Galliani & Palazzi: gli allegri Compari
Nel prepartita di Italia-Usa il numero uno dell'Aia Marcello Nicchi, ha detto a Sky:
"Non ci sono cose particolari da fare, c'è solo da non ripetere certi errori perché sono errori che non sono neanche spiegabili, dopodiché bisogna continuare a lavorare con serenità, come abbiamo sempre fatto senza nessun problema perché il calcio è fatto anche di imprevisti. Chi l'avrebbe mai previsto che capitasse un errore così evidente, però fa parte del gioco, non c'è poi da meravigliarsi più di tanto. Io credo che invece bisogna continuare questo rapporto di cooperazione e di collaborazione fra tutte le componenti, perché è l'unica strada che ci porta a poter gustare le domeniche in pace".
Strano che Nicchi insista su un unico errore: lo aveva già fatto alcune ore prima (a margine dell'incontro tra le delegazioni di Italia e Usa):
"Purtroppo c'è capitato un errore che nessuno voleva".
Evidentemente l'errore a sfavore della Juve, il goal annullato a Matri, non conta: è capitato, pazienza, ma quello contro il Milan nessuno lo voleva. Invece un errore è un errore, di un metro o di cm, e il goal avrebbe avuto lo stesso valore (a maggior ragione perché si era ormai agli sgoccioli, con Vidal zoppo).
Alla domanda dove avrebbe condotto il suo discorso dell'altro giorno sulla tolleranza zero da applicare d'ora in poi, ha osservato:
"Tolleranza zero c'è sempre stata, ci sarà un'attenzione particolare ad applicare tutto quel che prevede il regolamento perché ci sono dei momenti in cui bisogna rimettere un po' le cose a posto e l'unico che le rimette a posto è sempre il regolamento. Questo non significa che non è stato applicato ieri, significa di applicarsi di più per applicarlo".
E sugli altri episodi, anche questi molto gravi dei violenti: Muntari e Mexes, da espulsione e fore anche la galera! Oltre alla tolleranza sulla caccia alluomo con interventi proditori da dietro un po da tutti i rossoneri, Van Bommel in cima alla lista, neanche una menzione! Sarebbe un'azione doverosa dei Media, chiedere all'ex arbitro aretino, la ragione di tanto silenzio
inviato da: Vittorio
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