Il massimo capitano del vascello-inter continua a signoreggiare imperterrito, con la sua ciurma di intellettuali "cialtroni-scrocconi" gli illeciti perpetrati assieme al brindellone-presidente e, assieme alla cricca di giornalisti figli del male lo scippo di due trofei all'odiata Juventus che li aveva vinti onestamente contro tutto e tutti.
Dopo esser stato definito per 11 anni il "signore" del calcio italiano, massimo Minimo moratti ci deve aver creduto davvero. Tuttavia è comprensibile che, dopo 11 anni di scoppole prese un po' da tutti, ma specialmente dal Milan e dalla Juventus, sua Realtà Massimo si sia un po' stufato e abbia dato il via a quel meccanismo kafkiano di trasformazione: da signore a signoreggiatore.
Il piano era semplice e a suo modo geniale: trovati i giusti meccanismi e gli alleati adatti si è cercato di far passare una perfetta macchina vincente in una banda di truffatori, fucilandoli in piazza, dando così un senso agli scarsi risultati sportivi ottenuti da Vampeta, Gresko, Kanu, Materazzi, Okan e compagnia cantante.
L'illusione è durata giusto qualche anno, il tempo di riorganizzarsi dal golpe sportivo e fare un'approfondita analisi. In effetti chi ci credeva che Zidane, Nedved, Thuram, Buffon, Zambrotta, Davids, Del Piero etc etc vincessero in Italia e in Europa grazie a una griglia di Bergamo? Per l'ex-signore, oggi signoreggiatore, però, il bello deve ancora venire.
Oramai è chiaro a tutti che Facchetti e Moratti stesso erano peggio di Moggi e Giraudo, ma addirittura peggio del peggio! La relazione del tanto amato (dadalla ciurma morattiana) Palazzi, dolente o nolente parla chiaro: violazioni degli articoli 1 e 6, seppur prescritti con la precisione di un cronometro (cit), non si scappa.
E da oggi in poi Moratti, ma non solo lui, ma anche il dopato capitan Zanetti(Brescia & bizzozzero dixit) e tutta la combriccola, faranno il giro degli stadi italiani e dovranno subire l'onta degli striscioni, dei cori, e degli sguardi sarcastici. Spiace solo non ci sia più Materazzi, che però vedrei bene nel ruolo di ambasciatore dell'Inter girare per gli stadi italiani con la maschera di Narducci e lo smoking bianco chiazzato di quella materia color marrone come la faccia del dentone petrolero.
Da oggi ci si diverte a vedere quanto ci metterà Moratti a trasformarsi ulteriormente da piangina a stizzito. Giuro, ci sarà da divertirsi.
inviato da Luca Parisi
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