IL SICARIO CALCIOPOLARO DEL DEPRAVATO "nano" MAFIOSO DI BERLUSCONIA
Egregio Dottor Criscitiello, “Organizziamoci” che è una federazione di siti, nata per difendere i colori bianconeri, Le chiede cortesemente di poter esporre il proprio punto di vista su quanto da lei scritto dopo Milan Juventus.
Premettiamo che, riconoscendo la sua competenza, ci trova abbastanza d’accordo sull’analisi tecnica della partita. Il Milan per un’ora ci ha schiacciato, mostrandosi superiore, anche se non andrebbe completamente dimenticato che nei precedenti incontri la Juve è parsa di un altro pianeta. Ciò che invece ci è dispiaciuto leggere, anche perché convinti di non trovarci di fronte al solito giornalista, condizionato da simpatie e antipatie, è stato il suo modo di affrontare gli “effetti collaterali” della sfida di San Siro.
Rispettiamo ovviamente il punto di vista che l’ha portato a stigmatizzare il presunto comportamento di Conte. Diciamo, presunto perché il nostro Antonio non si è presentato innanzi alle telecamere accusando il Milan e Galliani di mafia, ma lo avrebbe fatto durante un alterco, molto teso, al termine del primo tempo. Se ci consente, vorremmo però fare, al riguardo, qualche altra precisazione.
Prima di censurare Conte, Lei dice di aver fatto una ricerca su Google, ebbene anche noi l’abbiamo fatta e tra i significati attribuiti a “mafia”, nella sua estensione, vi è anche il seguente: Gruppo di persone che usano illecitamente il potere anche a danno di qualcuno o qualcosa per conseguire i loro interessi particolari. E sull’argomento riteniamo non sia il caso di andare oltre.
Ci è parso comunque strano che un giornalista attento e valido come Lei non abbia sentito la necessità di spendere una sola parola di biasimo Galliani. A questo proposito Le facciamo notare che Ramaccioni è stato squalificato e Galliani ammonito con diffida: per avere, al termine del primo tempo, al rientro negli spogliatoi, rivolto ad alcuni tesserati della Società avversaria espressioni provocatorie e irrispettose, e questo non lo dice Conte o noi juventini, ma gli uomini della Procura federale.
Vede Dottor Criscitiello, se ci pensa bene, è stato Galliani a uscire dal seminato mostrandosi arrogante con un suo sottoposto poiché lui è amministratore delegato del Milan e Conte un allenatore che, per citare le sue parole, non dovrebbe rispondere a un dirigente. Se questo è vero, trova forse giusto che una persona tanto importante invece d’inveire contro i suoi pari grado, seduti a pochi metri, si precipiti negli spogliatoi per inveire contro l’arbitro, l’addetto stampa e il tecnico avversario, abusando del suo ruolo.
Secondo Lei; dovrebbero essere Marotta e Agnelli a rispondere a un uomo che non ha il coraggio di affrontarli? I fatti e gli almanacchi confermano che Galliani sia il top a livello mondiale ma ogni tanto bisognerebbe tenere anche conto della nebbia di Belgrado, delle luci di Marsiglia e del suo vantarsi per aver fatto spostare un giornata di campionato in modo da recuperare gli infortunati sfruttando, addirittura la morte del Papa.
Anche altri erano top quanto e più di Galliani e forse per questo qualcuno ha deciso di metterli fuori dal gioco, e per favore eviti di argomentare con le sentenze perché la riteniamo una persona intelligente. Quei dirigenti cui ci riferiamo, sono stati oggetto di attenzioni al cui confronto l’accusa di mafia, pronunciata in un momento di tensione, è un complimento.
E non dimentichi poi, che il nostro tecnico al pari dei nostri calciatori e dirigenti sono accolti in tutte le trasferte sempre con il medesimo grido offensivo che lei conosce bene. Conte, peraltro, l’ha dovuto sopportare da sempre, giacché era il capitano della Juventus, come lei opportunamente ha ricordato. Offese che non sono solo beceri cori da stadio, ma sono ripetute quotidianamente da buona parte dei media e dai dirigenti avversari che, non in un momento di rabbia, ma per stile di vita lanciano accuse nei nostri confronti. Quanto ad Allegri ci limitiamo a ricordare che a una settimana dalla partita è entrato a gamba tesa, commentando il gol di Chiellini con il Catania, ed è stato comunque lui a scagliarsi in diretta contro un ex arbitro che si era permesso di contraddirlo.
Mai Conte o Marotta hanno fatto esplicito riferimento alle altre squadre e non è vero poi che il nostro allenatore abbia litigato con un opinionista, perché al massimo ha discusso con un ex calciatore del Milan, qual è Boban nella nostra considerazione. Ci auguriamo di non esserci sbagliati sul suo conto e non appartenga anche lei al folto partito di chi ritenga che per tutti sia lecito lamentarsi, l’ha detto anche a proposito di Galliani, tranne che per la Juve e aspetta l’unico favore ricevuto dai bianconeri, in questo campionato, per gridare: ecco sono tornati. Sarebbe l’ennesima delusione ma anche in questo caso ce ne faremmo una ragione.
IL BOSS DEL NORD E I DUE SICARI DEL SUD
(lombardo-siculo-calabrese)
Francesco Calabrone
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