martedì, gennaio 03, 2006

Doping e le morti sospette

Le morti non chiarite di alcuni dei tanti calciatori come Bruno Beatrice( FIOR ), Giuliano Taccola(ROM), Nello Saltutti(MI-FIOR), Mauro Bicicli(INT), Guido Vincenzi(SAM), Ernst Ocwirk(SAM), Gianluca Signorini(ROM-GE), Fabrizio Gorin(TO)Armando Picchi(INT) Carlo Tagnin(INT)
non dimenticherò mai che nell’incavo del braccio sinistro aveva tre buchini violacei ormai perenni. Quelle erano le ‘prove’ delle flebo che gli facevano quando giocava al calcio.”“Ho ancora la lettera del prof. Perugia rilasciata dopo una visita privata che facemmo a Roma nel suo studio, in cui gli prescrisse semplicemente degli impacchi caldo-umidi, e di restare a riposo. Prescrizioni stracciate una volta arrivato a Firenze, con lo staff medico della Fiorentina che di nascosto lo sottopose a tre mesi di trattamento Roentgen, perché la sua presenza robusta in mezzo a quel centrocampo di esili fini dicitori come Merlo e De Sisti era urgente.”Gabriella Bernardini, vedova di Bruno Beatrice, morto di leucemia.”
“Quei raggi li hanno fatti anche a me. Pasquale Casale....Ero al Catania, in serie B, soffrivo di una contrattura al quadricipite. Dopo sei-sette sedute senza miglioramenti mi insospettii per quelle lastre protettive che mi mettevano sulle parti basse. Chiesi al medico a cosa servisse. Lui me lo spiegò, e da quel momento non volli più saperne. Forse fu la mia salvezza.” ( I raggi Roentgen) “Se avessi saputo che per tutta quella roba avrei perso amici, e rischiato di morire anch’io......” Nello Saltutti al Milan, morto nel 2003.” “Quando ero ancora nella Primavera già mi davano di tutto, l’infermeria del Milan era una cosa impressionante, e non so se sarà stato un caso, ma io da un metro e sessanta, in un anno ero passato ai miei 175 centimetri.. Strano no? Nello Saltutti.” “Passò un thermos. Dovevamo bere, ci dissero, perché era un caffè e ci avrebbe fatto bene. Io non lo prendevo mai il caffè e non vedevo la ragione di cominciare proprio quella sera che giocavamo una partita così prestigiosa contro il Manchester United” (...) “Quel caffè ci aveva fatto bene in campo, correvamo tutti il doppio. Il mattino dopo però all’aeroporto mi ricordo che avevamo certe facce. Le tenevamo tra le mani, distrutti, Eppure avevamo giocato una gara amichevole.
Nello Saltutti alla Fiorentina. “Ero sempre in camera con Bruno Beatrice, amici inseparabili in campo e fuori, un fratello. Glielo dicevo sempre, Bruno non esagerare con quelle punture. Io non so quante se ne facesse fare, durante il ritiro era sempre sotto flebo, dal venerdì sera alla domenica; lo avevano convinto che con quelle avrebbe corso il doppio. Bruno, tanto per capirci, era uno che al naturale andava molto più forte di Davids, perciò gli chiedevo: ‘Ma che bisogno hai di farti iniettare tutte quelle schifezze?’ A noi dicevano: sono solo vitamine, prendetele e starete meglio. Ma chissà che ci davano invece?” Nello Saltutti “Il Micoren lo hanno tolto dal mercato nell’85, perché risultò estremamente nocivo, ma intanto noi ne avevamo fatte scorpacciate per vent’anni, senza che nessun medico ci dicesse niente, e con nessun tipo di problema per le analisi del dopopartita. I controlli antidoping, poi. A ripensarci quelli erano una barzelletta: sorteggi già preparati, con le urine messe in botticelle dove si allungava la pipì con tantissima acqua e la cosa finiva lì.QUANTO E TRISTE< QUESTO ERA DOPING CRIMINALE. Queste morti sono DELITTI PREMEDITATI ecco dove ci vorrebbe un'inchiesta, ma l'inquisitore Guaglioncello, il novello Torquemada doveva inseguire la sua chimerica vendetta contro gli Agnelli invece di fare il suo dovere per cui e pagato (approfittando di una geniale idea del diabolico Dr jekill and Mr Hyde, Candido Cannavo ) Non indagare sul doping virtuale, ma su quello reale che ha causato tante sofferenze e morti atroci. Ancora ”Nello Saltutti.” “Intanto poi, lui c’è morto di leucemia, e io, a 50 anni, per poco non ci resto secco con un infarto.” ”Nello Saltutti.” "Quello che ci davano lo prendevamo: arrivava lì il massaggiatore e ci faceva un’iniezione, oppure una flebo, non sapevamo nemmeno cosa fosse’. Da giocatori ci scherzavamo su, li chiamavamo i ‘siringoni’, me ne ha parlato anche Luisa, la prima moglie di Guido, con la quale siamo molto amiche.” Daniela Cantamessa, vedova di ” Guido Vincenzi.” “I ‘siringoni’? Adriano Lombardi, malato di SLA “Ci facevano delle iniezioni di corteccia surrenale dopo la partita, oppure il lunedì o il martedì, Qualche volta ce la somministravano anche via flebo. Tutte le squadre, all’epoca, facevano queste cose... . Ci parlavano di vitamine, ci davano il Micoren, l’Epasurrenovis per disintossicarci il fegato. Magari ci hanno avvelenato, Pasquale Casale, ex calciatore, compagno di squadra di Adriano Lombardi all’Avellino “Clelia Curi, vedova di Renato, deceduto in campo per infarto “Il venerdì prima della partita ci portavano in una farmacia in centro. Ci facevano andare nel retrobottega, appendevano un paio di litri di flebo a un gancio del soffitto e ci iniettavano questo liquido dal colore brunastro, che sembrava caramello. E così, dai oggi, dai domani, ho finito per rimetterci un rene.” Dino Berardi, attaccante del Catanzaro negli anni Sessanta “Furono costretti ad aprirlo e richiuderlo. Aveva un mesotelioma. Il professor Cassinelli che lo aveva operato non sapendo che mestiere avesse fatto mi chiese: ‘Ma suo marito lavora in fabbrica?’ Sul polmone avevano trovato una coltre d’amianto, dura come un sasso.” Lina Gritti, vedova di Rino “In tutto questo tempo non ho mai smesso di pensare, di arrovellarmi su quanto accadde quella domenica. Tutte le bugie e le cose non dette e scritte, tutta quella robaccia che gli davano per farlo giocare. Chissà che gli iniettavano, mi sono chiesta tante volte...” Marzia Taccola, vedova di Giuliano
Adriano Lombardi, Giuliano Taccola, Mauro Bicicli, Guido Vincenzi, Ernst Ocwirk, Gianluca Signorini (nella foto), Fabrizio Gorin, Adriano Longoni. Ma si sa per certo che ci sono altri calciatori ammalati. Dr. Guariniello cosa fai vivi di rendita della publicita che ti ha procurato il processo al doping virtuale? Ma tu sei pagato per cercare quello reale, Ferruccio Mazzola ha tante prove per procedere contro Milano, ho forse stai aspettando che muore anche lui? Allora ci vorrebbe un Guariniello che investigasse Guariniello, ecco cosa ci vorrebbe.

Nessun commento:

Posta un commento