Franco Rossi: Moratti andava in giro con valigetta X corrompere gli arbitri

Cari nemici e amici,
recentemente Moratti ha detto che non sa se Mancini potrà tifare Inter: ne ho sentite tante di frasi volgari, ma questa le supera tutte. Mancini ha vinto sette trofei in una società nella quale, con Moratti presidente, nulla era stato vinto sino al suo arrivo, se non una Coppa Uefa sulla quale pesa il macigno di un arbitraggio (quello di Lione) che definire scandaloso è poco. Qualche tempo dopo quella partita circolavano voci inquietanti su una strana valigetta colma e ricolma di soldi, voci che lo stesso Moratti volle controllare. Si era sparsa la voce che l'Uefa avesse aperto un'inchiesta dietro la soffiata di una società italiana e Moratti diede incarico di verificare tale voce. All'epoca non imperava in casa Inter il "potere telefonico" emerso in maniera devastante qualche anno più tardi. Un potere che, casualmente, si è sempre ritorto a favore della società nerazzurra culminato con le ultime intercettazioni a Mancini, intercettazioni usate dall'Inter (in un comunicato stampa delirante) per sputtanare proprio l'allenatore. Moratti con i suoi allenatori ha avuto sempre rapporti conflittuali. Dopo una settimana dall'ingaggio di Simoni, voleva rompere il contratto per via di una intervista concessa alla Gazzetta dello Sport nella quale Simoni diceva: "Avrei voluto Boghossian". Una settimana dopo essersi accordato con Lippi, prima ancora della presentazione ufficiale, incontrai il presidente dell'Inter all'uscita del ristorante Santa Lucia. Mi chiese cosa ne pensavo dell'ingaggio di Lippi e francamente gli risposi così: "Lei dopo l'arbitraggio di Ceccarini disse che la Juve vinceva grazie agli arbitri: allora perchè di quella squadra ha preso proprio l'allenatore che di meriti, sempre secondo le sue parole, ne aveva pochi? La replica di Moratti fu: "Si si, ha ragione , Lippi è un debole…". Il capitolo Zaccheroni è stato penoso con Facchetti che lo dichiarò confermatissimo quanto Moratti si era già accordato. E per non sputtanare Facchetti a Zaccheroni venne offerta una liquidazione da primato per dimettersi. Nel 2002 con Mancini allenatore Moratti si accordò con Capello. Moratti fu costretto, a causa di Calciopoli, a fare marcia indietro e mi raccontò cosa fece per tacitare Capello: "Ho mandato mio figlio in Svizzera e ha messo tutto a posto con grande intelligenza". Mancini è rimasto all'Inter vincendo ma sempre inviso a quasi tutta la società. Dopo un derby vinto 4-3 ma che poteva finire in goleada senza l'espulsione di Materazzi se la prese con Mancini dicendo a più persone, me compreso: "Quello là ha sbagliato i cambi anche stasera…". Nello scorso settembre Mourinho fu licenziato dal Chelsea e pochi giorni più tardi Moratti andò a Londra per contattarlo e accordarsi. Moratti non sa se Mancini potrà tifare Inter? Nemmeno senza valigette, accordi in Svizzera e intercettazioni? (23.08.2008 00.00)
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QUESTE SONO, SOLO ALCUNE, PROVE, CHE MASSIMO MORATTI E' UN DELINQUENTE CHE HA CORROTTO IL CORRUTTIBILE CAPOUFFICIO INDAGINI FRANCESCO SAVERIO BORRELLI
E IL CORRUTTIBILE PROCURATORE FEDERALE STEFANO PALAZZI!
DELINQUENTI!

lunedì, settembre 10, 2012

1998-2012 - LA CONGIURA FININVEST-PIRELLI-SARAS PER DISTRUGGERE LA RINASCENTE JUVENTUS DI ANDREA AGNELLI, DOPO IL COMPLOTTO DEI POTERI OCCULTI (che poi tanto occulti non sono) A RETI UNIFICATE: MILANO-TORINO-ROMA! BORRELLI e PALAZZI: GLI ASCARI ESECUTORI DEL VECCHIO E DEL NUOVO!!

GERVASONI: PALAZZI MI HA DETTO: “…SE TU DICI QUESTO AVRAI UNO SCONTO DELLA PENA.” – MA PERCHE’ AVREI DOVUTO DIRE COSE CHE NON HO FATTO ?

                         Carobbio ha detto e firmato tutto quello da lui (Palazzi) suggerito

Palazzi doveva incolpare Conte, punto. E' per farlo ha trovato un Carobbio che a differenza dell'altro pentito Gervasoni che ha rifiutato di mentire (se tu dici questo, avrai uno sconto della pena. Ma perche' avrei dovuto dire cose che non ho fatto!!!?) ha detto e firmato tutto quello a lui suggerito. Ma putroppo per Palazzi, non e' riuscito a trovare il minimo riscontro negli interrogatori degli altri 23 ndagati del caso Siena.

Smentito su tutta la liea, Palazzi e' venuto a trovarsi con un sacco di puttanate che non ha potuto utilizzare per deferirlo per frode sportiva. E allora come fare per  non disattendere i suoi mandanti? S'e' inventata la favoletta della omessa denuncia (ricordate l'illecito strutturale di "Borrelliana memoria in Farsopoli? Borrelli-Palazzi maestro e discepolo...casualmente Napoletani!).
 
E' si, perche', se le accuse di Carobbio fossero state credibili, Conte avrebbe dovuto essere deferito per illecito (frode) sportiva e non per omessa denuncia. Solo che, Palazzi avendo ricevuto l'ordine di incolpare Conte per quello sgarbo a Galliani ("siete la mafia del calcio") nell'intervallo di Milan-Juventus ( con la promessa di Galliani: "Questa te la faccio pagare"!) doveva assolutamente trovare il modo di impedire alla difesa dell'allenatore della Juventus di ottenere l'assoluzione che l'accusa di illecito avrebbe potuto comportare dopo l'archiviazione (se ci fosse stata...) della Procura di Cremona perche', smentire l’illecito di frode sportiva serebbe stato più facile in quanto l’analogo reato penale non sembra, secondo le diciharazioni del Procuratore della Republica di Cremona, sostenibile e allora il diabolico Palazzi ha ripiegato su un semplice illlecito sportivo di natura comportamentale che non poteva essere smentito da nessuna sentenza della giustizia penale ordinaria che sul punto non si esprimerà mai.

Infatti il reato di omessa denuncia non esiste nel codice penale. E dopo che l'avvocato della Exor e' riuscito a convincere Conte ad accettare la furbesca proposta del Procuratore Federale: 3 mesi di squalifica per omessa denuncia, Palazzi ha celebreato il suo trionfo, ed ora aspetta la ciliegina sulla Torta dei "corrotti giudici del Coni", vero e proprio braccio armato dell' "Elitaria Associazione a Delinquere Romana: il Circolo Canottieri Aniene, Presieduto dal Temuto Giovanni Malago'! Quel Giovanni Malago' che a breve dovrebbe dare il Cambio a Giovanni Petrucci alla Presidenza del Coni, con la Benedizione dei Vertici EXOR, rappresentati All' Aniene da Luca di Montezemolo.  
 
Siamo Convinti che se non ci fosse il Veto di John Elkann, Andrea Agnelli, lo querelerebbe insiema a Carobbio per calunnia e chiederebbe qualche decina di milioni di danni, da aggiungere ai 440 che i burattini dei Poteri Forti: petrucci&abete gia dovrebbero sborsare! Ma purtroppo veniamo a sapere che nulla di tutto questo accadra', perche' rimasuglio del 2006: gli accordi dei Vertici EXOR (famiglia Elkann) con Tronchetti & Co.
 
PS. Piu' passa il tempo, e' piu' pare sospetto il comportamento e le arroganti dichiarazioni di Giovanni Petrucci e Giancarlo Abete (l'Ebete fratello scarso di Luigi Abete, il Banchiere Massone Colluso con John Elkann), ecco allora che viene spontaneo chiedersi: che ruolo hanno avuto, SE HANNO avuto, i vertici EXOR, nell' "accumulo dei 100Mila Dossier Telecom di Tronchetti Provera, anche alla luce delle intercettazioni che scoprirono il furto di informazioni tecniche da parte del tecnico Nigel Stepney, e' poi passate alla McLaren?






domenica, settembre 09, 2012

CHI HA PAURA DI CARLO BUORA E.... PERCHE!?


                                            L'Intoccabile Carlo Buora. mafioso O massone

Chi è Carlo Buora, il vicepresidente dell' FC Internazionale? In un paese che ha fatto dei conflitti d’interessi una consuetudine, Buora è uno degli esponenti più importanti dell’arte di tenere il piede in molteplici scarpe. Per spiegare nel dettaglio quante poltrone occupi Buora nei vertici dell’imprenditoria italiana, sarebbe necessario un intero capitolo. Mi limiterò qui a schematizzare l’incredibile molteplicità dei poteri di Buora. Queste le cariche rivestite dal manager milanese nato nel 1946  "
 .
- Consigliere Ras dal 10 settembre 2002
 .
- ex-Amministratore Delegato di Pirelli & C. S.p.A.
 .
- attuale Vicepresidente di Telecom Italia S.p.A.
 .
- Presidente del Consiglio di Amministrazione di Tim S.p.A. (sponsor del campionato di calcio italiano) 
 .
- Amministratore di Olimpia S.p.A. Questa è una società finanziaria totalmente priva di dipendenti, che detiene la maggioranza relativa del pacchetto azionario di Telecom Italia. In pratica l’azienda privata che gestisce la rete italiana delle telecomunicazioni è in mano a un gruppetto ristrettissimo di persone riunitesi sotto un marchio costruito ad “hoc”. Fino al 2005 Olimpia era controllata, oltre che da Pirelli e dalla famiglia Benetton, anche da Hopa, l’holding bresciana fondata da Emilio Gnutti. Hopa fu al centro dello scandalo di “Bancopoli”, l’inchiesta che portò alle dimissioni del Presidente di Banca d’Italia Antonio Fazio (altra vicenda clamorosa abilmente insabbiata dai media italiani)
 .
- amministratore di Real Estate - amministratore di Rcs Mediagroup S.p.A. (uno dei più potenti gruppi editoriali italiani, editrice tra l’altro del Corriere della Sera e della Gazzetta dello sport, il principale giornale sportivo italiano che ha svolto un ruolo mediatico fondamentale nell’inchiesta su calciopoli)
 .
- amministratore di Mediobanca S.p.A. (del consiglio di amministrazione Mediobanca è membro anche Gianluigi Gabetti, Presidente dell’IFIL, la società finanziaria Agnelli che controlla la società calcio Juventus. Ma di questo parleremo più avanti)..
 .
- Vicepresidente esecutivo della società calcio FC Internazionale. Nel sito ufficiale dell’Inter, nella pagina che espone l’organigramma societario, il nome di Buora è sempre stato indicato con la carica di vicepresidente, ma da gennaio 2007 (subito dopo la sua rinomina a vicepresidente Telecom) viene indicato tra i membri del consiglio di amministrazione (dove siedeva guido 'giuda' rossi!),
in una posizione che salta agli occhi meno di prima. In ogni caso, “vicepresidente esecutivo” o “membro del consiglio di amministrazione” che sia, il clamoroso conflitto di interessi di Buora è uno degli innumerevoli casi passati sotto totale silenzio da parte dei mass-media. Eppure come testimonia inter.it, Carlo Buora era un vicepresidente operativo!
Carlo Buora, Vicepresidente esecutivo della società calcio FC Internazionale!
Carlo Buora, Vicepresidente Telecom!
Perche' Carlo Buora, non è stato nemmeno sfiorato dall'inchiesta neanche sul caso Vieri?
Perchè NESSUNO nomina Carlo Buora? 
Per saperlo, forse, basta guardare l'atteggiamento dei 2. Chi è che quello che ammonisce? 
Dovrebbe essere il BOSS, no?!!!
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X LO SPIONAGGIO, MORATTI (azionista.di magg) INCARICA TRONCHETTI & BUORA
(marco tronchetti provera 2° azionista di magg., e carlo buora vicepresidente dell'inter)

Tavaroli ricevette l’incarico di investigazione anche da parte di Carlo Buora vice presidente Inter e amministratore delegato di Telecom. I tabulati, come raccontano Tavaroli e l’investigatore privato Emanuele Cipriani, furono consegnati all’Inter. Ma la fattura del 1999 presentata da Telecom in corso d’udienza, era stata emessa da società investigativa W.C.S. Ltd “per soddisfare l’interesse della committente (inter) di rendere più difficilmente ad essa riconducibile tale attività di indagine”.
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Dossier illeciti, Vieri spiato anche nel 1999.  E Moratti ordinò “consulenza”
Dossier illeciti, Vieri spiato anche nel 1999. E Moratti ordinò “consulenza”

E' stato lo stesso ex presidente Telecom Marco Tronchetti Provera, sentito come teste nell'ottobre del 2010 - a confermare che ci fu un’indagine investigativa negli anni 1999 e 2000 e che fu Moratti, tramite la segretaria, a dare disposizioni a Giuliano Tavaroli che poi ha patteggiato la pena nel processo penale
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Christian Vieri fu “spiato” in due distinte occasioni dall’Inter. Appena arrivato nella squadra neroazzurra – 1999 – e tra il 2002 e il 2004. E l’ordine di tenere d’occhio anche i tabulati telefonici dell’ex bomber, attraverso alcuni passaggi, fu dato anche dal presidente Massimo Moratti. Emerge anche questo particolare nelle motivazioni della sentenza del giudice civile di Milano Damiano Spera che ieri ha condannato Telecom e Inter a risarcire il calciatore per un milione di euro per la violazione della privacy.

E’ stato lo stesso ex presidente Telecom Marco Tronchetti Provera, sentito come teste nell’ottobre del 2010 – a confermare che ci fu un’indagine investigativa negli anni 1999 e 2000; anche se l’incarico sarebbe stato limitato alle attività consentite dalla legge. Tronchetti al giudice ha spiegato che i contatti con Giuliano Tavaroli,
all’epoca responsabile della sicurezza di Pirelli poi passato a guidare la security della società di telecomunicazioni “avevano l’unica finalità di sapere in che modo agivano le altre società calcistiche ed, in particolare, se seguivano la vita privata dei calciatori”.  Tavaroli ha poi patteggiato una pena di 4 anni e 2 mesi nell’ambito del processo sullo scandalo dei dossier illeciti su una lunga lista di personaggi della politica, dell’imprenditoria, dello sport.

Sempre da Tronchetti, riporta il giudice nelle motivazioni, arriva l’informazione che agli inizi  del 2004 “la propria segretaria avrebbe contattato il signor Tavaroli per riferire ‘guardi la cercherà il dott. Moratti, ha bisogno di una mano, le chiederà una consulenza tra virgolette’”.  Un episodio confermato anche da Tavaroli; anche se l’ex carabiniere aveva precisato che quella “consulenza” avrebbe riguardato “Calciopoli” e non Vieri. E in effetti una impiegata (caterina Plateo), prima di Tim e poi di Telecom, fu incaricata – come lei stessa ha dichiarato – “di annotare i numeri in entrata ed in uscita dalle utenze di Vieri che si ripetevano con maggiore frequenza prendendo degli appunti cartacei”.
http://www.repubblica.it/2006/09/sezioni/cronaca/retata-spie-2/juventus-spioni/juventus-spioni.html

Tavaroli ricevette l’incarico di investigazione anche da parte di 
Ecco il Don Vincenzino Lumbard, il Sicario che teneva d'occhio il BOSS Tronchetti
Carlo Buora: vice presidente Inter e amministratore delegato di Telecom; 
la spiegazione del manager fu che era necessario un dossier  per la valutazione dell’utilizzo di Vieri per una campagna pubblicitaria della Pirelli. L’iindagine investigativa fu poi interrotta perché era “venuto meno” l’interesse della società che produce pneumatici. I tabulati, come raccontano Tavaroli e l’investigatore privato Emanuele Cipriani, furono consegnati all’Inter. Ed è proprio l’uomo che guidava la società di investigazione “Polis d’istino” a raccontare che la fattura per il primo spionaggio, quello del 1999 presentata da Telecom in corso d’udienza, era stata emessa da società investigativa W.C.S. Ltd “per soddisfare l’interesse della committente di rendere più difficilmente ad essa riconducibile tale attività di indagine”.

Lo spionaggio di Vieri però, secondo il giudice, non gli avrebbe stroncato la carriera come affermato dal calciatore (che ha dichiarato di essere stato escluso dai mondiale e di non aver accettato un ingaggio in Brasile perché non se la sentiva), né gli avrebbe scatenato la depressione. Certo che è che “le prove testimoniali hanno comprovato che l’apprendimento della notizia di aver subito una rilevante violazione della propria vita privata ha comportato per l’attore una indubbia e innegabile sofferenza. Tale circostanza  – argomenta il giudice – appare del resto verosimile in quanto può ritenersi massima di comune esperienza che un’indebita intromissione nella propria sfera privata da parte di soggetti estranei, tanto più quando viene effettuata in modo subdolo e con modalità illecite, ingenera nella vittima uno stato di sofferenza”.

Quindi non essendoci il danno patrimoniale (il mancato proseguimento della carriera, ndr), né quello morale da lesione della salute (l’insonnia e l’ansia non sono stati attribuili alla depressione, ndr) il magistrato ha riconosciuto a Vieri il danno morale per l’intrusione delle due società nella sua privacy e quindi ha fissato in un milione il risarcimento contro i 20 circa chiesti dall’ex attaccante.

L’avvocato di Bobo Vieri, Danilo Buongiorno, trasmetterà alla Giustizia sportiva (p.f. s.palazzi), 
la sentenza per chiedere la riapertura del procedimento che era stato archiviato.Un primo procedimento a carico dell’Inter era stato archiviato dalla Figc. Ma poi, ci pens':U cumpari
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MA CHI HA PAURA DI CARLO BUORA?
(da beck is back - 23 marzo 2014)

IL MISTERO: “calciopoli”, FarsOpoliy, morattOpoly? OPPURE: TRONCHETTOPOLI in morattiLand di Berlusconia!
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Mi domando, perche’ da una parte mai toccato il presidente della Juventus: Grande Stevens, e’ dall’altra mai toccato il vicepresidente DELL’ “inter”: Carlo Buora! E’ dai Media neanche sfiorati… E’ guarda caso, si tratta di Carlo Buora! Uno che in quel periodo: 2005?, oltre alle poltrone di Amministratore delegato di Pirelli & C RealEstate e Telecom, si fregiava di una Poltrona nei CDA DI: Olimpia Spa, Rcs Mediagroup, Mediobanca e Ras. Forse un’occhiatina ad alcuni cenni biografici ci fa capire il potere di questo losco individuo:
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-Chi e' Carlo Buora?
Nato a Milano il 26 maggio 1946. Manager. Presidente dell’Istituto europeo di oncologia. Fino al novembre 2007 vicepresidente esecutivo Telecom. Studi alla Bocconi (durante i quali, appassionato di boxe, incrociò i guantoni con Giovanni Cobolli Gigli), iniziò a lavorare al Gruppo Bnl, dove rimase fino al 1979. Successivamente ricoprì incarichi dirigenziali alla Merloni Finanziaria, alla Snia Viscosa, in Telettra, nel Gruppo Benetton, in Pirelli Spa. Nel 1999 diventò socio accomandatario di Pirelli & C. e nel 2001 di Pirelli Spa.
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Nello stesso anno fu nominato amministratore delegato di Telecom Italia e presidente del Consiglio di Amministrazione di Tim. Nell’ottobre 2005, in seguito al varo della nuova struttura “One Company Model” del Gruppo Telecom Italia, fu nominato con la responsabilità delle attività di indirizzo e controllo connesse al business, affiancato da Riccardo Ruggiero con la responsabilità delle operations.
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Poi diventò vicepresidente Telecom Italia, consigliere di amministrazione di Olimpia Spa, Pirelli & C. Real Estate, Rcs Mediagroup, Mediobanca e Ras.
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-«Le cariche non sono tutto. Ci sono anche le stock option. Come quelle – diverse centinaia di milioni di dollari (lordi) – che Buora e Marco Tronchetti Provera hanno incassato dopo l’operazione, in piena febbre da new economy, Optical Technologies-Corning.
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È un assegno da mille e una notte quello destinato a Buora, che ne ha poi girato una buona parte alla ricerca sul cancro. Mentre un’altra fetta del maxi compenso sarebbe andata a finire in una nuova villa nel buen retiro valdostano di Courmayeur.
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Che si affianca alla casa a Portofino. Che, a sua volta, va in tandem con l’immancabile barca. Battezzata con il nome di Cyrano. I curricula del manager dalle tante poltrone e del tifoso dall’unica fede (Inter) non sono sempre stati separati. C’è la nomina a vicepresidente dell’Inter nel gennaio 2004»
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-Il sodalizio con Tronchetti Provera, iniziato l’8 novembre 1991 da direttore della Finanza, finì il 6 novembre 2006, quando lasciò tutti gli incarichi alla Bicocca per concentrarsi su Telecom. Nel 2006 la liquidazione della Pirelli gli valse un superstipendio da 18,8 milioni che lo mise in testa alla classifica dei manager italiani.
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-Nel gennaio 2008 è stato nominato presidente dell’Ieo, Istituto europeo di oncologia, sorto nel 1994 per volontà di Umberto Veronesi ed Enrico Cuccia.
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-Nel luglio 2008 si è conclusa l’indagine della Procura di Milano sui dossier illeciti di Telecom Italia (vedi TAVAROLI Giuliano), in cui Buora, all’epoca dei fatti amministratore delegato dell’azienda, non è risultato fra le persone indagate.
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-È uno dei duecento selezionatissimi soci dell’esclusivo Yacht Club di Milano.
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Perchè nel Gennaio 2008, Carlo Buora è stato nominato presidente dell’ “Ieo, Istituto europeo di oncologia”? VEDIAMO DI TROVARE UN INDIZIO?
Nel luglio 2008 si è conclusa l’indagine della Procura di Milano sui dossier illeciti di Telecom Italia (vedi TAVAROLI Giuliano), in cui Buora, all’epoca dei fatti amministratore delegato dell’azienda, non è risultato fra le persone indagate. Eppure, Tavaroli ha confessato agli inquirenti di NON riferire al Presidente, ma al A.D. Carlo Buora.
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Infatti, è negli atti che, nell’interrogatorio durato 3 ore e mezzo, Giuliano Tavaroli ha dichiarato ai PM Stefano Civardi, Fabio Napoleone e Nicola Piacente, di non riportare al presidente Marco Tronchetti Provera, ma all’Amministratore Delegato del Gruppo, Carlo Buora.
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E’ come diceva Massimo Dinoia, uno degli avvocati di Tavarioli: “Basta guardare l’organigramma, dove è chiaro che Tavaroli non riferiva al presidente ma all’Ad Carlo Buora. Il Gip ha scritto delle cose inesatte nell’ordinanza”.
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E’ perchè il Gip ha scritto cose inesatte in difesa di Carlo Buora? Chi gli ha dato l’ordine al Tribunale?! Perchè era importante fare il nome di Tronchetti Provera e non quello di Carlo Buora? Chi ha paura di Carlo Buora, o di chi Carlo Buora manova? Forse, anche perchè Carlo Buora risultava come Vice Presidente dell’inter, è come tale, la societa nerazzurra sarebbe stata accusata di “Illecito Sportivo”, mentre Tronchetti Provera ne era sponsor e azionista di minoranza, quindi, all’inter non avrebbe potuto arrecare nessun danno. Sar solo questa la motivazione, oppure qualcuno ha Paura di Carlo Buora?
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E’ perchè Moggi racconta che ad organizzare CalciOpoly sia stato Galliani, e non la Gang di Tronchetti Provera? Caro Moggi, con tutto il rispetto, ci mancherebbe, ma mi pare troppo semplicistico. Perchè per quanto ne so, invece, devo pensare che il DEPRAVATO nano MAFIOSO abbia collaborato, è come se ha collaborato! Infatti, in quella tarda-primavera-inizio estate 2006, si era appena insediato il governo prodi, è il “depravato nano” passava molto tempo nella sua residenza romana, no? Ebbene, ci furono molte testimonianze, che il capo dei servizi segreti: Nicolo’ Pollari, usciva da palazzo grazioli, è andava a colazione/pranzo indovinate con chi?
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Con Tronchetti Provera! Insomma, il capo dei servizi segreti che faceva un sospettoso viaVai da Palazzo Grazioli al ristorante e’ viceversa con un imprenditore, all’apparenza nemico del suo ex BOSS?! Eppure, anche le pietre sanno che il Generale Niccolo’ Pollari, era non solo a capo del SISMI, ma anche dell’ala-servizi segreti deviati! Quei servizi segreti deviati che “hanno suicidato” sia “Edoardo Agnelli”, sia “Adamo Bove”! Quegli stessi Servizi Segreti Deviati, del caso Abu Omar, per intenderci. Ora, che Galliani e Berlusconi abbiano collaborato con la GANG di Tronchetti, è pacifico. Ma che si voglia far credere che tutto il complotto riguardasse la Juventus, mi viene da Ridere…Perchè è quello che ai poteri occulti, interessa dare a bere!
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Qui erano in gioco “miliardi” di Euro! E’ qualcosa aveva intuito anche il grande Giornalista Enzo Biagi, cofondatore della “Loggia Liberta e Giustizia”, assieme a: Franzo Grande Stevens, Guido Rossi, Carlo De Benedetti, Leopoldo Pirelli, Giandomenico Lepore, Umberto Veronesi, Umberto Eco, Lucio Caracciolo, Innocenzo Cipolletta, Gae Aulenti, Giovanni Bachelet, Aldo Gandolfi, Gianni Locatelli, Claudio Magris, Simona Peverelli, Leopoldo Pirelli, Giancarlo Lombardi, Alessandro Galante Garrone, Giovanni Sartori.
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In quel periodo, bracci armati dei poteri forti: da Francesco Caltagirone a Cesare Geronzi, da Tronchetti Provera ai Fratelli Moratti, da Carlo De Benedetti a alla EXOR, stavano perpetrando giganteschi furti, allo Stato e al privato! Ma non John Elkann, lui in quel periodo non comandava un caSSo…faceva ancora apprendistato!
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Mentre il personaggio che lavora dietro le quinte, ma che “nessuno” tiene a considerare…solo per ingenuit: Alain Elkann! Di questo Ebreo che non mette mai il naso nelle ricchezze di suo figlio, qualcuno ci crede? Ebbene, questo Alain Elkann, è il punto di partenza del programma di Jacob de Rothschilds (Jacob, terzo nome di John Elkann in onore di Jacob de Rothschilds!) per ifare mpadronire gli ebrei delle ricchezze degli Agnelli!
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Gli fanno sposare Margherita, la Figlia di Gianni Agnelli ma contro il suo volere, perchè oltre a ritenerla estremamente brutta, è cattolica (lui ebreo fanatico!)! Comunque ubidisce (deve ubidire, se no!), la imprena TRE volte è poi la lascia, spesso anche umiliandola con le sue/loro amiche. E’ prima che andassero a ribattezzassero ebrei, i figli l’hanno anche ripudiata!
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E’ che di chi legge, che a nessuno passasse per la testa, di infamarmi, attribuendomi idee antisemite o corbellerie del genere, perche’ si tratta di organizzazioni reali, che nulla hanno a che vedere con la fantasia-religiosa! E’ se questi signori sono di religione ebraica, nulla ha a che vedere co “l’ebraica religione”, è a me nulla importa.
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Delle religioni, quello che mi disturba semmai, è il fanatismo religioso; che esso sia cristiano, Irlanda del nord: cattolico protestante; Musulmano, Iraq: sunniti e shiti, o che esso sia ebreo, senza nessuna distinzione, perchè nella storia, la maggior parte delle guerre sono nate, è nascono da faide religiose!
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Spero che a chi legge, sia CHIARO il concetto e rifletta sul perchè la Juventus venne barattata come capro-espiatorio dalla EXOR-Elkann per poterla mettere alla GOGNA-MEDIATICA da esporre al “Publico Ludibrio” e darla in pasto al popolino, per distogliere l’attenzione dai maledetti imbrogli dei Poteri occulti: che poi tanto occulti ormai non sono!
Assolutamente si! E’ per quanto riguarda la VODAFONE, non dimenticare la la menzione che ne fa Enzo Biagi, nel suo Breve articolo su Calciopoli prima di morire:
….ultimo ma non ultimo, la compagnia telefonica Vodafone che ha denunciato Telecom per aver messo sotto controllo i suoi clienti….
Ci sono delle cose che in molti non sanno, e’ neanche hanno intuito…. Enzo Biagi, fu, era l’unico giornalista, e’ che giornalista, che ha osato alzare la voce contro i poteri dietro la Telecom, vero?
Di cosa e’ morto Enzo Biagi? Vediamo di capirci qualcosa?:
….era ricoverato da venerdì 26 ottobre per accertamenti di routine. Successivamente, si era resa necessaria una degenza più lunga per subentrate complicazioni. Nella mattinata di venerdì le condizioni di Biagi si erano aggravate, poiché ai problemi cardiaci si erano aggiunti problemi renali e polmonari.
Era andato per accertamenti, perche’, mi pare, facesse fatica a respirare. Alla prima prognosi, gli dissero che avrebbe dovuto restare qualche giorno in Clinica. Dopo di che, i sanitari dissero che aveva superato le complicazini. salvo poi, andarsene nel sonno…Hum…. Him?
Stessa procedura subita da Giovannino Agnelli: andato in clinica per accertamenti, gli e’ scoppiata una sconosciuta forma di cancro, che in tre mesi, se lo ha portato via. Chiusura della frase, senza punto eslamativo.
La famiglia Agnelli, se non erro, ha nel suo DNA il cancro. Quindi nessuna sorpresa che i fratelli Agnelli ne siano stati colpiti, no? Ma quello che fa sorpresa, potrebbe essere il caso e la forma rapida di andarsene. Non solo l’uno dopo l’altro, a poca distanza di tempo. Ma quello che desta sorpresa, e’ la rapidita’, ed i dolori. Atroci dolori, con interventi medici, sempre un po tardi… In america, si disse che gli diedero: “A Little Push” per affrettarne la dipartita.
Edoardo, “e’ stato” catapulta giu del viatto, dai Servizi Segreti Deviati. Ma visto che io non ho visto il cadavere, sono propenso a pensare che lo hanno ucciso e’ poi portato giu sotto il viadotto. Mica ci vuole grande intelligenza per capire che un lungagnone come Edoardo, dopo un volo di 80 metri e’ sbattuto su un suolo scosceso, sarebbe ridotto in poltiglia, mentre hanno detto che il corpo era intatto!
Non solo, il padre che impedisce alle autorita di fare l’autopia, e’ lo ha voluto sepolto in poche ore, cosa significa? Che sapeva chi ha dato l’ordine di farlo fuori! Una prova che sapeva chi lo ha fatto fuori? Appena 15 mesi dopo la scomparsa di Giovanni Jr: figlio di Umberto, nomino’ suo erede al figlio di sua figlia, non un Agnelli, aquando il tacito accordo era, erede Andrea Agnelli. Erano i tempi in cui la presenza di kiessinger nelle vicinanze dell’Avvocato, era quasi asfissiante.
Altri hanno fatto anche MOLTO di piu’, non mi hanno perdonato di aver scoperto che Roberto Beccantini, e’ un infame “manipolatore” antiJuventino! Uno che prova un sadico piacere a deridere e umiliare i tifosi della Juventus. Mai nessuno si e’ chiesto, a chi erano dedicati i suoi sassolini, scrivendo solo della juventus, e’ solo e’ smpre la parte negativa, con accuse, insinuazioni e allusioni solo contro la Juventus, e’ sul giornale dei padroni della Juventus? 
http://www.beckisback.it/2014/03/23/la-pulce-e-la-formica/comment-page-35/
POVERA JUVE, POVERA ITALIA, VENDUTE PER 4 DENARI...