domenica, giugno 22, 2014

IL FALSO & BUGIARDO ROBERTO BECCANTINI, ANCORA OGGI CONTINUA A DIRE (scrivere) CHE I DIRIGENTI DELLA JUVENTUS (Giraudo e Moggi) A DESIGNATORI E ARBITRI TELEFONAVANO PERSONALMENTE, MENTRE IL FURBO GALLIANI, LUI PER CORROMPERE DESIGNATORI E ARBITRI, USAVA IL PRESERVATIVO MEANI. E' MALGRADO L'USCITA DELLE INTERCETTAZIONI NASCOSTE DALLA GANG DELLA DISCARICA (discarica il tribunale) DI NAPOLI...

 ...IL TENTACOLO (beccantini!) DELLA PIOVRA (piovra: il potere mafioso-massone!) MENEGHINA,CONTINUA A RACCONTARE MENZOGNE! MENTRE IL DELFINO DEL DEPRAVATO nano MAFIOSO TELEFONAVA A DESIGNATORI E ARBITRI!
ECCO ALCUNE TEL EFONATE CHE SBUGIARDANO IL SICARIO TRONCHETTIANO.
Il "corruttore-adriano galliani" telefona al "corrotto-designatore paolo bergamo", la cui "famiglia di milanisti", e' rimasta distrutta per la sconfitta del loro Milan contro la Juventus (0-1Trezeguet)
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 bergamo telefona a galliani per rapportarlo sulla squalifica di Ibrahimovic.
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 Meani telefona al corrotto-infame-collina: galliani ti cerca...e "corrotto-collina" rsponde: adesso lo cerco io!
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IL CORRUTTORE-GALLIANI-MILAN,IL CORROTTO ARBITRO E IL FAVOLOSO CONTRATTO OPEL 

Senta signor Galliani. Forse il rigore ci stava, e' se vedevo il fallo lo fischiavo, garantito. Ma i TRE falli vostri li ho visti.Nesta strameritava il rosso e gli ho dato solo il giallo; Gattuso per la brutta entrata su Nedved andava cacciato, e ho fatto l'indiano guardando dall'altra paerte; come andava cacciato Inzaghi per il cazzotto in testa a Thuram! E' Nesta meritava il secondo giallo... e anche qui...niente. Credo di aver fatto piu' del mio dovere. Alla fine di questo  servizio, c'e' la moviola di 9° minuto. Gli dia un'occhiata. A risentirci.
Sisisi', ha ragione lei, anzi diamoci del tu, va bene? Quando vieni a Milano ti invito a cena. 
 Collina gli spiega che il giorno prima «voleva far quattro chiacchiere» appunto con Galliani, ma ha rinunciato perché «illuogo non era ideale», c’era troppa gente. Allora Meani gli propone di venire a Milano e a collina sembra una buona
 idea. Meani gli propone un incontro a casa Galliani, ma Collina non è d’accordo. «Sia io che lui siamo ben riconoscibili, non vorrei che qualcuno vedesse», e contropropone di fare l’incontro nel ristorante dello stesso Meani, nella sera di chiusura, accedendo direttamente dal parcheggio in modo da non essere visto.

La chiamata termina con Collina che s’impegna achiamare Galliani per combinare. Nella seconda telefonata Collina chiama Meani e si complimenta con lui: «Hai una certa potenza!».
 Si riferisce al fatto che il consulente del Milan è riuscito a farsi dare un arbitro amico per la partita successiva. Insomma Collina, invece di indignarsi per una designazione pilotata, ci ride su e fa i complimenti a chi appunto l’ha pilotata. Poi si riprende a parlare del possibile incontro tra Collina e Galliani (“Brontolo”, nel soprannome con cui lo indica Meani). Collina dice di aver provato a chiamarlo, ma ha trovato il cellulare staccato, e di non aver voluto passare attraverso il centralino perchè così poteva essere riconosciuto. L’allora arbitro che architettava per incontrare segretamente il massimo dirigente del Milan eche rideva per i sorteggi pilotati, è stato promosso ed è attualmente il designatore di tutti gli arbitri di serie A e B

Collina-Meani, 9 maggio 2005, ore 11.50.
Trascrizione dei punti salienti della lunga telefonata.
Meani: Cosa dici?
Collina: Mah…

Meani: Ma io dico che secondo me lì uno può interpretare che questo qui un po’ con le braccia spinge..
Collina: Posso dire… posso dire sino in fondo io quando anche ieri quando tu mi hai chiesto a cosa si riferivano quando protestavano…

Meani: Sì?
Collina: Io ti ho risposto: ‘Mah, volevano un mani di Cannavaro’.

Meani: Sì, sì.
Collina: Io non ti ho fatto minimamente riferimento a questo.

Meani: No, no.
Collina: Per un unico motivo, che per me l’episodio di Cafù, in campo, non esisteva..

Meani: Tu non lo puoi vedere.
Collina: Ti dirò di più: se tu hai fatto caso in campo.. anche perché subito dopo quest’episodio c’è un cambio…

Meani: Sì…
Collina: C’è una sostituzione, c’è un momento in cui il gioco è fermo…

Meani: Certo…
Collina: E io guardavo le panchine.

Meani: Eh…
Collina: E in panchina Milan non c’è stato uno che abbia lamentato qualcosa, così come nessun giocatore in campo, perché se no a gioco fermo, su una sostituzione, qualcuno ti viene a dire qualcosa.

Meani: Sì, nessuno s’è accorto di niente.
Collina: Si sono fermati, si sono fermati a parlare Cafu con Zambrotta e un altro della Juve, loro tre a spiegarsi per cui questo è quello… io infatti quando io in macchina tornavo a casa e avevo la radio che diceva: ‘Il Milan si lamenta per un rigore’, ero, ma non convinto, straconvinto…

Meani: Che fosse il mani.
Collina: …che fosse il mani di Cannavaro.

Meani: Certo.
Collina: Perché d’altro… perché l’arbitro, da dove sono io non vede minimamente… al di là di questo comunque, dovendo fare un’analisi televisiva…. Che Cafu cada per quella roba lì…

Meani: Ma no, certamente, no, ma certo…
Collina: Non voglio, non voglio, sai… il tocco sulla maglia c’è, la maglia viene tirata verso l’altro e lui cade. Mi sembra che non ci sia tanta… tanta lo… cioè tanta… hai capito…

Meani: Ma io ti dico… ma secondo me poi…
Collina: Se io sono… se lui è… più che io sono… che io sono dove devo essere…un lancio lungo in diagonale… se io so(no)… se lui è dalla mia parte, e io vedo magari una tirata così, diventa un rigore televisivo, però magari, magari qualcosa di diverso uno poteva fare.

Meani: Certo.
Collina: Ma da dove sono io, ti dico, quella maglia lì che si muove proprio non…
Meani: …non la vedi.
Collina: Perché Zambrotta la tira con la mano sinistra.

Meani: Esatto.
Collina: …e copre la maglia col suo corpo.

Meani: Esatto.
Collina: Fra l’altro… fra l’altro, quello che sai, col senno di poi è facile parlare, però io lì dovevo fischiare fallo di Cafu.

Meani: Esatto.
Collina: Però proprio perché non ho visto il contatto… la palla è andata a Buffon e io ho lasciato fare. Se io lì fischio…

Meani: …contro, è finito tutto. Ma infatti secondo me lui spinge un po’… esatto.
Collina: Però io dico… lì non ho fischiato… perché… palla ormai persa… ce l’aveva Buffon, o comunque ce l’aveva la Juve…

Meani: Ce l’aveva la Juve. Basta.
Collina: A quel punto lì non… perché la tirata per la maglia non…

Meani: Non la vedi.
Collina: Non si vede. Dal campo ti dico non la vede… non la vede nessuno.

Meani: L’unico che la può vedere è Mitro, ma giustamente…
Collina: Mitro.. è Mitro forse?

Meani: E’ Mitro, Mitro.
Collina: Però non è una cosa così…

Meani: Ma no, io infatti ho detto… lì è perché uno… perché uno è sempre, diciamo, troppo in buona fede, perché se no uno ti fischia il fallo di Cafu che si aiuta… infatti quei falli lì, tu dici vabbè ma quello là sta cadendo e si è attaccato alla maglia, perché tu vedi lui che viene un attimino spostato da Cafu con le due mani. Zambrotta fa come una torsione, cade e, come dici, col braccio sinistro…
Collina: No, Cafu però… Cafu però… Cafu cade quando quello l’ha mollato.

Meani: Sì…
Collina: Cade… cade facendo una sorta di…

Meani: In ginocchio.
Collina: … delle gambe che non è un movimento… Se ti mi tiri per la maglia e io sto andando avanti, primo, la maglia si tende, invece lì la maglia si alza; e secondo, cado ma con le gambe che mi rimangono indietro e il corpo che va avanti, cioè hai capito, la dinamica è quella…

Meani: Certo, certo.
Collina: No, però torno a dirti, questa è tutta roba televisiva, io dal campo tutta ‘sta roba qua non l’ho minimamente vista come non l’ha vista nessun altro, perché io devo dare atto… stamattina mi ha chiamato il tuo capo… È stato di una gentilezza assoluta, veramente…

Meani: Galliani? Ieri era incazzato nero.
Collina: Vabbè però sai, credo che lui… credo che lui… cioè… è normale avere certe…

Meani: Ah sì anche perché non c’è intorno tutta la gente…
Collina: Poi… poi torno a dirti, se uno si mette a tavolino, inizia a ragionarci sopra, perché allora… allora cioè uno è incazzato alla fine… però doveva esser contento di un po’ di buonsenso che ho usato.

Meani: Su Nesta, certo… ma io quando ho visto il fallo di Nesta, io ho detto..
Collina: Era il 30’… al 30’, lo posso mandare via…

Meani: Era fuori eh… ma io sai…
Collina: … cosa faccio? Condiziono… condiziono una partita come quella mandando fuori Nesta per una cagata?

Meani: Io sai…
Collina:… è una cagata quella.

Meani: Io sai, sai dove ho capito che tu avevi usato il buonsenso, quando tu intelligentemente hai dato una spiegazione, non so se alla panchina della Juve, dicendogli: ‘Ma sta andando verso l’esterno’; e ho detto: ‘Ahia, gli sta tirando fuori la spiegazione per tenerli buoni e non farsi rompere i coglioni’; perché io, quando ho visto quel fallo, ho detto: ‘Madonna, adesso lo caccia fuori’, sai quella sensazione, poi ho visto che sei arrivato lì… hai fatto… hai fatto passare quei 3-4 secondi con la gestualità, poi quando qualcuno, non so se un giocatore, o la panchina, ti ha detto qualcosa tu hai fatto segno che andava verso l’esterno.
Collina: No, gli ho detto invece che è stato un incrocio sulla dinamica.

Meani: Esatto, esatto… sì, so che gli hai dato una spiegazione.
Collina: Nesta viene anticipato da Camoranesi, per cui lui se lo ritrova lì e non è che lo trattenga da dietro, lo prende con le mani sul fianco…

Meani: Sì sul fianco…
Collina: … e lo spinge, lo tira un po’, pericolosità non mi sembra, non è una trattenuta di quelle plateali da dire…
.
Meani: Comunque è un rosso che se lo fai nessuno ti può dir niente.
Collina: Beh, magari Galliani s’incazza però… però…
.
Meani: … i giornali così dicono: ‘Eh sì però doppio giallo…’
Collina: Però, però, ci può stare…
Meani: Sai secondo me chi ti ha fatto la più bella disamina? Hai letto?
[...]
https://www.youtube.com/watch?v=Jy0u1XRzHnI

Meani: Che t’ha detto (Galliani ndr.)?
Collina: E’ stato carino, m’ha detto: ‘Io l’ho chiamata unicamente perché ho letto stamattina che Lei e il Milan non sarebbero più amici”…

Meani: Ma va’…
Collina: ‘Volevo dirLe che queste… mi hanno fatto incazzare queste cose…’. Guardi, io non ho dubbi di questo, né da un punto di vista personale Suo di Adriano Galliani né da un punto di vista di Ammninistratore Delegato del Milan, per cui… Lei… mi fa piacere che mi abbia chiamato. ‘Non voglio parlare della partita di ieri, assolutamente’. No, se vuole possiamo parlarne, ci mancherebbe altro. ‘No, no, non importa, non è… non volevo chiamarLa per questo’. Ho detto: guardi, mi fa piacere, sono quindici anni che ci conosciamo, eccetera. Fra l’altro un giorno spero di poter avere il piacere che Lei mi dia del tu perché mi danno del tu tanti altri, da Giraudo ad altri che comunque sono nel calcio e mi farebbe piacere se Lei veramente… lo considererei un punto d’arrivo, gli ho detto. Fa: ‘Guarda, da oggi… da oggi facciamo così. Però, visto che io sono più vecchio di te, non voglio fare il vecchio che poi… (incomprensibile) del Lei. E allora mi devi dare del tu…” eccetera eccetera, per cui… l’ho ringraziato fra l’altro… l’ho ringraziato fra l’altro per quello che ha detto Maldini che è stato molto carino, molto molto corretto nelle cose; l’ho ringraziato per quello che ha detto Ancelotti, perché anche ieri sera Ancelotti…

Meani: Una bella intervista l’ha fatta anche Maldini, l’hai vista quella di Maldini?
Collina: Dico, l’ho ringraziato: La volevo ringraziare per Maldini, per quello che ha detto Maldini ieri sera, che è stato veramente veramente carino.

Meani: Certo: ‘Ha arbitrato molto bene. E’ stato, è stato bravo; e gli episodi, se cominciamo a entrare negli episodi non si finisce più”.
Collina: … “E poi devo dire la verità: ringrazio anche Lei, perché tutto sommato ha le Sue opinioni, però comunque le ha… le ha tirate fuori in maniera molto…”

Meani: … pacata.
Collina: … “corretta. Per cui non posso assolutamente lamentarmi, non posso che ringraziarla…. m’ha detto…”…

Meani: Ma dimmi un po’ una cosa: hai deciso cosa fare da grande o no?
Collina: Anche tu?! Anche tu?! Mi ha appena chiamato Sky per saperlo…Nnnn… lascio la più ampia… la più ampia…

Meani: Ma Repubblica l’altro giorno ha fatto un articolo completamente…
Collina: Il tuo capo, il tuo capo… stamattina il tuo capo m’ha detto: ‘Comunque al di là dei rigori, dei non rigori, la cosa che mi dispiace di più in assoluto è che Lei va in Inghilterra”…

Meani: E’ vero.
Collina: “Lei non ci deve, Lei non ci deve fare una cosa di questo tipo”…

Meani: Ma tu sei già stato contattato in Inghilterra?
Collina: Dai, non posso…

Meani: Eh?
Collina: … per correttezza non posso, non posso dirtelo, dai.. E per cui m’ha detto: ‘No, no, assolutamente! Io e Lei con Carraro dobbiamo parlare”… Quando vuole, finito il campionato… ci mancherebbe altro, volentieri.

Meani: [.....]
Collina: Fra l’altro, fra l’altro, la ragione della mia telefonata era quella se riuscivi a fare in modo di farmi parlare due minuti al telefono con Ancelotti…

Meani: Sì…
Collina: Ho letto stamattina le dichiarazioni che ha fatto a…

Meani: Allora io faccio così….
Collina: Mi farebbe piacere ringraziarlo delle…
[....]

Meani-Ancelotti, 9 maggio 2005, ore 12.37.
Subito dopo aver chiuso con Collina, Meani chiama Ancelotti per comunicargli che l’arbitro viareggino gli vuole parlare.
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HIGHLIGHTS-MOVIOLA E COMMENTO DI GIORGIO TOSATTI



sabato, giugno 21, 2014

INTRECCI DI CALCIOPOLI, CHE HANNO PARTORITO FARSOPOLI

ABETE SI E' LAVORATO PRODI !
E MOGGI GLI TENEVA LA LUCE?

D'ALEMA-CONSORTE-FASSINO-CONSORTE:
-«Abbiamo il 51,8% di Bnl e nell'operazione ho coinvolto 4 banche cooperative che fanno capo a Stefanini».

Sono le parole che in una telefonata del 17 luglio del 2005 l'allora numero uno di Unipol Gianni Consorte disse a Piero Fassino, segretario dei Ds. A quanto riferisce l'Apcom, in una delle telefonate, avvenuta il 5 luglio 2005, Fassino «chiede istruzioni» a Consorte perché, spiega, «devo incontrarmi con Luigi Abete», ovvero con il presidente di Bnl.

Il segretario Diessino parla al telefono con il presidente di Unipol:
"Dice che fate la scalata senza avere soldi per gestirla"

Fassino a Consorte:
"Abete si è lavorato Prodi... e la mogglie: Flavia Franzoni e socia in affari con Luca di Montezemolo, e col patrocinio di Mortadella lavorano assieme a fregare gli Italiani!
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 MOGGI E IL POTERE, VEDIAMO CHI SI FREGAVA
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* CARRARO: Vabbè. Per forza, ma è sempre stato così, ehm il fratello di Abete, ...Luigi intendo, che pure ha più personalità di lui, è il primo cameriere di Della Valle, nel senso che lui fa sempre le vacanze pagato da Della Valle, o all’albergo Cala di Volpe o sulla barca di Della Valle, cioè... è in Banca Nazionale del Lavoro solo perché Della Valle lo sostiene, eccetera! Pertanto, voglio dire, non c'è dubbio che sia così, eh? È un fatto...è un fatto... È un fatto un po’, un po’ politico ed un po’, perchè c'è anche un aspetto politico, eh? Perchè‚ tutto il Gruppo Della Valle, Innocenzo Cipolletta, Luca di Montezemolo eccetera, danno anche un contenuto politico! Basta leggere la...
MOGGI: No, no, ma è fuori dubbio questo!
CARRARO: Basta leggere l'atteggiamento che ha il Sole 24 Ore, eh? Allora, voglio dire, questo è un gruppo di potere che vuole mettere le mani sul calcio! Ma io lo avevo capito da tempo, e quando ho detto che me ne volevo andare, era anche perchè‚ capivo che... che noi siamo un'armata Brancaleone!

* Giancarlo Abete è il nuovo Presidente della Federcalcio e l'unico dirigente federale che non è rimasto invischiato nelle intercettazioni (che invece colpiscono Carraro e Mazzini), che gli hanno spianato la strada verso la carica tanto ambita da parecchio tempo...

* Grazie alle intercettazioni, Luigi Abete, mantiene la poltrona in BNL, visto che da li' a breve a livello mediatico verranno svelati gli accordi per la scalata Unipol sulla banca romana...... Consorte "Abete che continua a imperversare, minaccia di qua e di là".....

* Luigi Abete è nel Consiglio di Amministrazione di Tod's di Della Valle

* Luca di Montezemolo, intimo amico di Luigi Abete, grazie alle intercettazioni, si libera degli scomodi nemici Moggi e Giraudo...

* Calciopoli scoppia appena si insedia il governo Prodi....

* La Gazzetta dello Sport, gruppo RCS (dove sono azionisti sia Della Valle, sia Tronchetti Provera, Montezemolo) è il cavallo di battaglia per la distruzione mediatica di Moggi e Giraudo...

* Il presidente di Confindustria e della Fiat. Luca Cordero di Montezemolo, non usa mezzi termini. Parla di necessità di "fare chiarezza". E di distinguere tra "chi fa impresa e chi trading immobiliare". In serata la vicenda Rcs torna ad infiammarsi. Nel mirino c'è ancora Stefano Ricucci, l'immobiliarista romano che da settimane rastrella azioni della società editoriale. E che solo ieri era stato difeso dal premier Silvio Berlusconi: "Disturba i poteri forti, per questo lo criticano"...la scalata a RCS non va in porto in seguito alle intercettazioni...

* Luca di Montezemolo è nel consiglio d'amministrazione di Indesit, gruppo industriale di Merloni, che è anche nel patto di sindacato di RCS; nello stesso consiglio di amministrazione siede Mario Greco, che ha stesso incarico alla Saras di Moratti....

* Luigi Abete, come Innocenzo Cipolletta, è membro del Consiglio d'Amministrazione di Fineldo, holding del gruppo Merloni...

* Gianmarco Moratti siede nei consigli di amministrazione della società editoriale del Coriere della Sera (gruppo RCS), in quello dell'Inter, in quello di BNL o ovviamente in Saras....

* Capitalia ha partecipazioni in Pirelli e in RCS

* Giuseppe Tronchetti Provera, oltre a far parte del Consiglio di Amministrazione della Camfin, maggiore azionista di Pirelli, siede nel Consiglio di Amministrazione del Mediocredito Centrale, la merchant bank di Capitalia, presideuta da Franco Carraro...

Quanto furono ingenui Mazzini e Bergamo ad accettare le richieste d'aiuto di Della Valle per salvare la Fiorentina, ci si poteva mai fidare di questo signore? E se in realtà fu tutto pianificato? Vuoi mettere una penalizzazione della Fiorentina...rispetto al prendere possesso del sistema calcio?

CARRARO: Basta leggere l'atteggiamento che ha il Sole 24 Ore, eh? Allora, voglio dire, questo è un gruppo di potere che vuole mettere le mani sul calcio! Ma io lo avevo capito da tempo, e quando ho detto che me ne volevo andare, era anche perchè‚ capivo che... che noi siamo un'armata Brancaleone!.... e ci sono riusciti..... Ahi Serva Italia.....
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D'ALEMA-CONSORTE-FASSINO-CONSORTE - «Abbiamo il 51,8% di Bnl e nell'operazione ho coinvolto 4 banche cooperative che fanno capo a Stefanini». Sono le parole che in una telefonata del 17 luglio del 2005 l'allora numero uno di Unipol Gianni Consorte disse a Piero Fassino, segretario dei Ds. A quanto riferisce l'Apcom, in una delle telefonate, avvenuta il 5 luglio 2005, Fassino «chiede istruzioni» a Consorte perché, spiega, «devo incontrarmi con Luigi Abete», ovvero con il presidente di Bnl.
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Il segretario diessino parla al telefono con il presidente di Unipol  "Dice che fate la scalata senza avere soldi per gestirla"
Fassino a Consorte  "Abete si è lavorato Prodi... e Montezemolo si è lavorato la Franzoni....
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Piero Fassino
ROMA - Un nuova intercettazione nell'ambito della inchiesta sulla scalata (fallita) di Unipol ad Antonveneta. Parlano, nuovamente, il leader Ds Piero Fassino e il presidente di Unipol Giovanni Consorte. E spunta il nome di Romano Prodi, citato appunto dal segretario della Quercia. La telefonata è successiva ad un incontro fra Fassino e il presidente della Bnl Luigi Abete, che il leader diessino aveva preannunciato a Consorte in una precedente telefonata, il cui contenuto era già venuto alla luce. Un colloquio intercettato in cui Fassino spiega a Consorte come Abete, abbia esternato al premier le perplessità sulla scalata in atto da parte dell'Unipol.
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- Fassino: "E' arrivato qui Abete tutto trafelato".
- Consorte: "Cosa voleva?"
- Fassino: "Non ho capito niente".
- Consorte: "Qual è la proposta?"
- Fassino: "Proposta non ce n'è, non ho capito niente. Abete ha lavorato Prodi dicendogli che fate l'operazione senza i soldi per gestirla".
- Consorte: "Ma questo lo dice lui".
- Fassino: "Io ti sto facendo il quadro".
- Consorte: "Ma, va bè, qual è la proposta".
- Fassino: "Ma non mi ha avanzato nessuna proposta".
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Il nome di Luigi Abete è ricorrente nelle telefonate. Lo citano anche Consorte e il senatore Nicola Latorre. I due, il 15 luglio 2005, si telefonano e Consorte dice che Bankitalia ha dato l'autorizzazione a salire al 15% e che se ne starebbe parlando con gli alleati.
- Consorte: "Sostanzialmente ci sono tutte le condizioni per fare l'Opa, facendo anche valore, al limite un pò più alto, per eliminare questa testa di c... di Abete che continua a imperversare, minaccia di qua e di là".
- Latorre: "Ho visto".
- Consorte: "Nicola ti devo salutare, fammi lavorare".
GLI SCALATORI




mercoledì, giugno 18, 2014

IL TRIBUNALE DI MILANO - LA PIU' "POTENTE CUPOLA DELLA MASSONERIA ITALIANA"

CRIMINALI SENZA SCRUPOLI - IL VOLTO DEL MALE 
DELL'IGNARO MUCCHIO CHE FESTEGGIA IL MALE, SI FACCIA L'APPELLO
FRANCO ZAGLIO 

E' VERAMENTE TRISTE.... E' TRISTE PENSARE CHE LA PROCURA DELLA REPUBLICA DEL TRIBUNALE DI TORINO, ABBIA PERMESSO AD UN COMPLESSATO E VENDICATIVO MAGISTRATO (raffaele guariniello!), UNA CROCIATA DIFFAMATORIA DURATA 9 ANNI E BASATA SULLE DICHIARAZIONI DI UN INVIDIOSO E PERDENTE INDIVIDUO (z.zeman!) A SPESE DELLO STATO!

E' UNA VERGOGNA CHE, PER IMPEDIRE CHE LO STATO PAGASSE MEGA RISARCIMENTI ALLA JUVENTUS ED AI SUOI DIPENDENTI, E' DOVUTA CORRERGLI IN SOCCORSO LA CORTE DI CASSAZIONE, INVENTANDOSI LA NECESSITA', SE NON FOSSE SUBENTRATA LA PRESCIZIONE, DI UN NUOVO PROCESSO SULL'ACCUSA DI ABUSO DI FARMACI LEGALI. VERGOGNA E' POI VERGOGNA!

VERGOGNA SI', SE SI PENSA CHE ALLA PROCURA DELLA REPUBLICA DEL TRIBUNALE DI MILANO, PER APRIRE UN'INCHIESTA SUL DOPING DELL'INTER CHE "AVREBBE" CAUSATO TANTE MORTI, NON SONO BASTATE LE ACCUSE DI GIOCATORI DEL PASSATO CHE IL DOPING LO HANNO VISSUTO SULLE LORO PERSONE: F.Mazzola e F.Zaglio, E ATTUALI: Grigorios Georgatos, TESTIMONE DI UN FLUSSO DI STUPEFACENTI NEL CENTRO SPORTIVO ANGELO MORATTI DI APPIANO GENTILE, LA "casa dell'inter-squadra, E' MOHAMED KALLON, TROVATO POSITIVO ALL'ANTIDOPING DOPO L'INCONTRO UDINESE-INTER!

E' OLTRE A TUTTO QUESTO, PER APRIRE UN'INCHIESTA SUI CRIMINI DELL'INTER, ALLA PROCURA DI MILANO NON E' SERVITA NEANCHE L'INCONFUTABILE PROVA DELLE 2000 TELEFONATE INTERCETTATE DALLA PROCURA DELLA REPUBLICA DI TRENTO (reclamate dal Tribunale di Milano per "diritto-territoriale", per poterle insabbiare!) DOVE GIOCATORI, DIRIGENTI E STAFF TECNICO PARLANO DI "DROGA", E OGGETTI RUBATI: AUTO DI LUSSO E GIOIELLI!

DOVE L'ALLENATORE DELL'INTER ROBERTO MANCINI, CHIEDE A DOMENICO BRESCIA, SPACCIATORE DI DROGA PER LANDRANGHETA (camuffato da sarto!), ADDIRITTURA STAMPELLE PER I GIOCATORI PRIMA DELLE PARTITE! TRIBUNALE DI MILANO, SERVO DI TRONCHETTI & MORATTI, VERGOGNA!
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Dopo F.Mazzola e Georgatos...Franco Zaglio
” TORNANDO ALLE “VITAMINE”: SEMPRE IN QUEL 1962 SCOPPIO’ ALL’INTER UN CASO DOPING…
“ Beccarono i tre cremonesi: Guarneri, Bicicli e il sottoscritto. Quella però fu una cosa strana: nell’imminenza della partita che pareggiammo 2 - 2 contro la Juve (25 febbraio 1962) i nostri dirigenti vennero a sapere che a fine gara ci sarebbe stato il controllo antidoping. Il segretario corse negli spogliatoi e raccomandò di non prendere niente. Un’insinuazione strana: come se noi giocatori prendessimo iniziative personali! Voglio precisare che fino a quando sono rimasto io, cioè fino al 1964, nessuno di noi ha mai preso niente per propria scelta: certe cose, caso mai, ce le mettevano altri nel caffè“!

E DOPO IL 1964 ?
“ Forse ....le cose cambiarono nelle coppe internazionali. Perché si sa: quando una partita vale tre milioni di premio chiunque può decidere di rischiare. Senza contare che a livello internazionale non c’era alcun controllo. “

MENTRE IN ITALIA L’ANTIDOPING FU INTRODOTTO NEL 1961…
“Si, ma erano controlli per modo di dire: c’erano mille modi per farla franca.“

VOI “CREMONESI” PERO’ FOSTE PIZZICATI…
“Ripeto: quella fu una faccenda strana, come strano fu ad esempio il “caso Bologna” nel 1964, quando alcuni rossoblù risultarono positivi. Alla fine venne fuori che qualcuno negli spogliatoi aveva manipolato le fialette. C’era molta, chiamiamola così, approssimazione.

“EFFICACIA A PARTE, L’INTRODUZIONE DELL’ANTIDOPING VOLEVA PUR SIGNIFICARE QUALCOSA. DIFFICILE PENSARE CHE LA FEDERAZIONE  METTESSE SU UN’IMPALCATURA COSI’ COSTOSA SOLO PER I CAFFE’ DI HERRERA…
“Neppure in questo campo Herrera inventò niente: già nel 1957-58, quando giocavo nella Spal, i più anziani si tiravano su con la loro brava pasticchetta di simpamina. E pure nella Roma, dove giocai prima di passare all’Inter, ci davano le “vitamine”, che finivano sistematicamente nel cesso. “

CHE EFFETTO FACEVANO QUESTE “VITAMINE”?
“Le racconto una cosa: è la primavera del 1961, non gioco da mesi per un’operazione al menisco ma Herrera mi vuole a tutti i costi in squadra: l’Inter aveva perso tre partite di seguito e stava giusto buttando alle ortiche lo scudetto. “Non ti preoccupare per la tua condizione fisica” mi fa il Mago. “Ci penso io !”. A Genova contro la Sampdoria perdiamo 4 - 2, ma con mia grande sorpresa reggo benissimo i 90’. I problemi cominciano la sera: andiamo ancora in ritiro, così vuole Herrera, ma non c’è verso di prendere sonno. Mi lamento con Mauro Bicicli, mio compagno di stanza, ma lui sogghigna: “Lo hai preso, il caffè ?“ domanda con fare allusivo. Compresi all’istante.“

Il placido distacco di Zaglio si fa stupore sgomento quando apprende della morte di Bicicli, del tumore al fegato nato da un’epatite C che “Bicicletta” si era preso mente giocava:
“dopo Tagno, dopo Picchi, tutti miei ex compagni…”

A quel punto gli zompa in mente un episodio, a proposito di epatite C e di quelle siringhe sporche che giravano negli spogliatoi. E’ un ricordo scomodo, che affiora dalla memoria come un afrore sgradevole e incontrollabile:

“ Il nostro portiere prima di Sarti era Buffon, un ex milanista. Una sera eravamo in camera e mi fa: “Ti ricordi quando nel ’58 noi rossoneri ci beccammo tutti l’epatite C ?” Certo che ricordavo: in nazionale militare giocavo con Gastone Bean, attaccante di quel Milan: prima di pranzo gli toccava prendere tre o quattro pastiglie per curare i postumi della malattia. “Ricordi che al fischio dell’arbitro dopo il primo tempo correvamo tutti come razzi negli spogliatori ?” prosegue Buffon. “Dovevamo fare presto, il nostro medico doveva fare undici iniezioni. Figurati un po’ se stava lì a cambiare la siringa…

” PURE FERDINANDO MINIUSSI E’ MORTO DI CIRROSI EPATICA PRESA DALL’EPATITE…
“Anche Miniussi ? Beh, ma lui era un portiere. I portieri mica le prendevano quelle cose”

scappa detto a Zaglio, quasi lui sia convinto che “quelle cose” abbiano ucciso i suoi ex compagni. Poi rivolge un pensiero a Carlo Tagnin, il suo successore: “ Mi dispiace per Tagno, ma di lui si sapeva: gli davano di tutto. Era già anziano, e per di più lento. Aveva bisogno di carica. Poi si sa, è questione di fisico, c’è chi smaltisce e chi no “.

PRENDEVA TROPPI CAFFE’, TAGNIN ?
 “A lui davano anche altro “.

Non si spiega invece, Franco Zaglio, la morte di Picchi.
“I suoi fratelli erano medici. Tanto che fu lui a dirci che nel caffè c’erano cose strane. Fece la voce grossa: non voleva che Herrera facesse queste cose .”

Sono quasi le tredici. Zaglio si accomiata con la cortesia dell’uomo mite. La sua famiglia lo attende a tavola, ora che è in pensione il tempo è un fiume placido che accompagna i ricordi senza fretta. Chissà se, dopo pranzo, Zaglio sorseggerà il caffè che la moglie Argia gli avrà preparato. Certo non paventerà strane insonnie: ad addolcire quel caffè sarà giusto l’amore di una vita.
E niente altro.

....è questione di fisico, c’è chi smaltisce e chi no “. Mazzolino ha detto che chi non giocava, per fargliele smaltire, Herrera li faceva correre dietro all'autobus......
IL CAPOCUPOLA, E LA GANG DEGLI INTOCCABILI


giovedì, giugno 12, 2014

LA SPORCA DOZZINA: 12 DOMANDE CHE IL PROCURATORE FEDERALE STEFANO PALAZZI, AVREBBE DOVUTO RIVOLGERE A MASSIMO MORATTI.

IL CORRUTTORE "facchetti" TELEFONA AL CORROTTO ARBITRO "de santis"

1 - "signor moratti", Perché ha sempre taciuto sul fatto che anche l’Inter telefonava ai desi­gnatori arbitrali "e agli arbitri stessi" (illecito sportivo!), nonostante la Procura che nel 2006 invitò tutti i tesserati a contribuire all’indagine, lo sa che ci sono le telefonate, a testimoniare che lei, moratti, aveva l'abitudine ad andare nel camerino degli arbiti, prima delle partite? - https://www.youtube.com/watch?v=txxqPyXx6eY -

2 - Sapeva che "giacinto facchetti", allora presidente dell’Inter, esercitava pressione sugli arbitri, prima delle partite (coppa Italia, cagliari inter, arbitro Bertini!)? - https://www.youtube.com/watch?v=AeO62GHjdjI -

3 - Era a conoscenza che "giacinto facchetti" parlava con i designatori"paolo bergamo & pierluigi pairetto", oltre al designatore degli assistenti: Gennaro Mazzei, discutendo con loro le “griglie” delle designazioni arbitrali, e suggeriva come baipassare il sorteggio (illecito gravissimo!) includendo nelle griglie gli arbitri preclusi- https://www.youtube.com/watch?v=-BQx3Opwgw8 - ed era a conoscenza della sua (sua di "facchetti"!) "settennale" relazione segreta con un arbitro in attività (danilo nucini!), cosa gravissima? E' che a costui aveva promesso un posto di lavoro (cosa ancora più  grave!)per la fine della carriera arbitrale?

4 - Cos’era il «regalino» che "paolo bergamo" doveva venire a ritirare a Milano nel suo (suo di "massimo motatti"!) ufficio, di cui Facchetti parla allo stesso "bergamo" in una telefonata del 23 dicembre 2004? - https://www.youtube.com/watch?v=tmOjdvNplMM -

5 - Ritiene un comportamento leale e rispettoso dell’articolo 1 quello di un pre­sidente che va nello stanzino degli arbitri, come lei (lei "massimo moratti"!) dice di fare prima della partita, con Gabriele, nella telefonata con Bergamo del 10 gennaio 2005 - https://www.youtube.com/watch?v=txxqPyXx6eY -?

6 - Ha mai letto il report “Operazione Ladroni”, redatto dall’investigatore Cipriani dopo le indagini svolte su "massimo de santis", o è a conoscenza che lo abbia letto "facchetti", a cui Tavaroli sostiene di averlo consegnato personalmente?

7 - Ha mai presentato un esposto alla magistratura a proposito dei sospetti di un sistema per condizionare gli arbitri, se si violando così la clausola compromissoria, come sostiene Tavaroli nel suo interrogato­rio del 29 settembre 2006?

8 - Era a conoscenza del fatto che Tavaroli aveva proposto a "giacinto facchetti" di diventare una «fonte confidenziale» affinché i Carabinieri del nucleo operativo di Milano indagassero sui rapporti fra "massimo de santis" e Luciano Moggi? Perchè ha/avete rifiutato? Per paura che potessero scoprire i vostri incontri e le grigliate con  "designatori & arbitri"!? https://www.youtube.com/watch?v=-BQx3Opwgw8
https://www.youtube.com/watch?v=ezJCMEaXR1Y  
https://www.youtube.com/watch?v=ThY9CUkBJPs 
O forse avevate paura che scoprissero il rapporto segreto del suo (suo di "massimo moratti"!) Braccio Armato: 'giacinto facchetti"con gli arbitri in Attivita: "danilo nucini" & "massimo de santis"? 

9 - Conferma di aver detto il 23 marzo 2005 a"paolo bergamo"di esse­re soddisfatto della gestione dei due designatori -)  https://www.youtube.com/watch?v=txxqPyXx6eY  - da lei (lei "massimo moratti"!)poi accusati di essere uomini della Cupola di Moggi, nell'anno dell'indagine Calciopoli sostenendo che « rispetto a prima, ora siamo veramente nelle condizioni di stare tutti tranquilli. Così anche voi (voi "bergamo & pairetto") non dovete disperare». Perchè il volta faccia? Glielo ha suggerito il suo amico: Tronchetti Provera?

10 - L'Inter, relativamente all'esposto sullo scudetto 2006, punterà sulla prescrizione e sull'improcedibilità (utilizzate da Palazzi per spiegare l'archiviazione sul caso Telecom nel 2007) in caso di procedimento disciplinare, visto che molti contatti sono relativi a "giacinto facchetti"? Oppure, in onore della sua "legendaria auto-proclamata onestà rinuncia alla Prescrizione?

11 - Nell'intervista rilasciata a Sabelli Fioretti il 31 Agosto 2006 per: Corriere della Sera - Magazine, a domanda: Qual è il massimo regalo che avete fatto a un arbitro? lei ha risposto: «Prosciutti a Natale. Furono contestati da alcuni giornali» All'altra Domanda: Oltre ai prosciutti? lei ha risposto: «Sciarpe, guanti. Ma il prosciutto è il regalo più gradito. Si mangia e non rimane come prova ». Non menzionando i Costosi ElettroStimolatori con lampada per l'abbronzatura che, a causa della denuncia al Presidente della Roma: Franco Sensi (reo di aver regalato a tutti gli arbitri e guardalinee di serie A, i costosissimi Orologi Rolex), furono costretti a restituirli (dichiarazione dell'arbitro Cesari!), perchè lo ha "nascosto"?

12 - Quando venne interrogato dal capo ufficio indagini della FIGC: Francesco Saverio Borrelli, perchè gli ha nascosto gli inviti a Cena dei "Designatori (arbitrali) e le mogli" nella Sua Villa a Forte dei Marmi?
IL MINUS HABBENS CORRUTTORE MASSIMO


mercoledì, giugno 11, 2014

IL RICORSO AL TAR, CHE NON RICORSE.AMARCORD, E TU?

TRAMARONO ALLE SUE SPALLE
Cobolli & Gigli accusano la FIGC -"guido rossi-palazzi-borrelli": 
“Ci stavano stritolando ed erano pronti a farci fallire. L’avvocato Zaccone, seppur poi subissato da critiche ingiuste, fu talmente bravo da evitarci la retrocessione in Serie C (questa accusa, serve al Presidente, per convocarli come testimoni per "causa danni-440 milioni" intentata alla FIGC).

E POI, "cobolli & gigli" vomitano veleno sui tifosi Juventini:
"Non esistono affatto i retroscena che mettono in giro sul nostro conto, ma che ci volete fare: la Juve ha 13 milioni di tifosi solo in Italia e tra loro esistono tifosi di serie A, B e C”.

Le castronerie di "cobolli & gigli":
“In tanti ci rimproverarono di non aver difeso a sufficienza la Juve e di aver addirittura ritirato il ricorso precedentemente presentato al Tar. Lo facemmo proprio per evitare guai peggiori alla Juventus, a cominciare da una quasi scontata squalifica dalle future competizioni internazionali che la Uefa avrebbe certamente decretato nei nostri confronti (scusate, cobolli & gigli, ma queste castronerie, chi ve le ha suggerite: "franzo & montezemolo"?).

"cobolli & gigli" in difesa del TERZO infame:
Inoltre, molti accusano l’avvocato Zaccone di aver praticamente patteggiato la nostra retrocessione, ma non è così: Zaccone fu talmente abile da scongiurare il quasi certo fallimento della Juve, poiché ciò che la Giustizia Sportiva voleva inizialmente era la retrocessione in Serie C e questo ci avrebbe inevitabilmente costretto a portare i libri in Tribunale in quanto la società sarebbe sicuramente fallita (e' queste altre porcate chi ve le ha suggerite: "guido rossi?) .

Il ricorso (questo valido) ai ringraziamenti:
"Dobbiamo inoltre ringraziare tutti i grandi campioni che, a differenza di tanti loro ex compagni, decisero di restare alla Juventus: fossero andati via pure loro sarebbe stato ancora più difficile ricostruire una squadra sufficientemente competitiva per risalire subito in Serie A e lottare, come stiamo facendo, per i primi posti in classifica nell’attuale campionato... --- ...(E' chi vi ha ordinato di "semi-Regalare" Ibrahimovic & Vieira' ai nemici "tronchetti & moratti" quelli che veramente hanno tentato di distruggere la Juventus (poi scoperto che erano in combutta con "franzo grande stevans-john elkann & montezemolo"!), e Mutu alla "fiorentina" di "diego della valle & Matteo di Montezemolo"?)

La ripartizione in categorie A, B eC, dei tifosi Juventini:
La tifoseria juventina conta, solo in Italia, 13 milioni di tifosi i quali si ripartiscono in tifosi di serie A, B e C. Chiaro che io vorrei fossero tutti di serie A (come "cobollo, gigli, beccantini, pippo baudo & infami della stessa risma!), ma non è possibile (Grazie a Dio!).

I "beoni-cobolli & gigli" confidavano:
"Confidiamo comunque, col tempo, che tanti si ravvedano e lo possano diventare (ma grazie ai 2 settimi posti in classifica, i vostri desideri si sono capovolti: molti tifosi di serie a, dagli infami agli ingenui vi hanno girato le spalle, e' sono saliti sul "Carro di Andrea Agnelli!).

Le Ultime Parole Famose di "cobolli & gigli":
Dico solo che tutti i retroscena che si raccontano in giro sul nostro conto, che non ci terremmo alla Juve e avremmo concordato la sua retrocessione per nostri interessi personali, sono false, nessuno di essi corrisponde al vero”(il tempo ha detto che di falso c'era solo la "Servile Gang Cobolli-Gigli & Co.).

Commento: E' vero che la retrocessione della Juventus NON venne concordata per interessi personali dei "Beoni-cobolli & gigli", ma venne concordata per ingenti-interessi della "Famiglia-Elkann".
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Il 28 Marzo 2008, la Redazione di "GIULEMANIDALLAJUVE", SUL SUO PEZZO CONCLUDEVA: "Spero solo che Luciano Moggi possa rispondere duramente alle considerazioni di questa persona, con parole dirette pero' e non con mezzi termini"
Mi domando, e a Moggi-Domando: "ha mai risposto"? E' cosa? 
IL VILE ACCORDO DEL BARATTO DELLA JUVENTUS. ALL'ALCOLIZZATO BEONE COBOLLI GIGLI, L'ONORE DELL'ONERE!
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venerdì, giugno 06, 2014

CASO PLUS VALENZE FITTIZIE, TRAMITE SCAMBIO DI GIOCATORI AD IRREALI SUPERVALUTAZIONI ! INTER & MILAN COMPIONO L'ENNESIMO ATTO CRIMINALE DELLA LORO STORIA, QUESTA VOLTA-ADJUVANDUM PER PASSARLA FRANCA: NON SI POSSONO CONDANNARE LE 2 SQUADRE MENEGHINE! ALLOR, COME SEMPRE QUANDO SI TRATTA DELL'INTER, LA CUPOLA MASSONE DEL TRIBUNALE DI MILANO, ORDINA DI APRIRE LA SOLITA PSEUDO INDAGINE, MA NON POTENDO POI CONDANNARE L'IMPUNITO CORRUTTORE DI VIA BIGLI, STRADA FACENDO INDURRA' IL PM A TROVARE IL MODO DI CHIUDERLA, BEN PROTETTO DAL SILENZIO DELLA SERVILE ASSOCIAZIONE A DELINQUERE MEDIATICA.

SIMONE GIOVANNI BRUNELLI

PARLA MISTER PLUSVALENZA, IL PORTIERE BRUNELLI: 'Le mie firme furono falsificate!

Milano, 20 gennaio 2007 - Signor Brunelli, lo sa che le sue deposizioni davanti al pm Nocerino e di fronte al dottor Borrelli hanno scatenato una nuova tempesta giudiziaria?
«Volevo solo avere giustizia e tutelare i miei diritti. Avevo tante speranze, ho giocato sette anni nelle giovanili della Cremonese conquistandomi la under 16, poi sono andato al Milan dove in tre anni ho vinto anche un Viareggio guadagnandomi la convocazione nelle altre rappresentative giovanili, quindi sono passato all’Inter che mi ha girato alla Pro Sesto in prestito. Fu l’inizio del calvario visto che in luglio, al secondo allenamento, mi infortunai alla spalla».

Passo indietro, ci parli del suo trasferimento dal Milan all’Inter...
«I rossoneri mi offrirono il rinnovo del contratto ma io rifiutai perché volevo andare in un altro club a titolo definitivo e non in prestito. A giugno partii per le vacanze sapendo che al mio ritorno avrei avuto la possibilità di essere ceduto al Bordeaux, e invece il mio procuratore mi disse che l’Inter era interessata a me. Gli dissi: "Parliamone". Il giorno dopo appresi dai giornali che ero stato venduto ai nerazzurri, ma pensai a notizie di mercato senza fondamento. Difatti tornai dalla Sardegna e nessuno si fece vivo e solo dopo molte insistenze mi fu recapitato a casa il contratto».

La sua prima reazione quale fu?
«Non c’era solo un contratto, ma ben tre: un rinnovo con il Milan, il passaggio all’Inter e un nuovo contratto con l’Inter. Ma quelle firme non erano mie, anzi, erano pure fatte male».

Chiese spiegazioni su quel che c’era scritto?
«Mi arrabbiai moltissimo ma capii che non avevo alternative. Lessi che avrei guadagnato 2500 euro netti al mese fino al 2008... (pausa e sorriso) Se non me l’hanno rinnovato ora...».

La sua valutazione?
«Tre milioni di euro».

Sapeva cosa fossero le plusvalenze?
«No, ma la cosa non mi interessava più di tanto anche perché io quei contratti non li avevo firmati. Comunque pensai che la cosa più importante era solo giocare».

Purtroppo si fece male subito...
«Già. Tornai all’Inter, e solo dopo una lettera dell’avvocato i dirigenti si preoccuparono di provvedere alla mia operazione in tempi rapidi. Poi nel 2004 il passaggio alla Vis Pesaro e un nuovo infortunio alla spalla. Da allora sono stato abbandonato, rispondevano solo con gli avvocati e io ho dovuto pagarmi da solo un secondo intervento chirurgico. Senza contare che dal 2005 sono a tutti gli effetti un giocatore dell’Inter. Sì, faccio parte della rosa cui è stato assegnato lo scudetto...».

Perché agli inizi del 2005 si rivolse alla Figc e nel luglio dello stesso anno si presentò negli uffici della magistratura milanese?
«La prima volta decisi di muovermi perché l’Inter venne meno ai suoi obblighi contrattuali mentre io non potevo neppure trovarmi un altro lavoro poiché risultavo essere un loro dipendente. E poi, scusate, volevo capire per quale motivo fossi valutato tre milioni di euro visto che non giocavo da tempo».

Se non ci fossero stati quei problemi dopo il suo infortunio, lei sarebbe comunque andato in Procura?
«Non so. Ma me ne hanno fatte troppe, qui non si parla solo di infortuni. Ci sono delle firme false e nessuno ha voluto darmi delle spiegazione, e c’è una denuncia contro ignoti (su quel contratto c’erano quattro firme diverse, ndr) per cui si ipotizza il reato di associazione a delinquere. E se qualcuno ha sbagliato, è giusto che paghi...».

Ora cosa si aspetta?
«La rescissione del contratto (a febbraio ci sarà l’udienza). So solo che il mio valore è zero euro perché non gioco da oltre due anni». Mister Plusvalenza
GLI INFAMI: IL CORRUTTORE MASSIMO &; IL MASSIMO CORROTTO!
NELL' INTER, LA MADRE DELLA VERGOGNA E' SEMPRE INCINTA!

lunedì, giugno 02, 2014

CALCIO-SCANDALO 2006 (calciopoli) GIUSTIZIA SPORTIVA: I DIRIGENTI DELL' INTERNAZIONALE FC FURONO GLI UNICI COLPEVOLI AD AVE INFRANTO L' ARTICOLO 6-ILLECITO SPORTIVO, MA NON FURONO CONDANNATI PER GLI ACCORDI TRA LA PROPRIETA' DELLA JUVENTUS: FAMIGLIA ELKANN & TRONCHETTI PROVERA-PIRELLI-TELECOM!

LI AMMIRA TUTTI DALL'ALTO DELLA SUA SERVILE MALAFEDE
 

GENTILE SIGNOR BECCANTINI, QUESTO POST, CON SUA "ambigua-mezza" RISPOSTA, LI HO TROVATI NEL SUO BLOG "Beck is Back" DI NOVEMBE 2011
X Beccantini - Dopo aver condotto alla prescrizione Scritto da Albert il 11 novembre 2011 alle ore 21:15

Dopo aver condotto alla “prescrizione” gli illeciti perpetrati dall’azionista di riferimento della Fc internazionale: Massimo Moratti, e dal presidente "giacinto facchetti", ed aver ubbidito ai dettami dell’Associazione, ossia, evitare all’inter ogni pericolo di processo....e duopo far notare a lor signori che questo Ufficio ritiene che le losche condotte fossero certamente dirette ad assicurare un vantaggio in classifica in favore della società Internazionale FC, mediante il condizionamento del regolare funzionamento del settore arbitrale e la lesione dei principi di alterità, terzietà, imparzialità ed indipendenza, che devono necessariamente connotare la funzione arbitrale“.

“è emersa l’esistenza di una rete consolidata di rapporti, di natura non regolamentare, diretti ad alterare i principi di terzietà, imparzialità e indipendenza del settore arbitrale, instaurati, in particolare fra i designatori arbitrali Paolo Bergamo e Pierluigi Pairetto (ma anche, sia pur in forma minore, con altri esponenti del settore arbitrale - https://www.youtube.com/watch?v=-BQx3Opwgw8 ) ed il Presidente dell’Inter, Giacinto Facchetti".

“Dalle carte in esame e, in particolare, dalle conversazioni oggetto di intercettazione telefonica, emerge l’esistenza di una fitta rete di rapporti, stabili e protratti nel tempo“.

“La suddetta finalità veniva perseguita sostanzialmente attraverso una frequente corrispondenza telefonica fra i soggetti menzionati, alla base della quale vi era un consolidato rapporto di amicizia, come evidenziato dal tenore particolarmente confidenziale delle conversazioni in atti“.

“assume una portata decisiva la circostanza che le conversazioni citate intervengono spesso in prossimità delle gare che dovrà disputare l’Inter - https://www.youtube.com/watch?v=ezJCMEaXR1Y - e che oggetto delle stesse sono proprio gli arbitri e gli assistenti impegnati con tale squadra“.

“In relazione a tali gare il presidente Facchetti si pone quale interlocutore privilegiato nei confronti dei designatori arbitrali, parlando con essi delle griglie - https://www.youtube.com/watch?v=tCgIp7mTGXY - arbitrali delle gare che riguardano la propria squadra nonchè della stessa designazione della terna arbitrale ed interagendo con i designatori nelle procedure che conducono alla stessa individuazione dei nominativi degli arbitri da inserire in griglia e degli assistenti chiamati ad assistere i primi“.

"Comunque informato della circostanza che il Facchetti avesse contatti con i designatori, come emerge dalle telefonate commentate, nel corso delle quali è lo stesso Bergamo che rappresenta tale circostanza al suo interlocutore. (…) - https://www.youtube.com/watch?v=txxqPyXx6eY - Ne consegue che la condotta del tesserato in esame, Moratti, in considerazione dei temi trattati con il designatore e della frequenza dei contatti intercorsi, appare in violazione dell’art. 1 CGS vigente all’epoca dei fatti, sotto i molteplici profili indicati“.

“In alcuni casi emerge anche l’assicurazione da parte dell’interlocutore di intervento diretto sul singolo direttore di gara, come rivelato da alcune rassicurazioni che il designatore arbitrale rivolge al proprio interlocutore, in cui si precisa che l’arbitro verrà ‘predisposto a svolgere una buona gara - https://www.youtube.com/watch?v=BPcIP4DCwaM - o, con eguale significato, che è stato ‘preparato a svolgere una bella gara’; o ancora, affermazioni del designatore volte a tranquillizzare il presidente Facchetti sulla prestazione dell’arbitro, nel senso che gli avrebbe parlato direttamente lui o che già gli aveva parlato“.

“In un caso, addirittura, il designatore arbitrale, nel tentativo di tranquillizzare il proprio interlocutore e sedare le preoccupazioni di quest’ultimo sulle tradizioni negative della propria squadra con un determinato arbitro, afferma che quest’ultimo è stato avvertito - https://www.youtube.com/watch?v=wtm0TqkBMwY - e che sicuramente lo score dell’lnter sotto la sua direzione registrerà una vittoria in più in conseguenza della successiva gara di campionato“.

“Tale capacità di interlocuzione in alcuni casi diventa una vera e propria manifestazione di consenso preventivo alla designazione di un arbitro e rappresenta un forte potere di condizionamento sui designatori arbitrali, fondato su rapporti di particolare amicizia e confidenza che il Presidente Facchetti può vantare nei confronti degli stessi designatori e che trovano la loro concretizzazione espressiva nella effettuazione anche di una cena privata con Bergamo e nello scambio di numerosi favori e cortesie (elargizione di biglietti e tessere per le gare dell’Internazionale, di gadget e borsoni contenenti materiale sportivo della squadra milanese, etc…) e non meglio precisati ‘regalini’“ - https://www.youtube.com/watch?v=tmOjdvNplMM - .

Il PC. della FIGC: Stefano Palazzi
 .
 .
Albert, su questo non ci piove. Anche se pure in quel contesto Palazzi – un po’ a monte e un po’ a (della) valle – accenna alla differenza fra Moggi e Facchetti.
Nessuno e Prefetto Scritto da Roberto Beccantini il 11 novembre 2011 alle ore 23:22

Gentile Beccantini, lei si aggrappa alla vetrata: accenno di Palazzi, per rincorrere una "super-difesa" per chi o per che cosa, che nulla centra con la differenza tra la gravissima infrazione dell'articolo6-illecito soportivo!, e' l'infrazione dell'articolo uno, che per infrangerlo basta l'accusa ad un arbitro dopo ogni partita giocata! Infatti, gia' subito dopo il verdetto di condanna della corte d'appello federale, il suo Presidente: "piero san-dulli" ha dichiarato che la Juventus-Moggi-Giraudo, non avevano commesso nessun illecito, ma furono condannati eticamente, facendo il paragone: andare a cena nel ristorante del "circolo della Caccia senza Caravatta - https://www.youtube.com/watch?v=3AG1MfX-Qpg - !!!Quindi, signor Beccantini, a lei che passa (o si fa passare?) per grande giornalista, "icona degli juventini-intellettuali", non spetta difendere niente e' nessuno, ma cercare la verita'! lei, non ha nessun diritto di fare processo all'intenzione su accenni di palazzi contro Moggi (lo stesso palazzi che, pur di condannare la Juventus ed i suoi dirigenti, cercava cavilli, trovandolo con l'aiuto del "corrotto-infame-francesco saverio borrelli": assommare gli articoli 1 per poter inventare una nuova tipologia di illecito! «illecito strutturale» - e' per questo chiese la "distruzione della Juventus: serie C a -6! signor Beccantini, lasci perdere gli accenni dell' "INFAME-PALAZZI", e'  "CI DICA lei" la differenza tra i "corruttori-moratti & facchetti - e i condannati: Giraudo & Moggi"!

Su, signor Beccantini, un po di coraggio! Cosa? NON serve, perche' i suoi polli credono in lei, mentre a me nessuno mi fila? Ho capito. Infatti, qualcuno di questi, mi ha cancellato dalla sua...memoria?
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I FAURORI DEL BARATTO DELLA JUVENTUS

 PERCHE' IL SICARIO DEI POTERI OCCULTI, VIGILA SEDUTO 2 FIA DIETRO?
TUTTO A FUNZIONATO A MERAVIGLIA, E' VISSERO FELICI E CONTENTI!

COSSIGA, RUPERTO CORROTTO: “L’altro giorno, mi ha molto meravigliato che Cesare Ruperto, un serio giurista sia sceso così in basso da andare a presiederla. Il che vuol dire che lo pagano bene perché altra giustificazione non l’avrebbe”.
PER QUESTO SERVO INFAME, CALCIOPOLI NON ESISTE, PERO' LA CONDANNA LHA EMANATA! CHI GLIELO HA ORDINATO?
GLI IMPUNITI FIGLI DEL MALE