INDAGHIAMO SU GAZZETTA E L'INTER
Il colpo di coda di Calciopoli rischia di diventarne la testa.
Se cio' che sta uscendo fuori sull'Inter e i suoi "strani rapporti" non ha
ancora fatto il clamore che ci si aspettava, il "merito" e' anche di certa
stampa compiacente che si sta comportando in un modo a dir poco strano.
L'estate calcistica e' stata contrassegnata da predicatori in rosa che
esaltavano le gesta degli "onesti" e si attaccavano a stralci di telefonate
per condannare le altre squadre. Un'impronta moralista che si puo' anche
apprezzare, del resto lo sport deve avere dei valori quali appunto l'onesta'
e la trasparenza , e la Gazzetta non faceva altro che esaltarli indignandosi
alla minima macchia e applaudendo al candore di chi non ne aveva.
Ma...ma lo stesso atteggiamento ce lo aspettavamo a settembre, quando la
ruota del sospetto si e' fermata sull'unica big non coinvolta in Calciopoli
e che fino ad ora si era vestita di un'onesta' che gli stessi mezzi di
comunicazione si sono affrettati a riconoscergli. Lo scandalo Telecom sta
delineando invece uno scenario a dir poco inquietante che getta ombre su
tutto il tormentone delle intercettazioni telefoniche e che fa insinuare il
fondato dubbio che in realta' l'Inter abbia potuto agire del tutto
indisturbatamente in quanto conoscesse sia le utenze intercettate che le
persone che gestivano l'operazione.In mancanza di prove certe ci aspettavamo
pero' una reazione della Gazzetta su almeno il caso De Santis, una filippica
del suo editorialista, una considerazione pregna di delusione su quella che
si faceva passare como vittima designata e che invece commissionava
investigazioni private su altri tesserati (parola di Moratti, anche se
goffamente smentita). Invece la Gazzetta cosa fa? Uno "scherzetto" di
pessimo gusto : ripesca negli archivi un'impolverata ed insignificante
conversazione tra Meani e De Santis in cui i due , udite, udite, si
scambiano battute di spirito sull'Inter. Suvvia, paladini in rosa. Cosa
volevate dimostrarci? Che al momento giusto avete altro materiale da
rispolverare ? Che De Santis dovrebbe stare zitto perche' ha i suoi
scheletri nell'armadio? Giochiamo a carte scoperte, cara Gazzetta. E il
Calciofilo lo fa e vi accompagna in un mondo di intrecci che probabilmente
non vuol dir nulla, pero' e' cronaca ed e' verificabile da chiunque abbia
tempo ed una connessione internet.
La Gazzetta dello Sport e' di RCS.
RCS mediagroup ha un azionariato composto tra le altre da Mediobanca (13,2
%) Gruppo Fondiaria-SAI (5,050 %) , Pirelli (4,8%), Generali Assicurazioni
(3,593%)
RCS mediagrooup ha anche un consiglio di amministrazione in cui siede un
personaggio in queste ore sulla bocca di tutti : Carlo Buora. Sempre lui.
Buora infatti non e' solo nel consiglio di amminastrazione di RCS ma e'
anche nel cda di Mediobanca, Pirelli, Telecom (come amministratore
delegato) e del club di calcio FC Internazionale (come vicepresidente) . Lo
stesso Carlo Buora e' appena stato accusato da Tavaroli di essere il suo
referente per tutto cio' di inerente al settore deviato della security di
Telecom (leggasi intercettazioni) ed in casa Inter questo collegamento e'
diventato il principale motivo di preoccupazione in vista dell'inchiesta
che verra' portata avanti da Borrelli.
Carlo Buora pero' e' solo il caso piu' evidente di un intreccio che
coinvolge l'Inter, la Pirelli, la Telecom e RCS. Scorrendo l'organigramma
della societa' nerazzurra si troviamo davanti ad altri nomi eccellenti.
In via Durini siede ad esempio Carlo d'Urso. Carlo d'Urso oltre a fare il
consigliere dell'Inter e' anche amministratore delegato della Pirelli e fa
parte del consiglio d'amministrazione della Fondiaria-SAI. La Fondiaria-SAI
e la Pirelli fanno parte come abbiamo visto dell'azionariato di RCS,
proprietaria della Gazzetta. Un altro nome illustre e' Luigi Amato
Molinari che oltre a sedere nel cda dell'inter e' anche presidente
dell'Alleanza Assicurazioni il cui 50% e' detenuto da Generali
Assicurazioni, anche la Generali fa parte dell'azionariato di RCS. I nomi
proseguono. Giulia Maria Ligresti non ha una poltrona nell'Inter ma e' allo
stesso tempo nel cda Pirelli, e' stata in quello Telecom ed e'
vicepresidente della gia' pluricitata Fondiaria-SAI.Gli organigrammi ci
portano ad altro consigliere dell'Inter, Pierfrancesco Saviotti, gia'
direttore generale di Banca Intesa (detiene il 4,7% di RCS) e con incarichi
in Mediobanca (13,2% di RCS) e Telecom nonche' amministratore delegato della
TIM. Ma le sorprese non finiscono e questa volta esulano un momento, ma
solo apparentemente, dal mondo Inter. Carlo Alessandro Puri Negri e' membro
sia del cda di Telecom che vicepresidente di Pirelli (l'opposto di Gilberto
Benetton)i, Renato Pagliaro oltre a sedere nel cda di Telecom e' anche
consigliere e membro del Comitato Esecutivo di RCS.
Una spirale di intrecci in cui non poteva mancare naturalmente Massimo
Moratti che divide il suo tempo tra Inter, Pirelli e Telecom con il suo
grande socio Marco Tronchetti Provera che si e' appena dimesso dalla
presidenza della Telecom in favore di Guido Rossi. Esatto, Guido Rossi. Il
Commissario straordinario uscente della FIGC e vera e propria star di
Calciopoli, vicenda conclusasi nella sua prima fase con la vittoria su tutta
la linea dell' Internazionale F.C. che oltre ad aver visto eliminate od
azzoppate le avversarie ( a causa di intercettazioni telefoniche eseguite da
Telecom) si e' vista assegnare uno scudetto da un consiglio di saggi messo
insieme dallo stesso Guido Rossi. Curiosita': le magliette ufficiali erano
gia' state stampate con un vistoso spazio lasciato in bianco in attesa di
qualcosa che *teoricamente* doveva ancora essere assegnato ma di cui
evidentemente qualcuno era gia' certo (forse il tipografo..). Lo stesso
Guido Rossi ha alle spalle una carriera in nerazzurro essendo stato nel cda
Inter dal 1995 al 1999 e per essere stato proposto alle alleate Milan e Juve
dalla stessa Inter come consulente per l'offensiva legale contro l'esposto
presentato da Della Valle all'Antitrust sui diritti tv. In FIGC con Rossi
era arrivato anche l'avvocato Nicoletti, vice-commissario uscente, ed in
passato rappresentante ufficiale dell'Inter alle riunioni della SuperLega
Europea. Era prossima anche la nomina di Bruno Bortolozzi (ex Inter) per un
importante incarico nella sala stampa della FIGC. E' noto infine che TIM sia
lo sponsor della Serie A e che LA7 (Tronchetit Provera) abbia interessi con
il digitale terrestre.
Tutto questo non vuol dire nulla e nulla prova ma e' pura cronaca, alcuni
sono collegamenti fisiologici tra gruppi collegati, altri invece sono
intrecci un po' piu' inaspettati. Quel che e' certo e' che tra Inter,
Pirelli, Telecom, RCS e la FIGC di Calciopoli ci sono molti punti di
contatto, forse troppi.
Giochiamo a carte scoperte.
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