venerdì, aprile 15, 2011

Mail dell'Avvocato Conteduca al Presidente della Republica, Giorgio Napolitano

Onorevole Presidente

Il sottoscritto Gennaro Maria Conteduca, avvocato del Foro di Napoli, portavoce di circa 50.000 mila tifosi della Juventus FC, raggruppati in pagine e gruppi su Facebook sul fenomeno Calciopoli, che troppo frettolosamente e sbrigativamente ha individuato, sulla spinta di odiose campagne mediatiche, con un processo sportivo senza alcuna garanzia di difesa, nel Sig. Luciano Moggi il colpevole da indicare e dare, quindi, in pasto all’opinione pubblica ed alle masse di sportivi italiani, Chiede a Lei, Signor Presidente, nella qualità di Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, di voler prendere a cuore il corretto e regolare andamento, molto anomalo, del procedimento penale n. 43915/02 R.G. iscritto nella Procura della Repubblica – D.D.A. presso il Tribunale di Napoli contro Luciano Moggi +23,meglio conosciuto come il processo ”Calciopoli”, incardinato innanzi alla IX sez. del Tribunale di Napoli.

Infatti, come sicuramente saprà, il giorno 8 aprile us. si è svolta dinanzi alla sezione disciplinare del Csm, l’udienza contro il giudice Teresa Casoria, presidente di sezione del Tribunale di Napoli e presidente del collegio giudicante del processo Calciopoli, al termine della quale le veniva irrogata la sanzione della censura.

L’illecito disciplinare riguarda la “violazione dei doveri generali di correttezza, riserbo ed equilibrio e di rispetto della dignità delle persone” perché, secondo l’accusa, “teneva un comportamento abitualmente e gravemente scorretto nei confronti di altri magistrati della medesima sezione e di collaboratori dell’ ufficio” e su questa vicenda non abbiamo elementi idonei per poter esprimere perplessità e/o preoccupazioni trattandosi di fatti ed episodi interni alla Procura di Napoli su cui non vogliamo nè possiamo entrare.

L’anomalia più grave, però, riguarda la richiesta di ricusazione sollevata dalla Procura di Napoli già per due volte e con in calendario una terza istanza cadente il prossimo 20 maggio.

Quello che però,lascia molto perplessi e che ci ha spinto ad interessarLa e coinvolgerLa sono le gravi accuse lanciate dalla Casoria nel corso dell’udienza disciplinare innanzi al CSM: «La procura di Napoli ha chiesto al presidente del tribunale di fare qualcosa per farmi astenere, la Pandolfi ha reiterato questo invito ma io non avevo nessun motivo per non fare il processo Calciopoli. Ho sostenuto l’accusa in processi importantissimi, non avevo alcun interesse in questo processo, il calcio non lo conosco, non tifo per nessuno quindi fare il processo era il mio dovere. Ci si astiene se c’è motivo di farlo perché svolgere i processi è un dovere.

Due sentenze della corte d’appello sulle precedenti ricusazioni hanno ribadito che era un dovere andare avanti. Devo notare come è stato strumentalizzato in tutti i modi questo procedimento. Il pm Beatrice addirittura si era lamentato perché facevo cominciare il processo troppo in fretta. Quando vennero rigettate le richieste per le parti civili si rischiava la paralisi di Calciopoli perché il pericolo era di avere in udienza come parte civile ogni singolo tifoso di calcio. Invece siamo arrivati alla fine del dibattimento. Piuttosto – ribatte la Casoria – vedo i pm renitenti a fare la requisitoria. Hanno chiesto indagini supplementari e avuto un teste che…».

Le alleghiamo il link a cui è possibile reperire il file audio dell’udienza suddetta:

http://www.radioradicale.it/scheda/324937/disciplinare-del-csm.
Certi di un Suo interessamento e della Sua imparziale attività di controllo sul corretto funzionamento del Tribunale di Napoli, ed in particolare della IX sez. penale, oggetto di tante, troppe “dicerie” imbarazzanti per uno Stato di diritto, La salutiamo scusandoci per averla importunata.

Avv.Gennaro Maria Conteduca

Consiglio Superiore della Magistratura (Disciplinare)Roma, 8 aprile 2011 - 09:42
http://www.radioradicale.it/scheda/324937
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Angelo Calabrese
Uno dei 50 000 rappresentati dall'Avvocato Gennaro Maria Conteduca

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