domenica, luglio 01, 2007

Sottoscrivo la petizione dell'Associazione Nazionale Amici della Juve

Sottoscrivo la petizione dell'Associazione Nazionale Amici della Juve per
la restituzione degli scudetti scippati, iniziativa che avrebbe dovuto
intraprendere doverosamente la società.
Inoltre mi appello al Garante della Privacy per quanto riguarda
l'archiviazione da parte di Palazzi dell'ichiesta sullo spionaggio
comminato dall'Inter: in Italia esiste o no la tutela della privacy e
l'Istituto del Garante quando inteviene?
Il ministro Melandri dovrebbe invece spiegare ai giovani il perchè il suo
dicastero (che coinvolge anche le politiche giovanili se non erro) non
interviene nei confronti di un ricco pazzo ed arrogante che falsifica
passaporti e bilanci a volontà. Cosa vuole insegnare ai giovani, signor
Ministro, che senza i soldi del petroliere il baraccone del calcio chiude
oppure che ai superricchi tutto è concesso o, peggio ancora, che la
disonestà paga sempre? (come nel caso di chi ha vinto la CL grazie ad una
riduzione di pena matematica).

Francesco Ienzi

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La Juventus, cacciata in B da una sentenza che uno degli stessi giudici dichiarò determinata non dal rispetto delle norme, ma dalla necessità di soddisfare “l’opinione pubblica”, ha vinto il campionato cadetto e l’anno prossimo tornerà a giocare in Serie A. Nessuno le potrà restituire ciò che le è stato tolto negandole la vittoria del campionato 2005/06: la perdita della Champions League e la perdita di sette dei suoi campioni con il conseguente smembramento di una squadra fortissima la cui ricostruzione richiederà anni di lavoro e di investimenti. Alla luce di quanto accaduto, sarebbe doveroso e opportuno che le autorità calcistiche si impegnassero almeno a ristabilire la verità.
Dovranno farlo, in omaggio a una direttiva del Parlamento Europeo, se il tribunale europeo a cui i piccoli azionisti di “giulemanidallajuve” si sono rivolti darà loro ragione, azzerando le “sentenze sportive” italiane. Dovranno farlo anche nel caso si giungesse a una sentenza dello stesso tipo pronunciata da un tribunale ordinario italiano. Si tratta di eventualità poco probabili: non è la Juventus a ricorrere.
Tuttavia ci sembra chiaro che la Figc dovrebbe farlo comunque, rivedendo l’intera vicenda processuale che, come dichiarò l’ex-procuratore federale De Biase, in base alle norme e a ciò che era emerso nel processo al massimo avrebbe dovuto concludersi con una grossa multa e qualche punto di penalizzazione. In ogni caso riteniamo che sia doveroso rivedere almeno la decisione con cui fu revocato lo scudetto vinto meritatamente sul campo dalla Juventus in un campionato che non era affatto oggetto di indagine. Soprattutto, alla luce di tutto ciò che a proposito dell’Inter è emerso negli ultimi mesi, intercettazioni illegali di giocatori e arbitri, plusvalenze, vendita del marchio a se stessi, la Figc dovrebbe almeno porre rimedio allo sconcio dell’attribuzione a tale squadra, per motivi etici, dello scudetto revocato alla Juve. Tanto più che non c’era nessun obbligo di assegnarlo ad altro squadra, né per le norme italiane, né per quelle europee (come dimostra il caso del Marsiglia di qualche anno fa).
Un invito, infine, alla Juventus. Il processo alla GEA riguarda alcune persone di quella ditta che, fino ad un’eventuale sentenza definitiva di colpevolezza, devono essere ritenute innocenti. Invitiamo pertanto la Juventus a querelare senza indugi tutti quegli amanti del linciaggio (garantisti però quando si tratta di Inter) che presenteranno il processo come motivo di ulteriori penalizzazioni ai danni della Juventus.
P.S. I tempi e le motivazioni dell’archiviazione della vicenda intercettazioni riducono al minimo la possibilità di credere nella giustizia sportiva italiana. E tuttavia vogliamo ancora crederci: dimostrateci che è possibile, che non è vero che l’unica soluzione (come è stato nel passato lontano e recente) è la violenza di piazza o l’inciucio istituzionale.


PAOLO BERTINETTI, Preside Facoltà di Lingue, Università di Torino
GAETANO BONETTA, Preside Facoltà di Scienze della formazione, Università di Pescara-Chieti
LORENZO CAPUSSOTTI, Primario di Chirurgia, Ospedale Mauriziano, Torino
ANDREA GALASSO, avvocato penalista del Foro di Torino
VITANTONIO GIOIA, Preside Facoltà di Scienze Politiche, Università di Macerata
MASSIMO GILETTI, conduttore televisivo
NERIO NESI, Presidente Onorario dell’Associazione Nazionale Amici della Juventus e del Club Juventus Gianni Agnelli del Parlamento Italiano
PIERO OSTELLINO, editorialista del “Corriere della Sera”
ANTONIO PIOLETTI, Pro Rettore dell’Università di Catania
CHRISTIAN ROCCA, corrispondente da New York de “il foglio”
ENNIO TRIGGIANI, Preside Facoltà di Scienze Politiche, Università di Bari
GIANNI VOLPI, Presidente del Festival del Cinema Sportivo

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