Con la decisione di radiare Moggi e Giraudo, Organizziamoci prende atto che:
La FIGC, rappresentata dal “fantoccio” dei poteri che dal 2006 controllano il calcio italiano, precipitato da Berlino a Johannesburg, ha perso una buona occasione per tentare di andare oltre farsopoli. Anche perchè il Presidente Federale cui era affidato il compito di decidere sulle radiazioni di Moggi e compagnia è riuscito con una serie di artifizi giuridici a scaricare l’incombenza sullo stesso Procuratore Federale che cinque anni formulò le accuse.
Palazzi, appunto, che mai avrebbe ammesso di essersi sbagliato ma che in passato ha salvato dirigenti condannati dalla giustizia ordinaria per aver contraffatto documenti al fine di aggirare le norme sportive. Che non ha richiesto di processare la società colpevole di reati come pedinamenti e intercettazioni abusive, facendo cadere il tutto nell’oblio della prescrizione. Che di concerto con i vertici federali ha evitato di radiare un presidente sorpreso in flagranza di reato con una valigetta piena di soldi. Che però nell’occasione delle radiazioni è stato inflessibile, ignorando le evidenze di un processo ordinario che ha completamente stravolto i presupposti, su cui si è basata farsopoli.
Le istituzioni del calcio hanno quindi mandato un segnale preciso. Per loro calciopoli si è chiusa inequivocabilmente nel 2006 e a niente, servono nuovi processi. Perché la loro convinzione non sarà scalfita da nessun fatto nuovo anche se clamoroso. E per rafforzare questo principio, i giudici della Commissione disciplinare hanno addirittura rincarato la dose. Aggiungendo, nelle motivazioni, alle farneticazioni di Palazzi concetti come “allarme sociale"o comportamenti altamente inquinanti.
Alla luce di quanto avvenuto per le radiazioni pare oggi scontato anche l’esito sull’esposto presentato da oltre un anno dalla Juve. Con gaudio dei media che dopo anni di silenzio hanno ripreso fiato. Perché a decidere, sarà sempre lo stesso Palazzi. Anche in questo caso, infatti, Abete si è pilatescamente tirato fuori.
Possiamo quindi affermare che la FIGC ha un presidente che non decide, ma è abilissimo a demandare ad altri scelte che richiedono un minimo di attributi.
MA NOI DI ORGANIZZIAMOCI NON CI STIAMO E RISPONDIAMO:
Anche per noi tutto è fermo al 2006. Esattamente al 14 di maggio quando la Juventus ha conquistato sul campo il suo VENTINOVESIMO scudetto. Tutto quanto è avvenuto dopo, non lo riconosciamo. Perché i risultati degli ultimi anni sono falsi e frutto di una mistificazione organizzata tavolino. Chiunque abbia beneficiato di questa situazione è solo oggetto del nostro disprezzo e mai sarà accettato come avversario.
Noi saremo al fianco del nostro Direttore e della Juve indipendentemente da quello che deciderà la società. Accompagneremo Moggi con la nostra azione in tutte le sedi, a partire da quella dell’appello sulla radiazione. Se sarà necessario, promuoveremo iniziative anche forti come pubbliche manifestazioni o boicottaggi di massa in grado di provocare, quelli si, “allarme sociale”.
La revoca dello scudetto di cartone non c’interessa, perché noi rivogliamo nella nostra bacheca e nelle nostre casse quanto ci è stato tolto con un colpo di mano.
Oggi più di ieri siamo determinati a perseguire l’obiettivo con la nostra azione, volta a cacciare personaggi come Palazzi e Abete che hanno distrutto il calcio italiano.
Se qualcuno, media compresi, pensa di zittirci con il messaggio delle radiazioni, sappia che ha ottenuto l’effetto opposto. Perché ha rigirato il coltello in una ferita mai rimarginata.
Noi non siamo né indignati ne sorpresi per quanto capitato, ma semplicemente disgustati perché la farsa continua. I personaggi che decidono sono sempre gli stessi. E di conseguenza le loro scelte fanno diventare la nostra battaglia per la riconquista della dignità, ancora più aspra.
Noi non molliamo!
Juventus - Compagna di Viaggio
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