A PASSO DI LUMACA.... VERSO LA PRESCRIZIONE?
Ostellino, Rocca, Padovan.... Non permettete questo Ennesimo Crimine!
GIANCARLO PADOVAN.....MEGLIO TARDI CHE MAI
Quando molti ormai dubitavano - e anche noi cominciavamo a temere che il grande silenzio stesse inghiottendo tutto, dopo aver appannato gli occhiali di troppi mezzi di informazione -, una notizia ufficiale ha confermato che l’attesa, la pazienza, la fiducia collimano, a volte e fortunatamente, con il lavoro di un giornalismo vigile, puntuale, documentato: il nostro. La notizia è questa: l’indagine per falso in bilancio su Massimo Moratti e Adriano Galliani è stata chiusa e il pubblico ministero, Carlo Nocerino, così si esprime a proposito della situazione dell’Inter, ricollocandola nel periodo tra il 2003 e 2005: «L’equilibrio finanziario sarebbe saltato se la società avesse evidenziato le perdite connesse alle plusvalenze fittizie e l’Inter non avrebbe superato i parametri chiesti dalla Covisoc per l’iscrizione al campionato 2005-2006».
Tuttosport aveva scritto le stesse cose in un editoriale apparso il 18 gennaio 2007, cinque mesi e tre giorni fa. Il titolo della prima del nostro giornale recitava «Scandalo Inter», mentre l’articolo da me firmato esortava a «Smascherare gli “onesti” », termine del quale la società e la dirigenza nerazzurre si fregiavano abusivamente per giustificare la più arbitraria assegnazione dello scudetto che la storia del calcio italiano ricordi, quello della stagione 2005-2006. Ora che l’Inter sia formalmente accusata di aver alterato il proprio bilancio per ottenere l’iscrizione ad un campionato di serie Adal quale invece sarebbe dovuta essere esclusa e che, l’estate scorsa, Guido Rossi l’abbia decretata meritevole di ottenere lo scudetto vinto dalla Juve sul campo, appartiene alla tragedia di uno sport appaltato alle lobby e dilaniato dalle lotte tra sistemi di potere.
La deflagrazione del caso-Inter è, dunque, per Tuttosport un evento tardivo (Federcalcio e Ufficio Inchieste avrebbero dovuto muoversi prima), incompleto (manca ancora il profilo del coinvolgimento nerazzurro nel filone-Telecom con relative attività illecite di controllo) e, ovviamente, controverso per non dire contraddittorio. Perché esso nasce sul filo della prescrizione (il dibattito è aperto, anche se tra gli esperti prevalgono nettamente i contrari) e perché solo adesso, ed è la prima volta in assoluto, si ritiene l’illecito amministrativo per iscriversi ad un campionato cui non si ha diritto un reato gravissimo, secondo solo alla corruzione di un arbitro. Cinque mesi fa lo scrivevamo noi, oggi lo ripetono avvocati e uomini del diritto sportivo. Una volta accertate le responsabilità, le pene sarebbero durissime: da uno a più punti di penalizzazione, esclusione dal campionato di competenza, non assegnazione o revoca dello scudetto; fino a 5 anni di squalifica con proposta di radiazione per i dirigenti.
Sembra Calciopoli un anno dopo, stavolta però a parti rovesciate. La fine non è nota, solo perché dalla fine si comincia. Ma se qualcuno pensa di chiudere questa vicenda in fretta o, secondo costume, senza equità, sbaglia di tanto. Soprattutto perché pensa di poter sbagliare ancora.
Giancarlo Padovan
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Francesco Ienzi
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