giovedì, luglio 14, 2011

                                                 La combriccola della procura di Napoli

FIRENZE, 13 luglio
La Fiorentina auspica il ritorno a un calcio senza più veleni e sospetti. Ma perchè ciò avvenga, sottolinea in una nota:
«bisogna far chiarezza su quanto accaduto nell'estate del 2006 anche alla luce delle novità emerse dal processo di Napoli e dal supplemento di indagine svolto dal procuratore federale dottor Palazzi. È necessario che venga spiegato a tutti perchè migliaia di telefonate, utili nel loro insieme a precisare il quadro della situazione, siano state accantonate dagli inquirenti, in particolare dal colonnello Auricchio titolare dell'indagine».

VIOLA CHANNEL

Calciopoli: la Fiorentina chiede conto ad Auricchio
13/07/2011 19:27

IL COMUNICATO
L’ACF Fiorentina assiste con viva preoccupazione agli sviluppi delle polemiche sullo scandalo che cinque anni fa ha sconvolto il calcio italiano, minandone la credibilità. Si è progressivamente ricreato, nelle ultime settimane, un clima avvelenato che rischia di provocare nuove tensioni fra le tifoserie. Bisogna fermarsi e riflettere. E’ arrivato il momento di ricreare le condizioni perché si possa portare a compimento, prima dell’inizio del prossimo campionato, un’opera di pacificazione fra le società e fra le tifoserie, che stemperi le tensioni e aiuti a recuperare i valori di etica sportiva e sana competizione in grado di restituire al calcio la sua funzione di svago e divertimento.

Perché ciò si possa realizzare, va fatta subito chiarezza su quanto è successo nell’estate del 2006, anche alla luce delle novità emerse dal processo di Napoli e dal supplemento di indagine svolto dal procuratore federale, dottor Palazzi. E’ necessario che venga spiegato a tutti perché migliaia di telefonate, utili nel loro insieme a precisare il quadro della situazione, siano state accantonate dagli inquirenti, in particolare dal colonnello Auricchio, titolare dell’indagine

L’ACF Fiorentina chiede con determinazione che il colonnello Auricchio, principale responsabile delle lacune e delle distorsioni emerse, spieghi immediatamente perché allora vennero prese certe decisioni e chi era al corrente delle decisioni prese. E in particolare perché venne selezionato il materiale probatorio a disposizione, ignorandone una parte consistente e rinunciando ad altri approfondimenti possibili e opportuni. E’ fondamentale anche sapere se i Pm Beatrice e Narducci fossero tenuti all’oscuro delle intercettazioni arbitrariamente considerate irrilevanti. E se i responsabili di allora del funzionamento della Federcalcio, il commissario straordinario Guido Rossi e gli organi di giustizia sportiva da lui nominati, fossero informati di una trasmissione solo parziale degli atti messi a loro disposizione.

L’ACF Fiorentina propone che, una volta ottenute queste spiegazioni, i presidenti di tutte le società interessate, direttamente o indirettamente, si siedano intorno a un tavolo, si confrontino a viso aperto e chiudano definitivamente questa questione con chiarezza e onestà reciproca e prima dell’inizio della prossima stagione sportiva. Il calcio italiano non può permettersi di ripartire senza aver preso alcuna decisione e senza aver rasserenato l’ambiente.

L’ACF Fiorentina, che ha sempre ritenuto del tutto inaccettabile e lesiva dei principi di moralità che hanno sempre ispirato le azioni della società quella sentenza che da vittima di un sistema inquinato la trasformò in colpevole, ritiene che le risposte sulle modalità delle indagini e il chiarimento fra i dirigenti dei club siano dovuti anche per rispetto dei propri tifosi e dei tifosi di tutte le altre squadre che devono tornare allo stadio con animi sereni e convinti di non aver subito nessuna ingiustizia.
http://it.violachannel.tv/dettaglio-ultimora/items/comunicato-stampa.11060.html
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(***Saranno pure buone intenzioni e belle parole, ma destinate a rimanere tali. Se, dopo la relazione di Palazzi, che ha disvelato gli illeciti dell’Inter, il padrone e presidente padrone, massimo responsabile delle disgrazie del calcio Italiano continua ad arroccarsi dietro il simulacro di Facchetti, per difendere ciò che mai è stato né avrebbe dovuto/potuto essere suo (...se non che con l'arroganza e l'inganno!), l’unica strada obbligata per riportare le cose entro il giusto binario sarà andar per tribunali, e cominciare a parlare di danni e di soldi. Quelli non sono Prescritti***}.Comunque, Benfatto Fiorentina. Bravo.

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Giallo Bocassini
Ma intanto spunta un documento esplosivo che qui pubblichiamo:   http://forum.giulemanidallajuve.com/forum/index.php?act=Attach&type=post&id=2036
    è il sollecito effettuato dalla Polizia Giudiziaria alla struttura Telecom (allora guidata da Tavaroli) da parte della pm di Milano, Ilda Bocassini, il 19 novembre 2004 per ottenere i “file di log”, ovvero il materiale tecnico delle intercettazioni e dei tabulati telefonici per un’indagine definita “urgente e di particolare interesse e delicatezza”.

Cosa c’è di strano? Beh, che Nucini (e copia incolla anche Palazzi nella relazione sull’inter) va a parlare dalla Bocassini tra fine 2003 (l’incontro con Moggi a Torino sarebbe del 25 settembre 2003) e inizio 2004, ma che fino a novembre 2004 è attivata anche a Milano, quando indagano in contemporanea Torino (archiviazione trasmessa alla Figc) e Napoli con intercettazioni.

Eppure la Bocassini a De Santis il modello 45 con l’archiviazione per mancanza di presupposti e indagati non lo vuole concedere(a chi vuole proteggere la PM Boccassini? not. del. scri.) (e Narducci si è opposto alla richiesta di acquisizione a Napoli)(dietro Ordine di Giand. Lepore?....Boccassini-Lepore? not. del. scri.). Palazzi non ha voluto chiederlo direttamente, nonostante l’istanza dell’avvocato Gallinelli, e ha fatto male (per proteggere Moratti? not. del. scri.). Moratti sull’approdo alla pm Bocassini ha attribuito l’attività a Facchetti che “prese contatti senza presentare formale denuncia, come richiestagli dal magistrato”.

E allora su quale ipotesi lavorava la Bocassini per chiedere mesi dopo i “file di log”che probabilmente erano gli stessi di calciopoli? E le diverse procure attivate in contemporanea sapevano l’una delle altre? E ancora su quali utenze ci si concentrava in quella richiesta del 19 novembre 2004, visto che Tavaroli parlò di dossier incompleto quando visionò davanti al giudice di Milano il file “Operazione Ladroni?” 13 Giugno 2011

Immagine Allegata
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Immagine IPB

http://forum.giulemanidallajuve.com/forum/index.php?s=51c5df197553fee417e6964112fbaac6&showtopic=11450&pid=477078&mode=threaded&show=&st=&#entry477078

http://forum.giulemanidallajuve.com/forum/index.php?act=Attach&type=post&id=2036

Fonte Tuttosport
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E' vero quello che "si dice" che e' cosi che ha funzionato?
    cioe'
Marco Tronchetti Provera&Gianmarco Moratti

     si rivolgono
1)-A Nicola Mancino-Vincenzo Carbone-Vitaliano Esposito

    I quali danno incarico
2)-A Ilda Boccassini

    La quale lo trasferisce
3)-A Giandomenico Lepore

    Il quale ne fa Delega
4)-A Filippo Beatrice&Giuseppe Narducci

    I quali sommettono l'inchiesta
5)-A Mario Mori

    Il quale l'assegna
6)-A Giovanni Arcangioli&Attilio Auricchio

Ecco allora, l'Associazione a Delinquere che ha organizzato il maledetto imbroglio!

Francesco Calabrone
       

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