martedì, dicembre 12, 2006

CLAUDIO CERASA: IRONIA DA OSCAR...PECCATO SIA interISTA... NESSUNO E' PERFETTO

  
Campionato 2006-2007 - L'Ironia di Claudio Cerasa, sull'inter: Come perdere pur vincendo
Tutte le ragioni della più grande crisi della storia dell’Inter, l’attuale

Dopo tredici giornate di campionato, l’Inter di Roberto Mancini guida la classifica della serie A, stagione 2006/2007, con quattro punti di vantaggio sulla seconda, sei sulla terza. Dopo aver vinto uno scudetto (il quattordicesimo), una Coppa Italia (la seconda consecutiva), una Supercoppa italiana (con la Roma) e dopo aver visto sfumare soltanto nel finale la vittoria nel trofeo estivo “Birra Moretti” (contro Juve e Napoli), la squadra più forte, più compatta, più continua, intelligente, solida, robusta, vincente, la squadra più squadra del campionato, la squadra che tiene persino i ritmi di quella storica di Trapattoni, che dal 1950 non andava così bene, che Mancini è un allenatore da record, che la squadra è una squadra dei miracoli, la squadra financo più alta del campionato (media giudiziosamente calcolata dalla Gazzetta dello Sport, 4.228 centimetri totali, 183 centimetri cadauno, riportava il quotidiano), è proprio quella di Massimo Moratti.

L’Inter non è mai stata così grande, non ha mai avuto giocatori così forti, l’Inter non ha mai vinto così tanto, l’Inter non è mai stata così forte. L’Inter non è mai stata così in crisi. Perché l’Inter è condannata a vincere, ma anche se poi vince, riesce ugualmente a perdere. Senza la Juve (in B), senza il Milan (otto punti di penalizzazione), con uno scudetto vinto – come spesso capita all’Inter – già sotto l’ombrellone, quest’estate. Con la squadra più forte, l’allenatore più bello, il presidente più elegante, la squadra più alta.

Nell’anno in cui l’Inter è la squadra pulita del primo campionato pulito, nell’anno in cui all’Inter è stato assegnato uno scudetto da un suo ex consigliere di amministrazione (Guido Rossi, commissario uscente della Figc, all’Inter dal 1995 al 1999) e dal figlio di un suo ex dipendente (Paolo Nicoletti, ex subcommissario della Figc, figlio di Francesco Nicoletti, collaboratore di fiducia di Angelo Moratti, papà di Massimo Moratti), nell’anno in cui nel cda dell’Inter ci sono tre membri su otto (Carlo Buora, Pier Francesco Saviotti, Marco Tronchetti Provera) che fanno (o facevano) capo a un’azienda guidata da un suo ex consigliere d’amministrazione (Guido Rossi) e che è anche la stessa (la Telecom) che sponsorizza il campionato di serie A Tim, nell’anno incui trionfa, l’Inter è come se avesse già perso tutto.

L’Inter stravince, ma è in crisi. Vince perché non c’è più la Juve, vince perché c’è stato calciopoli, vince, come doveva vincere il Pds dopo tangentopoli, solo perché c’è stato calciopoli. Perché l’Inter trionfa con gli ex giocatori della Juve (Viera e Ibrahimovic, a segno domenica), vince con l’allenatore della Gea (ma Mancini non lo ha mai confermato), vince col viceallenatore della Gea (Mihajlovic), con un ex giocatore Gea (Marco Materazzi), in un campionato dove la terza squadra in classifica è allenata da Guidolin (al Palermo, ex della Gea), la seconda ha un direttore sportivo ex Gea (la Roma, con Pradè), la quarta ha un presidente vicino alla Gea (il Livorno, con Spinelli) dove alcuni tra i giocatori più forti (Mutu, Stankovic, Amelia, Bianchi, Aquilani) sono tutti giocatori che erano della Gea. Ma dove però, vedi Zamparini domenica scorsa, si dice ancora: “Qui non è cambiato nulla, è peggio di Moggiopoli”, e così via.

L’Inter è in crisi. Vince, ma riesce a perdere. Segna, ma riesce a non vincere. Non ha problemi e quindi, proprio per questo, i problemi possono solo arrivare. Vincerà lo scudetto, ma lo farà nell’anno in cui non si poteva proprio non vincere. Vincerà questo, vincerà anche il prossimo, ha vinto anche l’ultimo, vincerà – c’è da giurarci – pure il trofeo “Birra Moretti”, ma lo farà solo perché si è trasformata in quella stessa Signora del calcio che ora, però, si trova in serie B.

Perché l’Inter è la squadra più forte ma è anche la squadra della patente di Recoba (falsa), del nandrolone di Kallon, dell’ematocrito di Martins, delle fidejussioni fuori tempo, della condanna a sei mesi di reclusione (sostituiti con una pena pecuniaria) per aver concorso a falsificare un passaporto (il St. Etienne, in Francia, cinque anni fa, per aver falsificato i passaporti di due suoi giocatori finì in B con sette punti di penalizzazione).

Perché l’Inter per diventare la nuova Signora del calcio è diventata come la Signora che criticava, con il piccolo particolare che se prima l’Inter era la squadra che faceva tenerezza perché non vinceva mai, perché scambiava Coco con Seedorf, regalava Pirlo al Milan comprava giocatori solo perché erano mancini, cedeva Cannavaro (Pallone d’oro) per Carini (terzo portiere, molto basso), ora invece – l’Inter – non è neanche più simpatica, ed è diventata la squadra del “siete come la Juve, come la Juuuvee” (minuto 77, Palermo, stadio Renzo Barbera, domenica scorsa).

Perché se l’Inter vincerà lo scudetto, come lo vincerà, lo vincerà con gli stessi arbitri che avrebbero fatto vincere lo scudetto a Moggi (il fatto che nella Juve ci fossero Cannavaro, Buffon e mezza squadra campione del mondo e mezza squadra vicecampione del mondo era effettivamente irrilevante), vincerà con i giocatori e gli allenatori della Gea di Moggino e Lippino (ora sciolta, forse perché aveva i giocatori più bravi del campionato).

L’Inter vincerà lo scudetto, ma lo farà nell’anno in cui era impossibile non vincerlo, nell’anno in cui era troppo bella, troppo forte, troppo alta per perderlo. Lo farà nell’anno in cui aveva così tanto da perdere che alla fine, pure se lo scudetto non lo perderà, l’Inter riuscirà ugualmente a non vincerlo. E se poi lo vincerà, lo farà soltanto perché c’è stata calciopoli, lo farà con gli uomini Gea, i calciatori Gea, i dirigenti Gea, e i giocatori della Juve e vincerà proprio come se fosse la Juve, non come se fosse l’Inter. Claudio Cerasa (Il Foglio, 2 dicembre 2006)
IL CORRUTTORE-TRONCHETTI, IL CORROTTO-GUIDO ROSSI e IL MINUS HABBENS MASSIMO 
IL MINUS HABBENS-MASSIMO E I COSPIRTORI DI FARSOPOLI TRONCHETTI & YAKI ELKANN


TUTTO SPORT - GIANCARLO PADOVAN: RESTITUITE LO SCUDETTO!!!

12 DICEBRE 2006  TUTTO SPORT - L’EDITORIALE  DEL DIRETTORE
PADOVAN STAI ATTENTO, LA MAFIA SICULA-MENEGHINA TE LA FARA' PAGARE! 

Come al solito, quando ci sono di mez­zo Mancini e i suoi recensori per­mane il dubbio che l’allenatore dell’In­ter volesse dire qualcosa di diverso da quanto riportato o che si sia trovato di fronte ad una domanda per lo meno am­bigua. Fatto sta che Mancini, con le buo­ne o con le cattive, un’ammissione l’ha fatta. Ed è la seguente: l’Inter attuale so­miglia alla Juve di Capello. Per restare completamente fedeli alle parole, il tec­nico nerazzurro ha affermato: « Tutte le squadre che dominano si assomigliano. Se vinci qualcosa di importante alla fine sei pure spettacolare » .

Il cronista de La Gazzetta dello Sport, Mirko Graziano - un esegeta di Manci­ni - riferisce la frase corredandola con un’osservazione che, naturalmente, prendo alla lettera. Mancini - scrive la rosea - ha espresso il suo commento «con una smorfia di fastidio » .

Il lettore non si sorprenda per la mia inusitata com­prensione, ma stavolta perfino io capisco Mancini e anche la sua smorfia. Primo, perché sono certo che l’allenatore mar­chigian-interista si ritenga molto più bravo di Capello e di chiunque altro al­leni nell’orbe terracqueo; secondo, per­ché Capello gli è sempre stato antipati­co, anzi antipaticissimo; terzo, perché nemmeno a Mancini può sfuggire che con il trasferimento di Ibrahimovic e Vieira in nerazzurro il coefficiente di ju­ventinite è cresciuto all’interno dell’In­ter fino a modificarne i connotati gene­tici.

E certo che è seccato, Mancini. Tuttavia, sul piano consequenziale, non ha scam­po, è la realtà a ribadirlo: Vieira ed Ibrahimovic appartenevano ad una Ju­ve superba e vincente che, solo dodici mesi fa, con Capello in panchina e que­sti due elementi in campo, aveva colle­zionato 10 punti di vantaggio sulla Fio­rentina e, guardacaso, sull’Inter.

E se, come Mancini a malincuore ammette, « tutte le squadre che dominano si asso­migliano » , come mai lo scudetto 2005­ 2006 campeggia sulla maglia di un’an­tagonista dominata? In fondo bastereb­be una piccola progressione logica per raggiungere un minimo di coerenza e ri­conoscere quanto la Juve dell’anno pre­cedente fosse superiore a tutti sul cam­po e solo su quello.

Non accadrà. Mancini non sarebbe più lo stesso nemmeno agli occhi dei suoi de­trattori (tra i quali vorrei sempre un po­sto in prima fila) e metterebbe a disagio i suoi estimatori (naturalmente in cre­scita da quando è in testa, perché questa è la critica calcistica in Italia). Non so quanto Deschamps esageri so­stenendo che con Ibra e Vieira la Juve attuale sarebbe competitiva. Secondo me, per esempio, servirebbero restauri difensivi fin dal prossimo gennaio.

Co­munque, confesso che piacerebbe anche a me rivedere una Juve in serie A con quei due di nuovo in bianconero. Sono quasi certo che non rivincerebbe lo scu­detto, ma sono certissimo che non lo vin­cerebbe nemmeno l’Inter. Bravo Morat­ti, dunque, a prenderseli. Male, anzi ma­lissimo, la Juve che glieli ha ceduti. Se si vuol peggiorare (squadra e rapporto con i tifosi) basta aggiungervi Buffon.
Di questi Loschi Figuri che hanno tutta l'Aria di Complottare, fossi in Padovan, NON mi fiderei!
 OOOOOOOOOOOOOOOOOOOPS!
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ECCO LA PROVA CHE IL CALCIO ITALIAANO E', CONTRO LA JUVE!
Francesco Ienzi.

GIOCATORI ESPULSI DURANTE L'ERA DELLA TRIADE DAL 15-1-1995 - 20.03.1996 

Data               Competizione  Partita  Ris.  Espulsi 

15.01.1995 Campionato Juve-Roma 3-0 Torricelli 71
12.02.1995 Campionato Bari-Juve 0-2 Jarni 73
05.03.1995 Campionato Inter-Juve 0-0 Marocchi 68
09.04.1995 Campionato Juve-Torino 1-2 Paulo Sousa 63
14.01.1996 Campionato Juve-Bari 1-1 Vierchowod 38
04.02.1996 Campionato Vicenza-Juve 2-1 Rampulla 88
02.03.1996 Campionato Padova-Juve 0-5 Carrera M.
10.04.1996 Campionato Juve-Udinese 2-1 Torricelli 61

22.09.1996 Campionato Perugia-Juve 1-2 Zidane 75
29.09.1996 Campionato Juve-Fiorentina 1-0 Boksic 90+1
13.10.1996 Campionato Vicenza-Juve 2-1 Tacchinardi 90
22.12.1996 Campionato Piacenza-Juve 1-1 Tacchinardi 75
05.01.1997 Campionato Parma-Juve 1-0 Torricelli 40, Zidane 66
02.02.1997 Campionato Cagliari-Juve 0-0 Montero 34
09.03.1997 Campionato Inter-Juve 0-0 Boksic 77
23.03.1997 Campionato Napoli-Juve 0-0 Montero 37
13.04.1997 Campionato Juve-Udinese 0-3 Tacchinardi 60

27.09.1997 Campionato Sampdori-Juve 1-1        Montero 75
15.02.1998 Campionato Juve-Sampdori 3-0        Iuliano 90+1
19.04.1998 Campionato Empoli-Juve 0-1 Tacchinardi 81

18.10.1998 Campionato Vicenza-Juve 1-1 Birindelli 69
25.10.1998 Campionato Juve-Inter 1-0 Zidane 49, Davids 90+2
15.11.1998 Campionato Roma-Juve 2-0 Montero 59
29.11.1998 Campionato Bologna-Juve 3-0 Mirkovic 89
13.12.1998 Campionato Fiorentina-Juve 1-0 Montero 43
06.01.1999 Campionato Milan-Juve 1-1 Montero 61
13.03.1999 Campionato Juve-Udinese 2-1 Rampulla 64
03.04.1999 Campionato Empoli-Juve 1-0 Tacchinardi 82
02.05.1999 Campionato Salernitana-Juve 1-0 Mirkovic 72, Iuliano 85

17.10.1999 Campionato Roma-Juve 0-1 Zidane 89
24.10.1999 Campionato Bari-Juve 1-1 Kovacevic 88
07.11.1999 Campionato Torino-Juve 0-0 Davids 88
12.12.1999 Campionato Juve-Inter 1-0 Van der Sar 61
05.02.2000 Campionato Udinese-Juve 1-1 Tudor 68
13.02.2000 Campionato Juve-Lecce 1-0 Tacchinardi 44
27.02.2000 Campionato Juve-Roma 2-1 Montero 40
01.04.2000 Campionato Juve-Lazio 0-1 Ferrara C. 65
14.05.2000 Campionato Perugia-Juve 1-0 Zambrotta 73

22.12.2000 Campionato Roma-Juve 0-0 Davids 90+2
04.03.2001 Campionato Udinese-Juve 0-2 Del Piero 81
18.03.2001 Campionato Lazio-Juve 4-1 Davids 58, Trezeguet 89
06.05.2001 Campionato Juve-Roma 2-2 Tacchinardi 90+2

22.09.2001 Campionato Lecce-Juve 0-0 Montero 90
10.02.2002 Campionato Roma-Juve 0-0 Iuliano 41
03.03.2002 Campionato Juve-Bologna 2-1 Zenoni 85

19.10.2002 Campionato Inter-Juve 1-1 Conte A. 90+2
01.12.2002 Campionato Roma-Juve 2-2 Birindelli 87
05.04.2003 Campionato Juve-Torino 2-0 Tudor 42

21.12.2003 Campionato Lecce-Juve 1-1 Iuliano 59
08.02.2004 Campionato Roma-Juve 4-0 Montero 56
04.04.2004 Campionato Inter-Juve 3-2 Montero 62
02.05.2004 Campionato Perugia-Juve 1-0 Ferrara C. 74

28.10.2004 Campionato Juve-Roma 2-0 Emerson 89
13.03.2005 Campionato Chievo-Juve 0-1 Olivera 88

19.11.2005 Campionato Roma-Juve 1-4 Thuram 62
18.02.2006 Campionato Messina-Juve 2-2 Cannavaro 52
25.03.2006 Campionato Juve-Roma 1-1 Nedved 45+2
20.03.1996 Champions Juve-Real Madrid 2-0 Torricelli 78
  
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17.09.1997 Champions Juve-Feyenoo 5-1 Di Livio 53
16.09.1998 Champions Juve-Galatasar 2-2 Peruzzi 32
28.03.2006 Champions Arsenal-Juve 2-0 Camoranesi 87, Zebina 89
05.04.2006 Champions Juve-Arsenal 0-0 Nedved 77
02.11.2005 Champions Juve-Bayern M 2-1 Ibrahimovic 89
27.02.2002 Champions Dep La C-Juve 2-0 Davids 74
14.09.2005 Champions Bruges-Juve 1-2 Vieira 89
09.03.2005 Champions Juve-Real Mad 2-0 Tacchinardi 113
22.04.2003 Champions Barcellon-Juve 1-2 Davids 79
18.09.2001 Champions Juve-Celtic Glas 3-2 Davids 75
08.11.2000 Champions Panathina-Juve 3-1 Van der Sar 56, Kovacevic 68
26.09.2000 Champions Juve-Dep La C 0-0 Zidane 68
24.10.2000 Champions Juve-Amburgo 1-3 Zidane 29, Davids 33
09.03.2000 Coppa UEFA Celta Vigo-Juve 4-0 Conte A. 27, Montero 45
21.10.1999 Coppa UEFA Levski Sof-Juve 1-3 Bachini 15
04.04.1995 Coppa UEFA Juve-Boru Dort 2-2 Torricelli 90
04.08.1999 Intertoto Juve-Rostsel 5-1 Montero 58

25.10.1995 Coppa Italia Atalanta-Juve 1-0 Tacchinardi 68
23.10.1996 Coppa Italia Nocerina-Juve 0-0 Torricelli 45+3
06.11.1996 Coppa Italia Juve-Nocerina 2-1 Trotta 87
04.09.1997 Coppa Italia Brescello-Juve 1-1 Montero 24
11.11.1998 Coppa Italia Venezia-Juve 2-2 Davids 111
17.01.1996 Superc. ITA Juve-Parma 1-0 Peruzzi 40
29.08.1998 Superc. ITA Juve-Lazio 1-2 Inzaghi 64
16.09.2000 Coppa Italia Brescia-Juve 0-0 Ferrara C. 86, Davids 89
17.03.2004 Coppa Italia Lazio-Juve 2-0 Tudor 82
13.01.2005 Coppa Italia Juve-Atalanta 3-3 Tacchinardi 79
23.09.2000 Coppa Italia Juve-Brescia 1-2 Conte A. 83
27.08.2006 Coppa Italia Napoli-Juve 3-3 Camoranesi 107
01.02.2006 Coppa Italia Roma-Juve 0-1 Ibrahimovic 18
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Classifica rigori a favore assegnati nell'Era Triade
Classifica delle prime sei. Il risultato è il seguente:
Milan    7,750 - 93 - 12
Lazio         7,333 - 88 - 12 
Roma        7,167 - 86 - 12 
Juve          6,833 - 82 - 12 
Inter         6,667 - 80 - 12 
Udinese   7,091 - 78 - 11 
  fonte Wikipedia
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Intervista esclusiva del Prof. Bertinetti: Alberto Rossetto - E Articolo della Gazzetta dello Sport sul 5 Maggio 2002, "massimo moratti"; l'ex padrone della Lazio Sergio Cragnotti che lo accusa di aver cercato di corromperlo alla vigilia di Lazio-"inter"!

I galeotti:"sergio cragnotti & cesare geronzi" autori dell'imbroglio Cirio condannati alla Galera, il padrone della Lazio a otto anni e otto mesi, e Galera per quattro anni al Banchiere romano.
I DUE GALEOTTI A PIEDE LIBERO NEL BOSCO
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Cragnotti, evidenti sul volto i segni del soggiorno in Galera
Cragnotti dopo la Galera nell'intervista rilasciata a Claudio Sabelli Fioretti 
Cragnotti: «Il 5 maggio andò così...»

L' ex patron della Lazio svela le sue verità: « Moratti mi chiamò alla vigilia della gara-scudetto. Voleva Nesta. Perse e sparì. Moggi? La cupola esisteva» (Ma era a Milano - n.d.s)

Calcio, finanza, politica, tifo. Un j'accuse a 360 gradi: l' ex patron della Lazio Sergio Cragnotti non poteva scegliere altro modo per tornare sulla scena. Lui che ha sempre voluto le luci addosso, oggi punta il dito su un mondo che non è più suo.

Perché - dice in un' intervista al Magazine del Corriere della Sera - http://interviste.sabellifioretti.it/?p=821#more-821 - in edicola oggi - «sono nullatenente, non ho autisti, non ho macchine, vivo con la pensione». Il tempo libero, però, gli è rimasto. Tanto, sufficiente almeno per scrivere un libro, «Un calcio al cuore», edito da Fazi e in libreria da domani.

IL CALCIO L' ha vissuto undici anni. «Senza grandi conoscenze ho portato la Lazio al primo posto nel mondo», dice al Magazine. Accusato di bancarotta fraudolenta nel crac Cirio,
(sergio cragnotti lazio & cesare geronzi banca capitalia condannati a 9 e a 4 anni)
di recente è arrivata anche la richiesta di rinvio a giudizio dalla Procura di Roma nell' inchiesta sul doping amministrativo. 
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 A proposito, sempre dal Magazine: «Gazzoni? È roso dall' invidia. Con il Bologna non ha fatto grandi cose e allora si è messo a guardare l' erba del vicino».
Qui con il soccorritore americano Joe Tacopina
Dopo un anno abbandonato e comprato il Venezia
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Su Moggi: «Aveva alle spalle l' avvocato Agnelli. Ma non è mai stato un grande conoscitore di calcio» (forse il cragnotti intende dire che Moggi non era un grande corruttore di finanzieri!). 
I galeotti:"calisto tanzi&sergio cragnotti"con l'immancabile amico-generale di Finanza
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Infatti, Moggi era esperto di Ladri di Cavalli, e in Cragnotti ne aveva scoperto uno!
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E gli arbitri? «La loro carriera dipende da troppi fattori. All' inizio ci hanno fatto perdere qualche scudetto (contro il Milan l'anno prima nds). Poi, come nel caso di Collina e di Perugia-Juventus,
hanno favorito la nostra vittoria.La cupola esisteva(era a milano"Berlusconi. nds)».

(e tronchetti. nds)
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Quest' anno «il campionato lo vincerà l' Inter» di Moratti.  Di cui racconta un retroscena nel libro:
Il Corruttore "massimo moratti" Minus Habbens scialcquatore  di 2 miliardi di 
 «Mi telefonò alla vigilia del Lazio-Inter 2002: una vittoria avrebbe assicurato il titolo ai nerazzurri. Mi disse che voleva acquistare Nesta. Gli riferii che avevo già ricevuto un' offerta dalla Juve, gonfiandola un tantino. Ma lui non batté ciglio e confermò che ci saremmo visti per definire l' accordo subito dopo la partita». Persa quella gara, racconta Cragnotti, «Moratti non si fece più vivo».

CONTRO TUTTI Ancora dal Magazine: «La Cirio era un società sana, io trattavo col sistema bancario il rinnovo di un bond. La bancarotta fraudolenta? Una sciocchezza. Il sistema bancario prima mi ha appoggiato e poi mi ha fatto fallire».

La politica? «Ho votato per Craxi e Berlusconi, oggi non voto più. Quando sono andato in galera i grandi tifosi sono scomparsi tutti, solo Rutelli mi ha mandato un mazzo di fiori. Il giorno dello scudetto Mimun non faceva altro che abbracciarmi. Dopo la caduta l' ho incontrato in un ristorante: quando mi ha visto se n' è andato».

La sua Lazio ha conosciuto Veron: «Sul passaporto una società ci assicurò che era tutto a posto», e Mancini: «Spingeva per la mia cacciata. Quando me ne sono andato la gestione della Banca di Roma gli ha aumentato lo stipendio da 2 a 7 miliardi netti».

Non ha invece conosciuto Di Canio. Per sua scelta: «Me lo avevano offerto tante volte. Ma dissi sempre di no. Conoscevo la sua intolleranza alla disciplina. Invece Lotito l' ha preso. Il più grande errore della sua vita». È l' unico vero punto in comune tra Cragnotti e l' attuale proprietario della Lazio.

«Se Di Canio avesse fatto con me il saluto romano, io l' avrei cacciato», conclude Cragnotti. Che dei suoi ex tifosi ricorda: «Hanno danneggiato la Lazio nell' immagine internazionale. Cantavano inni fascisti, esponevano svastiche. Ma riuscimmo a moderarli».

Sì? * * * il libro «Moggi prelevò Nedved e lo imbottì di soldi per portarlo alla Juve» Per gentile concessione di Fazi editore anticipiamo un estratto da «Un calcio al cuore» di Sergio Cragnotti con Fabrizio Pennacchia (pagine 205, euro 13,50), domani in libreria.

L' AFFARE NEDVED «Ebbi a che fare direttamente con Moggi solo poche volte, non più di quelle in cui trattenni rapporti con l' Avvocato: con la Juve concludemmo il doppio passaggio di Boksic e la cessione di Salas e tutto si svolse in modo sereno e cordiale.

Poi ci fu l' affare Nedved. Avevamo concluso l' accordo, ma quando Pavel mi disse che voleva restare alla Lazio strappai il contratto e avvertii Moggi che l' affare era saltato per volontà del giocatore.

Quello, per tutta risposta, mandò a prelevare il ceco a casa sua e lo fece portare a Torino, dove lo imbottirono di soldi e di chiacchiere a proposito del suo futuro luminoso con la maglia della squadra più celebre d' Italia fino a convincerlo a firmare (cragnotti evita di dire, che Moggi ando da Nedved con il suo permesso!Mica come moratti che contatto' Vieri  e mourigno Nedved senza permesso!
Poi a sentire cragnotti, a Nedved alla Juventus raccontarono chiacchiere sul futuro luminoso, che guarda caso, ha vinto scudetti, pallone d'Oro,
e' si trova a fare il "vicepresidente operativo! 
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 Vuoi mettere se restava alla Lazio...magari gli avrebbe tenuto compagnia dietro le sbarre!
Da dietro le sbarre si faceva coraggio, pensando allo dile di Moggi...
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Che lo stile di Moggi nel trattare gli affari sia più efficace che raffinato, quantomeno distante da quello che da sempre caratterizza le pose e gli atteggiamenti della proprietà della Juve, è cosa evidente». 

  CONFESSIONI La copertina del libro «Un calcio al cuore» di Sergio Cragnotti * * * coinvolto in tre inchieste Dal famoso crac Cirio al doping amministrativo Sfiorando la camorra Sergio Cragnotti è nato il 9 gennaio 1940. Romano, laureato in Scienze economiche, è stato per 11 anni patron della Lazio. E' fallito dopo il crac della Cirio.
 Ecco le tre inchieste in cui è coinvolto oggi. 
CIRIO Nel dicembre 2005 Cragnotti è stato rinviato a giudizio con l' accusa di bancarotta fraudolenta nell' inchiesta per il crac Cirio. Il processo è iniziato a giugno.

  DOPING AMMINISTRATIVO La Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio dell' ex patron della Lazio nell' ambito dell' indagine sul doping amministrativo nei club professionistici. 

CAMORRA Cragnotti è indagato dalla Procura di Roma anche per favoreggiamento della camorra e in particolare dei clan Moccia e Casalesi.
Stoppini Davide, Annese Carlo - Pubblicato nell'edizione del 23 novembre 2006 GdS
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Alberto Rossetto: Intervista esclusiva del Prof. Bertinetti.
Fondatore e Presidente ANAJ: Associazione Nazionale Amici della Juventus.

Alberto Rossetto ha intervistato per Bianconerionline il prof. Paolo Bertinetti, preside della Facoltà di Lingue dell'Università di Torino, ma soprattutto Presidente 
dell'Associazione Nazionale Amici della Juve.

 - Professore, come nasce l'idea dell'Associazione?
Nasce nello scorso luglio, immediatamente dopo la famigerata arringa "difensiva" dell'avvocato Zaccone. Essendo l'avvocato Zaccone unanimente e giustamente riconosciuto come un principe del foro, la posizione suicida da lui assunta durante il processo corrispondeva chiaramente ad una strategia proprietaria, e di conseguenza dirigenziale; suicida perchè forniva ai giudicanti ed agli avversari un'arma in più per castigare la Juventus, facendo dimenticare che comunque la Juventus non è il Trapani (con tutto il dovuto rispetto per quella Società). Un simile comportamento offriva all'opinione pubblica la sensazione che in fondo la Juventus fosse da punire per comportamenti diversi da quelli tenuti dai dirigenti di tutte le altre squadre, come denunciato più volte dai designatori arbitrali Bergamo e Pairetto e dei quali non si è voluto tener conto.
Ciò non vuol dire che se in presenza di accertate violazioni si sarebbe dovuto arrivare ad una generica assoluzione, bensì il contrario: se tutti colpevoli, tutti puniti e non soltanto la Juventus. Quindi tra colleghi universitari, amici e conoscenti con una posizione autorevole si è dapprima pensato di scrivere il testo del "Manifesto Bianconero", seguito dal "Decalogo del tifoso juventino" e l'ultimo passo è stato la costituzione dell'Associazione Nazionale Amici della Juve.

- A chi si rivolge l'Associazione?
A tutti i tifosi che, come direbbe Enzo Biagi, sono contenti di essere juventini e che quindi non accetteranno mai il fatto che alla Juve siano stati rubati due scudetti di cui uno per un campionato non oggetto di indagine e che denunceranno sempre l'assurdità che in ogni caso l'ultimo scudetto sia stato assegnato all'Inter. Perchè continuare a battersi ormai che i campionati sono in pieno svolgimento e, purtroppo, avverto anche una certa rassegnazione in certi settori del tifo juventino è presto detto. A mio avviso (e di altri fondatori dell'Associazione) da un punto di vista legale mi sembra che Giraudo e Moggi non possano essere condannati nel processo civile; se così avviene a quel punto che ne sarà delle cosiddette sentenze della cosiddetta giustizia sportiva? Di fronte ad un successivo passo (per esempio il Tribunale Europeo) potrebbe ancora reggere la validità del campionato più falsato del mondo? Se per caso questo scenario si avverasse sarebbe doveroso avere una società con un'immagine ben diversa da quella fornita in questi mesi, mentre invece la squadra sta fornendo un'immagine davvero encomiabile.

- Quali sono le finalità dell'Associazione?
Sono essenzialmente due. Qualsiasi azione mirata alla restituzione degli scudetti e l'azionariato popolare, quest'ultimo inteso più come modello Real Madrid che non Barcellona, in quanto permetterebbe anche la figura di un presidente mecenate.
La quota di iscrizione è di soli 10 Euro, da versare sul c.c. postale n. 77029270 intestato all’Associazione Nazionale Amici della Juventus, Juve 2006. A ogni Socio verrà inviato in regalo una copia del libro di Maner Palma, con prefazione di Furino, "Juventus. La nostra Storia dal 1897 al 2006", il cui prezzo di copertina è di 13 Euro. Inoltre ogni Socio riceverà, insieme alla tessera, le istruzioni su come registrarsi per poi potere intervenire nel sito dell’Associazione, www.juve2006.it, che è visibile a chiunque ma a cui solo i Soci potranno mandare le loro valutazioni e i loro commenti.
Naturalmente si può anche diventare Soci Sostenitori. In questo caso la quota associativa sale a 100 Euro (ma volendo si può anche versare di più). E la tessera è un po’ diversa, perché sopra lo scudetto tricolore con il numero 29 ci sono tre stelle: un anticipo sulla vittoria del prossimo scudetto, che sarà il trentesimo.

- Per concludere, cosa si augura per il futuro della nostra amata Juventus?
Per quanto riguarda l'aspetto tecnico-gestionale, qualunque siano i futuri assetti societari, mi auguro che che ci siano almeno ( e sottolineo almeno) 200 milioni di euro da spendere per rendere competitiva la squadra , ma non solo, occorre che ci siano persone in grado di spenderli bene, onde non fare la fine dell'Inter degli ultimi quindici anni. E si badi bene che dicendo 200 milioni non si tiene conto di quanto è già stato incassato dalle cessioni estive. Infine, visto che siamo a fine anno, mi consenta di rivolgere gli auguri di Buone Feste a tutti i tifosi e simpatizzanti bianconeri.
I nuovi dirigenti? Abbindolano tutti, compreso, notizia di oggi, lo Juventus Club di Montecitorio che si è allineato alla attuale dirigenza. Comunque, tutti i nodi vengono al pettine, il campionato di serie B finirà, noi torneremo in serie A con i giocatori presi da MOGGI, poi vediamo cosa faranno questi soggetti chiamati dirigenti, non potranno scappare dovranno fare i fatti Alberto Rossetto, da sempre e per sempre juventino.
Alberto Rossetto lunedì 11 dicembre 2006

LA MIA RISPOSTA A MARCO BERNARDINI DI TUTTOSPORT - PIU' - CALCIOPOLI, E GLI INTERESSI DEL SISTEMA.

Antonio Molentino
LA MIA RISPOSTA A MARCO BERNARDINI DI TUTTOSPORT

Sabato mattina ho letto un articolo dell'esimio M. Bernardini su Tuttosport. Nel suddetto articolo l'esimio Marco invitava per l'ennesima volta noi tifosi Juventini a non citare più MOGGI e GIRAUDO perchè appartenenti ad un passato da dimenticare.

Lo stesso giornalista sosteneva, fedele alla linea del suo giornale, che i successi degli ultimi 12 anni erano leggittimi ma che quei due andavano dimenticati. Inutile sottolineare che l'obbiettivo di questo articolo siamo noi tifosi che difendiamo la TRIADE. Ecco la mia risposta mandata via email.

Caro sig. Bernardini ho letto su Tuttosport di Sabato il suo articolo. Devo comunicarle che il sottoscritto non condivide nulla del contenuto del suddetto articolo. I motivi sono molteplici ma si possono riassumere in una sola parola :RICONOSCENZA .

Vede, io ho conosciuto la Signora JUVENTUS nel 1950 (mondiali brasile 1950 e quella voce alla radio: lo juventino Boniperti - lo juventino Muccinelli...) 56 anni e non posso dimenticare nulla del passato perchè mi è stato insegnato che la STORIA non può essere cancellata! Io, a tutt'oggi, attendo i motivi seri e fondanti per i quali dovrei rinnegare 12 anni di vittorie e di successi.

LUCIANO MOGGI E ANTONIO GIRAUDO sono stati condannati da un Tribunale del Popolo senza il rispetto delle regole scritte e soprattutto sono stati condannati da un orda di pennivendoli assetati di giustizialismo al servizio di padroni che, a dire pendagli da forca, e' fargli onore. Gentaglia che andrebbe legata per i piedi, e testa in giu' calata dentro un pozzo di merda liquida e lasciata asfissiare lentamente!

Fino a poco tempo fa pensavo che i nostri nemici fossero solo gli antijuventini ma, purtroppo, ho scoperto che molti tifosi della JUVE, tra i quali annovero anche LEI, sono schierati contro il nostro recente passato.

Il motivo fondamentale dicono questi ultimi è rappresentato dalla mancanza di stile dei due dirigenti. Fino a questo punto, pur non condividendone il pensiero, reputo il loro atteggiamento logico. Ciò che mi lascia esterrefatto, con somma meraviglia, è il fatto che si giunge a sostenere che l'attegiamento e l'operato della dirigenza JUVENTINA era scorretto e mafioso.

Per il mio modesto parere ciò significa dire che i nostri successi sono immeritati e frutto di raggiri, ma loro, come del resto LEI, sostengono-sostenete che le due cose si posso scindere.... contenti voi .............
Purtroppo per lei, però, credo che la maggioranza dei Tifosi non sia d'accordo con questa vostra bizzarra tesi.

Noi tifosi JUVENTINI, schiearati a favore della TRIADE, riteniamo indegno per un paese civile quello che è accaduto negli ultimi mesi: Gradi di giudizio stravolti tre giorni prima dell'inizio dei processi; Utilizzo di materiale probatorio illeggittimo; Giornalisti che violano il segreto istruttorio senza essere, poi , sottoposti a processo penale; Ministri che incitano alla violenza fomentando il popolo...etc.....etc...

Sono questi alcuni motivi per i quali noi non possiamo dimenticare nulla!!!!!
Non dimenticheremo i nomi e i cognomi di tutti coloro che hanno infangato 12 anni di onesto lavoro coronati da innumerevoli successi. Non dimenticheremo, inoltre, i nomi e i cognomi dei Giornalisti puri ed onesti che predicano la giusta morale per poi accedere ai dati delle procure con la corruzione e l'inganno.

Così come non dimenticheremo questi nomi al tempo stesso ricorderemo e ringrazieremo coloro che sono stati vittima di questa ignobile propaganda mediatica. Si rassegni, dunque, a sentirci dire : ONORE ALLA TRIADE!!!!!!!!!

Il suo invito a dimenticare assomiglia tanto ai roghi del periodo della SANTA INQUISIZIONE.

P.S: La JUVENTUS continuerà a vincere perchè è scritto nel suo DNA indipendetemente da chi la Guiderà, ma quei 12 anni non verranno cancellati da nessuno così come nessuno potrà dimenticare gli artefici di quei successi : LUCIANO MOGGI ED ANTONIO GIRAUDO
Ps. Tutti sappiamo il perchè dell'odio dell'Esimio Marco verso la triade.
Questo individuo, della colonia del Maiale di Ormezzano 40 anni a SuttosporC
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CALCIOPOLI, E GLI INTERESSI DEL SISTEMA.
(Dal block notes del 2006 di R. Calabrone)
1)-Giraudo & Moggi.
  Il Sistema ammetterebbe un loro ritorno? Si,no… si o no? Certo che NO! C’e’ una terza via: che per quanto hanno pagato in maniera esorbitante e sopratutto ingiusta scompaiano, o rinuncino ad avere giuztizia. Ma dovrebbero appunto sparire, morire o cambiare pianeta. Moggi-Giraudo e la Juve sono stretti in una morsa: quella del Sistema. Il Sistema non ammette sgarri: se sgarri paghi. E Moggi & Giraudo hanno sgarrato. Hanno vinto Troppo, e’ non contenti, volevano vincere ancora di piu’, volevano stravincere!

Moggi & Co a Napoli stanno vincendo, anzi stanno passeggiando. Il sistema non puo’ permettersi di perdere a Napoli. Se Moggi vince, il Sistema di conseguenza perde. Moggi &Co al cospetto del Sistema sono meno di niente. Nel 2006, anzi prima, Il Sistema decise che la Juve doveva pagarla e Moggi e Giraudo dovevano scomparire uscendo definitivamente dal Sistema. Il Sistema non li voleva piu’, troppo bravi nel loro mestiere e troppo egoisti, quindi avrebbero continuato a vincere.

I piani alti della Exor, collusi con i poteri Meneghini, barattarono la Juventus per mere questioni di business, e per restare nel Sistema di cui la Exor e’ parte integrante (un braccio armato!), buttarono a mare Moggi e Giraudo…. la juventus e solo un nome, e i nomi non si buttano a mare. I nomi al massimo si cancellano… ma cancellarlo non conveniva a nessuno… E alla FAMIGLIA Elkann sta piu’ che bene, COSI’.

2-Gli scudetti, un anno di B e quadra smembrata?
Due anni senza i proventi della Champion, un totale di 150-200 milioni di danno patrimoniale, stima che va ben oltre quello che stabilisce il regolamento delle Societa’quotate in borsa? BAZZECOLE!

Bazzecole per Elkann e per Exor, per costoro la Juve era un fastidio. La Juve vincente era un ostacolo alle vendite FIAT - http://www.ilsole24ore.com/news/FM_9001494146.shtml - Ve lo ricordate ? La Juve e’ una goccia d’ acqua nell’ Oceano del business e dell’ alta Finanza. All’ interno del Sistema ci sono i poteri "occulti", poteri dotati di una potenza di fuoco impressionante, che prima o poi, li portera’ ad impadronirsi dello stato! E' nei posti di comando hanno gia’cominciato (anzi sono verso la fine!) a mettere uno dei loro Sicari!

Questi poteri hanno dietro tutto il sietema "Meneghino-Lombardo” con i Tronchetti Provera, Moratti ed i loro sodali, e’ non potevano piu’ accettare che Moggi-Giraudo e la Juventus continuasero a vincere. Moratti non poteva piu’ pemettersi a fronte di una spesa di oltre 1000 milioni di Euro e di una minaccia di interdizione da parte della cognata Letizia, di continuare a spendere senza avere un ritorno.

L’inter aveva gia’ creato un grave problema alla “SARAS” con le Azioni Gonfiate! A Moratti Massimo e’ corso in aiuto il Malfattore Tronchetti Provera con i suoi dossier(Telecom) ricattatori….

Su come si sia concretizzato il complotto del 2006, e da dove e quando e’ partito, a lungo si e’ dibattuto nei circoli, blog, forum Juventini e in altre sedi. Ma giova ricordare 3 fatti: la scomparsa di Giovanni e Umberto Agnelli, la torbida vicenda Telecom (con forti interessi Ifil-Exor-Fiat e intesa San Paolo) con la morte di Adamo Bove, catapultato (o forse no?) giu’ da un cavalcavia a Napoli!, e da ultimo il famoso incontro a Marrakech tra Elkann e J.C. Blanc: "Elkann ha scelto me per creare una rottura con il passato" - avvenuto il 31 dicembre 2004. Quindi antecedente il 2006.

Quindi Tronchetti, i vertici Ifil e Montezemolo avevano gia’ tutto organizzato… Accelerate le dipartite dell’Avvocato(24 Jan 2003), e del Dottore (27 May 2004), ora potevano tranquillamente organizzare il “Golpe”, Eliminare Giraudo, impadronirsi della Juventus e frenare l’ascesa dell’Ultimo Agnelli della Dinastia… Ora Finalmente, e’ tutto nelle sicure manni della famiglia Elkann, meglio dire, della “Grande Loggia del Medio Oriente”.
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3-Le prove della Trama de Misfatto.
 Il misfatto e’ andato in porto nel 2006, e tra il 2006 e il 2007, la Juventus ha chiuso ogni rapporto con il suo passato e con chi c’era fino al 2006. Tutti fuori. Tutti fuori ma anche rinuncia al Tar, patteggiamento con la Figc per eventuali contenziosi futuri: il pretesto furono le Sim Svizzere. 300.000 euro devoluti alla Figc. Addirittura ci fu una richiesta di patteggiamento in ambito di Giustizia Ordinaria con tanto di denuncia contro IGNOTI(?) per danni patrimoniali.

Mi riferisco al Processo per falso in bilancio contro Moggi e Giraudo – Accusati di aver rubato soldi alla juventus! Li’ a Elkann e ai suoi avvocati ando’ male, in quanto essendo il Giudice un’incosciente, non ebbe paura ne’ dei dossier di Tronchetti, e’ ne’ di fare la fine di Edoardo Agnelli e Adamo Bove. Il giudice assolse Moggi e Giraudo in quanto il fatto non sussisteva; troppo evidente, elementare addirittura!
Premmesso tutto cio’, la Juventus o meglio Andrea Agnelli, tirato per la giacca dai suoi tifosi, alla luce di quanto emerso nel Processo di Napoli (si potrebbe dire anche alla luce di quanto non emerso) vorrebbe riaprire cio’ che suo cugino attraverso i suoi avvocati e la Cupola Mediatica aveva seppellito sotto la pietra tombale del silenzio. A tale riguardo ricordo la celebre frase di quel lurido beone di G. Cobolli Gigli: ” Gli scudetti? E meglio dimenticarli, bisogna voltare pagina”.

Andrea Agnelli non ha potuto fare finta di niente rispetto a quello uscito furoi a Napoli. Ne’ ha potuto ignorare le nuove intercettazioni, nascoste nel 2006 dai Corrotti Carabinieri di Roma e dai corrotti PM della Famigerata Procura Napoletana, ma ritrovate e sbobinate dagli Esperti del pool di difensori di Luciano Moggi. In mezzo a questo Andrea Agnelli potra’ a sua volta tirare la giacca a suo cugino? O faranno volare anche lui da un un cavalcavia?
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4-Le prove della Trama de Misfatto.
 Se la Loggia Massonica lo permettesse, Andrea potrebbe/dovrebbe dire: nel 2006 ci avete ingannati. Ci avete fatto credere che Moggi e Giraudo erano dei ladri, ci avete fatto credere che esistesse una Cupola juventus. Adesso sappiamo che “se cupole c’erano, erano a Milano e a Roma, perche’ il losco lo faceno MILAN e inter, e non la Juventus; che Moggi non ladrava, ma che per come andavano le cose, sospettava che (Cupola o non Cupola) le squadre di Milano e Roma ladrassero, e’ cercava di difendersi! E’ che cercava di difendersi, e’ evidente in tutte le sue telefonate!

Lo ha Testimoniato Sotto Giuramento al Tribunale di Napoli l’ex arbitro Romeo Paparesta (quello con la Sim Card Svizzera, prova che Moggi le Sim le aveva per difendersi da intreCettopoli!)! E’, che i sorteggi non erano truccati. Ma anche volendo, John Elkann NON puo’ rivoltarsi contro quel Sistema del quale i poteri dietro la sua famiglia sono la parte dominante? La loggia d’Israele di cui lui e’ parte attiva glielo permette? Io dico di no. Troppo grandi i loro interessi (miliardi si Euro!)! Io non credo alla favoletta che sia stato ingannato, Elkann. Lui non sacrificherebbe altri e piu’ remunerativi (miliardi!) business per amore della Juventus. Farebbero a lui quello che hanno fatto a Giovannino e a Edoardo!

Lui non ama lo sport pedatorio e della Juventus a lui non frega niente, lui deve badare alle ricchezze lasciate dal “padre di sua madre”, deve badare alla Fiat e Alla FERRARI. Quella Ferrari che dal prossima Mondiale di Formula uno avra’ gommature PIRELLI.
La Pirelli il cui Presidente e’ Tronchetti Provera, e Massimo Moratti sta li’ come consigliere di Amministrazione. La Ferrari vuole tornare a vincere il Mondiale, e i sodali di Monnezzemolo qualche vantaggio lo daranno e sono in grado di darlo…al Cavallino.

Traete voi le conseguenze. Moggi a Napoli sta vincendo, per ora! E’se Moggi "dovesse" essere assolto vorra’ rientrare nel mondo del calcio dalla porta principale! Se Moggi "dovesse" vincere, certamente, chiederebbe risarcimenti multimilionari. La Figc ha questi soldi? NO! Il Sistema nel 2006 ha buttato fuori dal mondo del Calcio Moggi e Giraudo, e’ se Moggi "dovesse"vincere la Figc dovra’ pagare!Ma con quali soldi?Con quelli dei poteri che hanno organizzato il Golpe?Impossibile!

Allora qualcosa faranno! Ma cosa….. Cambieranno il giudice Casoria, e metteranno un corrotto-burattino come il giudice Eduardo De Gregorio? Anche se segnali che danno Narducci, la Procura di Napoli e il silenzio di Palazzi e abete sono chiaramente in questa direzione, credo che troveranno una via meno appariscente. Sceglieranno la Via gia’ indicata da “Borrelli-Palazzi-Ruperto-Sandulli” nel proCesso Sportivo: L’ “Illecito Strutturale”, e’ dal Giudice Fiasconaro: “Violenza Privata nel proCesso Gea! Non credo che arriveranno a commettere l’imprudenza di eliminare Moggi ricorreranno alla violenza dei Servizi Segreti Deviati con un finto suicidio, un incidente, oppure una fialetta che gli procuri un cancro clinico che lo facesse fuori come fatto con Giovannino Agnelli?
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5-Nella Morsa del Sistema.
Ora sappiamo che la Juve e’ nella morsa del Sistema, e’ che vi restera’ fino a quando non si arrivera’ a sentenza a Napoli. In questo momento il Sistema, a causa degli esiti quasi scontati del Processo, e’ messo male. Di conseguenza Moggi “dovrebbe” essere assolto dalle accuse di associazione a delinquere e di frode sportiva. DOVREBBE! Maaaa… ci credo poco! E’ vero che ad oggi l’assoluzione di Moggi appare scontata, e’ di conseguenza, le cose si metterebbero bene anche per Giraudo, che ha scelto il rito abbreviato, che logicamente, in primo grado e’ stato condannato dal solito giudice corrotto, Ecco una ragione per la quale io ci credo poco! 

La Juve e Andrea Agnelli cosa devono fare? Continuare a girare le spalle a Moggi? La Juve e’ nella morsa del Sistema del quale fa parte la famiglia Elkann, e il Sistema la sta ricattando: e’ un ricatto che arriva attraverso messaggi (per noi occulti!) dal medio oriente. Sul piano puramente calcistico la Juve non riesce piu’ a centrare un obiettivo di mercato. Appena il nome di un calciatore viene accostato alla Juve, protetto dalla GANG-PROVERA-BUORA-GUIDO ROSSI-"moratti" se lo prende come fatto con Benitez, Pazzini, Poli ecc., oppure si adopera per farlo andare altrove.

 In campo le cose vanno anche peggio. E’ dall’inizio del campionato che gli arbitri la frustrano e la trattano a pesci in faccia senza che da parte della societa’ vi sia una presa di posizione. E’ non serve citare gli innumerevoli episodi, come quelli delle partite del nuovo anno, che ha cominciato in Juve-Parma, nello stesso modo in cui era finito il 2011 Chievo-Juve: in modo vergognoso!!!


6-Le apparenze ingannano?
 E’ inconfutabile che da quando il Processo di Napoli e’ decollato e le cose si sono messe bene per Moggi, e Palazzi ha parlato di chiamare Massimo Moratti per interrogarlo sulle telefonate – sue e di facchetti – agli Arbitri e designatori, gli arbitri si sono ancora di piu’ incarogniti, ed i risultati della Juve si sono capovolti. Quest’ anno e’ peggio degli anni passati. Il ricatto e’ questo. Il Sistema vuole stroncare la Juve, e la sta ricattando per le velleita’ di Andrea Agnelli di rivolere indietro gli scudetti scippati da Guido Rossi, Sicario dell'Altra Faccia della Mafia Meneghina (socia di berlusconi!)
Noi adesso abbiamo il dovere di stare vicini alla squadra. Abbiamo un tecnico mediocre e una rosa infarcita di mezzi giocatori. Poco importa, diamogli il Nostro incondizionato sostegno. Noi siamo La Juve, tutto il resto e’ noia. Preghiamo per la Casoria, preghiamo che non la levino di mezzo “suicidandola” o trasferendola ad altro incarico; preghiamo che non la intimidiscono toccandogli i familiari! Preghiamo che si arrivi a sentenza entro maggio/giugno. E’ se dopo, qualche volontario bombarolo toglie di mezzo gli infami, ci divertiremo noi.

Fino a Prova contraria, ad Andrea Agnelli nulla da rimproverare, non ci sono cose che non mi piacciono di Agnelli. Con la sua uscita dalla scena nel 2006 ed i 4 anni di latitanza, e’ chiaro come il sole che e’ stato vittima di un gigantesco  e intimidatorio furto! E’ se la Madre non lo avesse forzato ad all’ontanarsi e’ chiudersi nel silenzio fino a tempi migliori, a quest’ ora non ci sarebbe un Agnelli Presidente della Juventus. Anzi, non ci sarebbe nessun Agnelli sulla faccia della terra!

Quindi amici Juventiuni, aggrappiamoci a lui, con la speranza che non gli fanno fare la fine di suo fratello Giovannino, e del Cugino Edoardo. Amiamo la Juve? Non c’e’ altra strada. Farsopoli, non un responsabile, ma “Figlia deI Sistema”! Siamo in guerra, e’ dobbiamo combattere! Lo dobbiamo alla NOSTRA CARA Vecchia Signora degli Agnelli!
La Juventus agli Agnelli! Oggi e sempre!
 

ANCHE IL BOLOGNA HA LA ROGNA! QUINDI, NON SOLO ROMA & NAPOLI AIUTATI, DOPO CHE HANNO SALVATO L'INTER DAL FALLIMENTO!

ANCHE IL BOLOGNA HA LA ROGNA!
Putroppo, non tutti sanno che proprio il Bologna è stato più volte aiutato al "mostro" istituzionale. Partiamo dalla fine, ovvero dalla stagione 1992-1993. Il Bologna dell'allora presidente Gnudi navigava ingloriosamente in serie C. Le ripetute magagne finanziarie portarono al fallimento della società. Ora, come tutti sanno, una società fallita dovrebbe ripartire almeno da una serie inferiore a quella del fallimento (ma se ci fosse giustizia dovrebbe ripartire dalla 3° categoria con un nome diverso, ma questa sarebbe GIUSTIZIA PURA...), ma un atto di clemenza della Federazione, guidata da Matarrese (ma guarda un pò...), permise al suo amico Gazzoni di acquistare la società emiliana in serie C a prezzi di saldi invernali. In pratica, la federazione che tanto è criticata dai bolognesi gli permise di stare in C quando avrebbero dovuto finire tra i dilettanti, evitando di fatto al Bologna fallire con conseguenze molto peggiori in un futuro prossimo (l'allenatore era il caro Zaccheroni, chissà se se lo ricorda....).

Chissà se gli ultras che martedì sciopereranno sanno cosa accadde alla loro squadra nel 1964, l'anno del suo ultimo titolo di campione d'Italia... Probabilmente lor signori non sanno che ad un controllo antidoping 5 calciatori vennero trovati positivi. SUccesse il finimondo: il Bologna fu frima penalizzato e poi riabilitato, con un finale di campionato "quasi pilotato" per arrivare allo spareggio con l'Inter di Allodi.

La vicenda rimane tutt'oggi ambigua, d aun lato si disse che erano state persone vicine all'Inter ad aver alterato gli esiti del controllo antidoping, dall'altro si disse che il controllo era corretto, ma successivamente manipolato al fine di riabilitare i rossoblu.

insomma, una vicenda boccaccesca, con protagoniste due società dall'immagine non certamente cristallina, ma che oggi non perdono occasione per prostrarsi "pulite".

Passiamo a quanto accadde nel campionato 1979-80. Il Bologna "esempio di calcio pulito" si manifestò al meglio nella vicenda del calcioscommesse che, come sapete, decimò parecchie squadre, portando alla retrocessione di Milan e Lazio.

I rossoblù vennero coinvolti per un episodio, la gara con l'Avellino, per cui vennero squalificati il presidente Fabbretti ed i calciatori Zinetti, Paris, Dossena, Petrini e Savoldi. Ci fu anche il tentativo di coinvolgere la Juventus, insinuando una combine dei presidenti per un pareggio concordato: il teste doveva essere un allibratore clandestino, Cruciani, a cui sarebbe stato riferito tale presunto accordo dai giocatori del Bologna. I quali, però, smentirono tutto nel corso del processo.

Per adesso mi limito a queste prime rivelazioni (molti già le sanno, ma credo che la maggior parte delle persone non ne fossero a conoscenza), ma molto presto parleremo di strani cambi di scuderia per i diritti TV, di scudetti revocati al Torino (molto simile a quello successo alla Juve quest'estate), di partite "accordate" e di strani labiali.
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Milano, 22 lug. - (Adnkronos) - Il consiglio della Lega Calcio, riunitosi oggi per l’esame degli adempimenti ai fini della iscrizione delle societa’ ai campionati di A e B per la prossima stagione sportiva rende noto che, a tutt’ora, non sono iscritte la Roma e il Napoli. Le due societa’ potranno presentare ricorso alla Figc.
Nel comunicato che conclude la riunione del Consiglio di Lega, si sottolinea che la Covisoc ha trasmesso il 22 luglio il parere ‘’sfavorevole'’ all’iscrizione al prossimo campionato di Roma e Napoli. E che il Consiglio di Lega, ‘’per quanto di propria competenza in ordine alla sussistenza dei requisiti per l’iscrizione ai campionati, ha rilevato a carico della A.S. Roma mancanti adempimenti regolamentari'’. Il ricorso alla Figc potra’ essere presentato dalle due societa’ ‘’nei termini e con le modalita’ stabilite dal C.U. numero 151/A del 28 aprile 2003 della Figc'’.
Roma e Napoli dovranno presentare ricorso contro la decisione del Consiglio di Lega entro martedi’ 29 luglio. La Figc dovra’ esaminarlo entro il 31 visto che per quel giorno e’ prevista la formulazione dei calendari della stagione 2003-2004.
la stessa FIGC implicata nello scandalo ATTUALE il ricorso dell’atalanta non fu accettato se la retroattività la fanno valer per il 2004-2005, VALEANCHE PER IL 2003-2004 se questa federcalcio è corrotta.. ed è la stessa di allora allora anche roma e napoli ripartono di nuovo in C2 perchè non avevano titoli per essere iscritte al campionato e questa FIGC le ha ingiustamente iscritte
…perchè circa le provvigioni riconosciute dalle società oggetto di indagine per le prestazioni ricevute, al fine di correttamente inquadrare l’elemento psicologico e la buona fede dei Clubs coinvolti, l’Atalanta ha sollecitato sia fatta chiarezza sulle modalità di corresponsione ed entità delle stesse, nonchè sulle ragioni che hanno indotto i rappresentanti amministrativi a rilasciare numerosissimi titoli di credito in soluzioni frazionate. Ciò in quanto, come noto a tutti gli operatori del settore, normalmente la provvigione viene corrisposta, previo rilascio di fattura, alla società che ha fornito la prestazione, e pagata mediante bonifico bancario, o assegno circolare non trasferibile, intestato alla realtà finanziaria o assicurativa. Nella situazione in esame, invece, come noto, sono state poste in essere procedure del tutto difformi ed assolutamente inusuali.
Ma quel che più dovrebbe attirare l’attenzione dell’Ufficio Indagini riguarda l’ammontare della provvigione, corrisposta in misura sensibilmente superiore alle consuetudini e prassi bancarie e assicurative, normalmente assestate attorno allo 0,50%-1,00%!!
Da ultimo, si ribadisce la decisiva circostanza, in base alla quale, e secondo le dichiarazioni rese dal segretario della Co.Vi.So.C. alla Polizia Giudiziaria, riportate anche dalla Gazzetta dello Sport e dal Corriere della Sera, la Roma avrebbe depositato la documentazione relativa all’iscrizione al campionati di Serie A Tim, stagione 2003-2004 oltre il termine fissato dal C.U. n. 151/A del 28/04/2003 nel 28 luglio 2003, ad ore 19.00, ovvero il giorno successivo, 29/07/2003. Verità confermata dalla stessa a.s.roma..
Quanto sopra è stato deciso nell’interesse primario dell’accertamento della verità, per addivenire ad una verità attendibile, imparziale ed oggettiva, attraverso l’applicazione delle regole esistenti, nonché per evitare possibili disparità di trattamento tra società affiliate alla F.I.G.C.
Il CONI risponde con una comunicazione, prot. 1598 del 22/08/2003, con la quale detto organismo informa circa “la necessità al momento di soprassedere da ogni pronuncia sugli esposti presentati”.
Immediatamente, in data odierna, la società, assistita dall’Avv. Mattia Grassoni del Foro di Bologna, ha presentato ulteriore esposto-diffida al CONI, agli organi collegiali dello stesso ed al Ministero dei Beni Culturali, sottolineando come il Presidente della FIGC, Dott. Franco Carraro, al termine del Consiglio Federale del 20 agosto u.s., abbia dichiarato “il Capo dell’Ufficio Indagini, Italo Pappa, ci ha fornito una dettagliata documentazione che ha tolto ogni dubbio: ci ha assicurato che le fideiussioni erano evidentemente non autentiche, le società erano in buona fede e le fideiusiioni erano comunque state presentate entro il termine inderogabile di scadenza del 28 luglio alle ore 19.00” (Il Sole 24 Ore del 23 agosto 2003, articolo firmato da Gianni Dragoni). Peccato che il Gen. Italo Pappa, avanti alla Giunta Nazionale del CONI, nell’audizione del giorno successivo, 21 agosto 2003, abbia precisato: “Io non ho mai detto che le fideiussioni erano state presentate nei termini” (Cfr. sempre Il Sole 24 Ore del 23 agosto 2003)!!!
Appare, quindi, definitivamente certo che il termine inderogabile di cui al C.U. n. 151/A del 28 aprile 2003 non è stato rispettato né dalla S.S. Napoli Calcio S.p.a., né dalla A.S. Roma S.p.a..
Addirittura i massimi responsabili amministrativi di quest’ultima hanno a più riprese confermato tale circostanza, sostenendo, per bocca del Direttore Generale, Sig. Franco Baldini: “La Roma era convinta di aver assolto a qualsiasi obbligo per l’iscrizione al campionato già il 22 luglio, ma ci è stato detto di no. Il 29 ci siamo presentati DI NUOVO DI FRONTE ALLA Co.Vi.So.C……” (Gazzetta dello Sport, 09/08/2003, pag. 11, articolo a firma Alessandro Catalano). Infine, il Presidente del Collegio Sindacale dell’A.S. Roma S.p.a., Dott. Franco Rotunno, ha affermato che: “gli atti il 28 non erano pronti, hanno rinviato al giorno dopo” (Repubblica, 20 agosto 2003, articolo firmato da Elsa Vinci).
Non veritiere, quindi, sono le affermazioni del Presidente Federale, Dott. Franco Carraro, dallo stesso pronunciate in conferenza stampa il 20 agosto 2003, radicalmente smentite tanto dal Capo dell’ Ufficio Indagini della FIGC, quanto dai dirigenti della stessa A.S. Roma S.p.a..
L’Atalanta Bergamasca Calcio S.p.a., nella situazione attuale, a differenza del CONI, contesta e si oppone all’autonomia della F.I.G.C., in quanto esercitata nel suddetto modo, non ritenendo ammissibile alcuna sospensione del giudizio da parte del CONI, come disposta con nota n. prot. 1598 del 22/08/2003, alla luce della delibera di cui al C.U. n. 56/A del 20/08/2003.
Non possono certamente soddisfare le conclusioni a cui è giunto l’Ufficio Indagini della Federcalcio al termine del lavoro svolto, né alcun soggetto dell’ordinamento sportivo può accettare e considerare conclusa l’indagine all’esito della consegna del rapporto del 20 agosto u.s.!!!
Si fa, altresì, presente che la scrivente società in data 19 agosto ha avanzato alla F.I.G.C. domanda di autorizzazione alla deroga alla clausola compromissoria, rimasta ad oggi priva di riscontro.
Alla luce del comportamento posto in essere dalla F.I.G.C., nella funzione di applicazione delle vigenti norme dell’ordinamento di settore, palese appare la responsabilità di tale organismo, con conseguente maturazione del diritto al risarcimento del danno in favore dell’Atalanta Bergamasca Calcio S.p.a..
La F.I.G.C. è responsabile, e tenuta, a risarcire il danno, per non aver correttamente fatto rispettare il C.U. n. 151/A del 28 aprile 2003 nei confronti di Napoli e Roma; ma lo è, ancor di più, nell’aver concesso un nuovo termine a detti Clubs, mentre quello del 28 luglio era da considerarsi incontestabilmente perentorio, onde provvedere alla presentazione di nuove garanzie fideiussorie, in luogo a quelle false e contraffatte, depositate il 29 luglio 2003, quindi oltre il termine di scadenza.
Parimenti, il CONI, per quanto tempestivamente e ripetutamente investito della questione attraverso esposti e memorie depositate dalla scrivente e da altre società, ha dapprima rimesso ogni valutazione all’organo interno della FIGC, mentre oggi, nella lettera del 22 agosto 2003, prot. 1598, comunica “al momento la necessità di soprassedere da ogni pronuncia sugli esposti presentati”.
Questa non è la vigilanza ed il controllo che il Comitato Olimpico Nazionale Italiano, ai sensi del D.Lvo 242/99 e dello Statuto, deve adottare in maniera tanto delicata e fondamentale nella vita di una F.S.N., quale il corretto adempimento delle prescrizioni economico finanziarie da parte dei Clubs affiliati!!!
Il CONI, nella sua funzione indubbiamente pubblicistica, non intervenendo né vigilando, consente, in questo modo, a società sportive non aventi titolo di essere ammesse ai campionati di competenza, usufruendo di finanziamenti e denaro pubblico, con ogni conseguente apprezzabilità e rilevanza di siffatto comportamento in ambito di responsabilità amministrativa e penale.
L’Atalanta, conclusivamente, risulta parte offesa in ogni atto compiuto, od omesso, per quanto dovuto, da parte della F.I.G.C., C.O.N.I., e loro organi interni, e comunica che, in caso di mancato riconoscimento dei propri diritti, promuoverà ogni azione a tutela del proprio patrimonio e della propria immagine. (Francesco Mario 26 maggio 2005)