lunedì, febbraio 02, 2015

JUVENTUS E JUVENTINI, 13 ANNI SENZA L’AVVOCATO TRISTEZZA INFINITA. SEMPRE SARA' NEL NOSTRO CUORE.....

12 Marzo 1921 - 24 Gennaio 2003 
AVVOCATO, LA RICORDEREMO COSI'
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TONY DAMASCELLI (23-1-2015)
Dodici anni fa moriva Giovanni Agnelli. Memoria ancora vivissima anche se, quel tempo, è davvero lontanissimo. Perché in questi dodici anni tutto è cambiato, se non stravolto: nel Paese, nel mondo Fiat e in quello della Juventus. 
Che cosa avrebbe detto l’Avvocato dei fatti di calciopoli che ancora ieri non hanno avuto una fine, perché, si sa, i giudici, quelli della Cassazione, hanno troppo da fare e, dunque, hanno rinviato l’udienza alla fine di marzo? 
Come vivrebbe, Gianni Agnelli, lo Juventus Stadium così caldo e coinvolgente per lui che amava il football e invece fu costretto a viverlo nel frigidaire del Delle Alpi, distante da tutto e da tutti? 
Che cosa avrebbe detto, Gianni Agnelli, a quel presidente, di cognome Della Valle e di nome Diego, il quale, dopo aver utilizzato alcuni componenti della dinastia come testimonial dei propri prodotti, ha dato del povero imbecille a suo nipote John Elkann aggiungendo che «appartiene a una famiglia che ha distrutto una quantità industriale di posti di lavoro, dovremmo fare un referendum per vedere se li vogliamo ancora in Italia»? 
Come avrebbe convissuto con un tipo, di cognome Marchionne e di nome Sergio, che indossa, anche negli eventi ufficiali, maglioni blu scuro a girocollo ed è il vero capo della Fabbrica Italiana Automobili Torino, come lo stesso Avvocato usava chiamare l’azienda di famiglia? 
Come avrebbe commentato il taglio di capelli di Arturo Vidal? O i tatuaggi di Carlos Tevez, lui che teneva in cuore Sivori e Platini? Come battezzerebbe Pogba, forse come un dipinto di Gauguin, pure lui Paul e francese?
Che avrebbe detto della Ferrari che, in Formula 1, sembra montare un motore diesel? Quale frase userebbe con Luca Cordero di Montezemolo, oggi, tra altre cose, presidente di Alitalia, ma nel ’91 timbrato con: «Vediamo che cosa vorrà fare da grande»? 
LUCA LUCA, FIGLIO INNATURALE...MA CHE COSA HAI FATTO?!!!
Come reagirebbe alle insinuazioni di Totti e del violinista Garcia, alle paroline di De Laurentiis e di Zamparini? 
E al ciclone tribunalizio del 2006 con gli angeli, prescritti, da una parte e i diavoli, condannati, dall’altra? 
Di sicuro si divertirebbe per la storia di amore di Gigi Buffon con la bellissima Ilaria D’Amico o a quella di Andrea Pirlo, artista di suo sicuro godimento.
Al riguardo, posso ricordare un aneddoto che risale ai tempi belli di Boniperti calciatore. Era consentito ai bianconeri di trascorrere il dopo partita della domenica sera in qualche tabarin, oggi night club o discoteca, chiuso al pubblico ma aperto alle entraineuses e ai calciatori suddetti. 
Si finiva tra balli e champagne, al momento del conto il valoroso Ermes Muccinelli firmava con l’indirizzo di corso Matteotti al 26, dove gli Agnelli avevano domicilio e vestivano alla marinara. 
Passarono le domeniche quando l’Avvocato, che comunque aveva risolto il debito, si presentò nello spogliatoio e, dopo essersi rassicurato delle condizioni della truppa, domandò: «E quel puttaniere di Muccinelli come sta?». 
Come avrebbe reagito alla sconfitta di Doha con il Napoli? Come fece, forse, quell’altra volta, quando entrò nello stanzone e guardando negli occhi i “suoi” esclamò: «Siete dei cretini! Vado a prendere un caffè a Parigi».
Tutto questo accadeva al tempo che fu e che, comunque rimane. Perché domani è il giorno del ricordo ma allegro, della memoria che dovrebbe servire a rendere più forti e compatti gli juventini di oggi e a rammentare agli avversari, non quelli del campo, ma i furbetti depositari del made in Italy e dell’etica calcistica, che la storia andrebbe affrontata tra vivi, con coraggio, a testa alta.
E invece, una volta scomparsi Gianni e Umberto, i due Agnelli, 
AVVOCATO E DOTTORE, SEMPRE CON NOI...
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ecco che tutti sono diventati lupi. 
HANNO CERCATO DI DIVORARE LA VECCHIA SIGNORA, MA SONO RIUSCITI SOLO AD AZZANNARLA !
CHE SIANO MALEDETTI LORO, E' FINO ALLA SETTIMA GENERAZIONE ANCHE I LORO MANDANTI, E' CHI NE HA TRATTO E TRAE VANTAGGIO !
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