lunedì, luglio 02, 2012

mariOmonti il menagramo del livello del suo predecessore, e il DT sopravalutato

                                                                             O IETTATORE
C’era da aspettarselo peró: sul carro dei vincitori era salita troppa gente e cosí si é ribaltato. Il colpo di grazia lo deve aver assestato la presenza di quel morto vivente (mariOmonti) che ha squattato Palazzo Chigi.

Peró qualche umile considerazione sulla partita mi va di farla perché, se certamente non posso dire di aver azzeccato un’Italia in finale, é dall’inizio degli Europei che lamento l’inconsistenza di Cesare Claudio Fabio Adriano Vespasiano Prandelli.

1)Pessime erano giá sembrate le convocazioni, soprattutto nel settore avanzato, dove la rinuncia ad almeno un centravanti di ruolo era apparsa una mossa incauta.

1a) Ogni allenatore o CT ha evidentemente i propri cocchi: Antonio “domani sboccio” Cassano appartiene a questa categoria. Per tutto l’Europeo ha portato a spasso il suo culo pesante e la sua lentezza, ma é bastato un cross per Balotelli, agevolato da quella pippa difensiva di Hummels, per farlo assurgere al ruolo messianico che 13 anni la stampa competente gli assegna. Cassano ha l’attenuante della stagione spezzata dal problema cardiaco; Prandelli ha l’aggravante di averne fatto il suo punto fermo.

1b) In una radio ieri pomeriggio ho sentito definire Balotelli come l’attaccante italiano piú devastante (spero solo fisicamente) del dopoguerra, persino davanti a Gigi Riva. Darione Hubner sará sobbalzato. Quanta fretta nel farne un altro divo, peró Mario si é comportato bene tutto sommato. Oltre le previsioni piú rosee.

1c) Di Natale, che bello essere dei fuoriclasse….a Udine. Giocatore dai limiti evidenti, certificati da anni di comparsate impalpabili nella nazionale, che certe competizioni dovrebbe vederle da un televisore, massimo 19 pollici.

1d) Ditemi voi in Europa quanti si possono permettere attaccanti che non pressano e non partecipano alla fase difensiva come i tre suddetti. Uno scandalo: Conte li metterebbe a sedere vicino a Krasic….


2) Prima gli suggeriscono di provare il modulo della Juve 3-5-2 che contro la Spagna si dimostra abbastanza efficace. Poi contro la Croazia c’é un calo vistoso nel secondo tempo ed allora approfitta del terzo incontro con i modesti irlandesi per ritornare ai 4 dietro ed il rombo. Perfetto! Bravo Cesare Claudio etc etc. che fa brillare la squadra contro inglesi e tedeschi.

Ci tocca la Spagna nuovamente e francamente dei dilettanti come me ed un paio di amici ci aspettavamo che, a sorpresa, riproponesse il modulo della sfida iniziale. Sarebbe stato un quasi colpo di scena, ma giustificato dall’ennesima assenza di attaccanti tra le fila iberiche.

Da dilettanti, abbiamo scosso la testa mezzora prima che la partita iniziasse perché é davvero difficile capire cosa servissero 4 difensori. Gli inserimenti rapidi da dietro di Fabregas, Silva, Iniesta e persino Jordi Alba hanno preso d’infilata i nostri difensori che non avevano nessun riferimento tangibile nella loro zona.


3) Questo é stato facilitato dalla superioritá numerica (oltre che tecnica) degli spagnoli a centrocampo che chiaramente é stato, soprattutto nella prima mezzora, soverchiato in qualitá e quantitá dagli spagnoli.  In pratica Prandelli ha ampliato il divario tra un centrocampo con una fonte dai piedi fatati (Pirlo) e 3 che devono fare legna (seppur anche con buone qualitá) ed uno che invece di piedi fatati ne ha 4/5 paia (ma che pressano come matti) ed un taglialegna solo (Busquets).

Chi conosce poco il calcio (forse troppo intento a leggere balle di mercato) critica la prestazione di Andrea (per me sufficiente), ma non s’accorge che Pirlo aveva una gabbia intorno che é stata semplicemente perfetta, mentre se blocchi Xavi (cosa di per sé successa varie volte in passato), il timone lo prende X.Alonso o Iniesta o Fábregas o Silva. Da noi si sono visti un Marchisio vuoto, un Montolivo nullo ed un De Rossi buono in contenimento ma imbarazzante in fase propositiva.


4) La gestione degli infortunati e da parte del CT: vedo che anche il Sig. Beck non si fa mancare una critica a Chiellini, che ovviamente tutti abbiamo visto giocare male. Ma guai a dire qualcosina su chi lo ha schierato. Il Chiello si é infortunato con la Croazia e, dopo che si era parlato di Europeo finito, é ricomparso a sorpresa contro la Germania, risultando sufficiente, ma chiaramente arrugginito e forse anche timoroso di una ricaduta.

Chiellini non é Scirea o Franco Baresi, e per essere la roccia che conosciamo deve essere straripante atleticamente, come sa fare. A mezzo servizio, non ha le qualitá tecniche per cavarsela. Comunque, scampato il pericolo tedesco, era proprio necessario schierarlo ancora 72 ore dopo? Le sue condizioni precarie, unite alla tattica sballata, lo hanno esposto ad una figuraccia, culminata poi nell’infortunio ulteriore. Altro caso poi Thiago Motta, anche lui reduce e comunque spesso portato a lesioni muscolari.


5) La gestione dei cambi richiama in causa Thiago Motta: il suo ingresso sarebbe stato penoso persino sullo 0-0, ma quando nel secondo tempo, sullo 0-2, lo si é visto a bordo campo pronto ad entrare, nel pub si é scatenata una spontanea, ancorché non voluta, gara di bestemmie in vari idiomi e dialetti.
Per la cronaca vinta ovviamente da un toscano…

La punizione é giunta in 5 minuti quando il piú forte oriundo del dopoguerra (quella civile di Libia intendo) ha avvertito un dolore. Di che cosa lo abbia avvertito non é dato sapere.

Insomma, avevo poche speranze di vittoria, ma una volta manifestatasi la superioritá e la giustezza della vittoria spagnola, devo ammettere che quelle due ulteriori pappine prese nel finale, non mi sono dispiaciute. Prandelli rimanga pure al suo posto, ma che lo si faccia passare per un grande allenatore, proprio no. Scritto da bilbao77 il 2 luglio 2012 alle ore 01:03

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