“Se assolti chiederemo la revisione del processo"
http://www.youtube.com/watch?v=EEvy2d5TM2c
Facciamo un po' di chiarezza sul processo del 2006. La tesi colpevolista era questa: i rapporti stretti tra i dirigenti della Juventus e i designatori arbitrali, anzi uno solo: Paolo Bergamo, hanno creato “un’atmosfera inquinata, una insana temperie avvolgente il campionato di serie A” per cui è stata lesa la terzietà, l’autonomia e l’indipendenza del settore arbitrale. Come e dove e con quali arbitri, per i giudici non è importante, perché si tratta di una specie di concorso esterno in campionato di calcio, per cui è sufficiente provare il rapporto di contiguità tra Moggi e un designatore per essere certi che gli arbitri fossero comunque condizionati, anche se non ce n’è prova di alcun tipo.
In primo luogo questo presunto reato nel codice di giustizia sportiva del 2006 non è mai esistito, in secondo luogo le nuove intercettazioni hanno evidenziato che intrattenere i rapporti con i designatori (come del resto ha sempre affermato Bergamo) era una prassi comune e non univoca della sola dirigenza bianconera, per cui cade inequivocabilmente l’assurdo teorema della cupola, e l’illecito strutturato e ambientale non esisteva.
Attenzione: qualora il processo sportivo dovesse riaprirsi (art.39), cambierebbe a questo punto anche la posizione di Moggi e della Juve, e si aprirebbero scenari diversi in quanto il sistema sanzionatorio applicato dai giudici alla Juventus nel 2006 è stato di doppia rilevanza (in pratica Moggi e la Juventus vennero penalizzati il doppio) perchè secondo la loro opinione erano gli unici a intrattenere rapporti con i designatori. Ovvero applicarono una sorta di addizione, la somma degli art.1 (slealta') porta ad un art.6 (illecito che sanziona la retrocessione). Come si è visto tutto ciò non era vero, e come si è potuto constatare dal processo di Napoli i pubblici ministeri non hanno svolto con competenza il proprio dovere occultando (volutamente o no) il materiale e le intercettazioni che potevano e dovevano scagionare sia Moggi che la Juventus.
Roma, 8 luglio 2011 – Calciopoli sembra lontana, ma a Napoli il 20 settembre Lotito e la Lazio sapranno se saranno condannati per frode sportiva o, diversamente, con l’assoluzione, se dare via al procedimento di revisione del procedimento sportivo grazie all’articolo 39 del Codice di Giustizia Sportiva. L’avvocato Gentile, intervenuto stamattina a Radiosei durante Sei Volte Buongiorno, spiega come il club biancoceleste tenga ancora ben alta l’attenzione. “Se è aumentata la rabbia dopo tutto quello che sta accadendo con le telefonate sparite a danno della difesa?
Era già grande dall’inizio, sta crescendo come cresce la speranza di avere a Napoli una pronuncia di verità, di chiarezza e di trasparenza sull’indagine che più sta andando avanti e più presenta luce dove c’era il buio. Purtroppo chi ha scelto l’abbreviato a Napoli ha sbagliato, il dibattimento ha ribaltato tutto di 180° l’impostazione accusatoria: adesso i difensori vogliono la sentenza, l’accusa invece cerca di ritardare, con strumenti come la ricusazione dalla giudice Casoria, rigettata due giorni fa”. Ma chi c’è dietro a questi consigli dati ad Auricchio che in qualche modo determinano l’indirizzo delle indagini, perché ci sarebbero intercettazioni della Roma più gravi di quelle della Lazio che non escono fuori?
Su questi dubbi Gentile si esprime pacato come sempre, ma senza fare sconti a nessuno. “Fino al novembre del 2005 la Lazio dagli inquirenti veniva considerata danneggiata per Juve-Lazio del novembre 2004, 2-1 arbitro Dondarini. Da quella data cambia il vento, all’inizio pensiamo che accada perché attaccare Lotito è più facile in quanto nuovo dell’ambiente, la polemica sulla transazione, poi vedendo gli elementi dell’accusa ci siamo chiesti se ci fosse qualcuno che voleva falsare la ricostruzione dei fatti (vedi confusione sulla famiglia Mezzaroma nell’informativa del novembre 2005, ndr), dubbio venuto fuori nel dibattimento anche quando abbiamo ascoltato la deposizione di Franco Baldini, portato come teste dalla difesa di Moggi.
Si è trattato di una testimonianza imbarazzante, è emerso che andava a pranzo a cena con gli investigatori, che ha fatto da suggeritore occulto di questa manovra a ventaglio che è stata eseguita sul calcio italiano nel 2005, nascondendo alcune cose ed enfatizzandone altre con il risultato che vediamo, creando delle posizioni di vantaggio che oggi sono venute alla luce: si discute dello scudetto all’Inter, della posizione della Roma.
La Roma ha avuto il coraggio di costituirsi parte civile contro la Lazio, quando la Lazio è imputata per le partite con Chievo e Parma. Contro la Lazio c’è stata una forzatura anche in sede sportiva che poi è venuta fuori per colpire Carraro, Lotito, la Lazio, a vantaggio della Roma probabilmente, per colpire Milan e Juve ad agio dell’Inter, considerazioni logiche che anche l’uomo della strada è portato a fare.
Se arriveremo a sentenza positiva a settembre dovremo riaprire i giochi anche per la giustizia sportiva, si parla anche di danni economici per la Lazio che perse la Uefa. Dall’ultima relazione di Palazzi emerge la prescrizione anche per altri club (diversi dalla Roma, ndr) se c’è prescrizione c’’è stato un reato e ci muoveremo anche in tal senso”. 8 luglio 2011
Fonte: Gianluca La Penna, Radiosei
BALDINI - AURICCHIO E' CHI LO HA PAGATO.... IN GALERA!
http://www.youtube.com/watch?v=EEvy2d5TM2c
RADIO SEI – “Baldini suggeritore occulto di Calciopoli. Se assolti chiederemo la revisione del processo” Roma, 8 luglio 2011 –
http://laziofans.altervista.org/public_new/radio-sei-%E2%80%9Cbaldini-suggeritore-occulto-di-calciopoli-se-assolti-chiederemo-la-revisione-del-processo/
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BALDINI - AURICCHIO E' CHI LO HA PAGATO.... IN GALERA!
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Antonio Nicoletti
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