A pochi mesi di distanza ci troviamo di fronte ad una situazione surreale: la squadra in vetta alla classifica, l'Inter, vicina a vincere lo scudetto, potrebbe non avere, stando a quanto elaborato dalla Fondazione Jdentità Bianconera i requisiti minimi per avere il diritto di partecipazione al campionato di Serie A. I motivi sono spiegati in un comunicato molto chiaro diramato poco fa: "L’esposto - recita il comunicato - si reputa necessario per portare all’attenzione degli organi competenti alcuni elementi destanti forti preoccupazioni, quale ad esempio, la fornitura da parte di FC Internazionale S.p.A. di garanzie a supporto della cosiddetta continuità aziendale". 

Facciamo subito una precisazione. L'attenzione di tutti si concentra sui debiti contratti dalla famiglia Zhang, proprietaria dell'Inter, perché l'indebitamento ha proporzioni spaventose (oltre 350 milioni interessi inclusi) ma il vero fattore di cui tener conto, la vera problematica nascosta sotto il tappeto è proprio la continuità aziendale, condizione imprescindibile per l'iscrizione al campionato come si evince dal comunicato di FJB: "La continuità aziendale deve intendersi come attitudine dell’azienda a durare nel tempo o anche come la capacità di poter far fronte e quindi di onorare gli impegni finanziari nel futuro, ed è uno dei punti cardine del Regolamento UEFA sul Fair Play Finanziario la cui sussistenza o meno deve essere controllata dai revisori a prescindere dalle dichiarazioni degli amministratori. Secondo la documentazione da noi raccolta dopo approfondite ricerche nelle sedi opportune, la società di calcio FC Internazionale S.p.A. non avrebbe rispettato i requisiti minimi necessari per potersi iscrivere regolarmente al campionato di Serie A". 

E non è tutto: "Come riportato nel bilancio approvato al 30 giugno 2023 e pubblicato dalla F.C. Internazionale Milano s.p.a. la continuità aziendale sarebbe garantita da una lettera di patronage da parte di Grand Tower S.à.r.l., società con sede in Lussemburgo. I documenti in nostro possesso  evidenziano che Grand Tower S.à.r.l. non ha mai presentato un bilancio: questo suscita forti perplessità sulle effettive capacità dell’azienda di fornire le adeguate coperture finanziar ad F.C INTER".

Nell'esposto preparato dal team di legali di Fondazione Jdentità Bianconera, e indirizzato alle Procure della Repubblica competenti, alla  Procura Federale presso FIGC e alla COVISOC (Commissione di vigilanza sulle società di calcio professionistiche) presso FIGC, si specifica anche che: "Un ulteriore elemento di oggettiva crisi è dato dal livello degli oneri finanziari sul fatturato: nella dottrina aziendale, valori superiori al 2% sono indice di default. Nel caso di FC Internazionale S.p.A.si registrano valori vicini al 10%.Per le ragioni di cui sopra si ritiene che non siano rispettate le condizioni indicate come necessarie per l’iscrizione ai campionati, sia passati che futuri, previsti dalle NOIF per mancanza cronica degli elementari equilibri economici e quindi per assenza, si può dire cronica, della continuità aziendale. La società FC Internazionale S.p.A. non produce utili da almeno venti anni di gestione. Le norme federali, in particolare l’art. 85 ed il sistema con cui vengono concesse le licenze nazionali per l’ammissione ai campionati, attribuiscono alla continuità aziendale un’importanza assoluta: se manca non ci si può iscrivere al campionato".

Non solo, la Fondazione ricorda anche che: "Per situazioni analoghe o addirittura meno gravi, Reggina e Siena non hanno potuto iscriversi al Campionato di serie B e serie C, rispettivamente. Questo nonostante la Reggina avesse provveduto a rendere disponibili le somme necessarie a coprire il debito".

Adesso la parola passa agli organi preposti che dovranno, rispondendo ai legali della FJB, esibire le prove delle verifiche effettuate in merito all'iscrizione al campionato da parte della società FC Internazionale S.p.A e che la stessa fosse effettivamente in possesso di tutti i requisiti necessari.

E Radiobianconera, assieme a Bianconeranews, è qui per capire. Adesso tocca a qualcun altro dare le giuste spiegazioni.