lunedì, febbraio 09, 2015

"MAFIA MILAN-INFRONT": IL CLUB DEL PREGIUDICATO NANO MAFIOSO

Marco Bogarelli - MAFIA MILAN-INFRONT - Adriano Galliani

IL VICEPRESIDENTE-VICARIO DEL "PREGIUDICATO PRESIDENTE DEL MILAN: SILVIO BERLUSCONI", NON SOPPORTAVA/SOPPORTA  L'OSTACOLO: JUVENTUS, CHE GLI IMPEDIDIVA/IMPEDISCE DI AVERE IL COMPLETO MONOPOLIO DEL CALCIO ITALIANO, E' IMPAZIENTE ASPETTAVA L'OCCASIONE PER POTER LANCIARE IL SUO ATTACCO, CONVINTO CHE LA JUVENTUS, COME PER TRADIZIONE, SAREBBE RIMASTA IN SILENZIO! 

E' CONSCIO CHE I MEDIA DI REGIME AVREBBERO TROVATO MODO DI ATTACCARE ANDREA AGNELLI, QUALUNQUE FOSSE STATO IL SUO COMPORTAMENTO, HA MEDITATO DI LANCIARE L'ATTACCO IN OCCASIONE DELLA PARTITA DI TORINO, E' COSI' E' STATO! 

MA ANDREA AGNELLI, TROPPO INTELLIGENTE PER NON CAPIRE IL PIANO DI UN DELINQUENTE COMUNE, DELLA RISMA DEL VICE PRESIDENTE DEL MILAN. ANDREA AGNELLI, AVEVA CAPITO BENISSIMO QUALE ERA L'INTENTO DEL DELFINO DI "DON SILVIO DI BERLUSCONIA (che gia' lo sapesse?) E INVECE DI CADERE NELLA TRAPPOLA DELLA POLEMICA CON UN CONTRO COMUNICATO, HA DATO ALLA STAMPA UNA NOTA CHE ERA UNA VERA E PROPRIA INDICAZIONE, DI DOVE IL VICE DEL BOSS MAFIOSO VOLEVA ARRIVARE! 

E' DOVE I GAZZETTARI & CORRIERANTI DEL "FU BEL PAESE" NON SONO ARRIVATI E', HANNO FATTO IL GIOCO DEL DELFINO, FACENDO DI TUTTA L'ERBA UN FASCIO DA DARE IN PASTO AL POPOLINO DI PECORONI, HANNO ACCOMUNATO IL PRESIDENTE DELLA JUVENTUS ANDREA AGNELLI AD UN IMBROGLIONE DI CARRIERA! 

CI SONO ARRIVATI "ALIGI PONTANI" DI "la Republica" CON L'ARTICOLO: Il "grande fratello" Infront - http://www.repubblica.it/rubriche/temposcaduto/2015/02/10/news/grande_fratello_infront-106985687/ - E' "FRANCESCA COZZI" DI "IL GIORNO", CON UN ARTICOLO ANCOR PIU' APPROFONDITO: Lite Galliani-Agnelli(1), tutti i perché dai diritti Tv al potere in Lega - http://www.ilgiorno.it/milano/galliani-agnelli-diritti-tv-1.65724 - CHE METTONO A NUDO IL POTERE DELLA NUOVA ORGANIZZAZIONE: "MAFIA MILAN-INFRONT"! 

(1)-nota:Lite Galliani-Agnelli. ANCHE LA COZZI, NON HA RESISTITO AL FASCINO DI ACCOMUNARE ANDREA AGNELLI, AL SICARIO DEL "DEPRAVATO NANO MAFIOSO" ...PITY!
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IL DELFINO DI SILVIO DI BERLUCONIA, A FINE PARTITA, DOPO AVER RICEVUTO L'OK DEL SUO BOSS, METTEVA IN ATTO IL SUO PIANO, COMINCIANDO CON QUESTO TWEET: «La linea del fuorigioco non è corretta. La Juventus, è l’unico club a gestire le immagini e deliberatamente non hanno fatto rivedere l’1-0». 
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GANG MILAN-INFRONT: IL BOSS E I DUE SICARI
Adriano Galliani Claudio Lotito & Maurizio Beretta 

 E' ALL'INDOMANI, DOPO AVER AVVERITO I SUOI SICARI: BERETTA E LOTITO, DAVA AI MEDIA UN COMUNICATO STAMPA CHE DIRE ARROGANTE, E' FARE UN TORTO ALL'ARROGANZA! UN COMUNICATO DI STAMPO MAFIOSO, CHE GLI APPARTIENE!
ADRIANO: IL BRIANTEO MAFIOSO 
"Al contrario delle altre squadre di A, la produzione delle immagini delle gare della Juve sono gestite dalla società stessa. Che scientemente non fa rivedere il replay dell’azione del primo gol. Solleverò un putiferio nella prossima assemblea di Lega affinché la Lega possa produrre tutte le gare, senza concedere facoltà a un solo club di gestire in proprio le immagini. Contesto il fatto che facciano vedere quello che vogliono".
PER DARE PIU' CREDIBILITA' AL SUO PIANO, RILANCIAVA UN NUOVO TWEET DAI TONI PIU' CONCILIANTI, MA DELLA STESSA SOSTANZA. UNA NOTA ABBINATA AD UN FERMO IMMAGINE DELLA CONTESTATA AZIONE DEL GOL DI TEVEZ, PROPOSTO DA SKY: «Secondo voi nel fermo immagine tv prodotto dalla Juventus, le due linee sono parallele? Per noi no» 

E' FINALMENTE, DECIDE DI METTERE IN EVIDENZA LA MESSINSCENA, PUBLICANDO SUL PROPRIO SITO, QUELLO CHE VERAMENTE ERA IL SUO SCOPO DI TALE MESSA IN SCENA: I REGISTI! 

«Il Milan non intende innescare polemiche, ma fa una richiesta chiara e precisa. In questo momento le 10 partite del Campionato di Serie A sono realizzate da 
6 registi Sky, 
3 registi Mediaset 
1 indipendente. 
Il Milan chiede che a partire dalla prossima stagione, i registi siano tutti indipendenti e non provenienti dai broadcaster che acquisiscono i diritti del Campionato». 
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CIOE' LUI VUOLE CHE TUTTI I DIRITTI TV VADANO A: "MAFIA MILAN-INFRONT! MA NON HAFATTO I CONTI CON ANDREA AGNELLI!
IL PRESIDENTE, DECIDEVA DI TOGLIE LE SPOGLIE AL VERME, E' DAVA ALLA PRESS, QUESTA  NOTA:  

Il Sig. Geom. Adriano Galliani, Vice Presidente Vicario e Amministratore Delegato dell’AC Milan SpA e Vice Presidente della Lega Nazionale Professionisti Serie A è tornato nelle ultime ore alle sue antiche passioni: la televisione e la geometria.

Galliani pare però ignorare leggi dello stato, regolamenti approvati all’unanimità dall’Assemblea della LNPA e soprattutto il “campo”.

Galliani insomma getta in pasto ai media una polemica speciosa e farsesca perché tenta goffamente di mascherare agli occhi dei tifosi milanisti il chiarissimo risultato sul campo della partita di ieri. Tre a uno.

Questa è la sostanza, il resto per completezza di informazione, segue:

Galliani pare ignorare che è la legge Melandri ad affidare ai club la produzione delle immagini televisive e tale indicazione è stata doverosamente ribadita anche nelle "Linee Guida per la vendita centralizzata dei diritti audiovisivi", approvata all'unanimità dall'Assemblea della Lega Calcio. Pare ignorare che la stessa Lega, proprio per evitare qualsivoglia manipolazione, riserva a se stessa la designazione dei broadcaster nelle singole partite e, di conseguenza, dei responsabili della regia e dei producer.

Pare ignorare che la produzione in capo ad un soggetto diverso dal club è un'opzione, che interviene solamente quando il club comunica alla Lega Calcio di non essere in grado di provvedere diversamente. Pare ignorare che molte società hanno scelto di delegare tale produzione, poiché in tal senso sensibilizzate da un soggetto che agisce sul mercato in veste di advisor della Lega stessa, di procacciatore di sponsor per le società e perfino di produttore d'immagini.

A nulla vale la parziale retromarcia compiuta dal Milan (aka da Galliani, che continua ad essere l'unico rappresentante della società in Lega Calcio), che invoca un affidamento a registi indipendenti. Galliani pare ignorare che tale opzione non è prevista da alcun regolamento e dovrebbe essere soggetta ad un dibattito e ad una riforma. Pare ignorare che tale schiera di registi indipendenti sarebbe verosimilmente formata, se non addirittura fornita, dall'advisor/procacciatore/produttore già menzionato che si troverebbe nella singolare posizione di scrivere le regole, eseguirle e trarne anche i profitti.

Galliani, poi, pare ignorare che ogni grafica (linee etc) viene effettuata dai broadcaster in post-produzione e non ha nulla a che vedere con la produzione live delle immagini, che in ogni caso viene gestita operativamente dal regista e dai producer designati dalla Lega, senza intromissioni da parte di altri soggetti.
Galliani, infine, pare ignorare che da decenni la sua figura professionale ha agito in seno a due comparti principalmente: il calcio e la televisione. Quindi pare ignorare che ogni evoluzione, tecnologica, normativa e regolamentare è passata sotto ai suoi occhi, se non addirittura da lui decisa. 08 feb 2015 - in: Comunicati Ufficiali

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LOGICAMENTE NON SI ASPETTAVA UNA REPLICA, E' MEN CHE MENO UNA REPLICA DEL GENERE CHE LO PRENDEVA IN CONTROPIEDE, E' MALGRADO ETA' AVANZATA ED ESPERIENZA, SI FACEVA PRENDERE DAL PANICO COME UNO SPROVVEDUTO "CONEHEAD', E' COME TALE CONTRORPLICAVA!  
«L’arroganza è cosa della Juventus, che ad essa non sa sfuggire. Superflua una replica a chi è fatto così. Bene invece che anch’essa condivida l’opportunità di rimettere a un dibattito e a una riforma il tema emerso in occasione delle elaborazioni grafiche dell’episodio di Juventus-Milan di ieri sera.» 

CONTROREPLICA SERVITA A 14 MILIONI DI JUVENTINI, PER "CATALOGARLO",
 DA GRANDE TESTA DI CAZZO CON CARAVATTA GIALLA!
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PRESIDENTE ANDREA AGNELLI, GRANDE! 
A NOME DI TUTTI GLI JUVENTINI DEL MONDO: GRAZIE.



lunedì, febbraio 02, 2015

JUVENTUS E JUVENTINI, 13 ANNI SENZA L’AVVOCATO TRISTEZZA INFINITA. SEMPRE SARA' NEL NOSTRO CUORE.....

12 Marzo 1921 - 24 Gennaio 2003 
AVVOCATO, LA RICORDEREMO COSI'
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TONY DAMASCELLI (23-1-2015)
Dodici anni fa moriva Giovanni Agnelli. Memoria ancora vivissima anche se, quel tempo, è davvero lontanissimo. Perché in questi dodici anni tutto è cambiato, se non stravolto: nel Paese, nel mondo Fiat e in quello della Juventus. 
Che cosa avrebbe detto l’Avvocato dei fatti di calciopoli che ancora ieri non hanno avuto una fine, perché, si sa, i giudici, quelli della Cassazione, hanno troppo da fare e, dunque, hanno rinviato l’udienza alla fine di marzo? 
Come vivrebbe, Gianni Agnelli, lo Juventus Stadium così caldo e coinvolgente per lui che amava il football e invece fu costretto a viverlo nel frigidaire del Delle Alpi, distante da tutto e da tutti? 
Che cosa avrebbe detto, Gianni Agnelli, a quel presidente, di cognome Della Valle e di nome Diego, il quale, dopo aver utilizzato alcuni componenti della dinastia come testimonial dei propri prodotti, ha dato del povero imbecille a suo nipote John Elkann aggiungendo che «appartiene a una famiglia che ha distrutto una quantità industriale di posti di lavoro, dovremmo fare un referendum per vedere se li vogliamo ancora in Italia»? 
Come avrebbe convissuto con un tipo, di cognome Marchionne e di nome Sergio, che indossa, anche negli eventi ufficiali, maglioni blu scuro a girocollo ed è il vero capo della Fabbrica Italiana Automobili Torino, come lo stesso Avvocato usava chiamare l’azienda di famiglia? 
Come avrebbe commentato il taglio di capelli di Arturo Vidal? O i tatuaggi di Carlos Tevez, lui che teneva in cuore Sivori e Platini? Come battezzerebbe Pogba, forse come un dipinto di Gauguin, pure lui Paul e francese?
Che avrebbe detto della Ferrari che, in Formula 1, sembra montare un motore diesel? Quale frase userebbe con Luca Cordero di Montezemolo, oggi, tra altre cose, presidente di Alitalia, ma nel ’91 timbrato con: «Vediamo che cosa vorrà fare da grande»? 
LUCA LUCA, FIGLIO INNATURALE...MA CHE COSA HAI FATTO?!!!
Come reagirebbe alle insinuazioni di Totti e del violinista Garcia, alle paroline di De Laurentiis e di Zamparini? 
E al ciclone tribunalizio del 2006 con gli angeli, prescritti, da una parte e i diavoli, condannati, dall’altra? 
Di sicuro si divertirebbe per la storia di amore di Gigi Buffon con la bellissima Ilaria D’Amico o a quella di Andrea Pirlo, artista di suo sicuro godimento.
Al riguardo, posso ricordare un aneddoto che risale ai tempi belli di Boniperti calciatore. Era consentito ai bianconeri di trascorrere il dopo partita della domenica sera in qualche tabarin, oggi night club o discoteca, chiuso al pubblico ma aperto alle entraineuses e ai calciatori suddetti. 
Si finiva tra balli e champagne, al momento del conto il valoroso Ermes Muccinelli firmava con l’indirizzo di corso Matteotti al 26, dove gli Agnelli avevano domicilio e vestivano alla marinara. 
Passarono le domeniche quando l’Avvocato, che comunque aveva risolto il debito, si presentò nello spogliatoio e, dopo essersi rassicurato delle condizioni della truppa, domandò: «E quel puttaniere di Muccinelli come sta?». 
Come avrebbe reagito alla sconfitta di Doha con il Napoli? Come fece, forse, quell’altra volta, quando entrò nello stanzone e guardando negli occhi i “suoi” esclamò: «Siete dei cretini! Vado a prendere un caffè a Parigi».
Tutto questo accadeva al tempo che fu e che, comunque rimane. Perché domani è il giorno del ricordo ma allegro, della memoria che dovrebbe servire a rendere più forti e compatti gli juventini di oggi e a rammentare agli avversari, non quelli del campo, ma i furbetti depositari del made in Italy e dell’etica calcistica, che la storia andrebbe affrontata tra vivi, con coraggio, a testa alta.
E invece, una volta scomparsi Gianni e Umberto, i due Agnelli, 
AVVOCATO E DOTTORE, SEMPRE CON NOI...
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ecco che tutti sono diventati lupi. 
HANNO CERCATO DI DIVORARE LA VECCHIA SIGNORA, MA SONO RIUSCITI SOLO AD AZZANNARLA !
CHE SIANO MALEDETTI LORO, E' FINO ALLA SETTIMA GENERAZIONE ANCHE I LORO MANDANTI, E' CHI NE HA TRATTO E TRAE VANTAGGIO !
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