IL TORINISTA Carlo Nesti sulle nefandezze di Moratti
21.01.2007 (ore 21,00)
Cara Inter, c'è la lista nera
L’uomo, onesto e probo, come sosteneva Machiavelli, per poter combattere il male necessita di uno smodato bisogno di conoscerlo, ponendosi in relazione con l’altra faccia del potere. La reclame della volontà di ripartire dalle ceneri, senza spargere il sale, erigendo un nuovo governo, dove agli imperatori sono ghigliottinati, venendo prontamente sostituiti dai loro consulenti, presenta dunque un fisiologico imbarazzo se, destituito il vecchio regime, il nuovo corso, quello degli onesti, non sembra poi discostarsi molto dal comportamento del precedente…
1 - Moratti, presidente dell’Inter, afferma: “Essere paragonati a Carl Lewis, uno dei più grandi della storia dell’atletica, ci inorgoglisce. Lui vinse a Seul perché Ben Johnson barò. E qualcuno negli ultimi anni ha barato”.
Anche Carl Lewis, proprio come Ben Johnson, barò. Prim'ancora di Seul, nel 1988, venne trovato positivo ai controlli antidoping.
2 - Doping Inter. Il 22/10/2003 Kallon risulta positivo al doping per norandrosterone e noretiocolanolone. L’attaccante verrà squalificato per otto mesi. Poi ridotti a sei.
3 - L’Inter ed il doping amministrativo. Accumulato un passivo di 181,5 milioni di euro, pari a circa 350 miliardi di lire, al 30 giugno del 2006. Un passivo persino superiore a quello di 118,7 milioni di euro accumulato nella stagione 2004/2005, anno di riferimento per stabilire la retrocessione della Juventus in cadetteria, accusata di illecito sportivo.
Massimo Moratti vara il “cash cow”, generando una società artificiale da un’altra più grande per poi essere “munta” all’occorrenza, aggiustando il bilancio negativo.
I revisori della Kpmg hanno criticato tale operazione. La Federcalcio no.
4 - Plsuvalenze Inter: scambiati a prezzi gonfiati otto giocatori con il Milan. Tali Brunelli, Deinite, Toma, Giordano, Livi, Ticli, Ferraro e Varaldi. Tutti per una cifra oscillante tra i 2.9 milioni di euro di Brunelli ed i 3.5 milioni di euro di Varaldi.
Livi dichiara: "Nel giugno del 2003 firmai per cinque anni con il Milan. Per uno stipendio di duemila euro al mese, la metà pagati dal Milan e l'altra dall'Inter, società che mi ha venduto ai rossoneri. Ogni anno torno a Milano, e vengo ceduto regolarmente in prestito".
Brunelli dichiara: "Sia l'Inter che il Milan depositarono il contratto senza neanche la mia firma. Con i nerazzurri ho firmato un accordo di cinque anni, sino al 2008, per 2.500 euro al mese. Ad Aprile dell'anno scorso ho anche fatto una visita medica. Il responso è arrivato dieci mesi dopo. Ed hanno anche sbagliato spalla. Perchè quella infortunata era la destra e non la sinistra. Dal 2004 non posso più giocare ma la società continua a mettermi in bilancio. E visto che nessuno mi ha messo fuori rosa, sono anch'io Campione d'Italia".
5 - L'Inter ed i buchi di bilancio. La società nerazzurra è indagata dalla Procura di Milano per falso in bilancio. Secondo i pm senza artifizi l'Inter non si sarebbe potuta iscrivere al campionato 2004/2005, il medesimo nel quale il caso intercettazioni ha demolito la Juventus, declassandola in cadetteria, e penalizzato Milan, Reggina, Lazio e Fiorentina.
6 - L'Inter ed il conflitto di interessi. Nei mesi del terremoto giudiziario, viene nominato commissario straordinario della figc al posto del dimissionario Franco Carraro, Guido Rossi, tempo addietro, per quattro anni, consigliere di amministrazione dell'Inter. E da sempre nell'AREA di Tronchetti Provera-Massimo Moratti.
Sotto il suo breve commissariato sono stati revocati due scudetti alla Juventus, senza tuttavia rintracciare alcun tipo di illecito nel campionato vinto nel 2005/2006, decide di assegnare a tavolino la vittoria del torneo all'Inter.
Guido Rossi, nel frattempo, viene cooptato nuovamente ai vertici dell'azienda "Telecom", gestita sino al 15/09/2006 da Tronchetti Provera, il quale si dimette improvvisamente a seguito dell'ultimo consiglio di amministrazione, stabilito l'11/09/2006.
Dopo aver cercato inutilmente di dimostrare la totale mancanza di conflitto di interessi nel ricoprire sia il ruolo di presidente dell'azienda "Telecom" che di commissario straordinario della Federcalcio, si dimette il 19/09/2006.
Adriano Galliani, che per 106'' secondi di conversazione con l'addetto agli arbitri Meani venne sospeso per nove mesi dalla giustizia sportiva a seguito del caso intercettazioni, il 22/06/2006 si dimetterà da presidente della Lega.
7 - Passaporti falsi Inter: Nel campionato 2001/2002 Recoba gioca per nove mesi da comunitario grazie ad un passaporto falso. L’Inter in sede penale patteggia sei mesi di reclusione per il giocatore, con una multa di 21,420 euro. La giustizia sportiva squalifica Recoba ed Oriali, ignorando lo statuto, solo multa per la società.
8 - 15/10/2006 Ibrahimovic sputa su Sottil, difensore del Catania, durante l’esecuzione di un calcio d’angolo a favore dell’Inter.
Non viene effettuata la prova televisiva.
Per uno sputo al danese Poulsen, la sindrome dell’etichettamento divorerà per sempre l’amore di Totti per la maglia azzurra. Due anni prima, nel 2004, Ibrahimovic, in quel tempo giocatore della Juventus, per fallo di reazione su Cordoba, venne squalificato per tre turni.
La Juventus presentò ricorso per la riduzione della squalifica. La richiesta non verrà accettata.
Nella terza ed ultima giornata di sospensione, nell’anno incriminato dalla giustizia sportiva per il caso intercettazioni che ha coinvolto Moggi, la Juventus, a Milano, affrontò il Milan in piena emergenza, vincendo per uno a zero con rete di Trezeguet.
9 - 21/01/2007 Ibrahimovic scalcia il centrocampista gigliato Donadel dopo un normale contrasto di gioco, a due passi dall'assistente del direttore di gara e dal quarto uomo. Nessuno si accorge di nulla.
Non viene effettuata la prova televisiva.
Nella stessa sfida, Ibrahimovic si vede convalidare una rete senza che la palla abbia oltrepassato la linea di porta, difesa ad oltranza dal portiere Frey della Fiorentina.
10 - L'Inter e le ammonizioni. Una delle principali accuse rivolte a Luciano Moggi era quella di ammansire la rigidità dei direttori di gara, pilotando le ammonizioni e le diffide, in modo da favorire la Juventus.
Nell'arco del girone d'andata del campionato 2006/2007, l'Inter ha beneficiato in 12 incontri di
17 assenze per squalifiche o diffide.
2 giornata: Sampdporia, Falcone e Delvecchio espulsi
6 giornata: Catania, Stovini e Biso espulsi
7 giornata: Muntari, espulso
8 giornata: Passoni, diffidato
10 giornata: Ascoli, Pesce espulso
11 giornata: Parma, Dessena diffidato
12 giornata: Reggina, Tedesco e Lucarelli diffidati
13 giornata: Palermo, Fabio Simplicio espulso
14 giornata: Siena, Vergassola diffidato
17 giornata: Lazio, Rocchi espulso
19 giornata: Torino, Barone espulso e Comotto diffidato
20 giornata: Fiorentina, Ujfalusi e Mutu diffidati
11 - Eugenio Bersellini, insieme a Trapattoni ultimo allenatore ad aver vinto uno scudetto sul campo, interpellato in un’intervista esclusiva, dichiara: “Scudetto assegnato a tavolino all’Inter? Fossi stato io l’allenatore, non l’avrei accettato. Piuttosto, mi sarei dimesso”.
L’ambiente nerazzurro parla di scudetto degli onesti, ricevendo dalla Federcalcio il trofeo conquistato a tavolino.
12 - Nella stagione 2005/2006, nella quale la Juventus ha subito il ritiro dello scudetto, vincendo il girone d'andata con 52 punti, e concludendo il campionato con 91 punti.
Juventus: falli fischiati contro 827
Milan: falli fischiati contro 666
Juventus: falli subiti 795
Milan: falli subiti 684
Juventus: ammonizioni 67
Milan: ammonizioni 55
Juventus: espulsioni 3
Milan: espulsioni 3
Fischiati contro 161 falli in più alla Juventus, che ha anche 12 ammoniti in più del Milan.
13 - L’ultima sconfitta casalinga della Juventus nel massimo campionato sotto accusa, con Luciano Moggi direttore generale, risale al 2005. In una partita contro l’Inter, vincente grazie ad una rete di Cruz. Il direttore di gara era De Santis, unico arbitro punito per la vicenda “calciopoli”, sul quale venne offerta all'Inter una relazione dettagliata, frutto di pedinamenti ed indagini.
14 - In dodici anni di era Moggi, terminata per gli esiti del caso intercettazioni, il Milan ha ricevuto novantatre rigori a favore, realizzandone settantadue. La Lazio ottantotto, siglandone sessantanove. La Roma ottantasei, mettendone a segno settanta. La Juventus è quarta con ottantadue rigori a favore, con sessantatre realizzazioni.
Carlo Nesti
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