ALDO GRASSO? LA MORALE DEGLI IMMORALI
DAL VERBALE AL ROSARIO
Una volta il Corriere era famoso per procurarsi prima degli altri i verbali della Procura di Milano, adesso si fa dare gli interrogatori addirittura da più in alto. È accaduto che Luciano Moggi, ben noto ai lettori di Libero, e anche nel vasto mondo, si sia recato a Lourdes, alla grotta di Massabielle, dove la "Immacolata Concezione" è apparsa a Bernadette Soubirous. Grasso, informato della vicenda, pretende di leggere il cuore di un uomo, lo giudica nei suoi moti intimi come se possedesse le chiavi della coscienza. Moggi era stato intercettato mentre telefonava ad arbitri e calciatori, ma non si aspettava di essere indagato anche nelle sue comunicazioni spirituali. Chissà che apparecchio usano questi Grandi Inquisitori delle anime, moralisti capaci di fare le pulci al signor Moggi mentre se ne sta in ginocchio. Di lui si può dir tutto. Ridicolizzarne il senso religioso.
Con molto senso della prudenza cristiana pubblicarono in passato, con magnificato stupore, le meditazioni bibliche del loro banchiere editore. Tanto per fare un nome: le stupende esercitazioni profetiche di Giovanni Bazoli che spiegava a Dio la Bibbia. Tutti zitti. Figuriamoci. Leggiamo Grasso: immagina Moggi «penitente davanti alla statua della Madonna nell'atto di chiedere una grazia. Quale grazia? Quella di vedere restituiti alla Juventus gli scudetti tolti?». Saranno cazzi suoi o no? Che spirito di patata. Uno riduce l'animo della gente alle misure dello spettacolino di cui è tenutario. Un attimo prima era stato capace di criticare Lucignolo di Italia 1 perché mostra le chiappe delle spogliarelliste dicendo che è indegno. Ma tu, poco caro Aldo Grasso, che smutandi le anime e in più ti atteggi a moralista e a custode della privacy, in quale abisso dovresti sprofondarti?
Il critico del Corriere non si ferma lì, e si trasforma in Arcangelo che sguaina la spada infuocata per proteggere l'Eden dall'Infedele: «Il solo miracolo che chiediamo a Moggi è di non montarsi la testa e voler ficcare il naso in un settore che francamente appare superiore alle sue forze: le regole del Paradiso non sono quelle del calciomercato». A questo punto vorremmo sapere: quali sono le regole del Paradiso? Chiediamo al Corriere di fornire il vademecum del perfetto pellegrino. Quali cose, secondo Aldo Grasso, vanno domandate a Dio e quali alla Madonna, per fare una marcia figura e prendersi un bel 9 sul pagellino delle loro cronache sacramentali. Inoltre esigiamo brevi appunti sulle modalità per accedere al Paradiso, da dove i meravigliosi giudici di Via Solferino ci guardano con sussiegosa severità.
MIRACOLI POSSIBILI
Intanto, uno così bravo come te, Grasso, a fare l'esame del Dna alle budella mistiche di Moggi, perché prima magari non correggi gli errori sesquipedali del tuo autorevolissimo quotidiano? Il Corriere della Sera licenzierebbe, e giustamente, qualunque cronista che scrivesse di calcio e confondesse un rigore con un corner. Ma quando si scrive di Madonna e Chiesa, tutto fa brodo. Così accanto a Grasso, troviamo una cronaca molto accurata. Virginia Piccolillo scrive che «nella cittadina dei Pirenei la Madonna - secondo la Chiesa - apparve a tre pastorelli». Quella è Fatima, signorina, che peraltro non sta sui Pirenei ma in Portogallo. Tanto è uguale: pur di sputtanare chi sta antipatico e di rendere ridicolo l'atto più personale e intimo del mondo come quello di pregare, va bene l'incoltura professionale di questi maestrini dalla penna storta. Consigliamo un viaggio a Lourdes sia a Grasso sia alla vasta truppa del Corsera: che la Vergine rimedi alla vostra ignoranza.Un miracolo complesso,ma possibile.Renato Farina“Libero”-(29 Agosto 2007)
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