lunedì, maggio 06, 2013

JUVENTUS: ANDREA AGNELLI DICHIARA GUERRA ALLA FIGC.

                   IL PRESIDENTE AGNELLI: CHI HA FATTO MALE ALLA JUVE, PAGHERA'

La Juventus rinvigorita dalla sentenza di Napoli: Oltre agli Scudetti revocati si punta ad un risarcimento danni da urlo

La prima vittoria riguarda l'aver visto separate le posizioni del club da quelle dei suoi dirigenti, cosa questa non accaduta in sede di processo sportivo.
Non ci sono dubbi: la sentenza di primo grado pronunciata dal giudice Casoria in merito a Calciopoli ha galvanizzato la Juventus. Il comunicato emesso martedì sera nel quale si parlava di 'estraneità ai fatti', aveva già fatto trapelare una certa soddisfazione e a quanto pare il club bianconero è pronto a rilanciare.

L'obiettivo è chiaro, la società di Corso Galileo Ferraris rivuole gli Scudetti revocati, quelli che sente suoi perchè vinti sul campo e, pur riuscire nel suo intento è pronta a rifarsi al Tnas, all'Alte corte del Coni, al Tar e alla corte dei Conti. come riportato da Tuttosport, la prima vittoria riguarda l'aver visto separate le posizioni del club da quelle dei suoi dirigenti, cosa questa non accaduta in sede di processo sportivo.

Moggi e Giraudo insomma agivano al di fuori delle loro mansioni, per fatti loro in definitiva. La FIGC avrebbe quindi sbagliato a condannare anche la società bianconera, da qui la richiesta di riavere gli Scudetti e la possibilità di chiedere i danni. La Juventus, secondo alcune stime, subì un danno da 250milioni di euro, soldi che a questo punto vorrebbe recuperare.  

La Juve darà battaglia e non mollerà di un centimetro...A giorni verrà diffuso il Ricorso!
10 novembre 2011 

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 14 novembre 2011
Juve al Tar contro la Figc: chiesti 443 milioni 725 mila e 200 euro

Il club: «Dal 2006 al 2011 atti illegittimi della Federcalcio»

La Juventus dichiara guerra alla Federcalcio: il club bianconero ha infatti fatto ricorso al Tribunale amministrativo del Lazio (Tar) contro la Figc, chiedendo un maxi-risarcimento. Il totale dei danni chiesti dal club bianconero ammonta a 443 milioni 725 mila e 200 euro. Il conto viene fuori dalla riduzione del fatturato, avvenuta dopo Calciopoli, costata circa 79 milioni e centomila euro. E dalla svendita dei giocatori - tra cui Ibrahimovic, Vieira e Thuram- sempre successiva a Calciopoli, che è costata circa 60 milioni di euro. I danni che ha ricevuto il titolo in Borsa, invece, sono circa 133 milioni 025 mila e 200 euro.

L'atto, notificato di buon mattino negli uffici della Federazione e nelle sede dell'Inter (in qualità di contro interessata), è firmato dai consulenti legali del club, gli avvocati (Michele Briamonte: dimesso) Giulia Bongiorno, anche membro del cda, e Luigi Chiappero. Il ricorso della Juve si compone di 112 pagine. Alla fine dell'atto vengono citati come testimoni dieci persone tra cui il presidente della Figc Abete, il presidente dell'Inter Moratti, alcuni consiglieri federali, tra cui il presidente della Lazio Lotito e Stefano Filucchi che all'epoca era responsabile per la sicurezza dell'Inter.

La notizia è stata comunicata a metà mattina, con una nota del sito web juventino: "Juventus Football club ha depositato in data odierna presso il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ricorso ai sensi dell'art. 30 del codice del processo amministrativo contro la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e nei confronti della F.C. INTERNAZIONALE s.p.a. chiedendo la condanna al risarcimento del danno ingiusto subito dall'illegittimo esercizio dell'attività amministrativa e dal mancato esercizio di quella obbligatoria in relazione ai provvedimenti adottati dalla FIGC nell'estate del 2006 e del 2011". In realtà il risarcimento è chiesto alla sola Figc, per tutti gli atti, o non atti, di Calciopoli e post Calciopoli, fino alla "non decisione", come disse il presidente Andrea Agnelli, sullo scudetto 2006.

"Con tale atto, Juventus intende far accertare la mancanza di parità di trattamento - continua la nota della società - e le illecite condotte che l'hanno generata ottenendo il risarcimento agli ingenti danni che sono prudenzialmente stimati in diverse centinaia di milioni di euro per minori introiti, svalutazione del marchio, perdita di chances e di opportunità, costi e spese. Il ricorso dà seguito alla pronuncia del Presidente Tribunale Nazionale di Arbitrato dello Sport (TNAS) del 9 settembre 2011 che ha rimesso la Società innanzi al TAR limitatamente ai danni e rientra nella più ampia strategia di tutela della Juventus in ogni sede, già preannunciata nella conferenza stampa del 10 agosto 2011".
                                      I FRATELLI SCARSI: CORRUTTORE & CORROTTO

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