mercoledì, novembre 30, 2005

IL DIABOLICO CANNAVÒ, OVVERO DR. JEKILL AND MR. HYDE - 2 ED IL BOSS DELLA "CUPOLA-GASPORT" GINO 'FACCE'LUNA' PALUMBO

BLOG EREDITATO DA MIO CUGINO ROBERTO - GRAN-PARTE CANCELLATA
*****************************************************************
I DUE FIGLI DEL MALE e LA LORO CREATURA: GdS
PALUMBO-CANNAVO & GAZZETTA: LA CUPOLA MEDIATICA 

Dr jekill and Mr Hyde Candido Cannavò & Roberto Beccantini the snake black and blue 

Candido Cannavò era riuscito a ficcare quel serpente con gli occhi di rospo nel nido (la stampa) degli agnelli (dove tuttora continua a spalare fango sul giocattolo tanto caro all'Avvocato Gianni e al Dottor Umberto). 

Con l'impegno di far scoppiare un'ulcera all'Avvocato, si è presentato come vecchio tifoso Juventino (anche l'infame guariniello e il giudice Laudi non hanno perso occasione di sventagliare la loro fede Juventina usandola come carta d'immunità), è chissà se quella volta di Como Juventus, mandato da Cannav a corrompere l'arbitro Agnolin affinchè non facesse vincere la Juve, ci era andato da tifoso Juventino. É chissà quante altre volte, prima che andasse alla stampa, avrà fatto da intermediario tra Cannavò e gli arbitri per non far vincere la Juve.

Ma a dare retta alle voci, fu proprio Roberto Beccantini l'incaricato dal direttore della Gazzetta, di dire a Paolo Forcolin (a forcolin perchè candido non si fidava del siculo salvatore lo presti)di scrivere una lettera anonima alla Gazzetta, che i giocatori Juventini avevano giurato di spaccare una gamba a Baggio! É fu Beccantini a contattare Collina per quel inter Juve del gol di Ganz in kilometrico fuorigioco convalidato, è poi dopo l'invito dei giocatori della Juventus ad interpellare il guardalinee rimasto sul posto, annullato con una farsesca sceneggiata, che in ogni paese con giornalisti appena-appena civili, avrebbe meritato una lunga sospensione, se non addirittura la radiazione!

Ma l'infame arbitro corrotto si era impegnato ad di impedire alla Juventus di vincere, è dopo aver fischiato a senso unico pro-inter, a 15 minuti dalla fine tento il tutto pertutto, è si inventò l'espulsione di Boksic per un normale contrasto corpo a corpo con il mediocre difensore interista M. Paganin, finiti tutti e due a terra - https://www.youtube.com/watch?v=36ue4xG4Z5I -!

E' sarebbe stato ancora Beccantini a contattare il capo ufficio stampa dell'Inter Gino Franchetti, per portare i saluti di Cannavò a Braschi prima di inter Juventus 1-0 (gol di Djiorcaef), è sempre Beccantini il trait dunion con Franchetti per i saluti di Cannavò a Ceccarini per l'ormai famosa Juventus Inter, dello scontro Ronaldo-Iuliano (madre di tutti gli illeciti della storia bianconera). Ma questa volta a Cannavò andò buca perchè l'arroganza di giocanori in campo e panchina dell'inter era veramente esagerata! Menavano come fabbri e protestavano come zitelle isteriche. Certamente Ceccarini avrà ritenuto quel comportamento troppo volgare è si sarà scoglionato perchè già da quel comportamento tutti si sarebbero accorti...si vedeva lontano un miglio che c'era l'imbroglio!

Perchè tanta impazienza? Cosa avevano da temere se prima d'allora aveva sempre mantenuto la parola. Come non ricordare Genoa Inter, importantissima per entrare in zona Uefa e acquietare le acque dalle troppe polemiche nell'ambiente della beneamata, è quindi vitale per la squadra nerazzurra - https://www.youtube.com/watch?v=fU8iqsAUIHw -. Ma gli interisti pretendevano che a Torino lo facesse allo stesso modo volgare di genova, e da buon toscano permaloso avra` detto no, io mi tiro fuori, è vinca il migliore.

Ma Beccantini ormai era diventato anche il contatto fisso con Collina (non manca occasione per venerarlo!), è logicamente lo fu per il derby Torino - Juventus 2-3 del campionato 1999-2000 - unico nella carriera dell'infame pelato, è non mancò di lasciare la sua firma: 2 rigori contro la Juventus -! Come logicamente lo fu per pe "Perugia Juventus, dove fece apettare oltre un'ora pur di farla giocare su un campo ridotto a risaia!

La parte incredibile è, ma come fu possibbile, che l'Avvocato Agnelli che era a conoscenza di spionaggio politico e industriale non fosse a conoscenza di questo serpente nel giardino di casa. Possibile che bastava che ogni tanto scrivesse di essere Juventino, oppure servo intelligente. Sarei curioso di vedere cosa farebbero le nuove generazioni degli Agnelli venendolo a sapere.... E già, Agnelli.... è dove sono, se di Agnelli c'è rimasto solo il figlio del Dottor Umberto, è dopo l'eliminazione di giovanni jr ed Edoardo, nubi oscure del medio oriente pare che si addensino sull'impero... il tempo lo dirà.

Intanto il diabolico piano di Cannavò & Beccantini di far scoppiare un'ulcera all'Avvocato, ha funzionato andando oltre ogni più rosea aspettativa, è tra un'alzata di gomito e l'altra di un nero d'avola del topo di fogna catanese, è una camomilla e l'altra, Beccantini si sarebbe lasciato andare, vantandosi di aver spedito i fratelli Agnelli a bussare al portone di S Pietro, facendogli venire un canchero a tutti e due.

Ma Cannavo non si dedicava soltanto agli arbitri domestici, perchè dopo la designazione dell'arbitro per la finale di Champions League Borussia Drtmund-Juventus, Cannavò approfittò di un viaggio a Parigi per poter incontrare l'inviato del vecchio amico Ungherese di Gino Palumbo: Dezso.Solti per corrompere l'arbitro Magiaro Puhl designato a dirigere l'incontro: al fine di fare perdere la favoritissima Juve, perch la cupola di cosa nostra aveva investito molto nelle scommesse specialmente in Inghilterra.

In quei tempi, si diceva che molti messaggi ai mamma santissima, Berlusconi li mandava attraverso Cannavò, tante volte si incontravano alla gazzetta con la scusa di rispondere ai tifosi, oltre alle famose cene in luoghi publici per far sembrare l'evento normale a chi volesse ficcare il naso, ma altrettanto innumerevoli le volte che si incontravano in ville di piduisti. Altro che smantellata la loggia la p2 e più viva che mai e il diavolo berlusca se la ride. In Sicilia a fare il messaggero senza destare sospetti ci va anche Roberto Beccantini. Cè sempre qualche evento, a Palermo come ai piedi dell'Etna, al posto dello stanco cannavò co va Beccantini, perchè l'incanutito fu Candido ha sempre più il colore della canapa.

Eppure appena pochi anni fa anche se canuto, si sentiva aitante e vendicativo, come In occasione dell'inaugurazione dell'edizione romana della gazzetta, quando il velenoso Maida gli diede una stilettata accusandolo di aver lasciato a Aoma l'onere di buttare fango sulla Juve, è Cannavò seccato rispose:  neanche se campi 1000 anni potrai fare alla Juve il danno d'immaggine che le ho fatto io!

Povero Cannavo anche i diavoli invecchiano, infatti si ingrigisce sempre più. Sente che sta per andarsene, è vorrebbe fare chissà che cosa per un'ultima soddisfazione... cerca di instigare le istituzioni, comincia a dare segni di inpazienza, ha capito che non e` il momento di fare combutta con Berlusconi, senza Palumbo e Prisco, la camorra dopo la morte del figliol prodigo peppunielle "Prisco" ha tagliato i ponti, la mafia dopo la perdita del gobbo, l'arresto di Riina... il latitante Provenzano deve pensare all'indisciplina delle varie famiglie che vorrebbero fare ognuna per se, deve pensare alle elezioni ed i problemi che potrebbe avere se dovesse perderle, non e` sicuro che Berlusca possa essere il nuovo Gelli e con tutti questi problemi non può pensare ai capricci di Cannavò.

Povero Dutturi, forse in vita sua, e la prima volta che si fa prendere da un lieve senso di panico. Si e presentato alla gazzetta col colore del suo cognome( cannavo`=canapa ), si e guardato attorno e non v'era nessun vecchio volto amico, neanche Arturi, forse sapeva che arrivava e si è nascosto per evitarlo, quasi gli scoppia il fiele.

Poveraccio forse pervaso da un senso di solitudine ha capito che presto anche lui andra` all'inferno a trovare i suoi amici, Gino 'facce e Luna' Palumbo e peppino 'avvocato del diavolo' Prisco e formeranno la vera triade del diavolo nel suo regno....L"INFERNO, dove prima o poi, anche Roberto Beccantini andr ad ardere.

Le sigle con cui i giornalisti della cupola gazzettara di Paumbo & Cannavò firmavano i loro articolo: G.P.O. Gianpaolo Ormezzano-Tuttosport; ARP. Giovanni Arpino-La Stampa; G.D.F. Gianni De Felice-Corriere della Sera; G.I.S. Mario Gismondi e T.O.S. Giorgio Tosatti-Corriere dello Sport; PAL. Gino Palumbo, CACA Candido Cannavò  e ROBE Roberto beccantini-Gazzetta Dello Sport.
ROBERTO 'anima di serpente' BECCANTINI

IL DIABOLICO CANNAVÒ, OVVERO DR. JEKILL AND MR. HYDE - 1 -

CANDIDO CANNAVÒ: IL DIAVOLO FATTA PERSONA
Il triunvirato, e la Cupola Mediatica.

CANDIDO CANNAVÒ Ovvero Dr.Jekill and Mr Hyde 1
Un amico Juventino mi ha scritto, chiedendomi se avevo letto l'editoriale di Candido Cannavo sulla Gazzetta dello Sport, impostato sul Dr. Agricola-Doping, e mi chiede se secondo me, il Cannavò, è un moralista: Gli ho risposto No! Quella di Cannavò, non voleva/non vuole essere morale, ma soltanto uno degli ultimi tentativi di concludere l'opera cominciata da Gino Palumo a metà degli anni 70, e da Cannavò tenacemente proseguita: far male ai fratelli Agnelli! Sopratutto all'Avvocato, toccandolo in quello che gli era più caro: la JUVENTUS. Distruggerla se possibile!

Mi chiese, perchè questo desiderio di vendetta, da dove è nato? Ebbene, tutto e cominciò per uno sgarbo fatto a Gino Palumbo dall'avvocato Agnelli. Palumbo, aveva chiesto all'Avvocato un aiutino per Sport Sud. Il suo giornale che stava affogando nelle acque inquinate napoletane. Ma dall'avvocato, (il Piemontese e molto cortese ma se gli chiedi un favore ti manda a quel paese) non gli fu concesso. E come se non bastasse, nei mesi a venire gli negò sia un posto a La Stampa, sia una spintarella per arrivare a Tutto Sport. Cosa che gli chiuse le porte di Torino. Dove invece approdò l'altro Napoletano Antonio Ghirelli, è fu odio mortale!

Allora il buon Gino, tentò la via lombarda è con l'aiuto della camorra, tramite il figlio prediletto: "Peppunielle, alias l'avvocato del diavolo  Peppino Prisco, Gino facce e luna ben presto arrivò a Milano (1966 corriere della sera). Ci vollero 10 anni, prima che gli consegnassero la Gazzetta, e fu in questi 15 anni assieme all'avvocato della Camorra prepararono la base per un grande potere.

Per avere l'aiuto della mafia chiamò con'sè Candido Cannavò che alla Gazzetta già lavorava, è così crearono  un affiatato triunvirato che, con la protezione di Mafia e Camorra formarono una potentissima cupola mediatica. A Torino impiantò: Gian Paolo Ormezzano (GPO) a Tutto Sport, e Giovanni Arpino (ARP) a La Stampa; a Roma già c'erano i Caltagirone che preparavano il loro terreno con mazzette ed altri metodi (poco urbani!) per una parte di giornalisti, mentre i giornalisti della parte politica erano impegnati con i terroristi.

Al giornale di suo maggiore interesse, il "Corriere dello Sport" impiantò Mario Gismondi e Giorgio Tosatti (GIS e TOS); a Milano, al popolare Brera ormai alcoolizzato gli bastava che facessero la guerra a Torino nei programmi televisivi dove lui era presenza fissa, per non rendersi conto di cosa avesse intorno e non gli creava nessun problema. Mentre al Corsera impiantò il fedele Gianni de felice (GdF). Quel Gianni De Felice, che venne incaricato dell'affaire Lajolo-Chiodi-Petrini di Bologna-Juve(1-1). E alla Gazzetta il FIDO Candido Cannavò (CaCa) a fare le sue veci, per poi nell'83, passargli la direzione perchè, con Peppino Prisco era troppo occupato a corrompere e intimidire Giudici ed Editori per insabbiare il caso delle partite che i dirigenti e i giocatori dell'inter ...fixavano! Palumbo morì nel 1987, e Dr. Jekill Cannavò ebbe pieni poteri della cupola mediatica al servizio della Mafia.

Su quest'ennesimo, triste capitolo del calcio italiano, basterebbe chiedere all'ex giocatore dell'Inter Salvatore Bagni, oppure al giornalista (allora a il Giorno) Paolo Ziliani, autore con il collega Claudio Pea del libro: "non si fanno queste cose a cinque minuti dalla fine", libro-denucia di una delle tante partite combinate in quegli anni, da"dirigenti e giocatori dell'Inter"(Genoa-inter 2-3)

Sul giornalista Paolo Ziliani, dopo la scrittura di quel libro ci sarebbe da scrivere tutto un capitolo. Ma credo che bastano solo alcune note per descrivere il tarlo nel cervello, è nell'anima (qualora gliene sia rimasta una...) che la denuncia dell'inter in quel libro gli ha procurato.

Al tempo si diceva che l'avvocato Prisco, vera figura dominante nell'inter (dove cambiavano padroni e presidenti, ma come Cannavò alla Gazzetta: lui era sempre li!) gliela aveva giurata: "finirai nel lastrico! È così  fu! A Paolo Ziliani nessuno dava lavoro... Si "diceva" che per poter tirare a campare, quel poveraccio aveva dovuto mandare la moglie a battere le redazioni dei giornali... Si "diceva" anche, che la povera signora Ziliani a forza di essere sbattuta su un malandato divano nella redazione della Gazzetta dello Sport, aveva fatto i calli alla schiena... fin quando il Grigio (il grigio: candido cannavò), per le preghiere dell'infelice signora Ziliani, preso da un moto di compassione lo raccomandò all'avvocato del diavolo e, incredibile ma vero, il "diabolico peppino" gli trovò lavoro... nientepopodimeno che, dal Piduista Silvio...A condizione però, che vita natural durante: avrebbe spalato merda e vomitato veleno sulla Juventus!

Peppino Prisco, curava le relazioni con la riservata camorra. Ma a Cannavò i "mamma santissima siciliani" gli chiesero di assumere altri impegni più importante per cosa nostra: fare da collante tra la Sicilia e Milano, cioè tra cosa nostra e la loggia massonica P2! Fare da corriere con il rampante "delfino di Licio Gelli", il giovane Berlusconi.

I BOSS Siciliani, per avere un diretto controllo dei loro affari, al piduista gli assegnarono un finto giardiniere per la villa di Arcore: il killer Vittorio Mangano. Gli incontri tra il Mangano e Cannavò avvenivano sempre in posti ben controllati lungo il naviglio, a volte Cannavò andava personalmente in sicilia, a volte incontrava emissari a Roma: sempre nell'hotel Salus a Piazza Indipendenza (un aneddoto raccontatomi da Oreste, nipote del padrone dell'Otel, e mio amico e`  compagno di lavoro nel Mobilificio S.I.L.M.A. in Via di Pietralata -"poi mossa a Pomezia": Oreste mi disse che una volta senti` il Cannavò esprimere al "cumpari di turno arrivato dalla Sicilia", il desiderio di far saltare l'aereo proveniente dal giappone con a bordo Unberto Agnelli. Purtroppo non sono mai venuto a conoscenza di cosa le avesse fatto il Dr.Umberto Agnelli per volerlo morto, Oreste, questo non poteva saperlo. Logicamente la richiesta cadde nel vuoto perchè l'onorata società queste cose non le fa per i capricci di nessuno.

È risaputo che furono innumerevoli le cene del Dr. Cannavò con Berlusconi in Ville Private, ma anche in publici locali dove nessuno avrebbe sospettato loschi legami. Una volta preso possesso alla Gazzetta, si circondò di giornalisti fidati, tra questi Enrico Maida un piccoletto velenoso dal muso di pipistrello, il tipico fedelissimo sicario tagliagole, che per Cannavò avrebbe avvelenato la madre.  

Maida, un fedelissimo, ma nevrotico che spesso dava segni d'insofferenza, perciò molto pericoloso e lo spedi` a Roma (tuttora lavora per i Caltagirone), e il fidatissimo Roberto Beccantini prelevato da Tuttosport. Si racconta che arrivato a Milano, con l'atavico modo di prendere in giro il prossimo: gentile di qua e gentile di la...fece girare i coglioni a un picciotto e questi come per magia tirò fuori uno sputa fuoco e glielo mise in bocca... Avrei voluto vedere l'occhialuto Felsineo strabuzzare gli occhi, tanto da andargli fuori delle orbite come quelle di un rospo. A Beccantini, "u dutturi" lo dominava, e gli era fedele come un cane! (beccantini, sposato, no figli...Homo?)

Manipolatore di prim'ordine, Beccantini è un bugiardo patologico, è nella congiura doping c'è dentro fino al collo. A sentire Maida, il Beccantini per infinocchiare gli Agnelli, si è coniato il titolo di "servo intelligente"! È per prendere l'Avvocato per i fondelli, gli bastava dire ogni tanto di essere tifoso Juventino dai tempi di Sivori. Spesso si sente dire, che l'Italia e il paese dei complotti, beh, io non so se l'Italia è il paese dei complotti, ma posso con certezza dire, che complotto lo è stato l'affaire Doping-Juventus! Per esempio, chi ha organizzato la farsa di zeman che accusa la Juventus di praticare il Doping, se non altri che Cannavò? Infatti, per saperlo, basterebbe chiederlo al perfido Roberto Beccantini, lui conosce tutti i dettagli perchè ne era parte! Beccantini era il trait dunion tra Cannavò e Guariniello!

È pur vero che tutto nacque per caso. Come casuale fu l'incontro a Messina tra Cannavò e Zeman, in quanto il direttore della Gazzetta era di ritorno da Capo Vaticato dove aveva presentato un premio letterario, e` Zeman era stato da alcuni amici dei tempi del Messina. Sulle frasi mozzicate dell'allenatore Boemo, immagino che "u dutturi" ebbe un orgasmo...è non crecendo alle proprie orecchie non si lascio scappare l'occasione! Prese la palla al balzo! Èfacendo sfoggio di tutto il genio di Dr. Jekill...creò il Siculo: Mr hyde! È come nella trama di un romanzo, il dottore vedeva scorrere davanti ai suoi occhi eventi immagginati e agognati per tanti anni....ed è immaginabile che dietro il sospiro liberatorio, tra se disse: finalmente!

Organizzò tutto nei minimi dettagli! È non tragga in inganno il fatto che Zeman rilasciò l'intervista all'Espresso e non alla Gazzetta, è la bomba la lanciò nel ritiro della Roma a Predazzo, perchè era tutto parte del preciso disegno, è non ci vuole un colpo di genio per capirlo! Sarebbe stato facile fare lo scoop alla gazzetta, ma sarebbe stato anche molto rischioso oltre che sciocco: si poteva infinocchiare l'ingenuo avvocato, ma non il Dottor Umberto!.

A Cannavò gli fu anche facile invogliare il PM Guariniello, il quale spesso gli aveva confidato che gli Agnelli lo trattavano con diffidenza, quasi come un meridionale di seconda classe; mai un invito ad uno dei loro ricevimenti o feste; e il diabolico Dr.Jekill quasi incredulo, di nuovo prese la palla al balzo. Siccome Guariniello indagava sul doping nel ciclismo e Cannavò collaborava con lui in qualità di direttore della gazzetta organizzatrice del giro d'Italia, si buttarono a capo fitto nella comune vendetta.

Nel complotto, ora comincia l'inserimento di Roberto Beccantini. Il bolognese venne ficcato a La Stampa da Cannavò per far venire un'ulcera a Gianni Agnelli... è miracolo di una mente diabolica, ha fatto un colpo grosso; ha preso due piccioni con una fava: fece venire un canchero a tutteddue fratelli. - CONTINUA -.
QUESTI LOSCHI FIGURI "prisco & palumo" GLI ALTRI MEMBRI DEL TRIUNVIRATO MERIDIONALE.