lunedì, ottobre 19, 2020

LETTERA DELL'AZIONISTA DELLA JUVENTUS ANDREA DANUBI AL PRESIDENTE ANDREA AGNELLI:

Andrea Danubi
Castiglione della Pescaia GR
Azionista Juventus Fc e fornitore JMuseum 

"A LIVELLO MEDIATICO LA BISTRATTATA JUVENTUS NON CONTA NIENTE! PRENDA
POSIZIONE CHIARA E CON TONI DURISSIMI CONTRO FIGC UEFA, CHE ALLA JUVENTUS  MANDANO I LORO SICARI PER IMPEDIRLE DI VINCERE

Caro presidentecredo che stavolta lei debba prendere una posizione chiara. E assumere una diversa linea strategico-mediatica. Come fece 8 anni fa, per difendere Antonio Conte dal processo per le scommesse. Ricorda? Lì mi piacque molto. Al fischio finale di Crotone, dopo quello scempio arbitrale che ha deciso la partita, lei doveva imporre il silenzio totale a tutti i tesserati (che paradossalmente avrebbe portato molta attenzione sul caso arbitrale, più di mille parole) e indire una conferenza stampa per il giorno successivo, lei e i suoi dirigenti. Alle sue spalle uno schermo, con i filmati. Non solo della gara in terra calabra, intendiamoci. Anche di Juve-Lione, di Juve-Bayern eccetera. E usare toni durissimi contro la Figc e la Uefa che ci mandano i loro sicari. La Juventus dà fastidio. Ci hanno sempre odiato, dai tempi di Sivori e Boniperti. Carraro e Collina sono due fulgidi esempi in tal senso. È ora di finirla. Una competizione che porta un giro di soldi pauroso, nella quale il nostro club gioca un ruolo fondamentale, non può esser decisa da incapaci/prevenuti e soprattutto non può essere condizionata da disegni mirati ad abbatterci. Le ho già ricordato, in sede assembleare, cosa ha rappresentato calciopoli, come è stata orchestrata. Non serve molta fantasia per capire chi ha le leve del potere calcistico. Noi lì non ci siamo. Dal punto di vista politico non abbiamo peso. Né sul piano dei calendari né su quello arbitrale. Non parliamo poi del rapporto con le nazionali. Dal punto di vista mediatico non esistiamo, facciamo passare qualsiasi cosa. Permettiamo a qualunque Spadafora della situazione di metter bocca su tutto, di offendere i nostri tesserati. Lasciamo che i media offrano ricostruzioni faziose e artificiose senza contestarle (vedi Juve-Napoli, vedi il caso Suarez). Lasciamo moviolisti di regime a raccontare immagini da loro  scientemente selezionate ad arte, senza che mai un nostro dirigente, o un nostro ex giocatore - opinionista sia in grado di obbiettare. Nelle TV un contraddittorio a nostro favore è impensabile. I vari Bergomi di turno sprizzano antijuventinismo da tutti i pori. La misura è colma. Lei si preoccupa di quello che deve soffrire, in tal senso, il popolo bianconero o tutto le scorre addosso? Lei è conscio di cosa stiamo sopportando, inclusa la totale inerzia di chi dovrebbe difenderci? L'ufficio della comunicazione alla Juventus a cosa serve? A redigere la distinta della formazione? Lo stile non è farsi prendere in giro dai De Laurentiis, Pistocchi o dagli Ziliani di turno. Lo stile è fermezza, è tutela di un nome, di un mito, di un popolo innamorato, e - più prosaicamente - dei propri clienti e del marchio. Lo stile è anche stiletto, quando serve. Guardi che non si deve preoccupare di eventuali ripercussioni nel palazzo: peggio di così non può andare.
Andrea Danubi


venerdì, ottobre 09, 2020

DE LAURENTIS: L'ILLECITO DI JUVENTUS NAPOLI: COSI' DE LAURENTIS E' STATO SALVATO DA DE LUCA: ECCO I DOCUMENTI SU JUVE NAPOLI

         SE IL PESCE PUZZA DALLA TESTA, LA CRIMINALITA' COMINCIA DALL'ALTO!

ECCONE UNA PROVA
Fra disposizioni sanitarie e pareri regionali sabato e domenicasi è deciso il destino della partita non giocata più discussa di sempre. Vi spieghiamo come
DI CARLO TECCE

a partita non giocata più discussa di sempre, il momento da segnare sul taccuino arriva alle 18:25 di sabato 3 ottobre 2020. Quando l’avvocato Almerina Bove, vicecapo di gabinetto di Vincenzo De Luca - governatore della Regione Campania nonché depositario delle deleghe alla Sanità - conferma alla società azzurra l’obbligo per i contatti stretti di Piotr Zielinski, calciatore risultato positivo al Covid, di non “allontanarsi dal domicilio comunicato”. Così il Napoli di Aurelio De Laurentiis ha annullato la trasferta a Torino e ingaggiato un duello di carta con la Juve e la Lega tra mucchi di regole e interpretazioni di mucchi di regole.

Gli azzurri rischiano la sconfitta a tavolino e un punto di penalizzazione; il campionato di infilarsi in un pastrocchio infinito. Nel caos l’Espresso prova a fare ordine e pubblica in esclusiva tutti i documenti della partita non giocata più discussa di sempre. Con una premessa. La circolare del ministero della Salute per il calcio professionistico del 18 giugno 2020, che ha recepito l'accordo tra Lega Calcio e il Comitato tecnico scientifico, permette alle squadre una “quarantena leggera” su disposizione del Dipartimento di prevenzione delle aziende sanitarie locali (Asl): si va in campo se ci sono 13 disponibili, si rinvia una gara se ci sono almeno dieci infetti. Corretto o sbagliato, sono le indicazioni vigenti. Ciò ha consentito di non disertare a Atalanta, Torino, Milan e Genoa, anche se quest’ultima, dopo la goleada patita proprio al San Paolo di Napoli, è rientrata in Liguria sotto forma di focolaio.

Sabato 3 ottobre 2020
Dopo una settimana di giri di tamponi per l’incontro col Genoa di domenica 27 settembre, con una nota “urgente” l’Asl Napoli 1 informa la Ssc Napoli che i contatti stretti di Zielinski (a cui si aggiungono il centrocampista Eljif Elmas e un dipendente del club), sottoposti a indagine epidemiologica, devono “osservare la quarantena fiduciaria”, si tratta di Gennaro Gattuso, Kostantinos Manolas, Dries Mertens, Lorenzo Insigne, Fabian Ruiz, e altri 16, insomma l’intero organico e i collaboratori tecnici.  Più o meno identica è la prescrizione dell’Asl Napoli 2 con una chiosa in calce: “I contatti stretti posti in isolamento nel proprio domicilio non possono lasciare il territorio nazionale”.

All’aeroporto di Capodichino c’è un volo che attende il Napoli per il breve viaggio a Torino. Per stabilire se partire o restare in sede, alle 17:40, il dottor Raffaele Canonico, medico sociale degli azzurri, cerca un parere definitivo dalle Asl di Napoli e dal vicecapo di gabinetto della Regione Campania: “Si chiede se per le persone assoggettate a isolamento sussista l'obbligo di non allontanarsi dal luogo prescritto con divieto di qualsiasi contatto con soggetti terzi”.


Secondo le scelte del governo che da un paio di giorni arrossisce bisbigliando qualcosa, le risposte sono due: i cittadini non calciatori devono rimanere in casa, i calciatori possono interrompere la quarantena per una partita.

A evitare dilemmi giuridici per il Napoli ci pensa il vicecapo di gabinetto con la replica delle 18:25: “Per quanto di competenza, si comunica pertanto che i soggetti destinatari della nota Asl di data odierna sono tenuti a non allontanarsi dal domicilio indicato”. L’avvocato Bove si rivolge alla società azzurra, alla Asl Napoli 1 e, in copia, all’assessore Fulvio Bonavitacola, fedelissimo di De Luca sin dai tempi del comune di Salerno e vicepresidente della Regione Campania appena rieletto. Canonico riceve e gira la lettera di Bove a De Laurentiis e ai vertici del Napoli

Domenica 4 ottobre 2020
La Juventus aspetta il Napoli a Torino per la gara delle 20,30, la Lega minaccia sanzioni, il Napoli ha soltanto la email della Regione Campania. Allora la società di De Laurentiis sollecita un’ulteriore precisazione delle aziende sanitarie locali. La Asl Napoli 1 è più sintetica , la Asl Napoli 2 si riferisce a più punti , entrambe ribadiscono l'obbligo di quarantena a Napoli richiamandosi alla posizione del vicecapo di gabinetto Armelina Bove. Questo scatena le illazione sull’amicizia fra il governatore De Luca e il patron De Laurentiis: in campagna elettorale la Ssc Napoli, evento inedito nel calcio, si è schierata col presidente uscente.

Anche la Juventus, che sabato ha scoperto due positivi fra lo staff, manda una mail all’Asl di Torino. “Rilevo che il protocollo Figc, cui le squadre aderiscono, è una parziale deroga, ancorché basata su attenta valutazione tecnico-scientifica, alla norma sull’isolamento fiduciario cui devono attenersi i contatti di caso Covid accertato. Ciò peraltro in analogia ad altre procedure che modificano la regola generale per particolari situazioni lavorative”, firmato dottor Roberto Testi, direttore del Dipartimento di prevenzione.


Per la Asl di Torino Juventus-Napoli si poteva giocare, per la Regione Campania e le Asl di Napoli no. Per le decisioni del governo sì, per le future decisioni del governo chissà. La confusione non manca. Sarà divertente assistere alla gara nei tribunali sportivi e nei mitologici Tar. Ci vorrebbe un paese. Un paese ci vuole, direbbe Cesare Pavese, non fosse per il gusto di andarsene via. Se non positivi, ovvio.                                        ***************************************************

https://espresso.repubblica.it/attualita/2020/10/05/news/juve-napoli-documenti-esclusivi-1.354160De Laurentiis unico caso in Europa per un presidente di calcio ha apertamento invitato a votare i cittadini  de luca, L'AslNa 1 centro ha avuto infiltrazioni camorristiche,il suo direttore è indagato dalla magistratura per frode, ma di che parliamo? Bastava che il presidente Agnelli dcesse queste cose in tv e finiva la questione. La Juventus deve portare in tribunale il Napoli , De Laurentiis e l'Aslna1.

L'ELITE DELLA CAMPANIA E DELLA SUA CAPITALE
NEL DEGRADO DELLA CABUL DEL MEDITERRANEO


mercoledì, ottobre 07, 2020

DIMOSTRAZIONE DELL'INFIMO-LIVELLO-MORALE RAGGIUNTO DALLE ISTITUZIONE ITALIANE, SERVE DEI "FIGLI DEL MALE DELL'UMANITA'!

Sandro Scarpa: “Il Calcio Italiano è malato, ma la patologia si chiama Juventus”.
(cit: un Assessore di cui non dirò il nome, di un’importante città di cui non dirò il nome.)