Juventus Footbal Club Official Website
Nota della società - 22 aprile 2013
Juventus Football Club ricorda ai propri tifosi e ai media di essere impegnata in progetti dedicati all'integrazione e al contrasto di ogni forma di razzismo o discriminazione. La società ha infatti intrapreso un'intensa collaborazione con il centro Unesco di Torino, sotto il patrocinio dell'Unesco, per "Un calcio al razzismo", giunto alla sua terza edizione e ha dato il via, da questa stagione, a "Gioca con me". Entrambi i progetti sono stati celebrati giovedì 21 marzo in occasione della "Giornata Mondiale contro il razzismo".
L'impegno del club, ribadito in ogni partita casalinga, grazie al video consultabile qui, non può essere messo in discussione da pochi comportamenti di singoli spettatori della partita o da gruppi di spettatori, molto enfatizzati dalla grande visibilità mediatica che il calcio offre. Tali comportamenti non rappresentano la posizione della società, dei suoi milioni di tifosi e neppure della stragrande maggioranza degli spettatori dello Juventus Stadium, che rappresenta un esempio unico a livello italiano.
Questa precisazione non intende mettere in discussione in nessun modo le decisioni del giudice sportivo, anzi deve essere interpretata come auspicio perché i comportamenti più volte sanzionati allo Juventus Stadium siano sanzionati con pari attenzione e collaborazione dei club anche altrove.
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La Gazzetta dello Sport.it
Boateng zittisce i buu juventini. C'è il rischio squalifica
TORINO, 22 aprile 2013
Prima della gara il giocatore del Milan è stato insultato sotto la Nord. Lo Juventus Stadium era già sotto diffida. La festa scudetto sarà a porte chiuse?
http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Milan/22-04-2013/boateng-zittisce-buu-juventini-c-rischio-squalifica-20276993962.shtml
martedì, aprile 23, 2013
lunedì, aprile 22, 2013
CHI VUOLE LA FESTA DELLA JUVENTUS A PORTE CHIUSE?
CHI VUOLE LE PORTE CHIUSE?
LA GAZZETTA DELLO SPORT-RCS MEDIAGROUP (dove si nasce interisti! Proclama del Presidente di Rcs-Sport!: Flavio Biondi !!!)!
E' CHI SONO I MAGGIORI AZIONISTI DI RCS-MEDIA-GOUP?
1-MARCO TRONCHETTI PROVERA (secondo maggiore azionista dell'inter!): MEDIOBANCA & GRUPPO PIRELLI -
2-JOHN ELKANN (primo azionista della Juventus!): GRUPPO FIAT & Co.
3-FRATELLI MORATTI (primo azionista dell'inter!): GRUPPO SARAS & Co.....
DOMANDA:
E' SE IL PADRONE DELLA JUVENTUS: JOHN ELKANN EVITASSE DI RACCONTARE AGLI IMBRATTA CARTA (i pseudo giornalisti) AL SERVIZIO DELLA LORO ASSOCIAZIONE, LE CASTRONERIE CHE RACCONTA SULLA SQUADRA BIANCONERA PER FINGERE DI ESSERE CONTENTO DEL PRIMO POSTO IN CLASSIFICA DELLA NOSTRA (non sara' MAI sua!) SQUADRA, E' COMINCIASSE INVECE A SPIEGARE ALLE MIGLIAIA DI PICCOLI AZIONISTI (ed ai 13 milioni di tifosi!), QUAL'E' IL SUO interESSE (a parte la collusione con Tronchetti Provera, che tutti sappiamo!) A VOLERE IL MALE DELLA JUVENTUS?!!!
CE LO DICA JOHN ELKANN CE LO DICA!
THE FARSOPOLI CONSPIRATORS
LA GAZZETTA DELLO SPORT-RCS MEDIAGROUP (dove si nasce interisti! Proclama del Presidente di Rcs-Sport!: Flavio Biondi !!!)!
E' CHI SONO I MAGGIORI AZIONISTI DI RCS-MEDIA-GOUP?
1-MARCO TRONCHETTI PROVERA (secondo maggiore azionista dell'inter!): MEDIOBANCA & GRUPPO PIRELLI -
2-JOHN ELKANN (primo azionista della Juventus!): GRUPPO FIAT & Co.
3-FRATELLI MORATTI (primo azionista dell'inter!): GRUPPO SARAS & Co.....
DOMANDA:
E' SE IL PADRONE DELLA JUVENTUS: JOHN ELKANN EVITASSE DI RACCONTARE AGLI IMBRATTA CARTA (i pseudo giornalisti) AL SERVIZIO DELLA LORO ASSOCIAZIONE, LE CASTRONERIE CHE RACCONTA SULLA SQUADRA BIANCONERA PER FINGERE DI ESSERE CONTENTO DEL PRIMO POSTO IN CLASSIFICA DELLA NOSTRA (non sara' MAI sua!) SQUADRA, E' COMINCIASSE INVECE A SPIEGARE ALLE MIGLIAIA DI PICCOLI AZIONISTI (ed ai 13 milioni di tifosi!), QUAL'E' IL SUO interESSE (a parte la collusione con Tronchetti Provera, che tutti sappiamo!) A VOLERE IL MALE DELLA JUVENTUS?!!!
CE LO DICA JOHN ELKANN CE LO DICA!
THE FARSOPOLI CONSPIRATORS
martedì, aprile 16, 2013
LA COSCIENZA SPORCA, DELL'EROE DI - "MANI PIENE DI MERDA": FRANCESCO SAVERIO BORRELLI
RITA PENNAROLA: DALLE ALPI A NOMISMA - 1 NOVEMBRE 2007
Dalla Procura di Milano al vertice dell’ufficio indagini di Federcalcio, con uno sguardo alle sorti della corazzata che gestisce sciovie, funivie e ristoranti nell’amata Courmayeur. Ecco passioni ed interessi, oggi, del “pensionato” Francesco Saverio Borrelli.
IL CORRUTTORE MASSIMO & L"INDECENTE CORROTTO
Le indagini per i fatti di via Imbonati prendono il via in un momento particolarmente delicato per la Procura di Milano: in quel periodo, infatti, lo storico capo del pool di Mani Pulite Francesco Saverio Borrelli è alla vigilia del trasferimento al vertice della Corte d’Appello. Intanto alla Questura, mobilitata per trovare una spiegazione alla morte del suo giovane agente scelto Vincenzo Raiola ferito a morte durante la rapina, comincia a farsi notare per l’attivismo investigativo il vicequestore aggiunto
Maria Josè Falcicchia, poco più di trent’anni, origini pugliesi.
Il tandem di inquirenti composto dal leggendario artefice del “resistere, resistere, resistere” e dalla brillante poliziotta si ricostituirà parecchi anni dopo, a maggio 2006, quando Borrelli sarà chiamato da Guido Rossi a guidare il pool investigativo della Federcalcio e sceglierà come suo braccio destro proprio il vicequestore Falcicchia. A settembre dello stesso anno arrivano le dimissioni-lampo di Borrelli e del suo team, poi rientrate per il capo ma non per Falcicchia, tornata in servizio alla Questura del capoluogo lombardo.
Oltre che di indagini all’interno di Federcalcio, il “pensionato” Francesco Saverio Borrelli si occupa anche delle sorti di una importante società con sede in Valle d’Aosta. L’ex procuratore capo di Milano detiene infatti una quota del pacchetto azionario di Courmayeur Mont Blanc Funivie, spa da 7 milioni e ottocentomila euro nel capitale sociale che gestisce le principali sciovie e funivie dell’importante località turistica, compresi hotel, bar e ristoranti della zona. Amministrata dal quarantasettenne Nicolino Perretta residente ad Annecy, in Francia, la società vede come azionisti di maggioranza l’immobiliare Api Real Estate e la finanziaria Finref. Quest’ultima è in prima fila fra gli azionisti di Nomisma.
NOMISMA: la creatura economica di Romano Prodi.
Più articolata l’epopea di Api Real Estate, immobiliare da 750 mila euro in dote che rientra nella galassia API, vale a dire uno fra i più potenti gruppi petroliferi privati in Europa. AD della Api Real Estate è il rampollo di famiglia Brachetti Peretti, Ugo Maria.
Ugo Maria Brachetti Peretti,
nelle vene sangue di antica nobiltà fuso alla mai sopita vocazione per il business. Per anni scapolo d’oro dello star system internazionale, Ugo Maria è convolato a nozze nel 2005 con la leggiadra Isabella Borromeo,
sorella di quella Lavinia Borromeo andata sposa, quasi contemporaneamente, con l’erede della famiglia Agnelli John Elkann.
John Elkann e Lavinia Borromeo
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Non solo Garlasco – PERITI SATANICI
1 ottobre 2007 autore: Rita Pennarola
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Isabella Borromeo, sorella anche di quella Beatrice Borromeo, che nell'intervista del 26 ottobre 2006 rilasciava a Claudio Sabelli Fioretti per il Corriere della Sera, alla domanda, per chi tifa?
Risponde: «Nella mia famiglia tutti tifavano Inter. Con Matilde abbiamo scelto il
Milan perché aveva i colori più belli. Io non tradirò mai il mio Milan».
Non come Lavinia che è diventata juventina (finta pero'!)quando ha sposato John Elkan.
«Io nemmeno per amore cambierei squadra».
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C'e' qualcuno, qualche idiota o qualche ingenuo che non ha capito il Sabotaggio della Juventus? Neanche dopo il Proclama del marito della "sorella-interista" fatto in Conferenza Stampa dopo aver annunciato che Andrea Agnelli era il Nuovo Presidente della Juventus!
«Premessa doverosa: Le regole esistono e vanno rispettate, in nessun caso la Juve chiederà di riaprire i vecchi processi».
Basta come prova? Si badi bene, il proclama non era in risposta a domanda, ma chiaramente,
un messaggio al mondo juventino! E' chi non lo ha capito,
appunto perche', idiota o ingenuo!
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FARABUTTI, DAL VOLTO AMPIAMENTE SODDISFATTO!
L'ALTRA CAMORRA - PALAZZO SAN GIACOMO & PALAZZO DI GIUSTIZIA?
UN NOVELLO CUTOLO?
"Vittima" di De Magistris ex giudice si toglie la vita
L'ultimo viaggio sola andata l'ex procuratore generale aggiunto di Catanzaro Pietro D'Amico l'ha fatto da solo. È andato a togliersi la vita a Basilea, in una clinica che somministra la «dolce morte», il suicidio assistito.
D'Amico era un magistrato per bene, una «toga buona» e fuori dai giochi di potere.
Ma era diventato un altro dopo esser stato indagato eppoi prosciolto per una storia partorita da quel mostro giudiziario che va sotto il nome di «Poseidone». Una delle fallimentari inchieste-spettacolo condotte da Luigi de Magistris ai tempi in cui, vestendo la toga di pm d'assalto in Calabria, dava la caccia ai fantasmi dei poteri forti e della massoneria deviata.
Amedeo Laboccetta: «Se n'è andato un magistrato onesto, una persona perbene. Tante sono le vittime del de Magistris pubblico ministero, tante sono quelle del de Magistris sindaco di Napoli. Il suo fallimento politico è sotto gli occhi di tutti. Altrimenti, non avremmo raccolto 20mila firme per le dimissioni in poche ore. La città vuole liberarsene. Ormai, deve andare via». 14/4/2013 -
Estratti da: http://www.napoli.com/viewarticolo.php?articolo=39461
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Dall'articolo di Gian Marco Chiocci e Simone Di Meo - 14.04.2013
http://www.ilgiornale.it/news/interni/vittima-de-magistris-ex-giudice-si-toglie-vita-906661.html
"Vittima" di De Magistris ex giudice si toglie la vita
L'ultimo viaggio sola andata l'ex procuratore generale aggiunto di Catanzaro Pietro D'Amico l'ha fatto da solo. È andato a togliersi la vita a Basilea, in una clinica che somministra la «dolce morte», il suicidio assistito.
D'Amico era un magistrato per bene, una «toga buona» e fuori dai giochi di potere.
Ma era diventato un altro dopo esser stato indagato eppoi prosciolto per una storia partorita da quel mostro giudiziario che va sotto il nome di «Poseidone». Una delle fallimentari inchieste-spettacolo condotte da Luigi de Magistris ai tempi in cui, vestendo la toga di pm d'assalto in Calabria, dava la caccia ai fantasmi dei poteri forti e della massoneria deviata.
Amedeo Laboccetta: «Se n'è andato un magistrato onesto, una persona perbene. Tante sono le vittime del de Magistris pubblico ministero, tante sono quelle del de Magistris sindaco di Napoli. Il suo fallimento politico è sotto gli occhi di tutti. Altrimenti, non avremmo raccolto 20mila firme per le dimissioni in poche ore. La città vuole liberarsene. Ormai, deve andare via». 14/4/2013 -
Estratti da: http://www.napoli.com/viewarticolo.php?articolo=39461
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Dall'articolo di Gian Marco Chiocci e Simone Di Meo - 14.04.2013
http://www.ilgiornale.it/news/interni/vittima-de-magistris-ex-giudice-si-toglie-vita-906661.html
Storia Vecchia quella dei magistrati Napoletani: COME LI INCASTRO!!! Come incastrare un Enzo Tortora, per "Proteggere i Delinquenti della Camorra"! O quelli piu' recenti, NON solo De Magistris che incastra il Giudice D'Amico, ma anche Lepore-Narducci e Auricchio, che incastrano Giraudo e Moggi per volere di Milano, e proteggere la Mafia Meneghina: Tronchetti & Moratti.
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L'ALTRA CAMORRA
domenica, aprile 14, 2013
FARSOPOLI 2006: IL GRANDE INGANNO
GLI AUTORI (COSPIRATORI) DEL GRANDE INGANNO
COSA ERA SUCCESSO?
L'OPINIONE di Cicco
29 Ottobre 2006
Abbiamo subito la Farsa più Farsesca della storia del calcio, ma anche la Più Tragica.
Per riassumere brevemente,
alcune intercettazioni sono state utilizzate per annientare la Juventus è stravolgere il calcio italiano pur di fare vincere qualche scudetto ad un'intoccabile Minus Habben è ripagarlo dell'ingente sperpero (oltre un miliardo di Euro!)! Chi ha ispirato tutto questo? Verrebbe da dire “gli indossatori di scudetti altrui”: del resto non è difficile immaginare un ruolo in una vicenda nata da intercettazioni telefoniche per coloro che il traffico telefonico gestivano, controllavano, spiavano. E' come non notare che casualmente proprio coloro che tutto e tutti ascoltavano hanno beneficiato della farsa?
Io sono dell’idea che Giraudo & Moggi sono stati semplicemente un anello della catena, è anche il più debole, è il meno mportante: infatti si sono dovuti attaccare alla pubblicazione di colloqui abituali nel mondo del calcio: quasi tutte dicerie, gossip, è cazzate di ogni genere. Colloqui che riguardavano un po tutti, con la differenza che i media di regime hanno dovuto dare un taglio drammatico alle telefonate altrui (come non ricordare le trasmissioni con le telefonate di Moggi con sottofondo de “Il Padrino”) e un tono gioviale e cordiale ad esempio, a quelle poche di Facchetti con Bergamo, intercettazioni fatte dalla procura di Torino.
Ho parlato di media di Regime, come non evidenziare il ruolo che in questa vicenda hanno avuto i più importanti quotidiani Italiani sportivi e non, tra questi il Corriere della Sera e la Gazzetta dello Sport del gruppo editoriale RCS. I qui secondi maggiori azinisi sono la Famiglia Elkann, gli stessi proprietari della Juventus (sorpresi?) Non voglio ricordare tutte le castronerie che hanno scritto pur di annientare la Juventus! su questa Opinione diffusa, è che, se la proprietà non era parte dell'inganno, con una vera difesa, sarebbe stato smantellato tutto il piano, e che, difendendoci noi, anche le altre squadre avrebbero avuto GIUSTIZIA.
Invece la nostra NON difesa ha trascinato nei guai anche le altre, per il semplice motivo che non si poteva condannare solo la Juve. Ma visto che la Juve avrebbe accettato la Serie B…ci hanno accontentato. Per non farla troppo sporca qualche punto alle altre dovevano toglierlo. Questo preambolo serve per individuare i veri artefici e registi dell’operazione pulizia del calcio.
Qualcuno nutre ancora qualche dubbio che possano essere stati gli Elkann e Montezemolo in combutta con i poteri forti Meneghini ad impiantatre quella che poi si e rivelata una Tragica Farsa, per distogliere l'Attenzione dai loro loschi affari Miliardari: gli Elkann, stavano per concludere l'impossessimento dei beni e del potere degli Agnelli, è la messappunto del piano (Equity Swap) per riprendersi la Fiat, praticamente, ormai nelle mani delle Banche estere e' nello stesso tempo hanno architettato il modo per liberarsi dei due dirigenti altrimenti inamovibili, che anzi, voci addirittura voleno che con il giovane Andrea Agnelli stassero tentanto un colpo di mano per impadronirsi della Juventus; Tronchetti Provera stava creando mega debiti alla Telecom, in favore delle sue imprese, è stava spogliando la Telecom dei suoi beni immobili; i Moratti stavano preparando il mega-Furto di Un Miliardo e 800 milioni agli azionisti (compresi i piccoli risparmiatori!) con le "Azioni Saras Gonfiate!
Alla mia età, credo di avere quel po’ di esperienza per sapere che certe cose raramente accadono per caso. I motivi possono essere tanti: gli accennati "mega-furti", l’antipatia personale più volte manifestata dai fratelli Elkann per Giraudo & Moggi; la vicenda Lapo con i giornalisti presenti all’Ospedale perché, come dissero, avvertiti da Moggi; la volontà di riappropriarsi della Juve e magari poi rivenderla. Impossibile conoscere il motivo, potrebbe essere un semplice voler toglierla alla famiglia di Umberto Agnelli con quei dirigenti che non coniugavano le vittorie (tante) e i bilanci positivi, ad un crescente entusiasmo e simpatia per i colori bianconeri. Fra qualche anno potremmo anche accorgersrci che gli Elkann hanno chiamato Cobolli Gigli, perchè volevano veramente frenare il successo di quella la Juve vincente, per permettere allo Spendaccione Massimo di vincere qualche scudetto... ma siccome non si fidavano che sarebbe riuscitop nell'impresa, hanno deciso di dargliene uno, togliendolo dalla loro Bacheca. Non credo ci sia una sola persona di buon senso che voglia escluderlo. Comunque resta il fatto che tutto quanto accaduto alla squadra bianconera questa estate è stato voluto dalla famiglia Elkann e gestito dalla nuova dirigenza.
Logicamente, nel piano era previsto che per togliere ogni residuo attaccamento dei tifosi ai vecchi dirigenti non potevano far altro che additarli come colpevoli di qualcosa di gravissimo sotto l’aspetto giuridico-sportivo… Sapevano anche che i tifosi non avrebbero capito ed accettato un cambio al vertice che avrebbe avuto il sapore del salto nel buoi dopo un’annata trionfale con la vittoria del campionato con 91 punti. Ci avete fatto caso? Tutto il processo è ruotato sulla decisione di cambiare i vertici societari non appena scoppiato lo scandalo…Anzi prima ancora che venissero pubblicate le intercettazioni. Scaricare Girauodo e Moggi in quella maniera era il più clamoroso degli autogol: io l’ho pensato subito, possibile che personaggi di tal importanza commettessero una ingenuità tanto grande? Non scherziamo…
Così come è impensabile che un avvocato, riconosciuto grande penalista, chiamato a difendere una società definisca equa una retrocessione in B con penalizzazione. C’erano tutti i presupposti per la Serie C? Lavvocato Zaccone, allora lo avrebbe dovuto far sapere al Giudice Sandulli perché mi sembra che le loro opinioni divergeva leggermente. Ricordate: si difese dicendo che lui aveva chiesto una sentenza uguale alle altre squadre… peccato che le altre, nel frattempo, si professassero totalmente innocenti. A parte tutte le irregolarità procedurali, a parte la nomina di Rossi a Commissario della FIGC, che guarda caso, al momento era un "private scpecial adviser" della famiglia Elkann (quindi gli Elkann lo hanno dovuto liberare dell'impegno...!), a parte tutta la vicenda successiva delle intercettazioni, se gli Elkann non erano parte del complotto, bastava far risaltare le parole di ex giudici sportivi (De Biase e Di Benedetto), bastava scatenare l’inferno sulle dichiarazioni di Sandulli o su quelle del giudice Serio, bastava difendersi con le unghie da un’accusa assolutamente priva di ogni fondamento logico. Non venne fatto, perchè da essi organizzato.
Ci hanno massacrato con una gigantesca dogna Mediatica a Reti Unificate (RCS ESPRESSO-REPUBLICA) perchè non c'erano nè prove, è nè indizi che dimostrassero neanche una parvenza d’illecito, che potessero togliere tranquillità alla regolarità del campionato”. Quali? L’opinione diffusa dal sentimento popolare anti-Juve creato dall'Associazione a Delinquere Mediatica che la Juve godesse di favori arbitrali! Oppure la certezza di essere stata favorita per il semplice motivo che anno dopo anno vinceva gli scudetti senza che la proprietà scucisse i cordoni della borsa, anzi quasi ogni anno, gli portava i dividendi! A differenza del petroliere spendaccione che ogni anno spendeva centinaia di milioni di Euro, restando sempre con un pugno di mosche, facendo rideretutta l'italia.
Per poter condannare la Juventus, Giraudo e Moggi, sono dovuti ricorrere all'esperienza del "corruttibile" magitrato napoletano Francesco Saverio Borrelli che gli trovasse un modo per incastrarli, il quale Borrelli, non perse tempo per inventarsi l' "illecito strutturale". Del resto per esserci un illecito non basta parlare con i designatori arbitrali ma occorre anche che l’arbitro che è colui che dirige la gara partecipi in maniera fattiva e consapevole, oltre ogni ragionevole dubbio. Questo lo ha scritto Sandulli nella sentenza e gli è servito per salvare la Lazio: risulta al giudice Sandulli che i designatori abbiano istruito gli arbitri a far vincere la Juventus? Ne ha le prove per cui può affermarlo oltre ogni ragionevole dubbio? No! Ecco la necessità di un illecito ad oc che dasse sicurezza alla Fmiglia Elkann!
Se così non era, bastava presentarsi al ricorso facendo notare questa contraddittorietà. Non lo hanno fatto perché avevano ottenuto tutto quello che volevano. Ma se credono che ci hanno presi tutti per il culo si sbagliano. Sono fortunati che nel DNA Juventino con c'è la violenza!
A proposito di Montezemolo: oggi se ne è uscito dicendo che la Juventus avesse pagato molto pesantemente rispetto alle altre. Che stranezza dirlo solo oggi. Eppure era stato sollecitato dai tifosi juventini e se ne era rimasto in silenzio, anzi spesso correndo in difesa di moratti. Se questo figlio illegittimo avesse un minimo di dignità continuerebbe nel suo silenzio a meditare sul fatto che dopo la morte degli Agnelli non ne sta azzeccando più una…come del resto giustificabile dalle sue effettive capacità. Una sua sortita nel mezzo dello scandalo a difesa della Juventus avrebbe avuto un effetto positivo per la società…invece l’unica volta che si è espresso, quando è stato mandato per tranquillizzare gli amichetti di Yaki Elkann sulla rinuncia al Tar. Mi fanno schifo e gli auguro il fallimento della Fiat, è venti anni di insuccessi anche alla mia amata Ferrari…
intanto è arrivata già a due. 29 Ottobre 2006
IL BOS & IL SICARIO
COSA ERA SUCCESSO?
L'OPINIONE di Cicco
29 Ottobre 2006
Abbiamo subito la Farsa più Farsesca della storia del calcio, ma anche la Più Tragica.
Per riassumere brevemente,
alcune intercettazioni sono state utilizzate per annientare la Juventus è stravolgere il calcio italiano pur di fare vincere qualche scudetto ad un'intoccabile Minus Habben è ripagarlo dell'ingente sperpero (oltre un miliardo di Euro!)! Chi ha ispirato tutto questo? Verrebbe da dire “gli indossatori di scudetti altrui”: del resto non è difficile immaginare un ruolo in una vicenda nata da intercettazioni telefoniche per coloro che il traffico telefonico gestivano, controllavano, spiavano. E' come non notare che casualmente proprio coloro che tutto e tutti ascoltavano hanno beneficiato della farsa?
Io sono dell’idea che Giraudo & Moggi sono stati semplicemente un anello della catena, è anche il più debole, è il meno mportante: infatti si sono dovuti attaccare alla pubblicazione di colloqui abituali nel mondo del calcio: quasi tutte dicerie, gossip, è cazzate di ogni genere. Colloqui che riguardavano un po tutti, con la differenza che i media di regime hanno dovuto dare un taglio drammatico alle telefonate altrui (come non ricordare le trasmissioni con le telefonate di Moggi con sottofondo de “Il Padrino”) e un tono gioviale e cordiale ad esempio, a quelle poche di Facchetti con Bergamo, intercettazioni fatte dalla procura di Torino.
Ho parlato di media di Regime, come non evidenziare il ruolo che in questa vicenda hanno avuto i più importanti quotidiani Italiani sportivi e non, tra questi il Corriere della Sera e la Gazzetta dello Sport del gruppo editoriale RCS. I qui secondi maggiori azinisi sono la Famiglia Elkann, gli stessi proprietari della Juventus (sorpresi?) Non voglio ricordare tutte le castronerie che hanno scritto pur di annientare la Juventus! su questa Opinione diffusa, è che, se la proprietà non era parte dell'inganno, con una vera difesa, sarebbe stato smantellato tutto il piano, e che, difendendoci noi, anche le altre squadre avrebbero avuto GIUSTIZIA.
Invece la nostra NON difesa ha trascinato nei guai anche le altre, per il semplice motivo che non si poteva condannare solo la Juve. Ma visto che la Juve avrebbe accettato la Serie B…ci hanno accontentato. Per non farla troppo sporca qualche punto alle altre dovevano toglierlo. Questo preambolo serve per individuare i veri artefici e registi dell’operazione pulizia del calcio.
Qualcuno nutre ancora qualche dubbio che possano essere stati gli Elkann e Montezemolo in combutta con i poteri forti Meneghini ad impiantatre quella che poi si e rivelata una Tragica Farsa, per distogliere l'Attenzione dai loro loschi affari Miliardari: gli Elkann, stavano per concludere l'impossessimento dei beni e del potere degli Agnelli, è la messappunto del piano (Equity Swap) per riprendersi la Fiat, praticamente, ormai nelle mani delle Banche estere e' nello stesso tempo hanno architettato il modo per liberarsi dei due dirigenti altrimenti inamovibili, che anzi, voci addirittura voleno che con il giovane Andrea Agnelli stassero tentanto un colpo di mano per impadronirsi della Juventus; Tronchetti Provera stava creando mega debiti alla Telecom, in favore delle sue imprese, è stava spogliando la Telecom dei suoi beni immobili; i Moratti stavano preparando il mega-Furto di Un Miliardo e 800 milioni agli azionisti (compresi i piccoli risparmiatori!) con le "Azioni Saras Gonfiate!
Alla mia età, credo di avere quel po’ di esperienza per sapere che certe cose raramente accadono per caso. I motivi possono essere tanti: gli accennati "mega-furti", l’antipatia personale più volte manifestata dai fratelli Elkann per Giraudo & Moggi; la vicenda Lapo con i giornalisti presenti all’Ospedale perché, come dissero, avvertiti da Moggi; la volontà di riappropriarsi della Juve e magari poi rivenderla. Impossibile conoscere il motivo, potrebbe essere un semplice voler toglierla alla famiglia di Umberto Agnelli con quei dirigenti che non coniugavano le vittorie (tante) e i bilanci positivi, ad un crescente entusiasmo e simpatia per i colori bianconeri. Fra qualche anno potremmo anche accorgersrci che gli Elkann hanno chiamato Cobolli Gigli, perchè volevano veramente frenare il successo di quella la Juve vincente, per permettere allo Spendaccione Massimo di vincere qualche scudetto... ma siccome non si fidavano che sarebbe riuscitop nell'impresa, hanno deciso di dargliene uno, togliendolo dalla loro Bacheca. Non credo ci sia una sola persona di buon senso che voglia escluderlo. Comunque resta il fatto che tutto quanto accaduto alla squadra bianconera questa estate è stato voluto dalla famiglia Elkann e gestito dalla nuova dirigenza.
Logicamente, nel piano era previsto che per togliere ogni residuo attaccamento dei tifosi ai vecchi dirigenti non potevano far altro che additarli come colpevoli di qualcosa di gravissimo sotto l’aspetto giuridico-sportivo… Sapevano anche che i tifosi non avrebbero capito ed accettato un cambio al vertice che avrebbe avuto il sapore del salto nel buoi dopo un’annata trionfale con la vittoria del campionato con 91 punti. Ci avete fatto caso? Tutto il processo è ruotato sulla decisione di cambiare i vertici societari non appena scoppiato lo scandalo…Anzi prima ancora che venissero pubblicate le intercettazioni. Scaricare Girauodo e Moggi in quella maniera era il più clamoroso degli autogol: io l’ho pensato subito, possibile che personaggi di tal importanza commettessero una ingenuità tanto grande? Non scherziamo…
Così come è impensabile che un avvocato, riconosciuto grande penalista, chiamato a difendere una società definisca equa una retrocessione in B con penalizzazione. C’erano tutti i presupposti per la Serie C? Lavvocato Zaccone, allora lo avrebbe dovuto far sapere al Giudice Sandulli perché mi sembra che le loro opinioni divergeva leggermente. Ricordate: si difese dicendo che lui aveva chiesto una sentenza uguale alle altre squadre… peccato che le altre, nel frattempo, si professassero totalmente innocenti. A parte tutte le irregolarità procedurali, a parte la nomina di Rossi a Commissario della FIGC, che guarda caso, al momento era un "private scpecial adviser" della famiglia Elkann (quindi gli Elkann lo hanno dovuto liberare dell'impegno...!), a parte tutta la vicenda successiva delle intercettazioni, se gli Elkann non erano parte del complotto, bastava far risaltare le parole di ex giudici sportivi (De Biase e Di Benedetto), bastava scatenare l’inferno sulle dichiarazioni di Sandulli o su quelle del giudice Serio, bastava difendersi con le unghie da un’accusa assolutamente priva di ogni fondamento logico. Non venne fatto, perchè da essi organizzato.
Ci hanno massacrato con una gigantesca dogna Mediatica a Reti Unificate (RCS ESPRESSO-REPUBLICA) perchè non c'erano nè prove, è nè indizi che dimostrassero neanche una parvenza d’illecito, che potessero togliere tranquillità alla regolarità del campionato”. Quali? L’opinione diffusa dal sentimento popolare anti-Juve creato dall'Associazione a Delinquere Mediatica che la Juve godesse di favori arbitrali! Oppure la certezza di essere stata favorita per il semplice motivo che anno dopo anno vinceva gli scudetti senza che la proprietà scucisse i cordoni della borsa, anzi quasi ogni anno, gli portava i dividendi! A differenza del petroliere spendaccione che ogni anno spendeva centinaia di milioni di Euro, restando sempre con un pugno di mosche, facendo rideretutta l'italia.
Per poter condannare la Juventus, Giraudo e Moggi, sono dovuti ricorrere all'esperienza del "corruttibile" magitrato napoletano Francesco Saverio Borrelli che gli trovasse un modo per incastrarli, il quale Borrelli, non perse tempo per inventarsi l' "illecito strutturale". Del resto per esserci un illecito non basta parlare con i designatori arbitrali ma occorre anche che l’arbitro che è colui che dirige la gara partecipi in maniera fattiva e consapevole, oltre ogni ragionevole dubbio. Questo lo ha scritto Sandulli nella sentenza e gli è servito per salvare la Lazio: risulta al giudice Sandulli che i designatori abbiano istruito gli arbitri a far vincere la Juventus? Ne ha le prove per cui può affermarlo oltre ogni ragionevole dubbio? No! Ecco la necessità di un illecito ad oc che dasse sicurezza alla Fmiglia Elkann!
Se così non era, bastava presentarsi al ricorso facendo notare questa contraddittorietà. Non lo hanno fatto perché avevano ottenuto tutto quello che volevano. Ma se credono che ci hanno presi tutti per il culo si sbagliano. Sono fortunati che nel DNA Juventino con c'è la violenza!
A proposito di Montezemolo: oggi se ne è uscito dicendo che la Juventus avesse pagato molto pesantemente rispetto alle altre. Che stranezza dirlo solo oggi. Eppure era stato sollecitato dai tifosi juventini e se ne era rimasto in silenzio, anzi spesso correndo in difesa di moratti. Se questo figlio illegittimo avesse un minimo di dignità continuerebbe nel suo silenzio a meditare sul fatto che dopo la morte degli Agnelli non ne sta azzeccando più una…come del resto giustificabile dalle sue effettive capacità. Una sua sortita nel mezzo dello scandalo a difesa della Juventus avrebbe avuto un effetto positivo per la società…invece l’unica volta che si è espresso, quando è stato mandato per tranquillizzare gli amichetti di Yaki Elkann sulla rinuncia al Tar. Mi fanno schifo e gli auguro il fallimento della Fiat, è venti anni di insuccessi anche alla mia amata Ferrari…
intanto è arrivata già a due. 29 Ottobre 2006
IL BOS & IL SICARIO
lunedì, aprile 08, 2013
PERCHE' NESSUNO FERMA UN TALE SCEMPIO DELLA NATURA, CHE FORTE DELLINTOCCABILITA' GARANTITAGLI DA UN TRIBUNALE CORROTTO (tribunale di milano), ORMAI SEMBRA ESSERSI IMBARCATO IN UNA "MISSIONE-DISONORANTE", DELLE ISTITUZIONI ITALINE, E' NON SOLO CALCISTICHE!
DA VIA BIGLI a VIA D'URINA ALLA PINETINA, SOLO CORRUZIONE & MALAFEDE
Inter- Atalanta, Moratti: “Non credo a buona fede dell’arbitro”
Durissimo il presidente nerazzurro contro Gervasoni: “Quella decisione cambia la partita. E a noi sono 21 partite che non ci viene dato un penalty”
Ecco la classifica stilata in base al numero dei rigori assegnati nella stagione 2011-12: (e la Juve era prima)
Catania 11 rigori assegnati (9 gol)
Inter 11 (8 gol)
Milan 10 (10 gol)
Napoli 9 (4 gol)
Parma 8 (7 gol)
Siena 8 (7 gol)
Fiorentina 8 (6 gol)
Lazio 7 (7 gol)
Novara 7 (6 gol)
Lecce 7 (6 gol)
Cesena 7 (4 gol)
Cagliari 6 (6 gol)
Genoa 6 (5 gol)
Palermo 5 (5 gol)
Udinese 5 (4 gol)
Chievo 5 (3 gol)
Atalanta 4 (3 gol)
Roma 4 (2 gol)
Juventus 4 (2 gol)
Bologna 3 (2 gol)
-
fonte beck is back: barbara76, il 08/04/2013
Che poi si lamenti "moratti", e' proprio il "massimo", un ricco scemo-corruttore che per soddisfare le sue voglie di impunito minorato, i poteri occulti che controllano le Istituzioni dello Stato (non solo del calcio!): Tribunali, Banche & Finanza, Industria & Canali d'informazine gli hanno sacrificato il calcio Italiano portandolo sull'orlo del fallimento! Un oltraggioso e vendicativo individuo, il quale grazie alla banda di sicari che da Wall Street manovrano la borsa e la finanza italiana, con suo fratello si sono impadroniti di 900 milioni di Euro ciascuno sottratti agli azionisti con le "Azioni Saras Gonfiate" (fonte dagospia)!
http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/gentlemen-moratti-che-incassarono-900-milioni-ciascuno-spese-6802.htm
E' dimenticando che con la sua Inter, a cavallo fra l’ultima stagione con in panchina Roberto Mancini e la prima con il pesciaio da Setubal (alia Jose Mourinho) non si vide fischiare un calcio di rigore a sfavore per 53 giornate consecutive. Sì, avete capito bene, poco meno di due campionati consecutivi senza vedere un avversario avere il privilegio di battere un penalty contro la squadra del Minus Habben Corruttore!.
Le 53 giornate senza rigore dell’Inter di Moratti figlio sono poi nulla se confrontate alle 100 partite consecutive senza rigore dell’Inter di Moratti padre, dal 1964 al 1967.
Per quest'ultima maldestra uscita (maldestra come sempre del resto) non possiamo esimerci dal dirgli: Grazie moratti per averci confermato che statistica alla mano, lo scorso campionato i rigori alla Juventus non li davano in malafede….
E ora vediamo le decisioni di palazzi sulle dichiarazioni del topo di fogna e sulla vergognosa aggressione degli interisti a fine partita…Magari palazzi non ha nessun collaboratore libero…
---
8 apr 2013 - inter-Atalanta: Il rigore fischiato a Walter Samuel
http://www.calcioblog.it/post/161317/inter-atalanta-il-rigore-fischiato-da-gervasoni-stramaccioni-furioso-riecco-il-complotto
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21 gen 2008 inter-Parma: Il fallo di mano inventato a Fernando Couto
http://www.calcioblog.it/post/4887/sondaggio-il-fallo-di-mano-di-fernando-couto-e-il-rapporto-fra-linter-e-gli-arbitri
-
inter-Parma: Il rigore, evidente in sequenza fotografica, negato a Corradi per fallo di Cordoba
http://www.calcioblog.it/galleria/il-rigore-negato-a-corradi-per-fallo-di-cordoba-in-inter-parma
Inter- Atalanta, Moratti: “Non credo a buona fede dell’arbitro”
Durissimo il presidente nerazzurro contro Gervasoni: “Quella decisione cambia la partita. E a noi sono 21 partite che non ci viene dato un penalty”
Ecco la classifica stilata in base al numero dei rigori assegnati nella stagione 2011-12: (e la Juve era prima)
Catania 11 rigori assegnati (9 gol)
Inter 11 (8 gol)
Milan 10 (10 gol)
Napoli 9 (4 gol)
Parma 8 (7 gol)
Siena 8 (7 gol)
Fiorentina 8 (6 gol)
Lazio 7 (7 gol)
Novara 7 (6 gol)
Lecce 7 (6 gol)
Cesena 7 (4 gol)
Cagliari 6 (6 gol)
Genoa 6 (5 gol)
Palermo 5 (5 gol)
Udinese 5 (4 gol)
Chievo 5 (3 gol)
Atalanta 4 (3 gol)
Roma 4 (2 gol)
Juventus 4 (2 gol)
Bologna 3 (2 gol)
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fonte beck is back: barbara76, il 08/04/2013
Che poi si lamenti "moratti", e' proprio il "massimo", un ricco scemo-corruttore che per soddisfare le sue voglie di impunito minorato, i poteri occulti che controllano le Istituzioni dello Stato (non solo del calcio!): Tribunali, Banche & Finanza, Industria & Canali d'informazine gli hanno sacrificato il calcio Italiano portandolo sull'orlo del fallimento! Un oltraggioso e vendicativo individuo, il quale grazie alla banda di sicari che da Wall Street manovrano la borsa e la finanza italiana, con suo fratello si sono impadroniti di 900 milioni di Euro ciascuno sottratti agli azionisti con le "Azioni Saras Gonfiate" (fonte dagospia)!
http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/gentlemen-moratti-che-incassarono-900-milioni-ciascuno-spese-6802.htm
E' dimenticando che con la sua Inter, a cavallo fra l’ultima stagione con in panchina Roberto Mancini e la prima con il pesciaio da Setubal (alia Jose Mourinho) non si vide fischiare un calcio di rigore a sfavore per 53 giornate consecutive. Sì, avete capito bene, poco meno di due campionati consecutivi senza vedere un avversario avere il privilegio di battere un penalty contro la squadra del Minus Habben Corruttore!.
Le 53 giornate senza rigore dell’Inter di Moratti figlio sono poi nulla se confrontate alle 100 partite consecutive senza rigore dell’Inter di Moratti padre, dal 1964 al 1967.
Per quest'ultima maldestra uscita (maldestra come sempre del resto) non possiamo esimerci dal dirgli: Grazie moratti per averci confermato che statistica alla mano, lo scorso campionato i rigori alla Juventus non li davano in malafede….
E ora vediamo le decisioni di palazzi sulle dichiarazioni del topo di fogna e sulla vergognosa aggressione degli interisti a fine partita…Magari palazzi non ha nessun collaboratore libero…
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8 apr 2013 - inter-Atalanta: Il rigore fischiato a Walter Samuel
http://www.calcioblog.it/post/161317/inter-atalanta-il-rigore-fischiato-da-gervasoni-stramaccioni-furioso-riecco-il-complotto
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21 gen 2008 inter-Parma: Il fallo di mano inventato a Fernando Couto
http://www.calcioblog.it/post/4887/sondaggio-il-fallo-di-mano-di-fernando-couto-e-il-rapporto-fra-linter-e-gli-arbitri
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inter-Parma: Il rigore, evidente in sequenza fotografica, negato a Corradi per fallo di Cordoba
http://www.calcioblog.it/galleria/il-rigore-negato-a-corradi-per-fallo-di-cordoba-in-inter-parma
IL CORRUTTORE MASSIMO E IL CORROTTO CAPO UFFICIO INDAGINI FRANCESCO S. BORRELLI
IL CORRUTTORE MASSIMO E IL CORROTTO P.F. STEFANO PALAZZI
sabato, aprile 06, 2013
I GRANDI IMBROGLI DELL'INTOCCABILE FARABUTTO DI MORATTOPOLI
Lo strano caso del portiere dell'Inter che vale 3 milioni di euro e non ha mai giocato in nerazzurro
I Conti del Calcio:Inter - Il Commento di Xavier Jacobelli - quotidianonet.net 23/03/2007
Xavier Jacobelli - Caro Moratti, ci racconti la storia di Brunelli - Ce lo dica presidente. E, soprattutto, lo dica a Brunelli.
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SI CHIAMA BRUNELLI, Simone Brunelli. E’ ufficialmente un portiere dell’Inter, anche se non gioca mai pur essendo stato valutato 3 milioni di euro. Per questo è stato ribattezzato Mister Plusvalenza.
Dalla sua denuncia al pm Nocerino di Milano e al capo dell’ufficio Indagini, Francesco Saverio Borrelli, è scaturito uno dei filoni più interessanti dell’inchiesta sui presunti falsi in bilancio che tanto inquieta l’Inter, il Milan ed altri club di A e B.
Sette anni nelle giovanili della Cremonese, tre anni al Milan conquistando anche un Viareggio, poi il passaggio all’Inter. «Non c’era solo un contratto, ma ben tre: un rinnovo con il Milan, il passaggio all’Inter e un nuovo contratto con l’Inter. Ma quelle firme non erano mie, anzi erano pure fatte male. Lessi che avrei guadagnato 2.500 euro netti al mese fino al 2008. Valutazione 3 milioni di euro".
Ci sono stati anche il prestito alla Pro Sesto, il prestito alla Vis Pesaro, due infortuni alla spalla, tre interventi chirurgici, il secondo dei quali Brunelli ha pagato di tasca propria. Queste cose il portiere dell’Inter le ha raccontate a Giulio Mola, che l’ha intervistato per il nostro giornale il 20 gennaio scorso.
«Dal 2005 sono a tutti gli effetti un giocatore nerazzurro. Faccio parte della rosa cui è stato assegnato lo scudetto... Me ne hanno fatte troppe, qui non si parla solo di infortuni. Ci sono delle firme false e nessuno ha voluto darmi spiegazioni e c’è una denuncia contro ignoti per cui si ipotizza il reato di associazione per delinquere. E se qualcuno ha sbagliato è giusto che paghi".
A febbraio ci sarà l’udienza per la rescissione del contratto di Brunelli. "So che il mio valore è zero euro perchè non gioco da oltre due anni...".
In questi giorni Massimo Moratti si strugge per il passaggio di Ronaldo al Milan e comprendiamo la sua amarezza, considerato tutto il bene che ha fatto e che ha voluto al Fenomeno. Ma vorremmo tanto che, con la stessa passione e con la stessa autorevolezza, si preoccupasse di Brunelli.
Vorremmo tanto che spiegasse a tutti con parole chiare e precise che cosa sa lui, presidente e proprietario dell’Inter, di questa storia. Che cosa sa dell’incredibile valutazione di tre milioni di euro conferita al portiere che ancora oggi è vincolato alla società nerazzurra.
Della diversità interista, dell’estraneità interista a Calciapoli, Moratti ha fatto una bandiera. In attesa che la magistratura ordinaria e sportiva completino il loro lavoro, vorremmo tanto che quella bandiera Moratti continuasse a sventolare.
IL CORRUTTORE MASSIMO, E IL MISERABILE CORROTTO PROCURATORE FEDERALE STEFANO PALAZZI
INSABBIATORE DEI SUOI ILLECITI
COME SE AI POTERI MASSONI NON BASTAVANO I GRANDI FURTI ALLO STATO DI PIRELLI, SARAS FININVEST, HANNO CONTINUATO A SPOLPARE L"OSSO ANCHE CON INTER & MILAN! E' LA BOCCASSINI CONTINUA A DISTOGLIERE L'ATTENZIONE FINGENDO DI CORRERE DIETRO AL DEPRAVATO nano MALEFICO, METTENDO IN CROCE UNA GIOVANE RAGAZZA INDIFESA!
LA GANG INTOCCABILE
I CONTI DEL PALLONE - Milan e Inter rivali nel derby ma alleate nelle plusvalenze
Troppi scambi incrociati fra le due società tra il 1999 e il 2004: un valzer su cui indaga la Commissione Disciplinare. E che coinvolge anche le trattative per giocatori come Coco, Seedorf, Pirlo e "l'affare Crespo"
Milano, 2 aprile 2007. - Il caso "Brunelli", arrivato recentemente sotto la lente d'ingrandimento
della Commissione Disciplinare, è solo uno dei numerosi scambi fittizi tra Milan e Inter avvenuti tra il 1999 e il 2004. La società nerazzurra e quella rossonera si dichiarano "nemiche" sul campo, sempre pronte a polemizzare sulle questioni calcistiche: in realtà, la vicenda delle plusvalenze, evidenziata dai riscontri sui bilanci di entrambe, sembrerebbe affermare una certa "affinità" tra di esse.
Questo stretto rapporto è tuttora al vaglio della Procura della Repubblica di Milano, che ne sta verificando le eventuali irregolarità. Di queste operazioni di "finanza creativa" ne è stata informata il 27 aprile 2004 la VII Commissione Cultura della Camera, che ha indagato sui problemi del pallone nostrano. Prima di passare in rassegna tutti i casi riguardanti i due club milanesi, occorre spiegare cos'è una plusvalenza incrociata fittizia.
La plusvalenza, ossia la differenza positiva tra il valore iscritto a bilancio di un calciatore e la somma di cessione, è un fatto perfettamente lecito. Invece, quella incrociata prevede che due club si scambino alla stessa cifra due o più calciatori contemporaneamente: si comprende facilmente che in questo caso l'operazione non movimenta denaro, ma ha solo un risvolto contabile. Entrambe le società registreranno nell'esercizio di competenza la plusvalenza incassata, ripartendo invece su cinque anni la cifra della cessione. Quest'ultima è però una passività che pesa sugli esercizi futuri: ed ecco spiegato perché Milan e Inter hanno proseguito a scambiarsi altri calciatori (sconosciuti oppure noti) a prezzi ben superiori rispetto ad ogni logica di mercato.
I quartetti d'oro
«La Lega non può sindacare l'operato dei singoli, perché sono società per azioni».Così dichiarò l'ex presidente della "Confindustria del pallone", Adriano Galliani, durante la conferenza stampa in Lega Calcio del 24 giugno 2003, a proposito degli scambi incrociati tra la sua società (Galliani era allora ed è tuttora amministratore delegato del Milan) e quella nerazzurra. Galliani aggiunse che «se Inter e Milan vogliono scambiarsi i giocatori, non posso farci niente».
Fedele a questo suo principio, il dirigente rossonero svolse pochi giorni dopo l'ennesima operazione con l'Inter. Infatti, stando al bilancio 2002/2003 del Milan, la società di via Turati scambiò con quella presieduta da Massimo Moratti due quartetti di giocatori.
Il Milan cedette all'Inter Simone Brunelli, Matteo Definite, Matteo Giordano e Ronny Toma. In cambio, la società nerazzurra cedette a quella rossonera Salvatore Ferraro, Alessandro Livi, Giuseppe Ticli e Marco Varaldi. Il prezzo complessivo pattuito fu di 13,95 milioni. Il Milan incassò una plusvalenza di 11,961 milioni, mentre l'Inter ottenne un maggior introito di 13,941 milioni. Particolare curioso: Livi fu ceduto a 3,45 milioni contro i 3,5 per ciascun altro calciatore. Visti i prezzi gettati a caso, perché sono state tolte proprio a lui 50mila euro di valutazione? E' un mistero rossonerazzurro.
Gli scambi del '99
Oltre al celeberrimo scambio di quartetti, Milan e Inter hanno svolto anche altri scambi incrociati. In ciascuna delle stagioni comprese tra il 1999-2000 e il 2001-2002 Inter e Milan si sono passati di mano Paolo Ginestra e Matteo Bogani, Fabio Di Sauro e Davide Cordone, Andrea Polizzano e Marco Bonura. Ogni operazione ha fruttato una plusvalenza reciproca variabile tra i 7 e i 10 miliardi di vecchie lire (non era ancora in vigore l'euro): valutazioni completamente fuori mercato per l'epoca.
Ma ci sono stati anche scambi di giocatori celebri, come Francesco Coco e Clarence Seedorf: sia l'Inter che il Milan hanno incassato la stessa cifra di 29 milioni. Questo scambio è stato effettuato nell'estate del 2002, quando tutti gli osservatori del calciomercato affermavano in coro che i prezzi erano in netta discesa. Nonostante ciò, il valore attribuito a Coco e Seedorf è lo stesso dell'acquisizione un difensore di livello internazionale come Alessandro Nesta: il Milan lo prelevò dalla Lazio per circa 31 milioni il 31 agosto del 2002.
Ma il "valzer" dello scambio di casacche, svolto da Milan e Inter, ha coinvolto altri giocatori: Andrea Pirlo, Andres Guglieminpietro, Dario Simic, Cyril Domoraud, Christian Brocchi, Umit Davala.
Gran finale con Crespo
Nel calderone delle plusvalenze interiste, una voce a parte merita l'«affare Crespo», segnalato anche dalla società di revisione Kpmg nella sua relazione al bilancio 2005/2006 della società nerazzurra. Il 31 agosto 2002 l'Inter acquistò dalla Lazio l'attaccante Hernan Crespo per 38 milioni di euro, secondo quanto rilevato a pagina 53 del bilancio della società biancoceleste.
La società milanese aveva sottoscritto un contratto quadriennale con il calciatore argentino: dividendo la cifra spesa su quattro anni se ne deduce che l'ammortamento annuo era pari a 9,5 milioni, che avrebbero portato il suo valore al 30 giugno 2003 a 28,5 milioni. Alla fine di agosto 2003,
Crespo fu ceduto al Chelsea per 24 milioni: di conseguenza nel bilancio dell'Inter 2003/2004 ci si sarebbe attesa una minusvalenza di 4,5 milioni. E invece no: la società di Massimo Moratti comunicò, a pagina 8 del suo documento contabile, di aver ottenuto una plusvalenza di 20,663 milioni da contabilizzare proprio nel 2003/2004.
La plusvalenza di Crespo fu l'effetto deleterio della legge "spalmadebiti" approvata nel febbraio 2003. Secondo la perizia giurata, obbligatoria per la normativa, effettuata il 30 giugno 2003, il valore del calciatore argentino era crollato a 4 milioni: meno di due mesi dopo era letteralmente volato a 24 milioni. Ecco spiegata la plusvalenza da circa 21 milioni ottenuta dall'Inter.
Ma, secondo l'articolo 2426 del Codice Civile questo "prodigio" da mago Silvan non è possibile: la valutazione di un bene, com'è appunto un giocatore per una società di calcio, va iscritta al costo di acquisto regolarmente ammortizzato.
Marco Liguori - quotidiano.net - 25/06/2007
http://qn.quotidiano.net/conti_del_pallone_2007/2007/06/25/3465-milan_inter_rivali_derby.shtml
THE "DON SILVIO" GANG
I CONTI DEL PALLONE - Milan e Inter rivali nel derby ma alleate nelle plusvalenze
Troppi scambi incrociati fra le due società tra il 1999 e il 2004: un valzer su cui indaga la Commissione Disciplinare. E che coinvolge anche le trattative per giocatori come Coco, Seedorf, Pirlo e "l'affare Crespo"
Milano, 2 aprile 2007. - Il caso "Brunelli", arrivato recentemente sotto la lente d'ingrandimento
della Commissione Disciplinare, è solo uno dei numerosi scambi fittizi tra Milan e Inter avvenuti tra il 1999 e il 2004. La società nerazzurra e quella rossonera si dichiarano "nemiche" sul campo, sempre pronte a polemizzare sulle questioni calcistiche: in realtà, la vicenda delle plusvalenze, evidenziata dai riscontri sui bilanci di entrambe, sembrerebbe affermare una certa "affinità" tra di esse.
Questo stretto rapporto è tuttora al vaglio della Procura della Repubblica di Milano, che ne sta verificando le eventuali irregolarità. Di queste operazioni di "finanza creativa" ne è stata informata il 27 aprile 2004 la VII Commissione Cultura della Camera, che ha indagato sui problemi del pallone nostrano. Prima di passare in rassegna tutti i casi riguardanti i due club milanesi, occorre spiegare cos'è una plusvalenza incrociata fittizia.
La plusvalenza, ossia la differenza positiva tra il valore iscritto a bilancio di un calciatore e la somma di cessione, è un fatto perfettamente lecito. Invece, quella incrociata prevede che due club si scambino alla stessa cifra due o più calciatori contemporaneamente: si comprende facilmente che in questo caso l'operazione non movimenta denaro, ma ha solo un risvolto contabile. Entrambe le società registreranno nell'esercizio di competenza la plusvalenza incassata, ripartendo invece su cinque anni la cifra della cessione. Quest'ultima è però una passività che pesa sugli esercizi futuri: ed ecco spiegato perché Milan e Inter hanno proseguito a scambiarsi altri calciatori (sconosciuti oppure noti) a prezzi ben superiori rispetto ad ogni logica di mercato.
I quartetti d'oro
«La Lega non può sindacare l'operato dei singoli, perché sono società per azioni».Così dichiarò l'ex presidente della "Confindustria del pallone", Adriano Galliani, durante la conferenza stampa in Lega Calcio del 24 giugno 2003, a proposito degli scambi incrociati tra la sua società (Galliani era allora ed è tuttora amministratore delegato del Milan) e quella nerazzurra. Galliani aggiunse che «se Inter e Milan vogliono scambiarsi i giocatori, non posso farci niente».
Fedele a questo suo principio, il dirigente rossonero svolse pochi giorni dopo l'ennesima operazione con l'Inter. Infatti, stando al bilancio 2002/2003 del Milan, la società di via Turati scambiò con quella presieduta da Massimo Moratti due quartetti di giocatori.
Il Milan cedette all'Inter Simone Brunelli, Matteo Definite, Matteo Giordano e Ronny Toma. In cambio, la società nerazzurra cedette a quella rossonera Salvatore Ferraro, Alessandro Livi, Giuseppe Ticli e Marco Varaldi. Il prezzo complessivo pattuito fu di 13,95 milioni. Il Milan incassò una plusvalenza di 11,961 milioni, mentre l'Inter ottenne un maggior introito di 13,941 milioni. Particolare curioso: Livi fu ceduto a 3,45 milioni contro i 3,5 per ciascun altro calciatore. Visti i prezzi gettati a caso, perché sono state tolte proprio a lui 50mila euro di valutazione? E' un mistero rossonerazzurro.
Gli scambi del '99
Oltre al celeberrimo scambio di quartetti, Milan e Inter hanno svolto anche altri scambi incrociati. In ciascuna delle stagioni comprese tra il 1999-2000 e il 2001-2002 Inter e Milan si sono passati di mano Paolo Ginestra e Matteo Bogani, Fabio Di Sauro e Davide Cordone, Andrea Polizzano e Marco Bonura. Ogni operazione ha fruttato una plusvalenza reciproca variabile tra i 7 e i 10 miliardi di vecchie lire (non era ancora in vigore l'euro): valutazioni completamente fuori mercato per l'epoca.
Ma ci sono stati anche scambi di giocatori celebri, come Francesco Coco e Clarence Seedorf: sia l'Inter che il Milan hanno incassato la stessa cifra di 29 milioni. Questo scambio è stato effettuato nell'estate del 2002, quando tutti gli osservatori del calciomercato affermavano in coro che i prezzi erano in netta discesa. Nonostante ciò, il valore attribuito a Coco e Seedorf è lo stesso dell'acquisizione un difensore di livello internazionale come Alessandro Nesta: il Milan lo prelevò dalla Lazio per circa 31 milioni il 31 agosto del 2002.
Ma il "valzer" dello scambio di casacche, svolto da Milan e Inter, ha coinvolto altri giocatori: Andrea Pirlo, Andres Guglieminpietro, Dario Simic, Cyril Domoraud, Christian Brocchi, Umit Davala.
Gran finale con Crespo
Nel calderone delle plusvalenze interiste, una voce a parte merita l'«affare Crespo», segnalato anche dalla società di revisione Kpmg nella sua relazione al bilancio 2005/2006 della società nerazzurra. Il 31 agosto 2002 l'Inter acquistò dalla Lazio l'attaccante Hernan Crespo per 38 milioni di euro, secondo quanto rilevato a pagina 53 del bilancio della società biancoceleste.
La società milanese aveva sottoscritto un contratto quadriennale con il calciatore argentino: dividendo la cifra spesa su quattro anni se ne deduce che l'ammortamento annuo era pari a 9,5 milioni, che avrebbero portato il suo valore al 30 giugno 2003 a 28,5 milioni. Alla fine di agosto 2003,
Crespo fu ceduto al Chelsea per 24 milioni: di conseguenza nel bilancio dell'Inter 2003/2004 ci si sarebbe attesa una minusvalenza di 4,5 milioni. E invece no: la società di Massimo Moratti comunicò, a pagina 8 del suo documento contabile, di aver ottenuto una plusvalenza di 20,663 milioni da contabilizzare proprio nel 2003/2004.
La plusvalenza di Crespo fu l'effetto deleterio della legge "spalmadebiti" approvata nel febbraio 2003. Secondo la perizia giurata, obbligatoria per la normativa, effettuata il 30 giugno 2003, il valore del calciatore argentino era crollato a 4 milioni: meno di due mesi dopo era letteralmente volato a 24 milioni. Ecco spiegata la plusvalenza da circa 21 milioni ottenuta dall'Inter.
Ma, secondo l'articolo 2426 del Codice Civile questo "prodigio" da mago Silvan non è possibile: la valutazione di un bene, com'è appunto un giocatore per una società di calcio, va iscritta al costo di acquisto regolarmente ammortizzato.
Marco Liguori - quotidiano.net - 25/06/2007
http://qn.quotidiano.net/conti_del_pallone_2007/2007/06/25/3465-milan_inter_rivali_derby.shtml
THE "DON SILVIO" GANG
ESTATE 2006, GUIDO ROSSI SFRUTTA LA GOGNA MEDIATICA ALLA JUVENTUS, PER SALVARE L'INTER DALLA RETROCESSIONE NEI DILETTANTI. IL SILENZIO IMPOSTO DALLA FAMIGLIA ELKANN AL "PRESIDENTE PUPAZZO" DELLA JUVENTUS: COBOLLI GIGLI, HA ANCHE PERMESSO ALLA PM BOCCASSINI DI INSABBIARE IL RESTO!
I CONGIURATORI COLLUSI
La Gazzetta dello Sport.it: Inter 05/06 senza requisiti?
Un funzionario Covisoc: "Se la società non avesse coperto le proprie perdite con plusvalenze fittizie, non avrebbe superato i parametri richiesti per l'iscrizione al campionato 2005-2006".
MILANO, 20 giugno 2007 - ""Se la società non avesse coperto le proprie perdite con plusvalenze fittizie, non avrebbe superato i parametri richiesti per l'iscrizione al campionato 2005-2006". È quanto si è appreso sulle risposte al pm di Milano Carlo Nocerino, che indaga su un'ipotesi di falso in bilancio che coinvolge Inter e Milan, date dal funzionario Covisoc Maugeri la primavera scorsa. Nell'indagine sono iscritti nel registro degli indagati il presidente dell'Inter Massimo Moratti, il vicepresidente Rinaldo Ghelfi, l'ex dirigente Mauro Gambaro, e l'amministratore delegato e vicepresidente vicario del Milan Adriano Galliani. I fatti risalgono al periodo tra il 2003 e il 2005 e sono relativi a scambi di calciatori non di prima fila tra Milan e Inter, il cui valore sarebbe stato gonfiato per ottenere delle plusvalenze. L'inchiesta era nata da un esposto presentato dall'ex presidente del Bologna, Giuseppe Gazzoni Frascara, alla magistratura di Roma e poi trasmesso alla Procura di Milano per quanto riguarda Milan e Inter.
http://www.gazzetta.it/Calcio/Primo_Piano/2007/06_Giugno/20/covisoc.shtml
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QUANDO NEL GIUGNO 2007 LA PROCURA DI MILANO HA DATO LA NOTIZIA, LA "CUPOLA RCS" E' PARTITA PER DISCREDITARE I MAGISTRATI TITOLARI DELL'INCHIESTA MANDANTO IM PRIMA LINEA L'INFAME DIFFAMATORE DI PROFESSIONE.
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http://www.blogquotidiani.net/?p=534
Cannavò: plusvalenze?Una storiaccia
Ma non facciamo confusioni
Tratto da La Gazzetta dello Sport di oggi
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di Candido CANNAVO’
La prima parola che mi arriva sulla punta delle dita è: nausea. In genere dura poco, ma nel ghetto degli inguaribili in cui è relegato il nostro calcio, diventa come il colera nella vecchia India: endemica. Ce la trasciniamo da anni, la nausea. Nausea per i sistemi da suk nordafricano con cui la società campione d’Italia e quella campione d’Europa hanno gestito il caso Suazo, che riguarda non il novello Maradona,ma un simpatico calciatore da sette anni in Italia. Nausea aggravata, con riflessi morali pesanti, per questa vecchia storia delle plusvalenze che diffonde il tanfo di un altro suk: quello finanziario, dove le cronache extracalcistiche, tra furbetti e squali, ci ricordano che tutto può succedere.
Anche qui: Inter e Milan, non l’ultima squadra di poveracci che s’arrampica su un bilancio impossibile. Scambi di campioni senza nome e senza storia, cifre fasulle nei bilanci che la Covisoc approva. Parliamo di club che hanno mezzi economici infiniti. E di un Moratti che - parole sante di sua moglie Milly - ha investito nell’Inter quanto basterebbe per debellare la tubercolosi nel mondo. L’idea che l’Inter non potesse rispettare i parametri per l’iscrizione al campionato mi fa semplicemente ridere. Moratti avrebbe provveduto in ogni caso.
Qualche esperto cervellone gli ha semplicemente evitato il fastidio di un’operazione ad hoc, uno dei tanti aumenti di capitale cui è abituato. Non minimizzo nulla, sono tra quelli che ancora provano il piacere di scandalizzarsi. Lo feci anche per la storia del passaporto falso di Recoba, prodotto di quella sorta di “impunità presunta” che regna nel calcio. Ha pagato Recoba, ha pagato Oriali, ha sofferto - checchè se ne dica - anche l’immagine dell’Inter.
Deplorati gli aspetti morali della vicenda, aspettando che la magistratura ordinaria si pronunci e che quella sportiva si svegli, evitiamo la più disonesta delle mistificazioni: confondere il cancro di “Moggiopoli”... http://www.blogquotidiani.net/?p=534 ...Il link per leggere il resto del disgustoso articolo scritto dal fetido topo di fogna catanese
giovedì, aprile 04, 2013
PERCHE' IL P.G. DEL TRIBUNALE DI MILANO AVREBBE DATO ORDINE AL PM ILDA BOCCASSINI DI NON CONSEGNARE AL CAPO UFFICIO INDAGINI DELLA FIGC: FRANCESCO SAVERIO BORRELLI, GLI ATTI RIGUARDANTI IL MONDO DEL CALCIO, NELL'INCHIESTA TELECOM?
LA GANG DI SICARI DEI POTERI OCCULTI
Francesco saverio Borrelli, doveva dare incarico a Carlo Loli Piccolomini o a Marco Squicquero per chiedere alla Procura di Milano gli atti relativi alla parte del filone Telecom che riguarda il mondo sportivo. Ma due eventi si sarebbero accavallati per impedire che cio' si verificasse!
1) - La PM Ilda Boccassini avrebbe ricevuto dalla procura generale l'ordine a non consegnare quegli atti e segretarli.
2)- il Capo ufficio indagini della FIGC Francesco Saverio Borrelli avrebbe ricevuto l'imput a non mandare nessuno in procura, ma di presentarsi lui stesso in forma carbonara, usando tutta la sua abilita' per evitare di rispondere a domande dei media sul caso... il tutto accompagnato da una offerta di quelle che non si rifiutano: "sceglire tra cantare volare giu' da un cavalcavia, oppure una tranquilla e lauta pensione della FIGC.... e' da subito un posto a sedere a fianco di Massimo Moratti nel palco di famiglia al Teatro alla Scala. Logicamente, il corruttibile e corrotto eroe del: "resistere-resistere-resistere", ha scelto la seconda ipotesi.
Francesco Calabrone
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La Gazzetta dello Sport.it
De Santis-Inter, inchiesta Figc
Nel 2002 la società nerazzurra si rivolse a un investigatore legato a Telecom per far pedinare l'ex arbitro. L'ufficio indagini aprirà un fascicolo: il club potrebbe essere accusato di slealtà sportiva
ROMA, 25 settembre 2006 - "Ipotesi di violazione dell’articolo 1 del codice di giustizia sportiva": con questa intestazione questa mattina un fascicolo sarà aperto dall’Ufficio indagini della Federcalcio sulla vicenda Inter-De Santis-Vieri. In attesa di conoscere le decisioni di Francesco Saverio Borrelli, il suo ufficio continua a lavorare. Toccherà a Carlo Loli Piccolomini o a Marco Squicquero richiedere alla Procura di Milano gli atti relativi alla parte del filone Telecom che riguarda il mondo sportivo.
I FATTI. Nel 2002 l’arbitro Danilo Nucini ha un colloquio con Giacinto Facchetti e gli racconta di alcuni strani rapporti tra Luciano Moggi, l’arbitro Massimo De Santis e i dirigenti sportivi Mariano Fabiani e Luigi Pavarese. Facchetti chiede a Nucini di riferire i fatti alla Procura di Milano (visto che lo stesso aveva perplessità a rivolgersi alla giustizia sportiva), ma non fu fatto nulla. Allora l’Inter, a quanto poi è emerso dalle indagini della magistratura, si rivolse alla Polis d’Istinto, l’agenzia investigativa di Emanuele Cipriani (legato al responsabile del Cnag della Telecom, Giuliano Tavaroli) per far pedinare De Santis. Da quel momento fu aperto un dossier dal significativo nome in codice: operazione ladroni.
I CONTROLLI. Sarebbero, però, anche stati intercettati i telefoni di De Santis e della moglie. Gli stessi furono anche seguìti, fotografati, furono fatte indagini patrimoniali e sui conti correnti. Alla fine il dossier si chiude dicendo che "non furono trovate anomalie nel tenore di vita del soggetto". Contemporaneamente furono intercettate le telefonate di Bobo Vieri e l’attaccante fu anche pedinato, ma soltanto nell’ambito di un "controllo" della società sul calciatore. Del mondo sportivo erano intercettati anche Franco Carraro e il presidente di Capitalia Cesare Geronzi.
INTERCETTAZIONI ILLEGALI. A seguito del decreto legge del Governo sulle intercettazioni illegali, è tornata d’attualità la vicenda. Perché fu commissionata una inchiesta da parte di un’agenzia investigativa e non fu fatto né un esposto alla magistratura, né una denuncia all’Ufficio indagini? Il voluminoso materiale raccolto sull’arbitro, oltre che valutare il suo tenore di vita, a cosa mirava? E le foto? Le stesse domande potrebbero valere anche per Vieri. Inoltre se i contatti denunciati erano con Moggi, Fabiani e Pavarese, ci sono state intercettazioni anche nei loro confronti? Sono queste le domande che gli 007 federali porranno ai dirigenti interisti.
LE PROCURE. L’argomento interessa, intanto, anche la Procura di Napoli che nel 2004 proprio a Tavaroli si rivolse per comunicare le intercettazioni delle utenze di Moggi, Bergamo, Pairetto. Sì, proprio a Tavaroli che era a capo del Cnag, il centro nazionale autorizzazioni giudiziarie della Telecom, che quindi venne a conoscenza dell’indagine che i magistrati Beatrice e Narducci stavano conducendo proprio sulle stesse persone. Una coincidenza, chiaramente, ma che alla luce degli ultimi sviluppi diventa inquietante: Tavaroli ha detto ai pm che lui riferiva tutto a Carlo Buora, amministratore delegato Telecom e vice presidente dell’Inter.
Maurizio Galdi
http://www.gazzetta.it/Calcio/Primo_Piano/2006/09_Settembre/25/24.shtml
Francesco saverio Borrelli, doveva dare incarico a Carlo Loli Piccolomini o a Marco Squicquero per chiedere alla Procura di Milano gli atti relativi alla parte del filone Telecom che riguarda il mondo sportivo. Ma due eventi si sarebbero accavallati per impedire che cio' si verificasse!
1) - La PM Ilda Boccassini avrebbe ricevuto dalla procura generale l'ordine a non consegnare quegli atti e segretarli.
2)- il Capo ufficio indagini della FIGC Francesco Saverio Borrelli avrebbe ricevuto l'imput a non mandare nessuno in procura, ma di presentarsi lui stesso in forma carbonara, usando tutta la sua abilita' per evitare di rispondere a domande dei media sul caso... il tutto accompagnato da una offerta di quelle che non si rifiutano: "sceglire tra cantare volare giu' da un cavalcavia, oppure una tranquilla e lauta pensione della FIGC.... e' da subito un posto a sedere a fianco di Massimo Moratti nel palco di famiglia al Teatro alla Scala. Logicamente, il corruttibile e corrotto eroe del: "resistere-resistere-resistere", ha scelto la seconda ipotesi.
Francesco Calabrone
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La Gazzetta dello Sport.it
De Santis-Inter, inchiesta Figc
Nel 2002 la società nerazzurra si rivolse a un investigatore legato a Telecom per far pedinare l'ex arbitro. L'ufficio indagini aprirà un fascicolo: il club potrebbe essere accusato di slealtà sportiva
ROMA, 25 settembre 2006 - "Ipotesi di violazione dell’articolo 1 del codice di giustizia sportiva": con questa intestazione questa mattina un fascicolo sarà aperto dall’Ufficio indagini della Federcalcio sulla vicenda Inter-De Santis-Vieri. In attesa di conoscere le decisioni di Francesco Saverio Borrelli, il suo ufficio continua a lavorare. Toccherà a Carlo Loli Piccolomini o a Marco Squicquero richiedere alla Procura di Milano gli atti relativi alla parte del filone Telecom che riguarda il mondo sportivo.
I FATTI. Nel 2002 l’arbitro Danilo Nucini ha un colloquio con Giacinto Facchetti e gli racconta di alcuni strani rapporti tra Luciano Moggi, l’arbitro Massimo De Santis e i dirigenti sportivi Mariano Fabiani e Luigi Pavarese. Facchetti chiede a Nucini di riferire i fatti alla Procura di Milano (visto che lo stesso aveva perplessità a rivolgersi alla giustizia sportiva), ma non fu fatto nulla. Allora l’Inter, a quanto poi è emerso dalle indagini della magistratura, si rivolse alla Polis d’Istinto, l’agenzia investigativa di Emanuele Cipriani (legato al responsabile del Cnag della Telecom, Giuliano Tavaroli) per far pedinare De Santis. Da quel momento fu aperto un dossier dal significativo nome in codice: operazione ladroni.
I CONTROLLI. Sarebbero, però, anche stati intercettati i telefoni di De Santis e della moglie. Gli stessi furono anche seguìti, fotografati, furono fatte indagini patrimoniali e sui conti correnti. Alla fine il dossier si chiude dicendo che "non furono trovate anomalie nel tenore di vita del soggetto". Contemporaneamente furono intercettate le telefonate di Bobo Vieri e l’attaccante fu anche pedinato, ma soltanto nell’ambito di un "controllo" della società sul calciatore. Del mondo sportivo erano intercettati anche Franco Carraro e il presidente di Capitalia Cesare Geronzi.
INTERCETTAZIONI ILLEGALI. A seguito del decreto legge del Governo sulle intercettazioni illegali, è tornata d’attualità la vicenda. Perché fu commissionata una inchiesta da parte di un’agenzia investigativa e non fu fatto né un esposto alla magistratura, né una denuncia all’Ufficio indagini? Il voluminoso materiale raccolto sull’arbitro, oltre che valutare il suo tenore di vita, a cosa mirava? E le foto? Le stesse domande potrebbero valere anche per Vieri. Inoltre se i contatti denunciati erano con Moggi, Fabiani e Pavarese, ci sono state intercettazioni anche nei loro confronti? Sono queste le domande che gli 007 federali porranno ai dirigenti interisti.
LE PROCURE. L’argomento interessa, intanto, anche la Procura di Napoli che nel 2004 proprio a Tavaroli si rivolse per comunicare le intercettazioni delle utenze di Moggi, Bergamo, Pairetto. Sì, proprio a Tavaroli che era a capo del Cnag, il centro nazionale autorizzazioni giudiziarie della Telecom, che quindi venne a conoscenza dell’indagine che i magistrati Beatrice e Narducci stavano conducendo proprio sulle stesse persone. Una coincidenza, chiaramente, ma che alla luce degli ultimi sviluppi diventa inquietante: Tavaroli ha detto ai pm che lui riferiva tutto a Carlo Buora, amministratore delegato Telecom e vice presidente dell’Inter.
Maurizio Galdi
http://www.gazzetta.it/Calcio/Primo_Piano/2006/09_Settembre/25/24.shtml
mercoledì, aprile 03, 2013
CELEBRAZIONI DEI CAMPIONI, OGNUNO CELEBRA I SUOI
ALESSANDRO IL GRANDE
Ecco perche' ognuno celebra i suoi campioni! La Roma Totti...La Juventus Del Piero.
Amarcord...anche lo juventinho Beccantini ha Celebrato....il capitano della Roma... .
A Roma e Dintorni tutti a festeggiare i 20 anni di carriera d'er "Bullo de Porta Metronia", e per regalo. il presidente Pallotta ha annunciato il rinnovo del contratto, er pupone...er mejo de tutti?
E invece, pare che c'è chi è "più bravo di Totti"!
Alessandro Del Piero
La risposta sta nei numeri (al 31 marzo): Del Piero versus Totti.
Stagioni nel calcio professionistico:
Del Piero: 22
Totti: 21
Presenze In Nazionale:
Del Piero: 91 - 27 R.
Totti: 58 - 9 R
Titoli mondiali:
Del Piero: 1
Totti: 1
Presenze nei club:
Del Piero: 743
Totti: 669
Reti:
Del Piero: 305
Totti: 281
Scudetti:
Del Piero: 8
Totti: 1
Coppa Italia:
Del Piero: 1
Totti: 2
- Supercoppa italiana:
Del Piero: 4
Totti: 2
- Champions League:
Del Piero: 1
Totti: 0
Supercoppa Uefa:
Del Piero: 1
Totti: 0
Coppa Intercontinentale:
Del Piero: 1
Totti: 0
Ma in base alle coppe Italia vinte, Totti è il migliore.
Dati e numeri da ju29ro.com Blog
PURTROPPO, DEVO NOTARE CHE CI SONO DEGLI juventinhi CHE HANNO LA MEMORIA CORTA… SI PERCHE’... ANCHE LO JUVENTINO ALESSANDRO DEL PIERO HA AVUTO I SUOI 20 ANNI DI CARRIERA, 19 NELLA JUVENTUS, E’ AL RITIRO NE ERA IL CAPITANO! …MA LO SMEMORATO BECCANTINI HA DIMENTICATO DI CELEBRARLO.
GOLDEN FOOT: ALEX DELPIERO
martedì, aprile 02, 2013
LETTERA APERTA AL MANIPOLATORE ROBERTO BECCANTINI
IL VOLTO DEL TRADITORE
Non avendo ricevuto risposta, la rendo publica
Sarei ipocrita se le dicessi che mi dipiace per lei, ma siccome non sono del suo stampo, niente mi dispiace! E' allora le dico che la pezza (l'articolo publicato sulla gazzetta!) che cerca di mettere nell'odierna "paràbola" sulla cartastraccia color della sua faccia, non può è non deve salvare niente, è nessuna delle sue infamie contro Giraudo, Moggi e la Juventus, perchè questa è verità santa nella settimana santa che già volge verso il crepuscolo. Quindi continui pure con: "rispetto le sentenze ma i dubbi restano", è si tenga i suoi dubbi!Si avvicina la data di inter-Juventus, e' gli interisti d'antan come i serpenti che escono a fare ombra al sole, con la lingua biforcuta escono a spargere l'abituale razione di veleno sull'ormai "famoso" scontro Ronaldo-Iuliano della "famosa" partita Juventus-Inter del 26 aprile 1998. Iuliano dice che la sua Juve vinse il campionato perché era la più forte (è non solo in Italia), che un campionato non si vince nè si perde per un rigore dato a favore o a sfavore, quando poi lo scarto è di 5 punti. La risposta di Pagliuca, al tempo portiere dell’Inter, è stata: «Scudetto rubato al 100%!».
Al sig.Pagliuca (e al signor beccantini grande sostenitore della teoria del rigore negato all'inter dall'arbitro maggiordomo di Moggi, che appena pochi giorni fa ha, ancora, addossato l'episodio al servilismo arbitrale verso la Juventus, vorremmo far presente che le cronache sono piene di errori che settimanalmente gli arbitri commettono (certamente in buona fede?). Quindi, prendere spunto da un rigore non decretato (ammesso e non concesso che di rigore si trattasse!) per dire che la Juve ha rubato uno scudetto sembra paradossale, oltretutto trattandosi di un episodio che a distanza di anni, nessuno ha saputo dire se era o non era rigore.
Quello che invece è sicuro e non desta incertezza alcuna, è la regola secondo la quale non si possono tesserare giocatori extracomunitari oltre un certo numero, è soprattutto non si può ricettare una patente rubata per fare un passaporto falso per far diventare il giocatore Recoba comunitario. A Beccantini, per aiutare la sua memoria gli diciamo anche, che: l'allora dirigente dell'inter (Gabriele Oriali) incaricato dal "presidente-padrone" della squadra nerazzurra ("massimo moratti") di trovare un falso passaporto per poter cambiare lo status dell'extracomunitario Alvaro Recoba a comunitario, fu processatto, ammise la colpa e fu condannato da un Tribunale Ordinario (Udine) a 4 mesi di carcere (dopo patteggiamento, a pena pecunaria!)! Ed era dovere del procuratore Federale: Stefano Palazzi riaprire il caso passaporti, deferire l'inter, processarla, penalizzarla con la sconfitta a tavolino per 3-0 più un punto di penalizzazione per tutte le partite giocate dal giocatore extracomunitario con il "falso" documento, retrocederla per "illecito sportivo" nella categoria prevista dal regolamento: "categoria-dilettanti"! Ma gli fu impedito dall'"ex dirigente dell'inter Guido Rossi, investito per l'occasione della carica di "Commissario Speciale della FIGC"!
Tutto questo, come Beccantini sa benissimo, era/è previsto nella giustizia sportiva, è la retrocessione stranamente non avvenne! Fors'anche perché, come ebbe a dichiarare il giornalista Franco Ordine - http://www.youtube.com/watch?v=mltHzBxvYs4 - : nella riunione del Consiglio Federale, l'allora presidente della FIGC Franco Carraro disse: "non posso retrocedere l'inter perché "massimo moratti" ha speso 600 miliardi (di vecchie lire)!
O anche perché, come lo stesso Massimo Moratti, nell'interVista rilasciata a Claudio Sabelli Fioretti - http://interviste.sabellifioretti.it/?p=678 - per il Corriere della Sera disse: «E infatti abbiamo pagato 4miliardi di lire di multa e Recoba è restato fermo sei mesi. Siamo stati condannati e abbiamo pagato.»), mentre alla Federcalcio risulta soltanto una multa di 1 miliardo e 400 milioni!
Allora i restanti 2 miliardi e 600 milioni sono andati al Presidente della FIGC Franco Carraro per corrompere i Giudici della Giustizia Federale?!!! Semmai avessero/avesse bisogno di ulteriori chiarimenti si leggano/leggga le 52 paginette con le quali il Procuratore Federale Stefano Palazzi scrive dell’Inter "passibile di illecito sportivo"! Ovviamente dopo averla accompagnata per mano alla prescrizione!
Ci sembra infine giusto farle presente che l’Inter, prima di Calciopoli, finiva a distanza siderale dalla prima (cosa che stava tanto sui coglioni anche a Beccantini!), scoppiato Calciopoli, completamente impadronitisi della Federcalcio, riuscì a vincere per mancanza di avversari e servilismo arbitrale, tra le lodi e gli osanna di tutti i lecchini del petroliere corruttore (le lodi e osanna di Beccantini co. (Co. i colleghi giornalisti!), é senza nessuna vergogna continuano, a tutt'oggi, per tornare nell’alveo della sua mediocrità! 18 punti dalla Juventus teste di cazzo (cit Mughini)
lunedì, aprile 01, 2013
CHI SPALA FANGO SULLA JUVENTUS, E' UN MIO NEMICO!
L'INCARNAZIONE DI GOEBBEL, E' UN MIO NEMICO!
2 ESTRATTI DALL'EDITORIALE DI BECCANTINI DEL BLOG BECK IS BACK
Roberto Beccantini 30 marzo 2013
1) Due gli episodi da moviola: Handanovic Vidal
https://www.youtube.com/watch?v=7s173Quwtws
2) Chiellini su Cassano.
https://www.youtube.com/watch?v=quH2phuOAuI
E uno solo da arresto: i piedi a martello di Cambiasso, espulso, sulla caviglia sinistra di Giovinco.
https://www.youtube.com/watch?v=NqbPoMonFuA
3) Coraggiosa, la reazione dell’Inter. Da squadra con gli attributi, lo strappo della Juventus.
---
SUI BUU e CORI RAZZISTI CONTRO POGBA, SILENZIO ASSORDANTE!
Per i cori razzisti a San Siro contro Pogba, la Francia si indigna, ma da Beccantini, un SILENZIO-di-TOMBA… Il Beccantini che sulle malefatte dei tifosi di “milan & inter” e’ sempre: “difensore, minimizzante o ssssilenzioso – come anche in questa occasione dove ha “con le Orecchie-Visto" un rigore su Cassano https://www.youtube.com/watch?v=7s173Quwtws – Beccantini e’ sempre pronto a “svergognare” solo e soltanto i tifosi della Juventus”…come se “fosse una missione”!
A San Siro Pogba vittima di cori razzisti: e la Francia si indigna – Nel corso di Inter-Juve, all’ingresso in campo di Paul Pogba, accolto, come dice ‘L’Equipe’, da “des cris de singe”, cioè gridi di scimmia, in pratica ululati razzisti: “A son entrée en jeu (74e) face à l’Inter Milan (2-1), l’international français a été la cible de cris de singe de la part des supporters nerazzurri présents à Giuseppe-Meazza. A la demande des officiels, il a aussitôt été demandé au speaker d’intervenir pour rappeler à l’ordre les tifosi indisciplinés. La menace de suspension de la rencontre les a aussitôt fait s’arrêter”. (Al suo ingresso sul terreno di gioco è stato il bersaglio di gridi di scimmia da parte dei tifosi nerazzurri presenti al Meazza. Su richiesta degli ufficiali di gara, è stato chiesto agli speaker di intervenire per richiamare all’ordine i tifosi indisciplinati. (sintesi tratta da ju29ro.com News)
Nel firmamento giornalistico sportivo, c'e un solo giornalista che un giorno si e l'altro pure, dopo aver spalato fango: velate accuse, allusioni e insinuazioni sulla Juventus, dice e ripete in tutte le forme di essere Juventino... Allora uno si aspettava che dopo i BUU razzisti e gli insulti a Pogba durante inter-Juventus, almeno lui ne avrebbe denunciato la Vergogna! E' invece no! Come sempre se ne e' uscito facendo lo gnorri...raccontando di 2 episodi da Moviola: su Vidal e su cassano...Chiudendo le sue fatiche da "manipolatore" con la sperticata lode all'inter:-> "Coraggiosa, la reazione dell’Inter. Da squadra con gli attributi, lo strappo della Juventus. <- p="">
->
E' dall'inizio del campionato che "Siti e Blog Juventini" si lamentano dei buu razzisti ai giocatori della Juventus, degli insulti ai Morti dell' Heysell, degli insulti a Pessotto e agli Agnelli; degli striscioni con desiderio di morte ai tifosi Juventini... della vigliacca Accoglienza al Pulman della Juventus in quasi tutte le citta' delle squadre di serie A. Allora uno si aspetta che Roberto Reccantini...riconosciuto e "lodato' anche da super tifosi Juventini (penso anche a te...Massimoooo) come grande Giornalista...e' tifoso Juventino (mi e' capitato di leggere: Beccantini, juventino verace...) invece cosa ti fa questo "signore"? FA SILENZIO! Anzi no...trova il modo di scagliarsi contro Conte! Per le proteste...e' per le esultanze...
Roberto Beccantini, riserva tutto il suo livore con "i sassolini contro i tifosi Juventini", per ogni minima circostanza...dalla censurabile curva in juventus-inter: "se saltelli muore balotelli...agli ignobili insulti ai "Morti di Superga ( + ) e a quelli sul lavaggio del vesuvio ai napoletani.
Ai cari tifosi Juventini di Blogs Piccoli e Grandi mi preme ricordare, che un giornalista che si reputa juventino, avrebbe non solo il diritto da tifoso, ma ogni tanto anche il dovere di giornalista di scrivere, QUANDO LO MERITA, Lode alla sua squadra del culo, pardon del cuore (ne avesse uno...)!
Le lodi le ha cantate e' le canta al Milan...Le lodi le ha cantate e' le canta all'inter... Perche' non puo' cantarle anche alla Juventus? A quei lettori che gli chiedono perche' odia la Juventus, risponde che non e' vero che la odia. E' li rimprovera con questa stronzata: voi tifosi siete tutti uguali, pensate solo alla vostra squadra, io non me lo posso permettere.
Cosa non si puo' permettere questo farabutto patentato? Chi glielo impedisce? Chi gli impedisce di lodare la Juventus sul suo Blog? Matteo Marani & Stefano Olivari del "Guerin Sportivo"? Beppe Severgnini & Rugiero Palombo, "galdi & piccioni" della Gazzetta dello Sprt? Oppure Antonio Padellaro & Marco Travaglio de Il Fatto quotidiano? Chi glielo impedisce? Fossi Vittorio Feltri, direi: Beccantini, ma vai a scopare il mare!
E' Beccantini potrebbe smetterla di raccontare la storiella: "non ce l'ho con la Juventus, ce l'ho con Moggi... A meno che lui non ha delle prove che alla Juventus comanda ancora Moggi, e' se cosi' fosse, portrebbe farci partecipi, cosi', almeno io la smetto di leggere le sue castronerie anti Juve.
LA VERA ANIMA DEL VISCIDO
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