martedì, novembre 21, 2006

GEA: IL VERO SCANDALO

20-11-2006 - 12:28
EMERGONO SVILUPPI A DIR POCO SORPRENDENTI DALL'INDAGINE RELATIVA ALLA DEFUNTA SOCIETA' DI PROCURATORI: STRALCIATE LE POSIZIONI DI GERONZI JR E GIUSEPPE DE MITA, GUARDA CASO I DUE PERSONAGGI PIU' POTENTI DELLA SOCIETA'.

GEA: ECCO IL VERO SCANDALO

Clamorosa l'uscita di scena dall'inchiesta di Chiara Geronzi, quella che era la principale azionista del discusso sodalizio, fondato grazie all'opera congiunta di papà Cesare Geronzi, patron di Capitalia (il gruppo bancario che tiene forzosamente in piedi la Lazio e che ha importanti rapporti anche con Perugia, Parma e Roma) e Franco Carraro (presidente di Mediocredito Centrale che è la merchant bank di Capitalia stessa). Insomma, gli eterni indagati non vengono mai condannati.
IL DOSSIER. Chiusa a Roma l'inchiesta sui presunti illeciti legati all'attività della Gea, la società che gestiva le procure di numerosi calciatori. Con il deposito degli atti, avvenuto oggi, si va verso una richiesta di rinvio a giudizio per Luciano Moggi, il figlio Alessandro (GEA), Franco Zavaglia (GEA), Davide Lippi (procuratore), Riccardo Calleri (GEA), Luciano Gaucci (ex patron del Perugia), Pasquale Gallo e Francesco Ceravolo (ex collaboratori dei Moggi). Stralciate invece le posizioni di Chiara Geronzi, Giuseppe De Mita e Tommaso Cellini. Per questi ultimi tre dovrebbe prospettarsi un'uscita di scena dalla vicenda giudiziaria.Associazione per delinquere finalizzata all'illecita concorrenza tramite minaccia e violenza privata, i reati contestati agli indagati dai pubblici ministeri Maria Cristina Palaia e Luca Palamara.
CONTRODOSSIER.
1° puntata
Allora cominciamo con la domanda più banale di tutte.
Cos'è la Gea e come nasce?
IL MANIFESTO SCRIVE: E' una società che cura la procura e gli interessi di addetti ai lavori del mondo del calcio. In particolare allenatori e calciatori. Nasce nell'ottobre 2001 grazie all'opera congiunta di due uomini forti Capitalia e cioè il patron Geronzi e Franco Carraro (presidente di Medio Credito Centrale che è la merchant bank di Capitalia). Scorrendone la composizione, rilevabile dai documenti depositati presso la Camera di Commercio, salta evidente all'occhio il socio occulto che poi tanto occulto non è e cioè la Banca di Roma (alias Capitalia). Gli azionisti della Gea sono tre: le due società Football Management e General Athletic, ciascuna al 45%, e Riccardo Calleri al 10%. A sua volta, la Football Management è controllata al 60% da Alessandro Moggi. Della General Athletic, Andrea Cragnotti, Francesca Tanzi e Chiara Geronzi detengono ciascuno il 20%. Il restante 40% è in mano a Romafides, una fiduciaria della Banca di Roma e dunque di Capitalia che si configura, di fatto, come socio di maggioranza.
- Dunque la Gea viene fondata da patron Geronzi che, ben prima dell'arrivo di Moggi jr, la affida alla figlia. Fra padre e figlia detengono più del 50% e intanto c'è anche Carraro. Potentissimi, no? Infatti come vedremo nella prossima puntata, Moggi deve spesso "chiedere il permesso" a Geronzi anche solo per andare al bagno.. ma come??
Non era di Moggi la Gea?? Non era Moggi l'uomo più potente dell'universo??
E invece, nella prossima puntata, riporterò tutte le intercettazioni in cui Moggi parla di Geronzi e di Capitalia come del suo padrone. E Geronzi è quello che ha salvato Roma, Lazio e Parma dalla C tramite l'acquisizione di grosse quote delle suddette società e tramite l'aiuto del suo sodale Carraro che, in quanto presidente della Figc, ha "casualmente" retrocesso in C Fiorentina e Napoli, ma non le 3 squadre di Geronzi che erano messe forse ancora peggio sul piano finanziario...
2° puntata
Ma se Moggi (e la Juve) erano i soli, unici ed onnipotenti padroni/taroccatori del calcio, com'è che Moggi fa da galoppino ai due uomini emersi nella prima puntata (Carraro e Geronzi) che sono vicinissimi a Lazio e Roma e non certo alla Juve...
IL CORSERA SCRIVE: Così il colloquio viene ricostruito nel brogliaccio: « Zavaglia gli comunica che Luciano Moggi è andato da Cesare Geronzi per valutare la possibilità di far entrare il figlio Alessandro nella Roma come direttore generale ma, a suo dire, sia Chiara che il padre Cesare vedono questa operazione non particolarmente utile (evidentemente perché susciterebbe tutta una serie di polemiche da parte dell'ambiente gialorosso tradizionalmente ostile da anni all'organizzazione moggiana) ». I due ne parlano nuovamente 21 dicembre e Zavaglia « gli riferisce che Chiara Geronzi ha parlato con la "figlia" (riferendosi a Rosella Sensi) e costei gli ha detto che l'operazione sarebbe anche possibile però è opportuno aspettare un po' prima di far entrare Alessandro Moggi nei quadri dirigenziali di detta società (evidentemente riferito all'ostacolo Baldini da rimuovere) ».
- Dunque Moggi vorrebbe mettere il figlio dentro la Roma. Ovviamente chiede ai veri padroni della Roma e del calcio italiano cioè i Geronzi che però gli negano tale permesso. Infatti, credo che risulti a tutti, alla fine Alessandro Moggi NON E' ENTRATO nella società AS Roma. Ma come? Moggi non era Dio? Com'è che chiede permessi??
Com'è che gli vengono negati? E com'è che la potente Juve non riesce a mettere le mani sulla santa Roma? Forse perchè, essendo diventata dei Geronzi ora la Roma è molto molto forte.. e nel sistema, grazie a Geronzi, ci può sguazzare...
"LA STAMPA" SCRIVE: [...]Molto intenso invece il rapporto con la Roma di Franco Sensi. Capitalia, per evitare la rivolta della Curva Sud e per tutelare anche i suoi affari, converte i debiti e acquista il 49% dell’Italpetroli che controlla Roma 2000 che a sua volta detiene il 61% del club giallorosso e di fatto ne assume il controllo.
IL CORSERA SCRIVE: Il 14 aprile 2005 Franco Baldini viene interrogato dai carabinieri. E afferma: «Quando le situazioni economiche ormai evidentemente pressanti che riguardavano in primis la società Italpetroli e conseguentemente l'A.S. Roma, è stato sottoscritto dalla famiglia Sensi un accordo per la ristrutturazione dei debiti pregressi con Capitalia e la diretta assunzione in Italpetroli come direttore generale di Bassi indicato espressamente dallo stesso istituto di credito."
3° puntata
Dicevamo che Moggi era semmai il galoppino di Capitalia e non il burattinaio. I primi due episodi fatti di prove, non di chiacchiere antigobbe, lo dimostrano.. non basta? Ok, allora proseguiamo.. Ci sono diverse (e ben note) intercettazioni in cui Carraro, parlando con Mazzini, infama Moggi. Ci sono altre dichiarazioni in cui Moggi infama Carraro. Allora perchè Moggi si sbatte per farlo rieleggere?? Che è scemo oltre che mafioso??
IL CORSERA SCRIVE: Proprio in quel periodo Moggi si occupa dell'elezione dei vertici federali. «Di interesse investigativo — si legge nell'informativa — sono anche i contatti con Geronzi nell'ambito delle attività di gestione del potere federale e quindi in relazione alla riconferma di Carraro alla presidenza della Figc."
Se però si considera per un attimo (dico per un attimo) Geronzi come il vero padrone del calcio allora ha senso.. e infatti Moggi non controlla Carraro, o almeno non ci riesce e infatti guardate a chi chiede aiuto..
LA STAMPA SCRIVE: Moggi: « Stamattina m'ha chiamato Geronzi... allora senza sape' niente... senza sape' niente ho detto a Geronzi: Cesare, tu che puoi, mettigli il pepe in culo a Carraro perché mi sembra rincoglionito! ».
Ma come?? Ci deve pensare Geronzi?? Ma non era Moggi il dio del pallone italico??
simili episodi, come vedete, cominciano a diventare numerosi (vedi 2° puntata)..
Infine risulta che Moggi abbia fatto il peggio del peggio pur di "togliere" Taddei all'Inter e darlo alla Roma.. ma come? Non alla Juve?? Scusate ma per chi lavorava Moggi?? Ah.. ma la Roma, Baldini dixit, è ormai in mano a Capitalia di Geronzi e dunque il giocatore "casualmente" finisce lì.. Chiaro allora che Moggi era costretto (come ha detto ai magistrati) davvero a rispondere a certi "poteri forti" pur di non far chiudere baracca alla Juve, no?
4° puntata
Ma vediamo cosa ne pensano altre persone, ben più addentro alle cose e ben più addette ai lavori di me, ok?
REPUBBLICA.IT SCRIVE: "Tutti quanti oggi sparano su Moggi, ma lui è sì una delle componenti importanti, ma non è quella che ha determinato il calcio degli ultimi dieci anni". Commenta così il presidente del Livorno Aldo Spinelli le vicende delle presunte partite aggiustate in cui sarebbero coinvolte diverse squadre di serie A tra cui la Juventus. "E' un sistema che si è andato creando con l'andare degli anni e che risale io credo a dieci anni fa, quando in Lega Calcio è arrivato un certo potere, legato a interessi di gente molto potente, tranquillamente coperti da una grande società che tutti pensavano facesse il bene della Juventus" ha aggiunto il presidente del Livorno. "Ora da questo calcio bisogna uscire una volta per tutte, ma puliti, perché non deve pagare solo il Genoa. La pulizia deve partire soprattutto da Roma che in questi anni non era controllata da nessuno".
L'ANSA SCRIVE: L'ex presidente del Napoli Franco Corbelli, storico amico di Corioni, ha dichiarato alla stampa: "Non capisco questa indignazione a comando e a senso unico che esce solo adesso. C'è stato un campionato falso nel 2000-2001, quello dei giocatori schierati con tutti i passaporti falsi, un campionato che andava annullato e che invece tutti quanti hanno accettato supinamente come campionato regolare. Chissà perchè quell'anno non si indignò nessuno."
REPUBBLICA SCRIVE: CALCIO, INCHIESTE; GAUCCI: PRONTO A DIRE TUTTO
"Intendo confermare quanto anticipato, in maniera molto sintetica, circa la mia ferma volontà di fare luce sugli incresciosi avvenimenti nei quali, mio malgrado, mi sono trovato coinvolto". Inizia così una lettera inviata da Luciano Gaucci da Santo Domingo, dove si trova attualmente, ai giudici che stanno indagando sul crac del Perugia e sugli scandali del calcio. "Per amore di verità e giustizia - scrive l'ex patron di Perugia, Catania e Viterbese - il mio difensore avvocato Pompa fornirà alla magistratura inquirente delle procure di Perugia e Roma tutti gli elementi utili a provare le condotte inammissibili, delle quali sono stato vittima, ad opera del Dott. Cesare Geronzi, quale presidente 'deus ex machina' di ogni vicenda legata alla gestione economica-finanziaria del calcio, nonchè della Gea, da lui etero-diretta tramite la figlia Chiara, dei suoi soci dalle nobili ascendenze, del sig. Luciano Moggi e di altri professionisti e Pubblici Ufficiali compiacenti ed ossequiosi dello strapotere Geronzi". Secondo Gaucci, "indagare su ciò che è avvenuto vuol dire anche e soprattutto indagare sulle ragioni che hanno indotto e compiere determinati atti, ed allora si comprenderà l'odiosa criminalizzazione da me subita". L'ex presidente chiude precisando di aver "riferito la rete tessuta ai miei danni, quindi sono in grado di dare conto in modo concreto di ogni singolo episodio da me citato a discolpa, contro i suddetti personaggi".
23/05/2006 PIERFERDINANDO CASINI A BALLARO' DICE: "E' inutile vedere il capro espiatorio nel solo Moggi quando tutti sappiamo che c'è una banca che possiede 4 squadre e che controlla la Gea" E allora Floris (il conduttore) gli fa: "intende Capitalia?" E Casini. "Suvvia siamo a Roma non mia faccia fare nomi... secondo lei? E dai.. a buon intenditor poche parole.."
DARIO CANOVI EX PROCURATORE DI NESTA DICE A "LA 7": "Io sono stato tra i primi ad affrontarli, quando la Gea penso' bene di ingaggiare Alessandro Nesta. L'accordo fu raggiunto grazie all'intervento del presidente Capitalia Geronzi, dell'allora dirigente della Lazio Giuseppe De Mita, della figlia di Geronzi e di altri personaggi." Proprio in relazione al banchiere capitolino, Canovi affonda, sostenendo che piu'' della Gea, puo' Geronzi: "Credo che le connessioni e i rapporti tra i massimi dirigenti federali, parlo di Carraro, e i poteri economici e le grandi banche erano molto piu' forte di quelli della Gea o di un Moggi. Capitalia e' direttamente o indirettamente legata a grandissime societa' italiane che avevano nei suoi confronti grandi debiti, mi riferisco a Parma, Roma e Lazio. Gli Arbitri? Ci sono societa' piu' coinvolte e societa'' che non lo sono affatto o che lo sono molto meno. Di certo i rapporti tra i club e classe arbitrale erano gestiti dai due designatori, che erano molto vicini ad alcune societa' in particolare, a partire dalla Juventus, ma non solo".
AGE, AGENZIA GIORNALISTICA EUROPEA SCRIVE: Ma se qualcuno pensa di aver aperto gli occhi, siamo pronti a replicare che si sta ancora sonnecchiando, poiché il ruolo dei Moggi & C. rimane sì quello di responsabili, ma complici gregari, bravi manager, strapagati e senza scrupoli, pronti ad assolvere e coltivare gli interessi dei veri padroni del pallone. Tutti parlano della Gea, ma nessuno dichiara esplicitamente che le quote di maggioranza della stessa sono da ricondurre, attraverso la partecipazione di Chiara Geronzi e di Romafides, una fiduciaria del gruppo bancario Capitalia, al banchiere romano Cesare Geronzi. Tutti parlano di Carraro, ma nessuno dice che la responsabile marketing della Federcalcio è Benedetta Geronzi, altra figlia del banchiere di Marino e che lo stesso Carraro è anche presidente di Mediocredito Centrale, la banca d’affari del gruppo Capitalia. Tutti parlano di conflitti di interesse e di pressioni sugli andamenti delle partite e sui miliardari e vorticosi giri di affari del calciomercato ma nessuno dice che molte delle principali società di calcio sono state e sono tuttora indebitate nei confronti di Capitalia. Tutti fanno nomi in maniera confusa, ma nessuno dice che i proprietari di Inter e Milan (Moratti e Fininvest) siedono nel patto di sindacato della banca romana. Tutti blaterano a vanvera, atteggiandosi a moralizzatori dell’ultimo minuto, dai politici agli scribacchini benpensanti, ma nessuno era presente ad alzare la mano quando, già da qualche anno, andavamo pubblicamente a denunciare, con nomi e cognomi, quanto ora sta emergendo. (controdossier tratto da http://www.visivagroup.it/showthread.php?t=13754 )
IL COMMENTO. L'Ansa scrive che i Moggi e Franco Zavaglia sarebbero i promotori dell'associazione per delinquere che avrebbe portato la Gea World a dominare il mercato. Nel provvedimento depositato oggi, i pm romani Maria Cristina Palaia e Luca Palamara, sostengono che i tre avrebbero creato la Gea al fine di "acquisire il maggior numero di procure sportive e, tramite esse, ottenere un potere contrattuale in grado di incidere in maniera determinante sul mercato calcistico, per condizionare la gestione dei calciatori".
Punto 1. Innanzitutto la Gea non è stata creata nè da i Moggi, nè tantomeno da Zavaglia. Ma come scritto sopra è stata fondata nell'ottobre del 2001 da papà Cesare Geronzi, patron di Capitalia (il gruppo bancario che tiene forzosamente in piedi la Lazio e che ha importanti rapporti anche con Perugia, Parma, Roma e Inter) e Franco Carraro (presidente di Mediocredito Centrale che è la merchant bank di Capitalia stessa).
Punto 2. Cos'altro deve fare una società di procuratori se non "acquisire il maggior numero di procure sportive e, tramite esse, ottenere un potere contrattuale in grado di incidere in maniera determinante sul mercato calcistico, per condizionare la gestione dei calciatori"?. E' come accusare la Fiat di aver venduto troppe macchine per incrementare i propri utili. Robe da pazzi. Non sanno più cosa inventarsi. (Corsivo79)

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