IL SICARIO DELL'INTER ED I SUOI ALLEATI, TUTTI UNITI PER FERMARE LA JUVE.
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L'ACCATTONAGGIO, DI UN LUSSURIOSO ARROGANTE E VIOLENTO
Quel 'fil rouge' che lega De Laurentis a Carraro....
È singolare come il presidente del Napoli sia sempre molto sollecito a commentare la qualunque accada nel mondo del calcio e lo fa particolarmente quando si tratta di innovare un mondo che lui ritiene vecchio, manco fosse il giovane e rampante manager di cui avrebbe bisogno il calcio italiano.
Abbiamo spesso raccontato le contraddizioni di questo personaggio diventato noto a tutti non di certo per i suoi cinepanettoni, ma come spesso succede, è il calcio che suscita la grandissima popolarità, lo prova il fatto che lo stesso Berlusconi già noto di suo è con il calcio che ha fondato la sua vita politica, addirittura diventando per ben due volte, Capo del Governo e chissà non tre.
Certo, che lo spessore di Berlusconi sia dal punto di vista manageriale che sportivo è di un altro pianeta rispetto a quello di De Laurentiis, ma nel suo piccolo anche il presidente del Napoli si spaccia per nuovo nel calcio così come si proponeva Berlusconi quando prese il Milan, peraltro riuscendovi e con risultati chiaramente del tutto diversi dal produttore romano.
Ora, però questo nuovo calcio, quello che come giustamente dice De Laurentiis è cambiato da quando Veltroni
trasformó le società di calcio non più in associazioni no profit, bensì in vere e proprie società a scopo di lucro, solo che De Laurentiis e altri del calcio italiano non ci sembrano aver interpretato al meglio questo cambiamento epocale che invece in Europa è stato interpretato più adeguatamente e in Italia stanno cominciando ad interpretare nella maniera giusta solo alla Juventus.
trasformó le società di calcio non più in associazioni no profit, bensì in vere e proprie società a scopo di lucro, solo che De Laurentiis e altri del calcio italiano non ci sembrano aver interpretato al meglio questo cambiamento epocale che invece in Europa è stato interpretato più adeguatamente e in Italia stanno cominciando ad interpretare nella maniera giusta solo alla Juventus.
Non ci si può spacciare per il nuovo, per il più lungimirante, per chi vorrebbe abbattere tutta una serie di burocraticità che impediscono al calcio italiano di ripartire e poi non si fa nulla per strutturare il proprio club alla pari di tutti i club più moderni d’Europa. Non si può pretendere di essere una società moderna a scopo di lucro e poi pretendere che lo stadio in cui ci gioca la squadra, il Comune debba darlo gratis al Napoli come se il club azzurro con lo stadio e con il calcio svolgesse una missione sociale invece che un vero e proprio business.
Il calcio moderno, di un certo valore, pretende che un club si doti di strutture sportive polifunzionali di proprietà, che abbiano le caratteristiche per poter accogliere o tifosi nel migliore dei modi, pretende che si abbiano centri sportivi attrezzati non solo per la prima squadra per allenarli e curarli al meglio, ma per formare giovani talenti e curarli nei minimi particolari anche nella scolarità oltre che nello sport.
Per cui, dopo la tempesta dell’eliminazuone della Nazionale dai Mondiali di calcio, dopo l’esonero di Ventura e il dimissionato Tavecchio dagli stessi che lo hanno voluto in quel posto, presidente del Nspoli in testa (dopo che il BOSS Brianzolo gli ha preparato l'ennesimo delitto della Signora con la VAR e il pecoraro napoletano inquisitore!), per commissionargli riforme e programmi e ora tirare in ballo Carraro e proporlo per la seconda volta come ha fatto De Laurentiis, lascia alquanto perplessi su quanto davvero si voglia cambiare questo calcio italiano più fermo dello stesso mondo politico del Paese. Impressione comune, e che ognuno di questi farabutti (quasi tutti i presidente del calcio!) voglia il calcio alle proprie dipendenze, ignorando o pretendendo di ignorare, che il calcio e un Private Affair dei Poteri Meneghini, che non puo non leggersi nelle famose parole del suddetto Boss Brianzolo, "Tavecchio: "Dominio Juve? Alla Serie A servono Milan e Inter"! "Milano non può essere assente da un palcoscenico dove, con tutto il rispetto di Roma e Napoli" Domina la Juventus
https://www.gazzetta.it/Calcio/02-01-2017/tavecchio-dominio-juve-serie-a-servono-milan-inter-recuperare-180256926283.shtml -
Altro che nuovo, altro che sguardo all’Europa, De Laurentiis prima si defila disconoscendo la Figc come la Confindustria del calcio e poi ripropone Carraro, che nel mondo del calcio vi sguazza da 50 anni a vario titolo e conflitti. Chissà quale deve essere quel fil rouge che Lega De Laurentiis a Carraro, che a suo tempo guarda caso ebbe un ruolo non da poco nel fallimento del vecchio Napoli, partecipazione attiva che i tifosi partenopei non hanno mai perdonato all’uomo per tutte le poltrone, e di tutte le stagioni, alias Franco Carraro!
https://www.gazzetta.it/Calcio/02-01-2017/tavecchio-dominio-juve-serie-a-servono-milan-inter-recuperare-180256926283.shtml -
Altro che nuovo, altro che sguardo all’Europa, De Laurentiis prima si defila disconoscendo la Figc come la Confindustria del calcio e poi ripropone Carraro, che nel mondo del calcio vi sguazza da 50 anni a vario titolo e conflitti. Chissà quale deve essere quel fil rouge che Lega De Laurentiis a Carraro, che a suo tempo guarda caso ebbe un ruolo non da poco nel fallimento del vecchio Napoli, partecipazione attiva che i tifosi partenopei non hanno mai perdonato all’uomo per tutte le poltrone, e di tutte le stagioni, alias Franco Carraro!
Ora perché De Laurentiis che con il calcio vecchio di Carraro non dovrebbe avere nessun tipo di legame definendolo lui stesso un calcio antico, ripropone quasto personaggio? Sarà un caso che De Laurentiis proprio grazie al fallimento del Napoli voluto da Carraro abbia rilevato il Napoli su un piatto d’argento offerto gentilmente dallo stesso Carraro?
E poi quanto di vero e sostanzioso ci sta dietro alla storiella che vorrebbe la Filmauro proprietà non tanto della famiglia De Laurentiis che ne gestisce solo la ragione sociale, ma che in effetti è di proprietà di Unicredit per conto della sua fiduciaria Cordusio?
Eppure tutti quelli ben informati sanno che Carraro fra le sue mille cariche è stato anche dirigente importante di Capitalia poi Mediocredito di cui Unicredit facesse parte, come anche i bambini sanno che Unicredit nel calcio è fra gli storici e più importanti sponsor della Champions (capace di far donare una Champions League all'Inter, suadra del cuore del suo presidente: alessandro profumo), oltre che la banca d’affari che ha più interessenze nel mondo del calcio.
Tutto questo è così casuale? E De Laurentiis come è che si precipita a fare il nome di Carraro dopo essercelo tolti finalmente dalle scatole dai tempi di Calciopoli? De Laurentiis predica bene e razzola male! Ma invece di proporre il capo dei capi del calcio italiano che gli spetta, cominci a vincere qualcosa con il Napoli e soprattutto modernizzi la sua ‘dittarella’ individuale a conduzione familiare in una vera S.p.A. del calcio come del resto è, poi magari sarà pure in diritto di parlare di calcio moderno, proporre nomi e dettare strategie.
Per ora sarebbe meglio che se ne stesse zitto invece di continuare in deliri d’onnipotenza perché nel calcio modernizzato da Veltroni non erano previste botteguccie di artigiani come la sua, peraltro anche cara e pretenziosa!
ABEMUS FACCIA COME FLACCIDO CULU ?
Dove eri quando il potere per distuggere la tua (cit) squadra del cuore, ha inventato CalciOpoly?
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E' COME BEN SI VEDE, LA GLORIOSA JUVENTUS, E' DI NUOVO NELLE MANI DI UN AGNELLI!
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Andrea Agnelli vuole entrare nella leggenda ottenendo il settimo tricolore consecutivo.
Ecco le parole del numero uno in apertura dell'assemblea degli azionisti
"Come società, squadra e componente tecnica siamo estremamente orgogliosi: mai nessuno nella storia del calcio ha vinto sei scudetti di fila. Ora ci deve essere qualcosa oltre la leggenda".
Agnelli ha poi citato tutti, o quasi, gli eroi di questi sei Scudetti consecutivi e ha ringraziato i dirigenti, da Marotta a Nedved fino ad arrivare a Paratici:
"Bonucci, Chiellini, Barzagli, Lichtsteiner e Marchisio. Per quattro di loro la sfida continua e deve esserci qualcosa oltre la leggenda. Un ringraziamento al direttore dell'area sport Marotta, che sotto la sua leadership ha coordinato la squadra a questi risultati. A Pavel Nedved, il vicepresidente, esempio anche oggi fuori dal campo. A Fabio Paratici e Federico Cherubini. Il dogma di questa società è che il successo più bello sarà il prossimo. La sfida è riconfermarsi in Italia e in Europa".
Il numero uno della Juventus ha poi parlato del fatturato della società di Corso Galileo Ferraris:
"In sei anni, dal 2010 al 2016 il nostro fatturato è passato da 172 a 341 milioni di euro, con un incremento del 98%. Siamo al decimo posto, se dovessimo mantenere lo stesso tasso di crescita nel 2022 arriveremmo a 689 milioni: la Juve vuole crescere ancora, ma dobbiamo essere consapevoli che i nostri competitor corrono veloci".
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Andrea Agnelli: "Il dogma di questa società è che il successo più bello sarà il prossimo.
I 4 CAVALIERI DELLA SIGNORA
La sfida è riconfermarsi in Italia e in Europa".
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Andrea Agnelli: "Il dogma di questa società è che il successo più bello sarà il prossimo.
E' non sfugga la Profezia fatta nel 2013, quando il presidente bianconero disse:
«Noi come Juventus, tra cinque anni potremo comprare anche Ronaldo». Andrea Agnelli, Decisionista come suo Padre, e noi juventiniVeri devoti al Dottor Umberto, abbiamo fiducia nel Dottor Andrea! Buon Sangue non mente.
La Juventus agli Agnelli! Fino Alla Fine