giovedì, dicembre 14, 2017

PER PORTARE "inter & milan" IN ALTO IN CLASSIFICA E NON FARLE FALLIRE, HANNO varato IL VAR! LO HA DETTO URBI ET ORBI IL SICARIO DELL' "inter" CARLO TAVECCHIO! MA SICCOME PARTITA DOPO PARTITA A SUBIRE I FURTI ERA LA JUVENTUS, LE SQUADRE (consensienti!) CHE AFFRONTAVANO/AFFRONTANO "inter" & "milan" SI AVVOLGEVANO IN UN MANTO DI SILENZIO E', AD ASCOLTARE, ERANO I SORDI! SALVO POI SUONARE LE TROMBE DEL LAMENTO AL PRIMO TORTO SUBI'TO! ESEMPIO LA LAZIO CONTRO LA FIORENTINA! LAZIO CHE AL "SECONDO" DEI TORTI SUBITI ALCUNE SETTIMANE DOPO: LAZIO TORINO, CONSCI, O ADDIRITTURA ISTIGATI DAI LOSCHI FIGURI IN PALAMENTO, RITORNAVA ALLA TATTICA CRAGNOTTIANA: IL RICATTO ALLE ISTITUZIONI! RITIRIAMO LA SQUADRA DAL CAMPIONATO!!! LOGICAMENTE, CON IL "CALCOLATO" RISCHIO DI METTERE IN MOTO LA NOTORIA FRANGIA VIOLENTA DELLA TIFOSERIA! MA NON PASSERA' TEMPO, ED ALTRI "CRUMIRI?" SI ACCODERANNO, E' SI PRESENTERANNO D'AVANTI A TELECAMERE E TACCQUINI AL GRIDO DI LADRI! LADRI! OPPURE C'E' QUALCUNO CHE CREDE CHE MESSO IN SOFFITTA IL MINUS HABBENS CORRUTTORE MASSIMO PER IMPEDIRGLI DI PORTARE I LIBRI CONTABILI NEL TRIBUNALE DELLA CASTA (il tribunale di milano!), E' LORO MALGRADO ESSERE COSTRETTI A FAR FALLIRE LA SQUADRA DEGLI INTERESSI DEI POTERI OCCULTI (ivi compresi i poteri di torino!), E' ACCOMODARE IL DEFICIENTE DI VIA BIGLI IN UNA CELLA DI SAN VITTORE? NOI CREDIAMO SIA IMPOSSIBILE! ALMENO FINCHE' TRONCHETTI PROVERA NON TIRA LE CUOIA! NOI PAZIENTI, ASPETTARE I LORO CADAVERI SULLA RIVA DEL FIUME!

IL SICARIO DELL'INTER ED I SUOI ALLEATI, TUTTI UNITI PER FERMARE LA JUVE.
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 L'ACCATTONAGGIO, DI UN LUSSURIOSO ARROGANTE E VIOLENTO
Quel 'fil rouge' che lega De Laurentis a Carraro....
È singolare come il presidente del Napoli sia sempre molto sollecito a commentare la qualunque accada nel mondo del calcio e lo fa particolarmente quando si tratta di innovare un mondo che lui ritiene vecchio, manco fosse il giovane e rampante manager di cui avrebbe bisogno il calcio italiano. 
Abbiamo spesso raccontato le contraddizioni di questo personaggio diventato noto a tutti non di certo per i suoi cinepanettoni, ma come spesso succede,  è il calcio che suscita la grandissima popolarità, lo prova il fatto che lo stesso Berlusconi già noto di suo è con il calcio che ha fondato la sua vita politica, addirittura diventando per ben due volte, Capo del Governo  e chissà non tre. 
Certo, che lo spessore di Berlusconi sia dal punto di vista manageriale che sportivo è di un altro pianeta rispetto a quello di De Laurentiis, ma nel suo piccolo anche il presidente del Napoli si spaccia per nuovo nel calcio così come si proponeva  Berlusconi quando prese il Milan, peraltro riuscendovi  e con risultati chiaramente  del tutto diversi dal produttore romano. 
Ora, però questo nuovo calcio,  quello che come giustamente dice De Laurentiis è cambiato da quando Veltroni  

trasformó le società di calcio non più in associazioni no profit, bensì in vere e proprie società a scopo di lucro, solo che De Laurentiis e altri del calcio italiano non ci sembrano aver interpretato al meglio questo cambiamento epocale che invece in Europa è stato interpretato più adeguatamente  e in Italia stanno cominciando ad interpretare nella maniera giusta solo alla Juventus. 
Non ci si può spacciare per il nuovo, per il più lungimirante, per chi vorrebbe abbattere tutta una serie di burocraticità che impediscono al calcio italiano di ripartire e poi non si fa nulla per strutturare il proprio club alla pari di tutti i club più moderni d’Europa. Non si può pretendere di essere una società moderna a scopo di lucro e poi pretendere che lo stadio in cui ci gioca la squadra,  il Comune debba darlo gratis al Napoli come se il club azzurro con lo stadio e  con il calcio svolgesse una missione sociale invece che un vero e proprio business. 
Il calcio moderno, di un certo valore, pretende che un club si doti di strutture sportive polifunzionali di proprietà, che abbiano le caratteristiche per poter accogliere o tifosi nel migliore dei modi, pretende che si abbiano centri sportivi attrezzati non solo per la prima squadra per allenarli e curarli al meglio,  ma per formare giovani talenti e curarli nei minimi particolari anche nella scolarità oltre che nello sport. 
Per cui, dopo la tempesta dell’eliminazuone della Nazionale dai Mondiali di calcio, dopo l’esonero di Ventura e il dimissionato Tavecchio dagli stessi che lo hanno voluto in quel posto, presidente del Nspoli  in testa (dopo che il BOSS Brianzolo gli ha preparato l'ennesimo delitto della Signora con la VAR e il pecoraro napoletano inquisitore!), per commissionargli riforme e programmi e ora tirare in ballo Carraro e proporlo per la seconda volta come ha fatto De Laurentiis, lascia alquanto perplessi su quanto davvero si voglia cambiare questo calcio italiano più fermo dello stesso mondo politico del Paese. Impressione comune, e che ognuno di questi farabutti (quasi tutti i presidente del calcio!) voglia il calcio alle proprie dipendenze, ignorando o pretendendo di ignorare, che il calcio e un Private Affair dei Poteri Meneghini, che non puo non leggersi nelle famose parole del suddetto Boss Brianzolo, "Tavecchio: "Dominio Juve? Alla Serie A servono Milan e Inter"! "Milano non può essere assente da un palcoscenico dove, con tutto il rispetto di Roma e Napoli" Domina la Juventus 
https://www.gazzetta.it/Calcio/02-01-2017/tavecchio-dominio-juve-serie-a-servono-milan-inter-recuperare-180256926283.shtml  - 

Altro che nuovo, altro che sguardo all’Europa, De Laurentiis prima si defila disconoscendo la Figc come la Confindustria del calcio e poi ripropone Carraro, che nel mondo del calcio vi sguazza da 50 anni a vario titolo e conflitti. Chissà quale deve essere quel fil rouge che Lega De Laurentiis a Carraro, che a suo tempo guarda caso ebbe un ruolo non da poco nel fallimento del vecchio Napoli, partecipazione attiva  che i tifosi partenopei non hanno mai perdonato all’uomo per tutte le poltrone, e di tutte le stagioni, alias Franco Carraro! 
Ora perché De Laurentiis che con il calcio vecchio di Carraro non dovrebbe  avere nessun tipo di legame definendolo lui stesso un calcio antico, ripropone quasto personaggio? Sarà un caso che De Laurentiis proprio grazie al fallimento del Napoli voluto da Carraro abbia rilevato il Napoli su un piatto d’argento offerto gentilmente dallo stesso Carraro? 
E poi quanto di vero e sostanzioso ci sta dietro alla storiella che vorrebbe la Filmauro proprietà non tanto della famiglia De Laurentiis che ne gestisce solo la ragione sociale, ma che in effetti è di proprietà di Unicredit per conto della sua fiduciaria Cordusio?
Eppure tutti quelli ben informati sanno che Carraro fra le sue mille cariche  è stato anche dirigente importante di Capitalia poi Mediocredito di cui Unicredit facesse parte,  come anche i bambini sanno che Unicredit nel calcio è fra gli storici e più importanti sponsor della Champions (capace di far donare una Champions League all'Inter, suadra del cuore del suo presidente: alessandro profumo), oltre che la banca d’affari che ha più interessenze nel mondo del calcio. 
Tutto questo è così casuale? E De Laurentiis come è che si precipita a fare il nome di Carraro dopo essercelo tolti finalmente dalle scatole dai tempi di Calciopoli? De Laurentiis predica bene e razzola male! Ma invece di proporre il capo dei capi del calcio italiano che gli spetta, cominci a vincere qualcosa con il Napoli e soprattutto modernizzi la sua ‘dittarella’ individuale a conduzione familiare in una vera S.p.A. del calcio come del resto è, poi  magari sarà pure in diritto di parlare di calcio moderno, proporre nomi e dettare strategie. 
Per ora sarebbe meglio che se ne stesse zitto invece di continuare in deliri d’onnipotenza perché nel calcio modernizzato da Veltroni non erano previste botteguccie di artigiani come la sua, peraltro anche cara e pretenziosa! 
ABEMUS FACCIA COME FLACCIDO CULU ?


Dove eri quando il potere per distuggere la tua (cit) squadra del cuore, ha inventato CalciOpoly? 
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E' COME BEN SI VEDE, LA GLORIOSA JUVENTUS, E' DI NUOVO NELLE MANI DI UN AGNELLI!  

Andrea Agnelli, il 24 ottobre 2017 nella consueta apertura dei lavori dell'Assemblea degli Azionisti della Juventus all'Allianz Stadium di Torino ha ricordato ai presenti:"mai nessuno ha vinto sei scudetti di fila".

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Andrea Agnelli vuole entrare nella leggenda ottenendo il settimo tricolore consecutivo. 
Ecco le parole del numero uno in apertura dell'assemblea degli azionisti
"Come società, squadra e componente tecnica siamo estremamente orgogliosi: mai nessuno nella storia del calcio ha vinto sei scudetti di fila. Ora ci deve essere qualcosa oltre la leggenda".




Agnelli ha poi citato tutti, o quasi, gli eroi di questi sei Scudetti consecutivi e ha ringraziato i dirigenti, da Marotta a Nedved fino ad arrivare a Paratici: 
"Bonucci, Chiellini, Barzagli, Lichtsteiner e Marchisio. Per quattro di loro la sfida continua e deve esserci qualcosa oltre la leggenda. Un ringraziamento al direttore dell'area sport Marotta, che sotto la sua leadership ha coordinato la squadra a questi risultati. A Pavel Nedved, il vicepresidente, esempio anche oggi fuori dal campo. A Fabio Paratici e Federico Cherubini. Il dogma di questa società è che il successo più bello sarà il prossimo. La sfida è riconfermarsi in Italia e in Europa". 

Il numero uno della Juventus ha poi parlato del fatturato della società di Corso Galileo Ferraris: 
"In sei anni, dal 2010 al 2016 il nostro fatturato è passato da 172 a 341 milioni di euro, con un incremento del 98%. Siamo al decimo posto, se dovessimo mantenere lo stesso tasso di crescita nel 2022 arriveremmo a 689 milioni: la Juve vuole crescere ancora, ma dobbiamo essere consapevoli che i nostri competitor corrono veloci". 
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Andrea Agnelli: "Il dogma di questa società è che il successo più bello sarà il prossimo. 
I 4 CAVALIERI DELLA SIGNORA
La sfida è riconfermarsi in Italia e in Europa". 
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Andrea Agnelli: "Il dogma di questa società è che il successo più bello sarà il prossimo. 
E' non sfugga la Profezia fatta nel 2013, quando il presidente bianconero disse: 
«Noi come Juventus, tra cinque anni potremo comprare anche Ronaldo». Andrea Agnelli, Decisionista come suo Padre, e noi juventiniVeri devoti al Dottor Umberto, abbiamo fiducia nel Dottor Andrea! Buon Sangue non mente. 
La Juventus agli Agnelli! Fino Alla Fine


martedì, dicembre 12, 2017

I NEMICI DELLA JUVENUS? I SERVI DEI SERVI: - O.D.G & A.I.A - E I LORO SICARI. NEL CASO: EMANUELE GAMBA PER SAMPDORIA JUVENTUS CON I DELITTI DELL'ARBITRO MARCO GUIDA! RISERVANDO ANCHE, UN PENSIERINO AL MINUS HABEN-MASSIMO DI VIA BIGLI

Il Barbone (il nemico/inemici della juventus) scappato da casa? 
Il "giornalista" di La Republica "emanuele gamba".

Sampdoria Juventus 3-2 - arbitro "marco guida" di Torre annunziata

Dedicato a quella parte della tifoseria bianconera "benchè minima", che dopo Sampdoria-Juve non ha fatto altro che vomitare veleno sulla Juventus: Dirigenza, Squadra e sopratutto l' Allenatore, se a mente fredda è smaltita la delusione per la sconfitta, riescono a capire la gravita' degli sproloqui sulla Juve.
(come se non bastassero quelli degli antijuventini dichiarati:70% della popolazione del paese!) 
Oppure sono soltanto degli pseudo juventini, che come il detto antico: si tagliano il cazzo per far dispetto alla moglie?
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TE LA FARANNO PAGARE
CalciOpoly non gli e' bastato. Lei non doveva tornare. Prima con la Juve. Se non basta, Caput!
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La madre degli ascari e sempre incinta, e il "gamba emanuele" giornalista di Republica (autore dell'articolo su sampdoria-juventus che, purtroppo, mi e capitato di leggere) ne è  un prototipo!
È questo gamba, ascaro della "congrega" De Benedetti non ha ne arte e nè Patria, ma solo padroni! Solo una settimana, e la merda che ha vomitato addosso alla Juventus, il Bologna gliel'ha fatta rimangiare! Cosa avrebbe scritto l'ascaro con una sola gamba, a situazioni invertite: Sampdoria-napoli, con un arbitro di Torino, che al napoli ne combina più di carlo di Francia!

Dopo una cena a casa di amici con 2 arbitri (uno di famiglia e professinista) abbiamo riguardato la partita, è oltre al rigore non concesso e gol da annullare, un comportamento intimidatorio verso la Juventus, che gli hanno meritato solo biasimo. Quindi non solo per gli episodi eclatanti (rigore e terzo gol da annullare!), ma per quel comportamento, tipo: juventini, vi prendo per il culo!

Nel calcio attuale, se non c'è parità tra le grandi e le medie squadre, certamente c'è una vicinanza che bastano pochi episodi pro o contro per dcidere i risultati di certe partite, specialmente se gli arbitri vengono istruiti per arbitrare a senso unico, come nel caso della sconfitta della Juventus contro la Sampdoria, dipesa da una direzione di gara infame, dell'infame 'GiudA': "guida di Torre Annunziata"! È sarebbe ora di smetterla di sostenere ancora che non ci si debba lamentare di arbitraggi, VAR e quant'altro, perchè la maggior parte dei trifosi juventini, non possiamo che considerare la sedicente minoranza di tifosi che si spacciano per juventini, come il vero male di questa Juventus, gente che ad ogni costo deve andare contro, per ragioni che, non posso non considerare, siano di malafede!

Ma veramente c'è ancora gente che crede cha ad una squadra medio-grande come la Sampdoria si può regalare un arbitraggio che dire infame, e fargli un complimento! Vogliamo vedere un po delle nefandezze combinate dal sicario dell'AIA? Cominciare dal primo episodio: gol annullato a Higuain, situazione identica a quella del giorno prima in Napoli - Milan, ma comportamenti opposti, a Napoli si è fatta completare l'azione, gol annullato e decisione poi corretta, a Genova azione fermata, in violazione del protocollo VAR, e arbitro che poi non verifica l'azione!

Continuiamo, spinta su Mandzukic da parte di Strinic, l'arbitro sorvola, tiro di Cuadrado deviato di culo da Viviano, rimessa dal fondo; ripartenza veloce della Juventus, fallo su Cuadrado, palla che finisce sempre ad un bianconero, e superiorità numerica sulla trequarti doriana, che ti fa l'ineffabile "guida"? Ferma l'azione! Altro mani in area doriana a fine primo tempo, l'infame autodichiarato tifoso del Napoli, in arte: "guida" fa l'indiano e lascia correre! Il VAR? Fa l'indiano anche il VAR! E' per completare l'opera, terzo gol IRREGOLARE! Il VAR, dorme e' l'infame fischiettaro, si guarda bene dallo svegliare il can che dorme! Prima e unica punizione nella trequarti doriana solo alla mezzora della ripresa, sul 3-0 ! Cartellini gialli, parlarne, sarebbe stuzzicare il nervoso!
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Allora: juventini, presunti tali (o meglio dire mascherati da juventini?) e gufi di ogni ceto e bandiera, secondo voi, alla luce di tutte queste nefandezze contro la Juve, GiudA "guida" avrebbe concesso il rigore al 45' con 5 di recupero, se la partita fosse stata solo 1-0 o 2-0? Avete avuto o no la percezzione che l'infame fosse terrorizzato lalla paura di un possibile recupero della Juventus dopo il 3-2, quando, per evitare che, al minuto 49 circa, la Juventus riprendesse il gioco con una rimessa laterale, ha ritenuto falloso un contrasto a centrocampo tra un nostro giocatore ed un avversario, concedendo punizione alla Sampdoria? (19 novembre 2017)
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In questo video, a sentire il moviolaro, parlano solo  del 5 episodio, terzo gol da annullare. Ma teniamo presente, che il su detto moviolaro, tal bergonzi, sarebbe nientepopodimenochè? Il famoso arbitro che inventò i due rigori due! per far perdere la Juventus a Napoli! Si perchè, "merdaset" (alias mediaset) assolda solo arbitri che hanno ben dimostrato la loro antijuvenità.(21 novembre 2017)
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NICCHI & GUIDA - BOSS & SICARIO
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ARBITRI: MATRICE LA MAFIA MENEGHINA, LUNGI DAL RICCO SCEMO
(il minus haben, massimo corruttore di via bigli)
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 GLI ETERNI PIANTI DELLINTER-SQUADRA CANCRO DEL CALCIO ITALIANO CON IL DNA DEL MALE E DELL'IMBROGLIO
         SULL'ULTIMO PIANTO DEL CORRUTTORE MASSIMO, COLUI CHE
dicono sia uscito dal romanzo di Fiodor Dostojewski
dicono sia uscito dal romanzo di Fiodor Dostojewski
Vabbeh... ll campionto '97/'98 vide diversi episodi in cui la Juventus venne favorita, il meno eclatante fu proprio lo scontro (dopo lo sfondamento di Zamorano impunito che fu la causa dell'episodio) tra Ronaldo-Juliano.

Diciamo che si può parlare di 6, 7 episodi (Peruzzi che parò abbondantemente dentro la porta un gol valido dell’Empoli ma nato da un'altrettanto chiaro fallo…) e mettiamoci pure questo, di verso contrario, di West su Inzaghi e il validissimo gol annullato allo stesso Inzaghi nell'andata al Meazza, dove si parlo di gol vittoria di Djorkaef in fuori gioco nascosto dal regista di Tele+.

Ma il tutto avvenne in un campionato di 34 partite dove la Juventus mostrò una superiorità di gioco che non a caso la portò alla sua terza finale di CL consecutiva.

Mntre… mentre de dovessimo parlare della Champions orgoglio del triplete, dove le sole 5 CINQUE! partite tra quarti: 2 rigori pazzeschi per match negati al Chelsea!!!

Semifinali gol in fuorigiochissimo di Milito e rigorissimo di Sneijder su Dani Alves a S.Siro! Rigorazzo su Ibra e gol qualificazione regolarissimo annullato a 2 minuti dal termine al Camp Nou!!!

E' in finale: parata di Maicon a braccio disteso sulla linea dell'area del portiere ancora sullo 0-0!!!

Si, in quella CL 2010 di errori (favori?) arbitrali se ne videro ben 9 NOVE!!! 
Clamorosi in favore dell'Inter! Eccone alcuni:
https://www.facebook.com/unicoamorejuve/videos/539801453331865

La domanda sorge quindi spontanea: perchè quando si parla di errori arbitrali, non mostrare una bella sequenza di quei 9 (NOVE!!!) episodi in soli 5 (CINQUE!!!) partite ed esaurire così tutto il protocollo della casistica VAR???

Altrimenti lasciamo stare questo gioco di specchi, anche perchè sarebbe semplicissimo trovarci ancora riflesso il fatto che l'Inter, quel campionato '97/'98, avrebbe dovuto trascorrerlo in serieB, e possibilmente arrivare tra le prime tre per risalire?

Dato che nel campionato precedente un giocatore extracomunitario che non ne aveva facoltà, giocò ben 28 matches usufruendo di un passaporto falso, fatto per il quale il loro massimo dirigente sportivo venne condannato penalmente in via definitiva a 6 mesi di carcere con la condizionale! m

Ma.. Miracolooo!!! Unico caso al mondo, la condanna non venne né preceduta né seguita da alcuna sanzione sportiva, perchè dopo le condanne penali si doveva riaprire il processo sportivo è, i padroni del calcio italiano, in accordo con i padroni della Juventus, decisero di sedere sulla poltrona della FIGC con il ruolo di Super Commissario, un ex Dirigente dell'inter che al momento era Private Advisor dei Padroni della Juventus: Guido Rossi, del quale si disse che le decisioni, condanne e pene da assegnare alla Juventus, vennero prese negli uffici della "IFIL" ora conosciuta con il nome: EXOR.

Che quelle decisioni vennero prese nelle stanze dei bottoni per le quali nessuno doveva metterci becco (sono padroni di tutta l'informazione!), lo testimonia il "Caso Sassuolo", il quale, per aver omesso il nome di un panchinaro sulla distinta da spedire in federazione si vide comminare il classico 0-3 a tavolino in una gara interna contro il Pescara! 
 
 Sstessa sorte toccata perfino ad una squadra oltre confine, Spagna. E' niente popodidimeno  che, al Real Madrid in Coppa del Re, avendo per errore schierato un giocatore squalificato.

Ma si sa per gli impuniti cronici, complottisti ad oltranza che non sanno (pretendono di non sapere?), che le sanzioni sportive non si attuano….e da che è entrata in funzione (vedi matches contro Fiorentina-Cholito e Roma-Perotti), nemmeno la VAR dei Manovratori istruiti X: a vantaggio o svantaggio di chi.

 QUESTO INFAME PIENO DI MERDA 
 E' NELLA MERDA ORA CI NUOTA

venerdì, agosto 18, 2017

BILANCIO FOR DUMMIES, E IL BILANCIO DELLA JUVENTUS. CON L'INVOCAZIONE DEL - VAR - DEL CORRUTTORE MASSIMO DI VIA BIGLI PER LO "SCONTRO-RONALDO-IULIANO" - MA TOPO L'AFFOSSAMENTO DI "WEST a INZAGHI" + IL GOL VALIDO ANNULLATOGLI.

Bilancio Juventus 2016-2017: ricavi a 562 milioni, utile di 42,6 milioni
22 settembre 2017
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Bilancio Juventus 2016-2017 – Il consiglio di amministrazione della Juventus ha approvato il progetto di bilancio relativo alla stagione 2016-2017, chiusa con la vittoria del 6° scudetto consecutivo, della coppa Italia e con il secondo posto in Champions League.

Il bilancio Juventus 2016-2017 ha registrato ricavi (comprese le plusvalenze) per 562,7 milioni, in crescita del 45,1% rispetto ai 387,9 milioni del 2015-2016 e un utile al netto delle tasse di 42,6 milioni, in forte crescita rispetto ai 4,2 milioni della stagione precedente. Si tratta del terzo esercizio consecutivo in utile per la Juventus.

Il consiglio di amministrazione presieduto da Andrea Agnelli ha deciso di destinare l’utile a riserva. Pertanto all’assemblea degli azionisti della Juventus convocata per il 24 ottobre prossimo presso l’Allianz Stadium non sarà proposta la distribuzione di alcun dividendo.
Bilancio Juventus 2016-2017 
Bilancio Juventus 2016-2017, la suddivisione dei ricavi 
Nel dettaglio, al netto dei 151,15 milioni derivanti dalla gestione del parco calciatori e in particolare dalla maxi-plusvalenza realizzata grazie alla cessione di Paul Pogba al Manchester United, nel bilancio Juventus 2016-2017 i ricavi caratteristici si sono attestati a 411,56 milioni (un record assoluto per un club di Serie A)


I ricavi da gare, anche in virtù del maggior numero di partite disputate allo Stadium nella stagione 2016-2017 rispetto allo stagione 2015-2016 sono cresciuti di 14,16 milioni a 57,83 milioni, superando il record che era stato raggiunto nel 2014-2015 sempre in virtù i un numero di gare superiore alla luce del cammino in Champions League.

Per la lettura del resto del Bilancio, consultare il Blog di Calcio & Finanza. Qui il Link
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Ecco quanto i Giocatori odiano l'allenatore Massimiliano Allegri


giovedì, luglio 06, 2017

IL PRESIDENTE ANDREA AGNELLI POST CARDIFF-POST DELUSIONE PER LA SCONFITTA, MA ORGOGLIOSO DI QUANTO FATTO NELLA STAGIONE, GUARDANDO AL FUTURO: LA MIA JUVE E ALL'INIZIO I 6 SCUDETTI SONO UNA BASE DI PARTENZA. ALTRI 7 ANNI DI GRANDEZZA!

IL PRESIDENTE ANDREA AGNELLI interVISTATO da TUTTOSPORT
Il presidente Andrea Agnelli ha dichiarato, Juve: 'Sì a nuovi colpi da Champions

"Cominciamo dalle mie ultime parole al termine della finale di Champions League persa a Cardiff contro il Real Madrid. Il senso era questo: valutiamo l'intera stagione. Siamo estremamente orgogliosi di tutte le persone che hanno lavorato nella Juventus e che hanno partecipato alla conquista del sesto scudetto consecutivo e della terza coppa Italia consecutiva. Siamo fieri di ciò che abbiamo fatto. La Champions è una competizione europea in cui sbagliare anche soli 20 minuti può essere determinante. Però valutare una stagione per 20 minuti sarebbe sbagliato. Attriti nell'intervallo? Per nulla. Nessun attrito. Come avviene in tutte le partite sono sceso negli spogliatoi prima, nell’intervallo e dopo. Vado sempre nello spogliatoio. E sono stato testimone oculare. A Cardiff non c’è stato nessuno screzio, nessuna baruffa. Cos'è successo tatticamente nel secondo tempo? Ho competenze specifiche in altri campi. Il mio compito è la gestione annuale dei miei dirigenti per quello che fanno nella stagione. I 20 minuti in campo vengono analizzati dai tecnici. Perché se valutassimo allora i 90 minuti a Torino col Barcellona faremmo ragionamenti diversi. Non si può giudicare una stagione per 20 minuti finali. Vinti 6 scudetti e 3 coppe Italia di fila? Il vero significato di ciò che è stato compiuto lo comprenderemo tra tanti anni. Questa per me è una tappa di passaggio. Rappresenta la base  sulla quale edificare i prossimi sette anni. La bellezza dello sport è che ogni stagione ci riporta ai cancelletti di partenza. E non valgono i 97 punti di distacco accumulati sulla seconda negli anni precedenti. Se vinci torni a zero. Se perdi puoi riprovarci».

SOCIETA' MODELLO - "Il Real Madrid fa sicuramente sognare, ma io devo guardare al modello societario e devo pensare a diverse realtà come quelle che esistono in Germania, in Spagna, in Inghilterra. Se immagino un modello organizzativo guardo a quello tedesco. Se penso allo stadio osservo l'Inghilterra. Se penso ai flussi commerciali, al museo, alle altre attività riguardanti un percorso emozionale mi viene in mente il Barcellona. Bisogna essere noi stessi pur osservando le varie eccellenze in Europa. Noi vogliamo trasmettere una nuova identità ai nostri tifosi, a quelli che vivono in Italia e in Europa così come a quelli che sono in Oriente o in America, con dei prodotti che possano essere più lifestyle. Come? Bisogna osservare con attenzione chi ci segue. In Italia più di 14 milioni di persone, in Europa 50, nel mondo 350. Ma bisogna poi distinguere fra simpatizzanti e veri tifosi. Il nostro sarà un modo diverso di porsi verso il consumatore bianconero. Dal progetto di ristorazione Juventus, ad alcune attività commerciali in franchising in Cina e America. In modo da avere non solo l’elemento distintivo del grande campione, ma da proporre come figura di riferimento il club. Lo store recentemente inaugurato allo Stadium rappresenta un modello importante di questo mondo Juventus che si allarga. Ora dal museo si entra direttamente nello store della Juventus, uno dei più grandi in Europa. L’internazionalizzazione parte sempre da casa nostra, ma è il mondo che ci interessa".

STADIUM - "Stadio più capiente e biglietti più cari? No, nessuna estensione. Abbiamo costruito uno stadio giusto su uno studio molto curato. Tre, quattro mila posti in più non spostano nulla. Semmai sarebbe significativo parlare di venti, venticinque mila posti in più. Ma in fase di progettazione ci siamo orientati sullo stadio di quaranta, quarantaduemila posti: aggiungere altri ventimila sarebbe sbagliato. Noi abbiamo un impianto sempre sold out da quando è stato aperto. Col 95-96 per cento di riempimento a partita siamo sulla media tedesca, è quello che volevamo. Le vittorie generano più entusiasmo? Se seguissimo questo ragionamento dovremmo costruire un altro stadio, ma al momento non ne sentiamo l’esigenza. Sarà importante, invece, applicare un adeguamento alla politica dei prezzi. In rapporto alla qualità dello spettacolo. Il modello corretto è quello dell’Inghilterra".

SERIE A - "Campionato poco allenante? Non è così perché non vedo campionati con dinamiche molto diverse dalle nostre. Il livello del nostro torneo è elevato, all’interno c’è un campionato di prima e seconda fascia. E uno di terza fascia. Certo, sono mancate le milanesi ma guardiamo cosa avviene altrove. In Francia sono sostanzialmente tre squadre, in Germania anche meno, in Spagna lo stesso. L’unico campionato diverso è quello inglese conteso da almeno sei-sette club. Dal prossimo anno l’Italia riavrà quattro posti in Champions anche grazie alla Juve e spero che alle nostre spalle riappaiano le milanesi".

ANTI JUVE - "I tifosi reclamano difese più energiche nei confronti della società spesso attaccata con accuse di pessimo livello: avete mai querelato qualcuno anche senza darne pubblicità? Ciò che avviene in privato resta privato. Spesso ci sono polemiche che nascono dal nulla attraverso accuse basate sul nulla. A volte rimpiango l’umorismo di Prisco. A noi comunque non interessano certe discussioni, per noi conta sviluppare armonicamente questa società. L'odio sui social? Nel 99 per cento dei casi ci si confronta con avatar, persone virtuali. Rispondere a DeltaK4 o ForzaJuve o ForzaNapoli ha poco significato. Lo sviluppo social da parte dei giocatori, almeno per quanto ci riguarda, è gestito e seguito. Bisogna stare attenti a usare i social con saggezza. Se penso ai Chiellini, ai Buffon, ai Barzagli che sono cresciuti senza coinvolgimento nell’area social e invece penso ai Dybala o ai Kean che sono nativi digitali mi accorgo che esistono molte differenze. Contate di chiedere una revisione del processo sportivo in base all’ex articolo 39? La nostra posizione dall’inizio non è mai cambiata».

CONTE, BUFFON E CAPELLO - "Conte tornerà mai alla Juve? Oggi non è previsto. Buffon futuro presidente? Buffon deve solo pensare al suo presente e quindi al campo. La Juve che mi ha dato più emozioni da tifoso? La prima Juventus di Lippi, una Juve che ha emozionato molto perché veniva da 10 anni di non vittoria. La Juventus di riferimento è stata quella di Capello del 2005. Capello ha rivendicato gli scudetti 2005 e 2006 in casa Suning? E' stato coerente".

ANTIMAFIA - "Il deferimento deciso dal procuratore Pecoraro: in arrivo un’ammenda o una squalifica? Abbiamo piena fiducia nel lavoro della giustizia. Noi sappiamo di aver infranto per motivi ragionevoli il divieto di vendere un numero di biglietti, per persona, superiore a quanto consentito. Di questo siamo consapevoli e mi aspetto un’ammenda. Dopodiché mi aspetto anche che Lega, Federazione e forze dell’ordine trovino delle soluzioni per superare questo problema perché se non si può disporre, per motivi di sicurezza, di steward nelle curve, allor si lascia terreno libero alla micro o alla macro criminalità. Sarebbe giusto avere chiarezza su questo argomento che non dipende da noi. Cantone ha sostenuto che l’effetto mediatico di questa vicenda è dovuto certamente alla Juve? Ribadiamo che è giusto sanzionare delle infrazioni, ma vogliamo avere un colloquio con interlocutori qualificati per restituire lo stadio alle famiglie come è giusto che sia".

CALCIOMERCATO - "Arriveranno altri top player alla Higuain? Quest’anno supereremo i 400 milioni di fatturato, proventi non ricorrenti esclusi. Certamente non invertiremo la rotta. Affronteremo i prossimi sette anni con la stessa umiltà con la quale abbiamo affrontato questi sette anni. Quando la Juventus cambiò pelle e dimensione ottenne risultati. Fra due settimane entreremo nella nuova sede, nel J Village dotato di scuola, albergo, campi e strutture completamente moderne. Ci siamo dati un nuovo logo. Siamo una Juventus completamente diversa e di dimensione realmente internazionale. Dobbiamo mantenere la stessa concentrazione che avevamo nel maggio 2010. Finora non abbiamo fatto nulla. I nostri veri traguardi cominciano da domani mattina. Punto sulla squada che deve rispondere in ogni campo. Sui dirigenti che abbiamo costruito in questi anni guidati da Marotta e su un’area commerciale in grandissimo sviluppo".

PRIMI 7 ANNI - "Punto di arrivo o di partenza? Questo è un comparto industriale. È un modello sul quale bisogna applicare moltissimo rigore in tutte le scelte. Dobbiamo ricordare che i nostri avversari erano a 400 milioni di fatturato quando noi abbiamo cominciato nel 2010 e adesso sono a 700 milioni. I principali costi sono ammortamenti e retribuzioni del personale tesserato. Sono voci molto importanti che devono rientrare in un parametro fra il 60 e il 70 per cento del fatturato. Settanta è già troppo. Il rimanete 30 per cento è destinato ai costi di struttura. Solo in un  contesto sano e virtuoso c’è spazio per immaginare delle società che possano proiettarsi nel futuro avendo grande attenzione a questi parametri. Ecco perché ho parlato di partecipanti al campionato di prima e di seconda fascia. C’è un abisso fra le prime e le seconde. Una riforma dei campionati è indispensabile perché c’è troppa differenza fra i tornei in Europa, anche se i problemi poi sono gli stessi. Ci sono squadre in più nei vari campionati? È una domanda che bisogna porsi. La solidarietà ha significato, il sostentamento no. La solidarietà segue un progetto sportivo, il sostentamento no".

SUPERLEGA - "Il 'paracadute' per chi retrocede in serie B? Leghe, Uefa e federazioni devono fare delle valutazioni su quello che può essere il calcio nei prossimi 15 anni ponendosi delle riflessioni a livello europeo. Perché bisogna dare singole risposte a singoli Paesi. Ora le faccio io una domada, direttore:  sa qual è la singola partita, a livello continentale, che ha più valore economico? Glielo dico io: la sfida dei play-off di Championship in Inghilterra. Chi viene promosso in Premier incassa subito 150 milioni. Una manna. E’ evidente che ci siano troppe differenze nelle varie realtà del calcio europeo. Dobbiamo capire qual è il vero modello per il calcio professionistico del futuro. Abbiamo raggiunto l’accordo 2018-21 sui diritti tv, stiamo per definire l’intesa 21-24. Quello che avverrà nei prossimi sette anni ridefinirà le logiche del calcio europeo dopo il 2024. Tutte le società hanno una pianificazione economica a medio termine. Entro il 2024 si dovrà analizzare il calcio su una carta bianca per trovare una soluzione fra tutte le componenti. Faccio un esempio: il Copenaghen è un grandissimo club in patria ma ha gli stessi problemi di altre squadre leader. Qual è il modello che mi permette di vincere non solo nella mia Nazione? Come facciamo a mettere il Copenaghen nelle condizioni di vincere la Champions League? Qual è il modello di calcio che vogliamo dopo il  2024? Questo vale per tutti. Anche per società italiane come il Sassuolo. Bisogna studiare meccanismi di accesso. Va bene premiare le squadre campioni, giusto valorizzare anche secondi, terzi e quarti classificati, ma resta il problema di un modello uniformato e gestibile per tutti. Niente Superlega europea? In ogni Paese ci sono logiche diverse ma con problemi simili. Tutti si domandano come crescere. Dobbiamo rispondere a questa domanda. Come far crescere il Copenhagen, come far crescere il Celtic, come far crescere l’Ajax, come far crescere il Benfica. E il modello non deve favorire le singole società ma i vari campionati. Il presidente Uefa, Ceferin, si sta impegnando molto su questo argomento".

CHAMPIONS - "Come si batte l'ossessione? Vincendola! Non esiste altra strada. Certo, sono un tifoso deluso per gli ultimi 45 minuti però il tifoso deve aver presente il percorso compiuto negli anni. Gli interessi di Andrea Agnelli sono in Exor, in Fca e in Lamse: come si conciliano con la dedizione che mette nella Juve? Sono gli stessi impegni che avevo nel 2010. Non mi hanno impedito di dare il massimo per la Juve. Continuerò così". (6 luglio 2017)
Il Presidente Agnelli, il Vice Presidente Nedved, L'Ad. Marotta, Il Dir.Sportivo Paratici

sabato, maggio 20, 2017

LA MAFIA DEL CALCIO CHE HA PRESO IL SOPRAVVENTO DOPO L'ALLONTANAMENTO (dello stalliere che controllava i ladri!) DI CHI PRIMA LI CONTROLLAVA (moggi & giraudo!), ORDINAVA: BASTA SOLDI ALLA JUVENTUS! - E' IL DELFINO DEL DEPRAVATO-nano-MAFIOSO (adriano galliani), SCOPERTO MENTRE PREPARA L'ASSOCIAZIONE A DELINQUERE CON L'ALTRO MALVIVENTE DELLA INFRONT, INTERCETTATO MENTRE GLI DICE: "DARO' UNA BOTTA ALLA JUVE ARROGANTE

 
4 Maggio 2017
Galliani coinvolto in un'inchiesta sui diritti tv al telefono "Daro' una botta alla Juve arrogante!
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L’ex ad del Milan Adriano Galliani, secondo la Procura di Milano, avrebbe fatto parte col presidente del Genoa Enrico Preziosi e altre persone di «un’associazione a delinquere in grado di interporsi fin dal 2009 tra il mercato e le squadre di calcio, cui spettano» i profitti della «commercializzazione» dei diritti tv in Italia e all’estero,«per appropriarsi di una fetta consistente di questi». Il coinvolgimento di Galliani, allo stato non indagato, emerge dalla richiesta d’arresto per 2 ex manager di Infront, respinta dal gip. La richiesta di arresto dei manager Infront, il cui rigetto da parte del gip Manuela Accurso Tagano è stata impugnato dai pm di Milano Roberto Pellicano, Paolo Filippini e Giovanni Polizzi, riguarda Riccardo Silva (il fondatore nel 2004 della MP & Silva), Marco Portareli e Giuseppe Ciocchetti, ex presidente ed ex direttore generale di Infront Italy, società advisor della Lega Calcio.
“Un’associazione a delinquere”
I tre, si legge nel capo di imputazione, avrebbero «costituito, organizzato e gestito    una associazione a delinquere finalizzata a commettere una serie indeterminata di delitti, tra i quali turbativa d’asta (in relazione ai diritti tv per il mercato estero, ndr), autoriciclaggio, truffa aggravata, ostacolo alle funzioni di vigilanza, evasione fiscale e comunque tutti quei reati di volta in volta necessari per governare i processi di sfruttamento dei diritti audiovisivi derivanti dal gioco del calcio, con l’impossessamento di denaro che avrebbe dovuto, in un corretto regime concorrenziale, entrare nelle casse della Lega Calcio e quindi, pro quota, nelle casse delle società che vi aderiscono».
Coinvolto anche Preziosi
Tale associazione per i pm «ha operato dal 2009 fino a tutto il 2015» e sarebbe stata costituita anche da Preziosi, Andrea Locatelli, ex manager Infront e altri, e si sarebbe giovata «del ruolo fondamentale svolto» dalla «società nominata advisor della Lega Calcio di serie A dal gennaio 2009 fino ad oggi». «Ricopre un ruolo importante nella realtà associativa - scrivono i pm - il rapporto tra Bogarelli e Galliani, dirigente del Milan Calcio e vice presidente della Lega». Secondo una informativa della Gdf, riportata nella richiesta, risultano diverse telefonate intercettate che «rivelano l’esistenza di “rapporti e interessi comuni”» tra Bogarelli da un lato e Galliani e Preziosi dall’altro. «Emerge in particolare - annotano i pm - la condivisione di strategie comuni...che coinvolgono il mondo del calcio. Non risulterebbero derivare esclusivamente dalla rivalità sportiva, bensì dal perseguimento di interessi economici e dalla loro tutela’». A questo proposito nell’atto si parla di due conversazioni tra Galliani e Bogarelli che «stigmatizzano il presidente della Juventus, Agnelli».
“A Juve arrogante darò botta”
Non hanno usato troppi giri di parole l’ex ad del Milan Adriano Galliani e l’ex manager di Infront Marco Bogarelli per descrivere il comportamento del presidente della Juventus Andrea Agnelli, che hanno bollato con epiteti poco cortesi. Infatti da una intercettazione del 13 marzo 2015, riportata nella richiesta di arresto - poi respinta dal gip - della Procura di Milano nei confronti dello stesso Bogarelli e di altre due persone, il primo riferendosi al numero uno della squadra bianconera dice: «(?)Oltre ad essere un imbecille, per altro è? Cioè non è che è un genio? Non lo so, poi va in Germania a sputtanare la Lega?io adesso gli scrivo, basta, non si può avere, tutti che sputano sul calcio italiano, come si va a vendere??». E Galliani: «Eh, sì (...) io, voglio dire, io ho dichiarato... qualcuno se mi chiede mi richiamo a quello che avevo detto quando hanno fatto quell’attacco famoso... l’arroganza è cosa della Juventus che ad essa non sa sfuggire... commento che io ho fatto, voglio dire, loro bisogna darli... perché il signor Agnelli prende 100 milioni dalla Lega Calcio». Poco più avanti Bogarelli afferma: «dai un’accelerata». Dall’ altra parte l’ex presidente rossonero: «solo sarà bene che risponda qualcun altro perché io, voglio dire, io la botta gliela do, io voglio star concentrato, la botta sarà nella ripartizione dei diritti televisivi, lì gli darò la botta... adesso chiamo Enrico che dice sempre che bisogna parlare con Agnelli». E ancora Galliani: «adesso faccio un po’ di casino». Bogarelli: «eh, bravo». Galliani: «fai un po’ di casino anche tu».
Galliani: “Sereno, non sono indagato”
«Sono caduto dalle nuvole, quando ho visto la notizia ho sentito il mio avvocato, Niccolò Ghedini. Mi ha confermato che non sono indagato e mi ha detto di stare sereno e tranquillo». Così l’ex ad del Milan, Adriano Galliani ha commentato la ricostruzione dei pm di Milano che indagano sui diritti tv, secondo cui sarebbe coinvolto in «un’associazione a delinquere». «Le intercettazioni? Ero vicepresidente di Lega, era normale che parlassi con l’advisor»,   ha replicato Galliani.                                                                      --------------------------------
I BANDITI PROTETTI DAL SISTEMA MAFIOSO, SI DIVIDONO LA TORTA!


L’ordine della Lega calcio era chiaro: salvare il soldato Riccardo Silva. A ogni costo. Anche se “ha pisciato fuori dal vaso” come dice l’ex direttore generale di Infront, Giuseppe Ciocchetti. 

Dalle indagini della Guardia di Finanza sulla lobby del pallone emergono altri dettagli inquietanti come quello che riguarda la cessione dei diritti tv per i siti di scommesse online: un prodotto che la Serie A non aveva commercializzato, ma che Silva aveva comunque ceduto. Con il benestare dell’advisor Infront. 

A dimostrazione che la massimizzazione del ritorno per le squadre italiane non è mai stato il vero obiettivo dei consulenti della Serie A. Per gli imprenditori era importante guadagnare il più possibile, anche a costo di non seguire le regole del gioco. 

“I soldi alla Lega sono sprecati” dice nelle intercettazioni l’avvocato di Infront, Antonio D’Addio secondo cui darli alla Juve sarebbe ancora peggio, meglio quindi “spenderli con Infront” che – almeno in teoria – dovrebbe aiutare il calcio a crescere e guadagnare di più.

Per questo quando all’inizio del 2015 la Juventus chiede conto della vendita da parte di Silva di un diritto sul quale non ha titolo, l’ordine impartito da Bruno Ghirardi, avvocato della Lega di Serie A, non lascia spazio ad alcun dubbio: “Se Riccardo ha fatto così bisogna coprirlo” dice all’ex direttore generale di Infront. 

D’altra parte Silva, grazie alla liquidità accumulata all’estero, teneva in piedi diverse squadre nell’orbita Infront garantendo quando necessario iniezioni di capitale per coprire i buchi di bilancio, come nel caso eclatante del Genoa di Enrico Preziosi. 

La difesa del soldato Silva è quindi fondamentale per non far crollare il castello costruito dalla lobby di Galliani-Bogarelli: sulla vendita dei diritti per le scommesse “temo che la Juve abbia ragione – scrive Ghirardi a Ciocchetti – se mi chiami concordiamo come gestirla perché ci vuole molta testa”.  

Tramite il suo avvocato Sergio Spagnolo, però, Silva respinge ogni accusa ritenendole insussistenti e confida in una rapida richiesta di archiviazione dell’indagine a suo carico.

Il problema scoppia dopo l’inizio del campionato 2014-2015, quando la Juventus inizia a protestare perché su internet una serie di siti per le scommesse online utilizzano i diritti della Serie A senza averne il diritto. A confezionare le immagini del campionato italiano è l’inglese Perform che ha acquistato da Silva i diritti che lui ha comprato dalla Lega. 

L’accordo tra Silva e Perform risale al triennio 2012-2015 e lo stesso imprenditore al telefono con Ciocchetti ammette che “la Serie A in teoria non ci sarebbe, ma non c’era scritto che è esclusa”. 

In sostanza, facendo finta di nulla, Silva vendeva all’estero anche diritti di cui non era titolare: “In questi tre anni – dice – quando ci sono stati un paio di episodi del genere (di società che si lamentavano o chiedevano lumi, ndrpraticamente avevo sospeso per un mesetto, poi si erano placate le acque e avevo ripreso. E su questo Perform e i suoi clienti sono tranquilli”. 

Come a dire che tutte le parti coinvolte fossero consapevoli di muoversi lungo un campo minato.O quanto meno ai limiti della legittimità.Mettere a punto la difesa di Silva è quindi cruciale per difendere l’intero sistema di potere creatosi all’interno della Lega. 

Da parte sua Silva vorrebbe presentarsi al comitato diritti tv del 24 marzo 2015 dicendo che “probabilmente ci sono stati forse dei test e dentro potrebbe essere finita qualche immagine della Serie A”, nell’attesa che la stessa Lega decidesse poi di autorizzare la commercializzazione di quegli stessi diritti. Cosa che poi per l’estero avviene con il bando di gara 2015-2018 e lo stesso Silva dice: “Tra qualche mesi ce li avrò”. 

L’avvocato della Lega, però, è di parere diverso e insiste sul fatto che Silva abbia venduto qualcosa che non aveva, quindi dovrà dire che “non ha venduto niente” facendo ricadere le colpe su Perform e spiegando che “quando la Lega me l’ha detto, io sono immediatamente intervenuto”. 

Insomma anche il legale che avrebbe dovuto garantire l’interesse della Serie A, mostra più preoccupazione nel proteggere Silva che i suoi clienti.

Sul fatto che si tratti, ancora una volta, di difendere l’indifendibile ne è consapevole anche l’avvocato di Infront, Antonio D’Addio, secondo cui sarà difficile avere “una linea comune intelligente”, perché tra l’altro “conoscendo la vera verità faccio anche più fatica”. 

Ovviamente grazie al controllo che Marco Bogarelli esercitava sulla Lega attraverso Adriano Galliani, il soldato Silva è salvo anche perché è proprio Bogarelli a dirgli quale dovrà essere la sua difesa: “Può darsi che qualche test sia stato fatto, ma è anche quello che mi ha permesso di fare un’offerta da 200 milioni”

A completare il quadro, poi, a novembre del 2015, un anno dopo l’assegnazione dei diritti tv dove fu volutamente favorita Mediaset ai danni di Sky, vennero messi a trattativa privata le trasmissioni per i siti di scommesse online in Italia: tra gli aggiudicatari ci fu proprio la Perform che adesso li distribuisce su tutto il nostro territorio. A danno delle televisioni e dei loro abbonati.




venerdì, maggio 19, 2017

ANDREA AGNELLI & JUVENTUS AUGURI DI BUON ANNIVERSARIO

CON ANDREA, LA DINASTIA AGNELLI-JUVENTUS NELLA LEGGENDA!
28 aprile 2010, Andrea Agnelli prendeva la guida della Juventus. 

In 10 anni, la Storia ci consegna l'impressionante numero di Trofei Vinti da Presidente

16 trofei e il grande salto nel ranking Uefa, da 43esimi, i bianconeri sono arrivati fino al 5° posto, con ricavi eccellenti, 621 milioni di euro, contro i 172 milioni dell'anno precedente al suo arrivo. Una crescita costante, ricca di soddisfazioni e vittorie, l'arrivo di tanti campioni, uno su tutti CR7, e con l'arrivo del giovane olandese Matthijs de Ligt, pagato il prezzo di una'affermata Star, unito al Fenomeno Paulo Dybala e la miriade di giovani, Juventus proiettata nel futuro.
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Questo decennio iniziava in una societa' in dissesto, che aveva difficolta' ad emergere dopo il ritorno dalla Serie B e il corposo debito finanziario. Di conseguenza una squadra mediocre, tenuta su dai grandi giocatori che avevano scelto di seguirla nella divisione cadetta. Una squadra consegnata nelle mani di persone che nulla avevano da dividere con il calcio. Messi li per usarli come Capri Espiatori, e' una volta concluso il diabolico piano, gli hanno dato il benservito!

Ad Andrea Agnelli sono bastati 2 anni per assemblare e dirigere, una dirigenza capace di costruire una Squadra che ha rifatto la Storia, creato una struttura di beni immobili  modello, Rimesso a posto la fase finanziaria, e' vittoria dopo vittoria cammina spedita verso la Leggenda!

Al Binomio Agnelli-Juventus, gli Auguri di Buon Anniversario, per quanto senza festeggiamenti di trofei, appuntamento ai prossimi ...
FINO ALLA FINE

giovedì, maggio 11, 2017

JUVENTUS, BASTA STARE ZITTI!!!

L’ultimo, ennesimo episodio con cui la frangia di giornalisti (!), supertifosi romanisti, e opinionisti che conducono o portano avanti le trasmissioni, anche storiche, sui canali più importanti ha voluto colpire l’immagine, la credibilità e l’onorabilità della Juventus é veramente ripugnante.

Alludiamo a quanto é stato detto in relazione al derby con il Torino di sabato scorso: fino alla sera del giorno dopo si é parlato per ore dell’espulsione ingiusta (secondo loro) di Acquah, provando a far passare la Juventus come la "solita" favorita da varie situazioni quando quest’anno l’hanno maltrattata da tutte le parti. Schifo, vergogna, ludibrio! A volte c’è da vergognarsi di far parte della categoria dei giornalisti.

E per parlarne si é sentita l’ira di Mihajlovic, il parere di Cairo e i presenti ad avvalorarne i ragionamenti. A parte che la deontologia professionale impone che quando viene accusata una squadra ci debba essere anche almeno un rappresentante di questa squadra ad illustrare le sue ragioni ed il suo parere, e non era stato, guarda un po’, invitato, ma nessuno si é sognato di dire che, intanto la Juventus, dopo aver avuto sei palle gol banalmente fallite e la sfortuna di aver colpito una traversa in avvio, ha pareggiato con una rete regolarissima di Higuain -
https://www.youtube.com/watch?v=SbIG5ac1B9Q (e non con un rigore fasullo come, invece, regalano in particolar modo ad un’altra avversaria)!

Che nel secondo tempo c’era un rigore non fischiato per fallo in area granata sullo stesso Higuain (immagini, ovviamente, non mostrate in nessun servizio), che nel derby di andata Mandzukic fu ammonito per un intervento identico a quello del ghanese e che nello stesso match di andata, sull’1-1, venne negato un clamoroso rigore (uno dei tanti...) alla Juventus per fallaccio di Castan su Lichtsteiner. - https://www.youtube.com/watch?v=39b1I5WkdWs

Insomma, Calciopoli non ha provocato effetti da Juventus "pulita e da stimare"; per tutti, a parte i tifosi bianconeri, é "ancora protetta e da odiare". E a proposito di Calciopoli, io che ho seguito il processo dall’inizio, un giorno sarebbe meglio dire tutta la verità.

Insomma, i tifosi juventini cominciano, giustamente, ad averne piene le tasche anche perché vedono, di fronte a reiterate e malcelate offese verso la squadra, l’inerzia della società bianconere che continua a subire e non replica mai, a rischio di vanificare le mire di una stagione vissuta da protagonista assoluta.

Perché, forse non lo hanno capito a Corso Galileo Ferraris, anche il discorso scudetto, finché non ci sarà la sicurezza matematica vorranno continuare a metterlo in dubbio coloro che finora non hanno permesso che già si materializzasse! E hanno sperato finora di poterlo rubare ai bianconeri.

L’undici juventino ha dominato il campionato dalla prima giornata, qualsiasi altra squadra (specie una...), con il vantaggio accumulato, non sarebbe stata osteggiata fino ad ora, in un periodo caldissimo dove, con lo scudetto già cucito sul petto (come avrebbe meritato se le cose fossero andate come DOVEVANO andare), avrebbe potuto gestire bene turn-over e quant’altro in vista di Champions e Coppa Italia. Invece, la Juventus é tenuta ancora sulla corda.

A proposito di Champions tutti questi pseudo-giornalisti cui accennavamo prima si sono fatti vedere interessati e speranzosi che la Juventus andasse avanti, ma solo perché sprecasse energie a favore di altri (che di scudetto non hanno mai sentito l’odore, da quando é cominciato il campionato), salvo poi, nel caso di finale (dove speriamo che i bianconeri vadano) fare un tifo infernale per il Real Madrid.

La Juventus é una gran fetta della storia del calcio italiano, non deve continuare a cadere in simili trabocchetti e a farsi calunniare. Per portare avanti chi, poi? La Roma. Se i giallorossi avessero giocato bene, se avessero meritato di contendere lo scudetto al Pipita e compagni li avremmo esaltati, come facemmo tre anni fa. Ma così no, ci sono anche, e almeno, Napoli, Lazio, Atalanta che hanno giocato molto meglio dei capitolini.

E’ da ottobre che stiamo scrivendo che c’era una strana aria, che sembrava che volessero tutti che fosse l’anno della Roma, che i favori si accumulavano e di torti neanche a parlarne, e i rigori crescevano... Fino ad ora 15 rigori (considerando anche quello con la Lazio all’andata dato, e poi fortunatamente fatto togliere dal segnalinee, con la palla fuori area...).

E’ record mondiale in tutti i campionati che si disputano sulla terra (quasi uno ogni due partite... e molti inesistenti) e metteteci anche i rigori non dati agli avversari, i gol irregolari segnati in fuorigioco o per spinte agli oppositori, a fronte solo di un paio di episodi sfavorevoli. Così é andata avanti la Roma e più tardi "posteremo" tutti questi episodi, partita per partita, invitandovi a verificarli fino a che sono sul web e prima che qualcuno pensi di toglierli. Prima di pareggiare tutti questi favori ci vorranno dieci campionati di torti contro i giallorossi...

Prendete anche l’incontro di ieri col Milan, vinto meritatamente contro una squadra messa in campo malissimo da Montella, senza carattere, senza opporre dinamismo e contrasti, con una Roma che non ha dovuto sudare o "sporcarsi la divisa", un po’ come era successo, in tempi recenti, con Pescara e Bologna.

Bene, anche lì, sull’1-0 é stato negato un clamoroso rigore al Milan mentre un altro lo hanno dato ai giallorossi per un fallo che c’era ma era molto meno evidente di quello non dato ai rossoneri. Ovviamente, il rigore che doveva essere pro Milan é letteralmente scomparso da tutti i servizi filmati. In radio, poi, si sono guardati bene dal parlarne. Se volete verificare la veridicità di quanto sto scrivendo andate su google: moviola di milan-roma. Insomma, parrebbe essere la Roma, la squadra italiana più salvaguardata in casa e fuori. Con tanti "portafortuna"...

La Juventus, invece, in testa sin dalla prima giornata ha avuto solo tre rigori (!!!) ed è stata svantaggiata in quasi tutte le partite perse o pareggiate; inoltre, ha dovuto combattere come se ogni partita fossero state dieci, per l’impegno e i tanti falli degli avversari, a volte oltre ogni limite del regolamento, e perché non le hanno assegnato tanti rigori sacrosanti.

Tremiamo a pensare chi potrà essere l’arbitro di Roma-Juventus e gli addizionali, i segnalinee, il quarto uomo e quelli delle altre due partite che, poi, mancheranno. Chi più chi meno hanno quasi tutti, i nostri fischietti, favorito con decisioni che andavano nel verso sbagliato i "ragazzi di Trigoria".

Vero é che, tornando all’ultimo Juventus-Torino Allegri non doveva tenere fuori, dall’undici di partenza, otto titolari; la partita era da vincere a tutti i costi. Ora squadra titolarissima contro la Roma, magari un paio lasciarli fuori col Monaco, ma é il momento di cominciare a "mordere la ciccia" per iniziare a conquistare qualcosa.

Alla fine ogni perplessità sarà stata eccessiva? Se lo augurano i milioni di tifosi juventini che quest’anno meritano di veder trionfare una squadra di gran lunga superiore a tutte le altre. E non soltanto in Italia.
E' DIETRO QUESTA MASCHERA... CHI SI NASCONDE?

Articolo di - Ugo Russo - 9-5-2017 -  http://www.juworld.net/articolo.asp?id=23185