Di Dante De Benedetti
IL TAR PER LA JUVE ERA UN DIRITTO E UN DOVERE!
UN ARTICOLO NEL QUALE L’AVVOCATO DANTE DE BENEDETTI, ESPERTO DI DIRITTO SOCIETARIO, SPIEGA I MOTIVI (PERFETTAMENTE LEGITTIMI) CHE SPINGONO LA JUVENTUS A RICORRERE AL TAR.
Sto leggendo molti commenti negativi riguardanti la scelta, da parte del Consiglio di Amministrazione della Juventus, di ricorrere al T.A.R. del Lazio per chiedere la cosiddetta “sospensiva” della sentenza emessa, nei suoi
confronti, dalla Corte Federale.Gli apprezzamenti negativi si riferiscono, in buona sostanza, a due argomenti:
(1) la Juventus, ricorrendo al TAR, violerebbe la “clausola compromissoria”, contenuta nel regolamento federale; (2) la stessa società starebbe mettendo in atto una sorta di “ricatto” nei confronti del mondo del calcio italiano, considerato il rischio, corso da quest’ultimo, di vedersi completamente escluso, da parte della FIFA, da qualsiasi competizione internazionale a tempo indefinito.
In realtà, questi due argomenti sono, a mio parere (ci stiamo, infatti, muovendo in un territorio nel quale non ci sono, sostanzialmente, precedenti, per cui è difficile avere certezze), ben poco fondati e si basano su un misto tra la “leggenda metropolitana” ed il mancato adeguamento alla mutata realtà giuridica delle società sportive che, come noto, ormai da parecchi anni, sono società di capitali (addirittura quotate, come nel caso della Juventus) e non più “associazioni senza scopo di lucro”).
Passando all’esame delle ragioni di infondatezza dei due argomenti, infatti, vorrei far notare che:
1) quanto alla cosiddetta “clausola compromissoria”: questa è prevista dall’art. 27 dello Statuto Federale, secondo il quale i tesserati e le società affiliate “in ragione della loro appartenenza all’ordinamento settoriale sportivo o dei vincoli assunti con la costituzione del rapporto associativo, accettano la piena e definitiva efficacia di qualsiasi provvedimento adottato dalla F.I.G.C., dai suoi organi o soggetti delegati, nelle materie comunque riconducibili allo svolgimento dell’attività federale nonché nelle relative vertenze di carattere tecnico, disciplinare ed economico”.
Nel caso delle società di calcio, la sanzione è quella prevista dall’art. 11 bis del Codice di Giustizia Sportiva, che prevede la penalizzazione di almeno tre punti in classifica.
Ora, sarebbe opportuno ricordare che la clausola compromissoria, per definizione, si applica solo a questioni civilistiche e non (per ragioni che è inutile approfondire qui) a questioni penalistiche o di diritto amministrativo.
La giurisdizione del TAR, infatti, non può essere derogata a favore di un arbitrato, come il TAR stesso ha, in buona sostanza, già detto nel rigettare i ricorsi di Moggi e Giraudo.
Quindi, dal punto di vista giuridico, la Juventus non viola, nonostante la “leggenda metropolitana” che sostiene la diversa tesi, alcuna clausola compromissoria, semplicemente perché la clausola compromissoria non può riguardare alcuna controversia di competenza del TAR.
La Juventus viola, questo si, una disposizione di Regolamento che, però, è, secondo il mio parere, di dubbia legittimità. Se così non fosse, ovviamente, adesso non ci sarebbe nessun allarme mediatico al seguito della scelta della Juve: se la clausola compromissoria fosse valida, il TAR si limiterebbe ad accertare che non può pronunciare in materie e, di conseguenza, rigetterebbe il ricorso senza neanche esaminarne il contenuto.
Però, così non è e, se il TAR dovesse affermare la propria carenza di giurisdizione, ciò non avverrà certo per la presenza della clausola compromissoria.
In realtà, la cosiddetta “clausola compromissoria” (che, è bene spiegarlo, dal punto di vista giuridico è redatta in modo decisamente atipico), ha sino ad ora “retto” (con le note eccezioni, per es., del Catania) sulla base del rispetto di un gentlemen’s agreement apprezzabile, ma che ha poco a che fare con la legge.
Il tutto era assolutamente comprensibile sino a quando le società sportive erano solo delle associazioni sportive senza scopo di lucro, ma l’avvento della legge che ha previsto che esse divenissero delle società di capitali ha, ovviamente, completamente modificato lonscenario.
*
2) Passando, infatti, al supposto “ricatto” messo in atto dalla Juventus, va ricordato che questa è una Società per Azioni, per di più quotata in Borsa e che i suoi amministratori sono, di conseguenza, soggetti alla legge prima ancora che al Regolamento della FIGC.
Ora, senza pretesa di completezza e solo per inquadrare la questione, secondo la disciplina del codice civile (articoli da 2380 a 2394), gli amministratori di una S.p.A. (e la circostanza che la Juve sia anche quotata in Borsa rende la disciplina ancor più pesante ed i controlli ancora più stretti) sono, tra le altre cose, tenuti a rispondere solidalmente (il che vuol dire tutti insieme, personalmente) di atti di cattiva gestione.
La sentenza della Corte Federale avrebbe, sulla Juventus, un impatto economico negativo per centinaia di milioni di Euro sino a far pensare ad un possibile delisting dal mercato regolamentato se non ad un fallimento.
Non c’è dubbio che, se un legale interpellato (anche da uno dei comitati interni) abbia sostenuto che la sentenza della Corte Federale presenta un vizio amministrativo (per esempio da eccesso di potere, in relazione alla disparità di trattamento riservata alla Juve nei confronti delle altre tre società incolpate), il Consiglio di Amministrazione della Juventus debba assolutamente presentare ricorso al TAR, una volta che anche l’arbitrato del CONI non avesse dato esiti positivi. Non presentare ricorso al TAR, rinunciando ad una possibile riduzione del danno economico di centinaia di milioni di Euro, costituirebbe, infatti, un possibile motivo di addebito ai consiglieri di amministrazione i quali rischierebbero sia di essere revocati dall’assemblea dei soci, sia di essere citati, dalla società o da soci, per far fronte ad una richiesta di risarcimento danni di importo enorme.
La scelta del Consiglio di Amministrazione non è, quindi, un ricatto, ma un dovere giuridico al quale i consiglieri non possono sottrarsi.Ritengo, quindi, che, se nemmeno l’arbitrato del CONI dovesse portare ad un risultato che limitasse i danni della Juve in termini che potessero essere ritenuti accettabili o che, comunque, facessero venire meno la disparità di trattamento lamentata nella sentenza, al Consiglio di Amministrazione della Juventus non rimarrebbe altra strada che ricorrere al TAR, dato che rinunciarvi comporterebbe, come detto, un gravissimo rischio personale sul capo degli amministratori, che non usufruirebbero di uno strumento del tutto legale per cercare di ridurre i danni in capo alla società da loro amministrata (sarebbe come se un consiglio di amministrazione decidesse di non fare causa ad un cliente che non ha pagato un importo elevatissimo e rinunciasse ad incassare la somma stessa: ovviamente i soci sarebbero inferociti nei confronti degli amministratori).
Le possibili conseguenze relative all’atteggiamento della FIFA (delle quali non potrà essere chiamata a rispondere la Juventus, nemmeno come risarcimento dei danni), altro non sono che la conseguenza dell’impatto tra due mondi (quello dell’economia e del diritto societario con quello dello sport e dei regolamenti sportivi)
che non sono stati concepiti per comunicare sulle basi di una disciplina come quella attuale.
Applicare un regolamento sportivo, verosimilmente viziato dal punto di vista giuridico in più di un aspetto, a società di capitali è stato un errore di dimensioni notevoli e, ora, ovviamente nel momento e nel modo peggiore, i nodi vengono al
pettine.
Ma pensare che a “salvare la baracca” debba essere un atteggiamento suicida da parte del Consiglio di Amministrazione della Juventus mi pare francamente ingiusto. Se l’arbitrato del CONI non dovesse avere successo, credo quindi che non ci potranno essere alternative a questo ricorso al TAR.
Gli amministratori avranno fatto il loro dovere, l’unica cosa che, ai sensi di legge, possono fare e poi, col
fiato sospeso, attenderemo la decisione del TAR per sapere se il calcio italiano uscirà indenne da questo ennesimo pasticcio tecnico-giuridico.
I DUE FARABUTTI SERVI DEI POTERI OCCULTI CHE HANNO BARATTATO LA JUVENTUS!
I DUE SICARI
PUBLICATO DA FRANCO ROSSI (resti in pace), NON CERTO UNO CON SIMPATIE JUVENTINE.
* Juventus – Inter 0-0, arbitro Boggi, nessun episodio eclatante.
* Inter – Juventus 0-0, arbitro Bettin, nessun episodio eclatante.
-
Stagione 1995-1996
* Juventus – Inter 1-0, arbitro Ceccarini, nessun episodio eclatante.
* Inter – Juventus 1-2, arbitro Nicchi, nessun episodio eclatante.
-
Stagione 1996-1997
* Juventus – Inter 2-0, arbitro Braschi, solito Braschi, nessun episodio eclatante.
* Inter – Juventus 0-0, arbitro Collina…ecco perche voleno il farabutto pelato!
nella ripresa, Ganz realizza un goal viziato da un kilometrico fuorigioco, side che Collina. Lui ci prova e convaldida, ma poi annulla su segnalazione del guardalinee e l’insistenza di Ferrara. Apriti cielo: pianti a non finire della degli infami “moratti & facchetti” sostenuti dagli infami giornalisti di regima, che lamentano l’ingiustizia, accusando l’arbitro di aver inventato un nuovo regolamento per esser tornato sulla sua decisione, il quale avendola fatta troppo grossa, e colpevole di aver corretto un suo palese e macroscopico errore
-
* Coppa Italia: Juventus – Inter 0-3, arbitro Cesari, nessun episodio eclatante.
* Coppa Italia: Inter – Juventus 1-1, arbitro Nicchi, nessun episodio eclatante.
-
Stagione 1997-1998
* Inter – Juventus 1-0, arbitro Braschi (2 torti alla Juve)
viene negato alla Juventus un evidente rigore per fallo di Taribo West su Inzaghi; inoltre viene annullato allo stesso Inzaghi per nessuna ragione particolare.
* Inter – Juventus 1-0, arbitro Ceccarini (per gli interisti 1 torto all’Inter che lamentano un rigore negato all’Inter di Iuliano su Ronaldo, e’ del quale non hanno voluto commentare)
-
Stagione 1998-1999
* Juventus – Inter 1-0, arbitro Messina, nessun episodio eclatante.
* Inter – Juventus 0-0, arbitro Tombolini, nessun episodio eclatante.
-
Stagione 1999-2000
* Juventus – Inter 1-0, arbitro Tombolini (1 torto alla Juve)
nel primo tempo, Van Der Sar atterra al limite dell’area Zamorano e subito i nerazzuri chiedono il rigore con proteste degne del processo di Biscardi; poi, però, accortisi che il fallo era fuori area, chiedono l’espulsione del portiere per fallo da ultimo uomo ma l’arbitro invece lo ammonisce soltanto perché in linea con due difensori della Juve; all’inizio della ripresa Van Der Sar interviene di petto fuori area e l’arbitro, su sceneggiata di Zamorano che “si straccia le vesti” scandalizzato e e con zanetti che con i suoi prodi parte alla carica del guardalinee come fosse un branco di sciacalli su un agnello terrorizzato , lo ammonisce per la seconda volta per “inesistente fallo di mano” e lo espelle
* Inter – Juventus 1-2, arbitro Treossi, nessun episodio eclatante.
-
-
JUVENTUS-inter-JUVENTUS (2)
-
Stagione 2000-2001
* Inter – Juventus 2-2, arbitro Braschi (1 torto all’Inter)
non viene espulso Montero per aver colpito con un pugno Di Biagio e la Juve conclude la gara in 11 contro 11
* Juventus – Inter 3-1, arbitro Cesari, niente di particolare da segnalare
-
Stagione 2001-2002
* Juventus – Inter 0-0, arbitro Braschi, nessun episodio eclatante.
* Inter – Juventus 2-2, arbitro Borriello, nessun episodio eclatante.
-
Stagione 2002-2003
* Inter – Juventus 1-1, arbitro Collina (1 torto alla Juve)
al 95’ viene concesso all’Inter il gol del pareggio viziato da un’evidentissima carica su Buffon da parte di 7-8 giocatori nerazzurri (tra cui Todo) che si avventano su portiere bianconero; l’onesto Moratti, come sempre senza vergogna, giudica il goal regolare per l’errata uscita da parte di Buffon
* Juventus – Inter 3-0, arbitro Paparesta, nessun episodio eclatante.
-
Stagione 2003-2004
* Juventus – Inter 1-3, arbitro Trefoloni, nessun episodio eclatante.
* Inter – Juventus 3-2, arbitro Collina, nessun episodio eclatante.
* Coppa Italia: Juventus – Inter 2-2, arbitro Pellegrino, nessun episodio eclatante.
* Coppa Italia: Inter – Juventus 2-2 (6-7 dopo i rigori), nessun episodio eclatante.
-
Stagione 2004-2005
* Inter – Juventus 2-2, arbitro Rodomonti (1 torto alla Juve)
si tratta della partita per la quale Facchetti voleva non fosse fatto il sorteggio e gli venisse dato il numero 1 degli arbitri (vedi intercettazione Facchetti/Mazzei/Bergamo); il sorteggio invece fu fatto (a riprova che erano regolari) e la sorte non ha scelto Collina ma Rodomonti, del quale l’Inter non può certo lamentarsi visto che, pur concedendo alla Juve un macroscopico rigore, non ha però espulso Toldo per evidente fallo da ultimo uomo su Zalayeta
* Juventus – Inter 0-1, arbitro De Santis (1 torto alla Juve)
dopo la telefonata del 24 marzo 2005 in cui Facchetti preannuncia a De Santis la vistia di Walter Gagg che sarebbe passato per “portargli i suoi saluti”, il “cupolista moggiano di Tivoli” arbitra la gara spudoratamente a favore dell’Inter non concedendo un netto rigore ai bianconeri e “facendo applicare” la prova televisiva a Ibrahimovic (3 giornate di squalifica), tanto per fargli saltare Mlan-Juve, la partita decisiva per il titolo
* Supercoppa Italia: Juventus – Inter 0-1, arbitro De Santis (1 torto alla Juve)
dopo la suddetta visita di Walter Gagg, il “capo” degli arbitri di Moggi colpisce ancora, annullando un gol validissimo a Trezeguet per un inesistente fuorigioco
-
Stagione 2005-2006
* Juventus – Inter 2-0, arbitro Paparesta, nessun episodio eclatante.
* Inter – Juventus 1-2, arbitro Paparesta
gli interisti piangono sulla non esistenza del fallo al limie dell’area da cui è nata la punizione vincente di Del Piero, accusando Nedved di essersi buttao, anche se le immagini televisive danno ragione all’arbitro; in piena trance agonistica “pianti e proteste”, Adriano calcia di prima una punizione di seconda e’ tutti in delirio publico e squadra con mancini che danza paonazzo, ma Paparesta tiene il braccio alzato ad indicare punizione di seconda, come evidenziato da tutte le moviole, ma un brivido scende dalla schiena degli Juventini per il tentativo di Buffon di Parare. l’arbitro, ovviamente, annulla: apriti cielo, Moratti è furibondo per questa “ingiustizia” e ci manca poco che ritiri la squadra dal campo, imitando Galliani
-
Per cui, riassumendo, nei derby d’Italia pre-Farsopoli, quelli disputati sotto la cupola di Moggi, l’Inter ha battuto la Juve per 7 favori a 2.
-
-
JUVENTUS-inter-JUVENTUS (2)
.
Post Farsopoli
Stagione 2007-2008
* Juventus – Inter 1-1, arbitro Rocchi (1 torto alla Juve e 1 torto all’Inter)
applica il regolamento con lo stesso metro di giudizio e nega un rigore per parte
* Inter – Juventus 1-2, arbitro Farina (1 torto all’Inter)
Il gol dello 0-1 di Camoranesi è di quache cm in off-side nella partenza dell’azione, evidenziabile però solo alla moviola
* Coppa Italia: Inter – Juventus 2-2, arbitro Farina, nessun episodio eclatante.
* Coppa Italia: Juventus – Inter 2-3, arbitro Saccani (2 torti alla Juve)
Convalida il glo di Balotelli che si stoppa il pallone con un baccio, concede un rigore all’Inter per un mani extra-dubbio e ne nega uno clamoroso alla Juve; non espelle Balotelli che colpisce Legrottaglie con una gomitata (solo ammonito) e gli risparmia il secondo giallo in varie occasioni, ma caccia fuori Camoranesi con un rosso diretto, dimostrando parzialità e vergognosa sudditanza nerazzurra
-
Stagione 2008-2009
* Inter – Juventus 1-0, arbitro Rizzoli (2 torti alla Juve)
sullo 0-0 nega un evidente rigore alla Juve per un fallo di Muntari su Marchionni e, poi, ammonisce e non espelle Materazzi per un fallo-killer commesso su Del Piero
* Juventus – Inter 1-1, arbitro Farina (1 torto alla Juve)
il pareggio dell’Inter è viziato da un netto fallo in partenza su Chiellini al limite dell’area nerazzurra, che da il via al contropiede della squadra di Mourinho con la difesa juventina fuori posizione
-
Stagione 2009-2010
* Juventus – Inter 2-1, arbitro Saccani (3 torti alla Juve e 2 torti all’Inter)
l’arbitraggio è un disastro (ma la squadra più penalizzata è certamente la Juve) dato che, in sequenza cronologica si ha: rigore non dato alla Juve per fallo di Muntari su Sissokò; rigore non dato all’Inter per fallo di Cannavaro su Samuel; rigore non dato alla Juve per fallo di Samuel su Chiellini; mancata espulsione di Samuel (graziato del 2° giallo) per trattenuta di Del Piero che gli era sfuggito; rigore non dato all’Inter per fallo di Caceres su Milito
* Inter – Juventus 2-0, arbitro D’Amato (tifoso ultra’ dell’inter che va in giro con la sciarpa nerazzurra!)
sullo 0-0 espelle Sissokò per doppia ammonizione (ma la prima era inesistente); poi ammonisce Samuel che trattiene vistosamente Iaquinta su azione di calcio d’angolo, ma non assegna il dovuto rigore perché dice di aver fischiato prima che il corner fosse battuto
* Coppa Italia: Inter – Juventus 2-1, arbitro D’Amato, nessun episodio eclatante ma infame da fucilare!
-
Stagione 2010-2011
* Inter – Juventus 0-0, arbitro Banti, nessun episodio eclatante
* Juventus – Inter ???,
Scritto da Ettore Juventinovero il 30 November 2014 alle ore 05:19
JUVENTUS-inter-JUVENTUS (1)
.