sabato, gennaio 21, 2006

......una in favore di Antonio Cassano

DEDICATO ALLE MELE MARCE


Neanche un bacetto al capitano Così pochi, i motivi di esaltazione, per il tifo romanista, che si arriva perfino a comprendere la diffusa euforia provocata dalla partenza di Antonio Cassano alla volta della Castiglia . Anche perché una parte di questa tifoseria si sente personalmente coinvolta nel felice coronamento della vicenda, se è vero che l'ottuso accanimento nei confronti del giocatore l’ha convinta di avere un peso sulle decisioni della società, da ben altri problemi orientata. Ma si, rivediamo i tempi di questo trionfo, a partire dai miliardi, più di cinquanta, spesi per portare in giallorosso un giovanissimo ma già celebrato talento. Torniamo anche alle ricorrenti difficoltà di gestione del bizzarro ragazzo, superate in modo indolore soltanto da Fabio Capello, un altro del quale quegli stessi tifosi hanno solennizato la partenza, trattandolo quasi da mentecatto per aver ottenuto appena uno scudetto e due secondi posti in una città troppo "abituata alla supremazia in campo nazionale e internazionale!" Cassano non ha tenuto atteggiamenti irreprensibili, è vero, ma tutto ciò che ad altri (Totti)è stato ampiamente perdonato non ha trovato invece, per il talento di Bari Vecchia, un minimo segno di solidarietà, a partire dal facile ostracismo di gran parte dello spogliatoio(sempre Totti). La società, che però come sappiamo ha in mente progetti grandiosi, non si è minimamente posta in tempi utili la questione di un contratto in scadenza, al quale avrebbe dovuto rivolgere tutte le attenzioni all’indomani di un Campinato d’Europa che aveva offerto a Cassano una ribalta straordinaria. E siamo all’attualità, che parla di cinque milioni di euro incassati, meno di un quinto rispetto al prezzo d’acquisto, insufficienti perfino a pagare il debito per Mexes e per la sua catena di sciagure. Se qualcuno riesce ancora a guardare la realtà senza che il velo dell’astio creato da ciarlatani e scribbacchini la offuschino, potrà facilmente stabilire un dato di fatto incontrovertibile: cosa la Roma ha perduto, con l’addio a Cassano, il piu` talentuoso in Italia tra i giocatori di quella fascia di età. Del resto, hanno ragione loro: vedete che fine ha fatto quell’antipatico musone scappato di notte di Capello? Ha già vinto un campionato alla Juve, il bis sembra alle porte, propabilmente andrà a vincere anche altrove. Il campanilismo Roma Torno, Nutrire e dimostrare antipatia e invidia per una Juventus Sabauda in un contesto sportivo, tra le Capitali D'Italia di ieri e di oggi ci può stare per quel folcrore umano tipicamente Latino. Ma che UNA città, nel terzo millenni nutra e propaga odio in modo becero la rende IL GHETTO MORALE D"ITALIA, intesa come città nella città!

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